Le premetto che assumo compresse
egregio dottore da un po’ (due o tre anni) soffro di disfunzione erettile che ritenevo sorta per incompatibilità di coppia.
Purtuttavia con l’uso di viagra e cialis (non pubblicizzato)sembrava aver risolto, ma così non è stato in quanto da circa 10 mesi non mantengo più l’erezione e mia moglie con il massimo della discrezione me ne incolpa anche in presenza di persone che avrei difficilmente ritenuto meritevoli del solo saluto.
recatomi in cura presso l’andrologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli (dot. CARRISI), mi veniva prescritta l’ecocolor penino il cui referto riporto di seguito:
EcoColorDoppler vasi Penieni
basale e con tests farmacologico
Arteria peniena e cavernosa di calibro e decorso regolare, con onde velocimetriche doppler nella norma per ampiezza e morfologia da ambo i lati.
dopo iniezione intracavernosa di PGE1 (alprostad 10 microgr) si evidenzia:
Arteria peniena e cavernosa di calibro aumentato, con aumento del picco sistolico e della velocità diastolica (80 cm/sec).
Arterie cavernose che in fase tardiva non presentano inversione dell’onda diastolica (riverse) da insufficiente occlusione venosa sinusoidale da ambo i lati.
Al termine dell’esame non si rileva adeguata rigidità dell’organo.
durante lo svolgimento dell’esame non raggiungevo una sufficiente erezione in quanto mi trovavo in sala di attesa con altri pazienti che affetti da tutt’altre patologie osservavano infastiditi e incuriositi il mio passeggiare.
In ogni caso il dottore che mi praticava l’esame diceva di non aver riscontrato difetti e che avrei avuto bisogno di cambiare moglie, (cosa che per la mia impostazione mentale è praticamente impossibile).
Ritornato dal dottor Carrisi, andrologo dell’ospedale, questi leggeva nella prognosi un mancato ritegno venoso, e mi prescriveva il viagra 100 per almeno 8 tentativi, e in caso di insuccesso l’intervento chirurgico.
alla mia richiesta di mirare direttamente all’intervento chirurgico mi riferiva che l’intervento era abbastanza delicato e non semplice.
le premetto che assumo compresse di torvast e eskim per tenere a bada colesterolo e trigliceridi, nonché omnic per la prostata e lacirex per l’ipertensione riscontrata proprio in occasione dell’insorgere del mancato mantenimento dell’erezione.
A questo punto egregio dottore potrebbe darmi una sua valutazione in merito a tutto quanto esposto?
sperando in un benevolo accoglimento colgo l’occasione per porgerle distinti saluti
Purtuttavia con l’uso di viagra e cialis (non pubblicizzato)sembrava aver risolto, ma così non è stato in quanto da circa 10 mesi non mantengo più l’erezione e mia moglie con il massimo della discrezione me ne incolpa anche in presenza di persone che avrei difficilmente ritenuto meritevoli del solo saluto.
recatomi in cura presso l’andrologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli (dot. CARRISI), mi veniva prescritta l’ecocolor penino il cui referto riporto di seguito:
EcoColorDoppler vasi Penieni
basale e con tests farmacologico
Arteria peniena e cavernosa di calibro e decorso regolare, con onde velocimetriche doppler nella norma per ampiezza e morfologia da ambo i lati.
dopo iniezione intracavernosa di PGE1 (alprostad 10 microgr) si evidenzia:
Arteria peniena e cavernosa di calibro aumentato, con aumento del picco sistolico e della velocità diastolica (80 cm/sec).
Arterie cavernose che in fase tardiva non presentano inversione dell’onda diastolica (riverse) da insufficiente occlusione venosa sinusoidale da ambo i lati.
Al termine dell’esame non si rileva adeguata rigidità dell’organo.
durante lo svolgimento dell’esame non raggiungevo una sufficiente erezione in quanto mi trovavo in sala di attesa con altri pazienti che affetti da tutt’altre patologie osservavano infastiditi e incuriositi il mio passeggiare.
In ogni caso il dottore che mi praticava l’esame diceva di non aver riscontrato difetti e che avrei avuto bisogno di cambiare moglie, (cosa che per la mia impostazione mentale è praticamente impossibile).
Ritornato dal dottor Carrisi, andrologo dell’ospedale, questi leggeva nella prognosi un mancato ritegno venoso, e mi prescriveva il viagra 100 per almeno 8 tentativi, e in caso di insuccesso l’intervento chirurgico.
alla mia richiesta di mirare direttamente all’intervento chirurgico mi riferiva che l’intervento era abbastanza delicato e non semplice.
le premetto che assumo compresse di torvast e eskim per tenere a bada colesterolo e trigliceridi, nonché omnic per la prostata e lacirex per l’ipertensione riscontrata proprio in occasione dell’insorgere del mancato mantenimento dell’erezione.
A questo punto egregio dottore potrebbe darmi una sua valutazione in merito a tutto quanto esposto?
sperando in un benevolo accoglimento colgo l’occasione per porgerle distinti saluti
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Caro signore,
le mogli non sono previste dal sistema sanitario nazionale di dispensazione dei farmaci, e pertanto quella del collega era una battuta, suppongo. Una normalità dell' ecodoppler suggerisce un problema psicogeno, se così fosse si può pensare o ad una psicoterapia ovvero ad un rinforzo della attività dei farmaci da lei citati con alfa-litici. Personalmente farei anche esami ormonali. Ne parli col collega.
le mogli non sono previste dal sistema sanitario nazionale di dispensazione dei farmaci, e pertanto quella del collega era una battuta, suppongo. Una normalità dell' ecodoppler suggerisce un problema psicogeno, se così fosse si può pensare o ad una psicoterapia ovvero ad un rinforzo della attività dei farmaci da lei citati con alfa-litici. Personalmente farei anche esami ormonali. Ne parli col collega.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 15/02/2012.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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