Da pochi mesi ho un problema di erezione...
Gent.mi Dott.ri Vi espongo il piu' brevemente possibile il mio problema,da circa un paio di mesi non riesco piu' a completare un rapporto sessuale,la perdita di erezione dopo la penetrazione della partner,non ho piu' un rapporto fisso da circa due anni,e ho avuto rapporti occasionali,senza la pur minima complicazione fino a circa un due mesi fa',ho anche difficolta' a raggiungere l'orgasmo,mentre in precedenza lo gestivo a mio piacere.Ho effettuato una visita con un vostro collega,e mi ha prescritto esami del sangue,i risultati li comunichero' appena li avro',durante la visita ha dedotto secondo le sue conoscenze,che non esiste un problema meccanico,ma il problema arriva dalla testa come purtroppo prevedevo,La cura che mi e' stata prescritta per un mese e'la somministrazione del farmaco cialis a giorni alterni,ma avendo avuto un primo riscontro dopo circa 8 gg.di cura il problema resta tale e quale.
Ho avuto un passato da atleta prof e semi prof,sono ancora tuttora allenato,non ho grasso corporeo in eccesso,ho 42 anni,sono alto 1,80 cm, e peso 72,non bevo non fumo e faccio una vita regolare.Premetto che espongo il mio prob.anche voi,non per mancanza di fiducia verso il mio medico,ma in queste situazioni sentire anche i vostri pareri mi farebbe sentire meglio,non sto' in alcun modo vedendo una via di uscita.
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente.
Ho avuto un passato da atleta prof e semi prof,sono ancora tuttora allenato,non ho grasso corporeo in eccesso,ho 42 anni,sono alto 1,80 cm, e peso 72,non bevo non fumo e faccio una vita regolare.Premetto che espongo il mio prob.anche voi,non per mancanza di fiducia verso il mio medico,ma in queste situazioni sentire anche i vostri pareri mi farebbe sentire meglio,non sto' in alcun modo vedendo una via di uscita.
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto cordialmente.
[#1]
Caro lettore,
queste situazioni cliniche richiedono sempre una valutazione andrologica diretta che sembra da lei già fatta. Purtroppo non conosciamo le indicazioni diagnostiche precise che l'andrologo consultato le ha dato e per quali motivi sia giunto alla conclusione di un problema psicologico. Comunque, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, può anche consultare il nostro articolo pubblicato sul sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
Ancora un cordiale saluto .
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
queste situazioni cliniche richiedono sempre una valutazione andrologica diretta che sembra da lei già fatta. Purtroppo non conosciamo le indicazioni diagnostiche precise che l'andrologo consultato le ha dato e per quali motivi sia giunto alla conclusione di un problema psicologico. Comunque, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, può anche consultare il nostro articolo pubblicato sul sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
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Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Caro lettore,
il suo problema dovrebbe essere inquadrato, da un punto di vista diagnostico, in maniera corretta per capire se la mancanza di erezioni dipenda da fattori psicologici o fisici, organici.
Lo studio delle erezioni notturne con Rigiscan ( esame facilmente effettuabile) potrebbe dare adeguate informazioni circa la causa prevalente dei suoi problemi. Anche una valutazione vascolare mediante EcoColorDoppler Penieno dovrebbe poter mettere in luce l'esistenza di problematiche vascolari possibili anche a 43 anni.
Continuo a non capire come si possa prescrivere il Cialis, o farmaci analoghi,se si è convinti della natura psicologica del fenomeno. Questi farmaci agiscono sul sistema vascolare non su quello psichico!
Nella sua zona esistono validi specialisti andrologi
cari saluti
il suo problema dovrebbe essere inquadrato, da un punto di vista diagnostico, in maniera corretta per capire se la mancanza di erezioni dipenda da fattori psicologici o fisici, organici.
Lo studio delle erezioni notturne con Rigiscan ( esame facilmente effettuabile) potrebbe dare adeguate informazioni circa la causa prevalente dei suoi problemi. Anche una valutazione vascolare mediante EcoColorDoppler Penieno dovrebbe poter mettere in luce l'esistenza di problematiche vascolari possibili anche a 43 anni.
Continuo a non capire come si possa prescrivere il Cialis, o farmaci analoghi,se si è convinti della natura psicologica del fenomeno. Questi farmaci agiscono sul sistema vascolare non su quello psichico!
Nella sua zona esistono validi specialisti andrologi
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Ex utente
Innanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte,inoltre vorrei precisare che si e' arrivati ad una prima valutazione di problema psicologico,in base ad alcune mie informazioni,e precisamente,le erezioni notturne e mattutine sono normali,e forti,ho anche provato con la masturbazione,e la problematica si manifesta molto meno,o pochissimo.
Domani sera avro'i dati degli esami del sangue,che comunichero'sul post.
Grazie un saluto.
Domani sera avro'i dati degli esami del sangue,che comunichero'sul post.
Grazie un saluto.
[#4]
Caro lettore ,
attendiamo a questo punto gli "esami del sangue". Comunque, se dovesse confermarsi l'ipotesi psicologica, potrebbe essere utile anche un consulto con uno psicologo esperto nel trattare problemi sessuali o di coppia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
attendiamo a questo punto gli "esami del sangue". Comunque, se dovesse confermarsi l'ipotesi psicologica, potrebbe essere utile anche un consulto con uno psicologo esperto nel trattare problemi sessuali o di coppia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#6]
Caro lettore ,
a questo punto a lei l'ultima decisione su chi consultare. Il mio consiglio potrebbe essere quella di sentire, in prima battuta, un andrologo . Sarà lui poi a valutare la necessità di fare altre consulenze.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
a questo punto a lei l'ultima decisione su chi consultare. Il mio consiglio potrebbe essere quella di sentire, in prima battuta, un andrologo . Sarà lui poi a valutare la necessità di fare altre consulenze.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#7]
Gentile utente,
posto che gli accertamenti eseguiti sono in qualche misura a favore di una genesi mentale del disturbo, tenga presente che non necessariamente in tal caso l'approccio più adeguato è quello di tipo "psicologico" in senso stretto.
Si rivolga pertanto ad un Medico (che ha nel suo armamentario terapeutico anche la possibilità di cure farmacologiche) esperto e competente in campo Psicosessuologico.
Cordialmente
posto che gli accertamenti eseguiti sono in qualche misura a favore di una genesi mentale del disturbo, tenga presente che non necessariamente in tal caso l'approccio più adeguato è quello di tipo "psicologico" in senso stretto.
Si rivolga pertanto ad un Medico (che ha nel suo armamentario terapeutico anche la possibilità di cure farmacologiche) esperto e competente in campo Psicosessuologico.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#10]
Ex utente
Dopo la seconda ed ultima visita con il medico,visti i risulati e le valutazioni,ha tratto la conclusione che il mio, come prevedevo e' un problema di origine psicogena,non mi ha dato alcuna cura se non l'uso,al momento del'incontro sessuale di 10 mg.di cialis (la situazione non si sposta di molto).quindi secondo quello che sono riuscito a capire il problema dovrebbe sparire col tempo,ora vi chiedo,ma un problema di questa origine,non si puo' proprio curare o almeno prova a curarlo con qualcosa di farmacologico?Qualcosa che mi possa togliere l'ansia che probabilmente mi prende mentre sono con una parter (dopo la prima volta che mi e' capitatato e' come se fosse rimasto un blocco),non ho alcun problema nell'erezione mentre iniziamo,il prob.inizia mentre inizio la penetrazione o al max dopo 10 o 15 min.faccio anche presente che non sento quasi piacere prima di non proseguire il rapporto.
Spero in una vostra gentile risposta,GRAZIE IN ANTICIPO.
Spero in una vostra gentile risposta,GRAZIE IN ANTICIPO.
[#11]
Gentile utente,
se ha accertato che il problema non è di origine organica, dovrebbe iniziare una vera e propria terapia con un psicoterapeuta che si occupa di disfunzioni sessuali che possa adottare le terapie idonee al tipo di problema che lei presenta.
se ha accertato che il problema non è di origine organica, dovrebbe iniziare una vera e propria terapia con un psicoterapeuta che si occupa di disfunzioni sessuali che possa adottare le terapie idonee al tipo di problema che lei presenta.
Indelicato Dott. Mariano
idm@dottindelicato.it
www.dottindelicato.it
www.psicoterapiacoppia.it
[#12]
Caro lettore,
il mio modo di vedre il suo problema è un po' diverso.
Supponiamo che lei sia affetto da una problematica vascolare, una Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa, che le consente di avere una adeguata rigidità solo fintanto che il suo pene sia stimolato, con decisione, dalle sue dita o da quelle della sua partner, ma che tende a ridursi, fino a scomparire, appenna lo stimolo cessa o durante la penetrazione ( lo stimolo vaginale è molto meno deciso di quello manuale). E' chiaro che tale incerta erezione le determina uno stato di ansia, di paura di non farcela, di panico (sudorazione, produzione di adrenalina, chiusura arteriosa...)che però sono effetto della patologia vascolare e non CAUSA.
Si faccia vedere da un andrologo esperto, faccia un esame Rigiscan ed una buona valutazione ecodoppler e vedrà che potrà trovare soluzioni accettabili al suo problema
cari saluti
il mio modo di vedre il suo problema è un po' diverso.
Supponiamo che lei sia affetto da una problematica vascolare, una Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa, che le consente di avere una adeguata rigidità solo fintanto che il suo pene sia stimolato, con decisione, dalle sue dita o da quelle della sua partner, ma che tende a ridursi, fino a scomparire, appenna lo stimolo cessa o durante la penetrazione ( lo stimolo vaginale è molto meno deciso di quello manuale). E' chiaro che tale incerta erezione le determina uno stato di ansia, di paura di non farcela, di panico (sudorazione, produzione di adrenalina, chiusura arteriosa...)che però sono effetto della patologia vascolare e non CAUSA.
Si faccia vedere da un andrologo esperto, faccia un esame Rigiscan ed una buona valutazione ecodoppler e vedrà che potrà trovare soluzioni accettabili al suo problema
cari saluti
[#13]
Caro lettore ,
anch'io riporto il discorso , come il collega Pozza, sulla necessità di una corretta e precisa diagnosi del suo problema.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
www.andrologiamedica.org
anch'io riporto il discorso , come il collega Pozza, sulla necessità di una corretta e precisa diagnosi del suo problema.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#14]
Ex utente
Vi chiedo gentilmente un ultimo charimento dopo di che prendero' una decisione in merito,ammettendo che si riscontri in ultima analisi che il mio problema sia solo di origine psicogena,esiste una cura farmacologica,per aiutarmi a risolvere la questione,oppure devo aspettare che la natura faccia il suo corso,sperando di non avere una vita sessuale gia' da ora cosi'difficoltosa.
Grazie di nuovo a tutti per la vostra professionalita e cortesia.
Grazie di nuovo a tutti per la vostra professionalita e cortesia.
[#15]
Caro lettore ,
fatta una diagnosi precisa poi si imposta una terapia ,la più mirata posssibile, anche con l'uso di farmaci .
Ancora un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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www.centrodemetra.com
fatta una diagnosi precisa poi si imposta una terapia ,la più mirata posssibile, anche con l'uso di farmaci .
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Giovanni Beretta
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[#16]
Gentile Utente,
mi sembra che questa situazione la stia preoccupando molto, tant'è che anche nell'ipotesi di un disturbo psicologico lei spera in un farmaco che possa abbreviare il più possibile i tempi di guarigione
E come darle torto?! E' un problema davvero spiacevole, mme ne rendo conto. In effetti una scorciatoia farmacologica potrebbe esserci anche in caso di disturbo psicologico, ma anche qui l'unico modo per capire cosa fare è quello di rivolgersi ad uno specialista in carne ed ossa (e nello specifico ad uno psichiatra quando parliamo di farmaci psicoattivi)
Tenga presente inoltre che un trattamento psicosessuologico mirato non corrisponde necessariamente ad una psicoterapia lunga anni, come erroneamente si è portati a credere: in realtà si passa dal primo alla seconda nei casi in cui il disturbo d'erezione non è che uno dei tanti sintomi, ad es., di un disturbo d'ansia, del quale magari il paziente soffre da anni senza essersene accorto
Ciò non toglie che vi sono moltissimi disturbi dell'erezione, da origine psicologica, detti "semplici", ovvero non associati ad altre patologie psichiche, che con un intervento mirato si risolvono in tempi brevi
Anche in questo caso, l'associazione tra intervento medico-farmacologico e psicologico permette di ottenere con maggior probabilità il raggingimento dell'obiettivo.
Dipende poi dalla singola persona optare per situazioni "al massimo delle probabilità" o viceversa andare per tentativi
Io onestamente opterei per il massimo
mi sembra che questa situazione la stia preoccupando molto, tant'è che anche nell'ipotesi di un disturbo psicologico lei spera in un farmaco che possa abbreviare il più possibile i tempi di guarigione
E come darle torto?! E' un problema davvero spiacevole, mme ne rendo conto. In effetti una scorciatoia farmacologica potrebbe esserci anche in caso di disturbo psicologico, ma anche qui l'unico modo per capire cosa fare è quello di rivolgersi ad uno specialista in carne ed ossa (e nello specifico ad uno psichiatra quando parliamo di farmaci psicoattivi)
Tenga presente inoltre che un trattamento psicosessuologico mirato non corrisponde necessariamente ad una psicoterapia lunga anni, come erroneamente si è portati a credere: in realtà si passa dal primo alla seconda nei casi in cui il disturbo d'erezione non è che uno dei tanti sintomi, ad es., di un disturbo d'ansia, del quale magari il paziente soffre da anni senza essersene accorto
Ciò non toglie che vi sono moltissimi disturbi dell'erezione, da origine psicologica, detti "semplici", ovvero non associati ad altre patologie psichiche, che con un intervento mirato si risolvono in tempi brevi
Anche in questo caso, l'associazione tra intervento medico-farmacologico e psicologico permette di ottenere con maggior probabilità il raggingimento dell'obiettivo.
Dipende poi dalla singola persona optare per situazioni "al massimo delle probabilità" o viceversa andare per tentativi
Io onestamente opterei per il massimo
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#17]
Ex utente
GENT.LI Dottori,
volevo innanzitutto ringraziarvi per l'aiuto che mi avete dato con le vostre risposte ed il servizio che date a tutti noi indistintamente,volevo inoltre comunicarvi,che il mio problema pare si sia risolto,l'unica cosa che non riesco ancora a capire che e' comparso senza darmi alcun preavviso,se cosi' si puo'chiamare ed e' sparito allo stesso modo,inoltre avendo appurato che era di origine psicogena,io personalmente non mi sentivo male prima e non mi sento meglio ora a livello di testa,per cui faccio fatica a capire la comparsa e la scomparsa dello stesso.Ora comunque sono contento ed ho ripreso una vita sessuale piu' tranquilla e normale.
Un cordiale saluto.
volevo innanzitutto ringraziarvi per l'aiuto che mi avete dato con le vostre risposte ed il servizio che date a tutti noi indistintamente,volevo inoltre comunicarvi,che il mio problema pare si sia risolto,l'unica cosa che non riesco ancora a capire che e' comparso senza darmi alcun preavviso,se cosi' si puo'chiamare ed e' sparito allo stesso modo,inoltre avendo appurato che era di origine psicogena,io personalmente non mi sentivo male prima e non mi sento meglio ora a livello di testa,per cui faccio fatica a capire la comparsa e la scomparsa dello stesso.Ora comunque sono contento ed ho ripreso una vita sessuale piu' tranquilla e normale.
Un cordiale saluto.
[#18]
Caro lettore ,
siamo contenti per lei! Comunque , se mai fatto , rimane l'invito a fare un attento controllo andrologico per evitare eventuale "ricadute".
Ancora un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
siamo contenti per lei! Comunque , se mai fatto , rimane l'invito a fare un attento controllo andrologico per evitare eventuale "ricadute".
Ancora un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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[#19]
Ex utente
In effetti Gent.le Dott.Beretta e' stato solo un fuoco di paglia,il problema e' tornato,ora occorre solo che mi decida a fare una vista di natura psicologica,visto che il mio prob.si manifesta solo durante il rapporto, ed in particolare con la penetrazione,devo dire che durante la stessa,non ho nessuna sensazione di piacere.
Grazie di nuovo per l'attenzione.
Grazie di nuovo per l'attenzione.
[#20]
Caro lettore,
le riconfermo che una erezione valida durante la masturbazione e la stimolazione manuale, al risveglio mattutino ma che viene meno in prossimità o durante il coito è molto probabile che sia legata a fenomeni vascolari di tipo Veno Occlusivo.
Vada tranquillamente a parlarne con lo psicologo che intanto cercherà di sistemare le sue ansie
cari saluti
le riconfermo che una erezione valida durante la masturbazione e la stimolazione manuale, al risveglio mattutino ma che viene meno in prossimità o durante il coito è molto probabile che sia legata a fenomeni vascolari di tipo Veno Occlusivo.
Vada tranquillamente a parlarne con lo psicologo che intanto cercherà di sistemare le sue ansie
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 11.1k visite dal 28/01/2008.
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