Fastidi ai testicoli

Salve a tutti. Mi rivolgo a voi esimi studiosi, esperti del settore per fugare due titubanze.
1) Ho 23 anni e pratico una quotidiana e intensa attività sportiva. Un anno fa accusai durante la corsa, soprattutto se molto intensa,una sensazione di fastidio, come se mi procurassi una lieve pressione sul testicolo. Sensazione che si accompagnava alla contrazione dello scroto.Tale sensazione scomparve nel periodo estivo in cui interruppi gli allenamenti, per poi ripresentarsi a distanza di circa tre mesi dall'inizio degli allenamenti. Allo stato questa situazione di fastidio mi si presenta quando fa molto freddo, quando corro(non ad esempio quando anzicchè il tapis toulant uso cyclette o step), e quando devo defecare o emettere aria, ma le circostanze del caso non me lo consentono.
In ogni caso è una sensazione che dalla mattina alla sera va a scemare, nel senso che di sera quasi mai la avverto.
2) Premesso che questa settimana è stata molto intensa dal punto di vista sessuale, qualche giorno fa dopo un lunghissima(quasi due ore) pratica di preliminari, notai che dopo l’eiaculazione, mi era rimasto un indolenzimento del testicolo sinistro. Attraverso l’autopalpazione(che io pratico spesso) mi sono accorto della presenza di una mutazione morfologica minuscola che pochi giorni prima non c’era, ma che comunque ha destato le mie preoccupazioni. Inoltre il dolore è correlato a tale punto, perché esso è di per sé nascosto,e si palesa qualora io tasti quel punto.

Vi ringrazio anticipatamente avendo la certezza che la vostra perizia e competenza mi sarà d’aiuto.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Gentile Utente,
credo che il consiglio più giusto sia quello di farsi visitare da un urologo, al fine di verificare lo stato delle cose, integrando il tutto con un'ecografia. Dal quadro esposto potrebbe trattarsi di varicocele e della presenza di cisti dell'epididimo (molto frequente), ma è solo una supposizione.
Sarò noioso, ma insisto che in questo sito non ci si deve sostituire alla clinica!

Cordiali saluti

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

confermo il parere del dottor D'Angelo. Ne parli con il suo medico di famiglia
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
come tante volte ho scritto, e volentieri ripeto, non tutti i segni e i sintomi clinici riferiti nella sede inguino-addominale debbono necessariamente essere addebitati a patologie dell'apparato genitale.
Tenga presente che nella zona esistono tutta una serie di strutture anatomiche di tipo muscolare, tendineo, legamentoso, nervoso e vascolare responsabili di affezioni più o meno gravi, di difficile diagnostica differenziale. I territori di irradiazione di eventuali sintomatologie dolorose a carico di queste strutture possono coinvolere l'apparato genitale, in particolare emiborsa scrotale omolaterale e pene.
In quelle persone che praticano sports, ma anche paradossalmente una vita troppo sedentaria, i problemi a carico delle strutture anatomiche sopra accennate possono essere non solo più frequenti ma anche più eclatanti.
Attenzione all'esistenza di una eventuale sindrome di "testicolo in ascensore"!
Non trascuri, insieme al Suo Medico di fiducia, anche altre possibilità: una pubalgia, una cruralgia, una tendinite, una miosite, una nevrite dell'otturatorio, patologie del rachide etc. etc. etc. etc.).
Affettuosi auguri per la risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le zelanti quanto celeri risposte segno di una vostra grande professionalità. Sicuramente seguirò il vostro consiglio e mi sottoporrò quanto prima ad una visita specialistica. Tuttavia, come inevitabilmente succede in questi casi, la paura e anche la curiosità ti spingono a effettuare ricerche per tentare di non brancolare totalmente nel buio. Così nell’ambito delle mie ricerche, probabilmente erronee in quanto io assolutamente non competente, ho letto di una sintomatologia simile alla mia: trattasi di torsione dell’idatide di Morgagni, infatti il nodulo, per giunta piccolissimo, è sito proprio sul polo superiore. La domanda mia è la seguente: una diagnosi di questo tipo renderebbe necessario un intervento chirurgico o potrebbe trovare soluzioni meno invasive.

Inoltre, se fosse una cisti dell’epididimo come va risolta? Necessita di un operazione chirurgica?

Infine, chiedo: in caso di torsione dell’idatide di Morgagni posso praticare attività sessuale? E di Cisti dell’epididimo?

Per quanto riguarda l’altro problema da me esposto farò come mi è stato consigliato e ne parlerò col mio medico di fiducia.

Scusate la mia logorrea nell’esporvi i miei fastidi, il fatto è che essendo ieri sabato ed oggi domenica non ho potuto contattare nessuno specialista, allora vorrei solo tranquillizzarmi sentendo la voce di esperti autorevoli, anziché farmi divorare dalle paure e divenire ipocondriaco.

Vi ringrazio nuovamente per le sollecite risposte che mi hanno aiutato ad avere una visione meno distorta dei miei fastidi. Grazie veramente di cuore.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
La capisco, di certo. E capsico le Sue necessità di sapere. Ma spero Lei comprenda anche me quando Le scrivo che non mi sembra professionale o utile dissertare sulla eziopatogenesi della patologia cistica dell'epididimo o della patologia idatidea ...tanto per farlo! Dovremmo, credo, impiegare utilmente il nostro tempo qui nel Forum discutendo di dati di fatto patologici che siano il più attendibili possibile. Altrimenti non ne uscimao vivi. Quindi personalmente sarò felicissimo di sapere ulteriori notizie della Sua storia clinica e disponibilissimo a parlarne ancora con Lei.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
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Utente
Utente
Capisco e comprendo. La ringrazio ulteriormente per l'attenzione prestatami e non appena sarò stato in visita da un urologo e disporrò di dati certi sicuramente li proporrò alla vostra attenzione.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
ci mantenga informati se le fa piacere

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Utente
Utente
Scusate se rispondo a così grave distanza di tempo, ma l'iter clinico che mi è stato suggerito dal medico di famiglia ha avuto modo di espletarsi in questo lasso temporale. Il medico di base mi ha suggerito prima di rivolgermi ad un urologo di assumere due pasticche di flaminase per cinque giorni e di sottopormi in ogni caso ad un ecografia testicolare. Riporto come segue i risultati dell'esame:

Testicoli in sede regolari per volume ed ecostruttura. Presenza a sx di una cisti alla testa dell'epididimo di 5 mm. Assenza di idrocele.

Ora fugato ogni dubbio per quanto riguarada la protuberanza presente sul testicolo sx, ho esposto al radiologo il fastidio che sento al lato dx. La risposta è stata che il fastidio non riguarda il testicolo, ma semmai l'inguine. Cosicchè ha visionato anche l'inguine senza riscontrarvi nulla, ma mi ha suggerito di effettuare un'ecodoppler in modo da verificare la presenza di varicolcele.

Cosa ne pensate? ripeto qst fastidio mi si presenta la mattina, dopo aver fatto colazione e va a scemare sino a scomparire verso ora di pranzo. Esso inoltre si presenta durante l'attività fisica se intensa e quando la temperatura e molto bassa, in particolare se c'è molta umidità. A ciò aggiungo che da quando sto indossando slip meno stretti e ho ridotto l'attività fisica, come mi è stato suggerito dal medico di base, il fastidio è quasi totalmente scomparso.

Vi ringrazio anticipatamente per il vostro consulto valido e che mi ha aiutato molto nel mio percorso clinico.

Grazie.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
quello che io personalmente penso del modo in cui Lei sta affrontando il problema è semplice. Non lo condivido :)
Passi per il fatto che il Collega Medico di base ha prescritto un esame ecografico...passi che ha prescritto una terapia "tanto per fare una ricetta"...senza alcuna diagnosi...ma che Lei debba essere indirizzato dal Collega Radiologo nell'iter diagnostico mi sembra un pò originale...Avrebbe dovuto effettuare un completo controllo specialistico andrologico...ecco il punto...come in fondo quasi tutto il Forum all'unanimità Le aveva consigliato...
Non mi sembra il caso di procedere per tentativi, accorgimenti, caldo, freddo, slip, boxer, ginnastica si, ginnastica no..
Quindi ancora una volta questo è il mio consiglio.
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno delle eventuali novità.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO