Disfunzione erettile ed eiaculazione ritardata
Gentili dottori, sono un ragazzo di 27 anni. Nella mia vita non ho avuto molte esperienze sessuali complete e le prime 2 che ho avuto si erano risolte con una cilecca completa. Poi ebbi un rapporto in cui ebbi un'erezione duratura ma senza eiaculazione ed alla fine dopo quasi mezz'ora di rapporto persi l'erezione. Poi c'è stato un periodo abbstanza lungo in cui non ho avuto rapporti completi ma solo stimolazioni manuali e qualche volta sesso orale e lì non ho avuto problemi di erezione. Ora da circa 3 mesi sto con una ragazza e dopo il primo tentativo (anche qui cilecca completa), molte volte riesco ad avere l'erezione ma dopo un paio di minuti di penetrazione la perdo e poi mi è molto difficile riaverla. Anche in due circostanze in cui l'erezione è durata di più, dopo mezz'ora circa l'ho persa senza eiaculazione, riuscendo poi ad averla in seguito con stimolazione manuale. La settimana scorsa mi sono sottoposto ad una visita andrologica in un ospedale di Napoli. La visita è stata molto "sbrigativa" (non mi sono neanche svestito) e il dottore mi ha detto che per verificare che non ci fossero problemi di natura organica dovevo prendere il cialis per due volte a settimana per due mesi. Ho preso il cialis prima di avere il rapporto la settimana scorsa e, a parte le vampate di calore al viso e l'emicrania che ne è derivata, ho avuto un'erezione abbastanza duratura, circa mezz'ora, ma ancora una volta poi l'ho persa senza eiaculare,stancandomi molto ed espellendo litri di sudore.... riuscendo poi ad eiaculare dopo con stimolazione manuale in pochi minuti. E' davvero questa la cura per capire che non ci sia niente di organico ma solo un problema psicologico?Perchè non riesco ad eiaculare durante il rapporto?
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caro lettore,
il problema della difficoltà ad avere un orgasmo ed una eiaculazione in seguito ai normali stimoli "vaginali" su pene ma con possibilità a conseguirla con stimolazione manuale, in genere più "decisa" potrebbe essere in relazione ad un problema emotivo-psicologico ma potrebbe amche far pensare alla esistenza di una patologia vascolare a carico della erezione.
L'esisetenza di una quota ansiosa è sicuramente rilevante ma , a mio parere, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista andrologo che possa mettere in atto quelle procedure diagnostiche capaci di evidenziare la natura del problema.
Il tentativo di "risolvere" qualsiasi problema, senza una visita, senza indagini specifiche, consigliando di assumere del Cialis mi appare come una metodica poco "universitaria", molto spicciativa per affrontare un problema di non facile comprensione e soluzionme
cari saluti
il problema della difficoltà ad avere un orgasmo ed una eiaculazione in seguito ai normali stimoli "vaginali" su pene ma con possibilità a conseguirla con stimolazione manuale, in genere più "decisa" potrebbe essere in relazione ad un problema emotivo-psicologico ma potrebbe amche far pensare alla esistenza di una patologia vascolare a carico della erezione.
L'esisetenza di una quota ansiosa è sicuramente rilevante ma , a mio parere, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno specialista andrologo che possa mettere in atto quelle procedure diagnostiche capaci di evidenziare la natura del problema.
Il tentativo di "risolvere" qualsiasi problema, senza una visita, senza indagini specifiche, consigliando di assumere del Cialis mi appare come una metodica poco "universitaria", molto spicciativa per affrontare un problema di non facile comprensione e soluzionme
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile utente,
certamente se l'utilizzo di terapie al fine di diagnosticare la problematica è praticato, appare quanto meno un metodo discutibile ed eticamente "complesso". In accordo con il collega precendente le consiglio una valutazione approfondita anche se le posso anticipare che i pochi casi di origine organica di disturbi eiaculatori come da lei descritto, sono legati a patologie (che nel suo caso non appaiono essere presenti) o a terapie farmacologiche/abuso di sostanze. Una corretta raccolta di informazioni potrebbe già essere sufficiente ad inquadrare il problema e a consigliare una terapia adeguata.
Cordialmente
certamente se l'utilizzo di terapie al fine di diagnosticare la problematica è praticato, appare quanto meno un metodo discutibile ed eticamente "complesso". In accordo con il collega precendente le consiglio una valutazione approfondita anche se le posso anticipare che i pochi casi di origine organica di disturbi eiaculatori come da lei descritto, sono legati a patologie (che nel suo caso non appaiono essere presenti) o a terapie farmacologiche/abuso di sostanze. Una corretta raccolta di informazioni potrebbe già essere sufficiente ad inquadrare il problema e a consigliare una terapia adeguata.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#3]
Utente
Gentili dottori, nel ringraziarvi cordialmente per le risposte che mi avete fornito volevo darvi un'informazione ulteriore che nel messaggio precedente avevo omesso, ma che la risposta del dott. Garbolino mi ha fatto pensare potesse essere utile. In pratica io per 3 anni circa ho fatto uso di psicofarmaci,poichè avevo dei capogiri molto frequenti che mi sono stati diagnosticati essere di natura psicosomatica. Ho usato il levobren (2 compresse al giorno) ed il seropram (1 compressa al giorno). In modo graduale ho smesso di utilizzare questi farmaci, il levobren non lo prendo più da vari mesi, mentre il seropram ho ridotto a mezza compressa ogni 2-3 giorni e proprio in questo periodo sto cercando di eliminarlo definitivamente. Ritenete che l'uso di questi farmaci possa aver influenzato i miei problemi di erezione e di eiaculazione?
Vi ringrazio molto, cordiali saluti
Vi ringrazio molto, cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.1k visite dal 22/01/2008.
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