Difficoltà erettile
Buongiorno, ho 37 anni, vorrei esporre un mio problema nell' ambito sessuale.
Premetto che per 5 anni circa non ho avuto rapporti con una donna.
Recentemente ho conosciuto una ragazza, ed abbiamo deciso di stare insieme in un rapporto a distanza per il momento (è straniera).
Al primo approccio non sono riuscito ad avere una normale erezione.
Ho dato colpa all' emozione, all’ astinenza ed al fatto che la ragazza mi piacesse davvero tanto, mettendomi forse in agitazione.
Premetto che lei è stata del tutto comprensiva e assolutamente rassicurante verso le mie difficoltà non mettendomi in imbarazzo.
Al secondo tentativo, dopo una breve e non completa erezione ho concluso precocemente l' atto sessuale neppure iniziato eiaculando al momento di utilizzare il preservativo.
Ho consultato un medico (ero all' estero e mi ha portato lei da un medico locale) che mi ha indicato un probabile blocco emotivo prescrivendomi il Cialis.
Assunta la sostanza i rapporti sono iniziati in modo normale, sia dal punto di vista della qualità e della durata dell' erezione sia per quello che riguarda l' atto sessuale in sè.
Ora devo incontrarla nuovamente, ma durante la sua assenza ho notato delle cose poco rassicuranti.
Ho iniziato ad avere fastidi nella zona del perineo simili alla sensazione di dover andare in bagno, sia per urinare sia per defecare.
Questo accade durante il giorno e la sera per dormire, se appoggio la gamba premendo la zona del perineo provo fastidio, come avere gli "slip stretti" per intenderci.
Anche dal punto di vista sessuale, ho notato la scomparsa delle erezioni mattutine e di quelle spontanee.
Preciso che questo fatto già era presente con la vecchia fidanzata, ma non vi ho dato importanza perchè con lei non ho mai avuto problema, escluse le primissime volte, essendo una persona emotiva.
Il medico di base mi ha fatto fare gli esami di sangue, urine e testosterone. I risultati, escluso la VES leggermente sfasata (15 mm - <10), colesterolo e trigliceridi un po alti (tot 274, hdl 58, trigl. 218), non ha rilevato alcun problema.
Anche i valori indicativi di infezioni erano normali.
Il testosterone (chemiluminescenza) era 377 ng/dl (241-827).
Il medico ha consigliato 5 gocce Xanax per 10gg reputando il problema come mia fissazione emotiva.
Altra cosa che mi preoccupa è che non riesco ad avere un' erezione normale neppure con la masturbazione. Sia durante questa pratica, sia nelle rare erezioni mattutine, sento lo stimolo "meccanico" con le contrazioni che provocano la conseguente erezione, ma è come se il tutto si bloccasse alla base del pene, senza riuscire a raggiungere la normale funzionalità ed una erezione soddisfacente.
Vorrei capire se può trattarsi di un problema fisico, se è utile una visita specialistica, ma non saprei se rivolgermi ad andrologo o urologondrologo.
Oppure se può trattarsi di un blocco psicologico.
Qualsiasi suggerimento sarà prezioso.
Vi ringrazio per l' attenzione e mi complimento per il servizio utilissimo e professionale
Premetto che per 5 anni circa non ho avuto rapporti con una donna.
Recentemente ho conosciuto una ragazza, ed abbiamo deciso di stare insieme in un rapporto a distanza per il momento (è straniera).
Al primo approccio non sono riuscito ad avere una normale erezione.
Ho dato colpa all' emozione, all’ astinenza ed al fatto che la ragazza mi piacesse davvero tanto, mettendomi forse in agitazione.
Premetto che lei è stata del tutto comprensiva e assolutamente rassicurante verso le mie difficoltà non mettendomi in imbarazzo.
Al secondo tentativo, dopo una breve e non completa erezione ho concluso precocemente l' atto sessuale neppure iniziato eiaculando al momento di utilizzare il preservativo.
Ho consultato un medico (ero all' estero e mi ha portato lei da un medico locale) che mi ha indicato un probabile blocco emotivo prescrivendomi il Cialis.
Assunta la sostanza i rapporti sono iniziati in modo normale, sia dal punto di vista della qualità e della durata dell' erezione sia per quello che riguarda l' atto sessuale in sè.
Ora devo incontrarla nuovamente, ma durante la sua assenza ho notato delle cose poco rassicuranti.
Ho iniziato ad avere fastidi nella zona del perineo simili alla sensazione di dover andare in bagno, sia per urinare sia per defecare.
Questo accade durante il giorno e la sera per dormire, se appoggio la gamba premendo la zona del perineo provo fastidio, come avere gli "slip stretti" per intenderci.
Anche dal punto di vista sessuale, ho notato la scomparsa delle erezioni mattutine e di quelle spontanee.
Preciso che questo fatto già era presente con la vecchia fidanzata, ma non vi ho dato importanza perchè con lei non ho mai avuto problema, escluse le primissime volte, essendo una persona emotiva.
Il medico di base mi ha fatto fare gli esami di sangue, urine e testosterone. I risultati, escluso la VES leggermente sfasata (15 mm - <10), colesterolo e trigliceridi un po alti (tot 274, hdl 58, trigl. 218), non ha rilevato alcun problema.
Anche i valori indicativi di infezioni erano normali.
Il testosterone (chemiluminescenza) era 377 ng/dl (241-827).
Il medico ha consigliato 5 gocce Xanax per 10gg reputando il problema come mia fissazione emotiva.
Altra cosa che mi preoccupa è che non riesco ad avere un' erezione normale neppure con la masturbazione. Sia durante questa pratica, sia nelle rare erezioni mattutine, sento lo stimolo "meccanico" con le contrazioni che provocano la conseguente erezione, ma è come se il tutto si bloccasse alla base del pene, senza riuscire a raggiungere la normale funzionalità ed una erezione soddisfacente.
Vorrei capire se può trattarsi di un problema fisico, se è utile una visita specialistica, ma non saprei se rivolgermi ad andrologo o urologondrologo.
Oppure se può trattarsi di un blocco psicologico.
Qualsiasi suggerimento sarà prezioso.
Vi ringrazio per l' attenzione e mi complimento per il servizio utilissimo e professionale
[#1]
Gentile utente,
credo che andare da un andrologo o come lo chiama lei un urologoandrologo sia la cosa migliore; sia per valutare e inquadrare i suoi problemi di erezione, sia per valutare questi disturbi al perineo che potrebbero essere indicativi di una prostatite.
Cordialmente
credo che andare da un andrologo o come lo chiama lei un urologoandrologo sia la cosa migliore; sia per valutare e inquadrare i suoi problemi di erezione, sia per valutare questi disturbi al perineo che potrebbero essere indicativi di una prostatite.
Cordialmente
Michelangelo Sorrentino
[#4]
Ex utente
Gent. mo Dottore dopo qualche mese ho una situazione più chiara.
Ho effettuato gli esami (ecografia, ecocolordoppler penino basale, esami sangue). Dal punto di vista meccanico e vascolare lo specialista non ha incontrato problemi, anche l' ecografia degli organi, prostata compresa, risulta ottimale. L' esame del sangue invece oltre al colesterolo alto, ha rilevato un livello di testosterone molto basso (totale nei limiti ma basso, libero sotto il minimo). Mi è stata prescritta una cura di 3 mesi con Andriol per riequilibrare il livello di testosterone. Spero di risolvere la sitazione, ma mi chiedo alcune cose, che al momento non ho pensato di chiedere al medico specialista che mi ha visitato.
Questa cura può produrre risultati definitivi? Oppure è la classica cura del sintomo ma non della causa? E quali potrebbero essere le cause di questa disfunzione che a quanto pare è responsabile delle mie difficoltà? Premetto che sto vivendo un periodo stressante per motivi personali di coppia e di lavoro. Può essere ansia e stress a causare questi problemi? Posso aiutarmi con una dieta alimentare di un certo tipo? Ho letto che le carni rosse migliorano i livelli di testosterone, così come lo sport purchè non troppo intenso.
Grazie per l'eventuale gentile risposta e per la disponibilità.
Cordiali Saluti
Ho effettuato gli esami (ecografia, ecocolordoppler penino basale, esami sangue). Dal punto di vista meccanico e vascolare lo specialista non ha incontrato problemi, anche l' ecografia degli organi, prostata compresa, risulta ottimale. L' esame del sangue invece oltre al colesterolo alto, ha rilevato un livello di testosterone molto basso (totale nei limiti ma basso, libero sotto il minimo). Mi è stata prescritta una cura di 3 mesi con Andriol per riequilibrare il livello di testosterone. Spero di risolvere la sitazione, ma mi chiedo alcune cose, che al momento non ho pensato di chiedere al medico specialista che mi ha visitato.
Questa cura può produrre risultati definitivi? Oppure è la classica cura del sintomo ma non della causa? E quali potrebbero essere le cause di questa disfunzione che a quanto pare è responsabile delle mie difficoltà? Premetto che sto vivendo un periodo stressante per motivi personali di coppia e di lavoro. Può essere ansia e stress a causare questi problemi? Posso aiutarmi con una dieta alimentare di un certo tipo? Ho letto che le carni rosse migliorano i livelli di testosterone, così come lo sport purchè non troppo intenso.
Grazie per l'eventuale gentile risposta e per la disponibilità.
Cordiali Saluti
[#5]
caro lettore,
mi sembra che la terapia prescritta possa avere una sua logica.
Non cerchi terapie alternative a quelle prescritte dallo specialista che la ha visitata
cari saluti
mi sembra che la terapia prescritta possa avere una sua logica.
Non cerchi terapie alternative a quelle prescritte dallo specialista che la ha visitata
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Gentile lettore,
una delle più frequenti cause che spiegano un eccessivo "consumo" di testosterone è proprio l'ansia e lo stress e spesso, risolti questi, tutto si risistema.
Ora segua comunque le precise indicazioni datele dal suo andrologo.
Cordiali saluti.
una delle più frequenti cause che spiegano un eccessivo "consumo" di testosterone è proprio l'ansia e lo stress e spesso, risolti questi, tutto si risistema.
Ora segua comunque le precise indicazioni datele dal suo andrologo.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 03/10/2011.
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