in merito a rapporti sessuali
in una precedente domanda (ora non la trovo più) un utente chiedeva se l'utilizzo degli esercizi di kegel potessero servire per aumentare la propria durata e se fossero dannosi. la risposta era stata che questi esercizi sono dannosi per la concezione del rapporto più che fisicamente. infatti ciò che dovrebbe essere visto come un momento di intima unione con il compagno si trasforma, facendo esercizi per "rendere meglio" durante il rapporto, in una sorta di attività ginnica. però volevo sapere: chi non si sente soddisfatto della propria durata, nel senso che sa di non riuscire a soddisfare pienamente le esigenze della compagna, non avrebbe diritto a consigli per migliorare? considerando poi che l'utilizzo di preservativi ritardanti, secondo il mio modesto punto di vista,danneggerebbe tanto il la concezione dal rapporto -che dipenderebbe cosi da un oggetto- quanto, se non di più, fa l'esecuzione di esercizi come quelli di kegel. considerando quindi che, per godere di quest'unione, si debba essere soddisfatti - almeno cosi la penso io- della propria capacità di soddisfare le esigenze della partner, non è giusto cercare dei mezzi per diventare felici (perché si dona il piacere soddisfando il partner,) altruisticamente ? cambiare semplicemente la propria visione del rapporto viene difficile proprio per le insoddisfazioni a cui si va incontro. e se ci sono i mezzi sopracitati, quali sarebbero, dunque? scrivo perché anche io mi sento insoddisfatto, e quindi mi piacerebbe sapere se è davvero ingiusto praticare alcuna sorta di esercizi. spero di essere stato chiaro. grazie
[#1]
Caro signore,
l' insoddisfazione rispetto ai propri tempi eiaculatori è un disordine il più delle volte psicogeno, negli altri casi sottende problemi infiammatori o malformnativi, o ormonali. Pertanto si faccia vedere da collega per diagnosi e terapia. Tutto il resto sono fanfalucole. Non si curi da solo che un chirurgo per quanto braco non si sognerebbe mai di cavarsi l' appendice da solo.
l' insoddisfazione rispetto ai propri tempi eiaculatori è un disordine il più delle volte psicogeno, negli altri casi sottende problemi infiammatori o malformnativi, o ormonali. Pertanto si faccia vedere da collega per diagnosi e terapia. Tutto il resto sono fanfalucole. Non si curi da solo che un chirurgo per quanto braco non si sognerebbe mai di cavarsi l' appendice da solo.
[#2]
Gentile Utente,
lei parla di una insoddisfazione personale rispetto alla durata dei rapporti con la sua compagna e chiede consigli per migliorare.
Mi perdoni la franchezza, ma dal tono un po' provocatorio del suo post, sembra quasi che Lei pensi che esista una ricetta magica per queste problematiche che noi possediamo, ma che per chissà quale motivo non vogliamo svelare "al mondo".....
Non dice nulla invece rispetto ad eventuali visite andrologiche effettuate.
Come le è già stato suggerito dal dott. Cavallini, è importante che venga soprattutto fatta un'accurata valutazione da questo punto di vista, in modo da risolvere eventuali problematiche di tipo organico alla base della sua insoddisfazione.
Non si tratta di stabilire "a prescindere" se è giusto o no fare esercizi o utilizzare preservativi di un certo tipo, ma bisogna capire bene di cosa si tratta per poi intervenire nel modo adeguato.
In tutto questo, la propria visione del rapporto, i significati che ciascuno dà a quell'atto svolgono ovviamente un ruolo non trascurabile.
Può cercare direttamente su questo sito un professionista nella sua zona per iniziare concretamente ad affrontare la sua insoddisfazione:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
Cordiali saluti.
lei parla di una insoddisfazione personale rispetto alla durata dei rapporti con la sua compagna e chiede consigli per migliorare.
Mi perdoni la franchezza, ma dal tono un po' provocatorio del suo post, sembra quasi che Lei pensi che esista una ricetta magica per queste problematiche che noi possediamo, ma che per chissà quale motivo non vogliamo svelare "al mondo".....
Non dice nulla invece rispetto ad eventuali visite andrologiche effettuate.
Come le è già stato suggerito dal dott. Cavallini, è importante che venga soprattutto fatta un'accurata valutazione da questo punto di vista, in modo da risolvere eventuali problematiche di tipo organico alla base della sua insoddisfazione.
Non si tratta di stabilire "a prescindere" se è giusto o no fare esercizi o utilizzare preservativi di un certo tipo, ma bisogna capire bene di cosa si tratta per poi intervenire nel modo adeguato.
In tutto questo, la propria visione del rapporto, i significati che ciascuno dà a quell'atto svolgono ovviamente un ruolo non trascurabile.
Può cercare direttamente su questo sito un professionista nella sua zona per iniziare concretamente ad affrontare la sua insoddisfazione:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 29/09/2011.
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