Ipoestesia al perineo e al pene ed erezioni deboli

Gentili Medici,
sono un ragazzo di 24 anni che circa 5 anni fa è stato operato al testicolo sx per varicocele di 3 grado che non ha piu recidivato ( conferma con ecodoppler effettuato circa 2 settimane fa ).A gennaio di quest'anno ho avuto dolore e pesantezza al perineo e dopo una visita urologica mi è stata diagnosticata una congestione prostatica curata con mittoval, levoxacin ed estratto di serenoa repens. Ovviamente dopo due mesi di terapia tutto è ritornato alla normalità, tranne una cosa: la sensibilità. Inizialmente credevo fosse un problema psicologico ma poi col tempo mi sono accorto che non è cosi. In pratica non ho molta sensibilità sul glande e anche quando tiro giu il prepuzio, nonostante arrechi stiramento del frenulo ( cosa che prima mi faceva sobbalzare dal dolore se tiravo troppo ) non sento piu niente. Inoltre a cio si è aggiunta quasi contemporaneamente una ipoestesia perineale che comprende parte dell'ano. Proprio questo problema mi tormenta poichè ho difficoltà ad avere l'erezione ( anche se riesco ad averla dopo stimolazione manuale ) e sopratutto non riesco ad avere più l'erezione con stimoli visivi, non ho erezioni mattutine forti anche se non sono sparite, e non riesco ad avere un buon getto eiaculatorio. Questi segni clinici, a mio modesto parere, mi riportano ad un possibile interessamento del nervo pudendo anche perchè non riesco a mantenere contratto il muscolo che permette l'elevazione totale del pene che dopo circa 5-6 secondi scema. E' possibile che l'infiammazione prostatica abbia interessato anche rami del nervo pudendo? E sopratutto è possibile che a distanza di 7 mesi non si sia risolto spontaneamente nonostante non abbia piu la prostatite? Credete sia utile valutare i potenziali evocati sacrali? Potrebbe inoltre influire sul problema il fatto che ultimamente soffro spesso di lombalgia? Vi ringrazio anticipatamente. Distinti Saluti
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Dr. Ernesto Fina Urologo, Nefrologo, Chirurgo generale, Andrologo 585 18
E' opportuno un approfondimento neurologico anche perchè la sintomatologia iniziale poteva già essere stata provocata da un interessamento di tronchi nervosi della regione.Sarà poi il neurologo a porre l'indicazione per l'esecuzione di indagini appropriate.

Dr. ernesto fina

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