Sindrome post finasteride
Gentili dottori,
Vorrei portare alla vostra attenzione il mio caso.
Ho fatto uso di finasteride per circa 6 anni (con 3 mesi di stop ogni anno), dosaggio 1mg
non ho mai avuto problemi.
Cinque mesi dopo aver interrotto definitivamente il trattamento sono arrivati improvvisamente; libido assente, dolore congestione prostatica, iposensibilita del pene, anedonia
Dopo ormai 3 anni questi sintomi sussistono in maniera meno evidente ma sono
sempre presenti.
Ho sentito diversi andrologi, per lo più tendevano a minimizzare la possibilità di sides persistenti dopo l'interruzione del farmaco.
Hanno diagnosticato flogosi urogenitali, prostatite batterica (a seguito di un batterio rilevato ma poi rapidamente debellato con ciproxin) e altro, che non hanno portato ad alcuna terapia risolutiva dei sintomi
dai precedenti consulti che ho avuto, pare che l'ipotesi di sides persistenti non sia condivisa,
Però un articolo sul blog del Dottor Beretta però contempla questa, seppur rara, possibilità di persistenza
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/630-disturbi-dell-erezione-e-del-desiderio-sessuale-finasteride-dutasteride.html
In questo caso, quale terapia sarebbe più opportuna?
grazie per l'attenzione
Vorrei portare alla vostra attenzione il mio caso.
Ho fatto uso di finasteride per circa 6 anni (con 3 mesi di stop ogni anno), dosaggio 1mg
non ho mai avuto problemi.
Cinque mesi dopo aver interrotto definitivamente il trattamento sono arrivati improvvisamente; libido assente, dolore congestione prostatica, iposensibilita del pene, anedonia
Dopo ormai 3 anni questi sintomi sussistono in maniera meno evidente ma sono
sempre presenti.
Ho sentito diversi andrologi, per lo più tendevano a minimizzare la possibilità di sides persistenti dopo l'interruzione del farmaco.
Hanno diagnosticato flogosi urogenitali, prostatite batterica (a seguito di un batterio rilevato ma poi rapidamente debellato con ciproxin) e altro, che non hanno portato ad alcuna terapia risolutiva dei sintomi
dai precedenti consulti che ho avuto, pare che l'ipotesi di sides persistenti non sia condivisa,
Però un articolo sul blog del Dottor Beretta però contempla questa, seppur rara, possibilità di persistenza
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/630-disturbi-dell-erezione-e-del-desiderio-sessuale-finasteride-dutasteride.html
In questo caso, quale terapia sarebbe più opportuna?
grazie per l'attenzione
[#1]
Sono andato a rivedere l'articolo del collega che afferma "...possono dare con una certa frequenza alcune disfunzioni sessuali che possono essere vissute come irreversibili da alcuni uomini che ne vengono colpiti.". Concordo con lui sul fatto che alcune disfunzioni sessuali dopo la sospensione della finasteride POSSONO ESSERE VISSUTE COME IRREVERSIBILI. A mio avviso occore prima di tutto affrontare il problema secondo l'iter diagnostico classico della diminuzione della libido e dei sintomi irritativi dell'apparato uro/genitale. Solo dopo che questo iter diagnostico non ha dato rilievo di patologie possimo pensare che sia un effetto della pregressa terapia, anche se questo è molto improbabile visto anche il basso dosaggio del farmaco. Utile sarebbe il parere del collega Beretta che spero mi perdonerà se ho frainteso le parole del suo articolo. Saluti.
Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo
[#2]
Utente
gentile dott Del Grasso
grazie della celere risposta.
il problema è che l'iter diagnostico classico non ha dato risultati evidenti nell'ordine di una recessione dei sintomi.
Infiammazioni prostatiche (dopo l'ultima visita) non sono risultate presenti, nè altre patologie a seguito di ecografie (addominali/transrettali)
esami del sangue nella norma e dosaggi ormonali lievemente fuori dalla norma
Lo spermiogramma evidenziava invece un eiaculato ridotto, astenospermia e teratospermia significativi
I dottori da me consultati si limitano a prescrivere antibiotici e antinfiammatori, certamente utili ad alleviare parzialmente i sintomi, ma niente di più.
Dopo anni di "ci vuole tempo, abbia pazienza" ho sempre più l'impressione che la terapia non sia quella giusta
l'articolo del dott beretta riportava anche la possibilità che:
"Cosa importante da segnalare è che, in una piccola percentuale di questi casi, i sintomi persistevano anche dopo che i farmaci in questione erano stati interrotti ed a dispetto della loro emivita conosciuta "
il punto è:
nel caso di sindrome post finasteride, quali terapie sarebbero opportune?
grazie della celere risposta.
il problema è che l'iter diagnostico classico non ha dato risultati evidenti nell'ordine di una recessione dei sintomi.
Infiammazioni prostatiche (dopo l'ultima visita) non sono risultate presenti, nè altre patologie a seguito di ecografie (addominali/transrettali)
esami del sangue nella norma e dosaggi ormonali lievemente fuori dalla norma
Lo spermiogramma evidenziava invece un eiaculato ridotto, astenospermia e teratospermia significativi
I dottori da me consultati si limitano a prescrivere antibiotici e antinfiammatori, certamente utili ad alleviare parzialmente i sintomi, ma niente di più.
Dopo anni di "ci vuole tempo, abbia pazienza" ho sempre più l'impressione che la terapia non sia quella giusta
l'articolo del dott beretta riportava anche la possibilità che:
"Cosa importante da segnalare è che, in una piccola percentuale di questi casi, i sintomi persistevano anche dopo che i farmaci in questione erano stati interrotti ed a dispetto della loro emivita conosciuta "
il punto è:
nel caso di sindrome post finasteride, quali terapie sarebbero opportune?
[#4]
Gentile lettore,
purtroppo in questo periodo "vacanziero" non ero in territori dove era possibile risponderle ma, se ho ben capito, i suoi problemi andrologici sono insorti dopo la sospensione definitiva del prodotto in questione e questo non la farebbe rientrare nelle casistiche considerate nell'articolo del mio blog:
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/630-disturbi-dell-erezione-e-del-desiderio-sessuale-finasteride-dutasteride.html
Da quello che scrive non sarebbe da escludere anche una possibile ed importante componente psicologica ai disturbi da lei lamentati.
Ma questo solo il suo andrologo lo potrà veramente confermare.
Un cordiale saluto.
purtroppo in questo periodo "vacanziero" non ero in territori dove era possibile risponderle ma, se ho ben capito, i suoi problemi andrologici sono insorti dopo la sospensione definitiva del prodotto in questione e questo non la farebbe rientrare nelle casistiche considerate nell'articolo del mio blog:
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/630-disturbi-dell-erezione-e-del-desiderio-sessuale-finasteride-dutasteride.html
Da quello che scrive non sarebbe da escludere anche una possibile ed importante componente psicologica ai disturbi da lei lamentati.
Ma questo solo il suo andrologo lo potrà veramente confermare.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#5]
Utente
gentilissimo dott. beretta
la ringrazio della risposta
i problemi si verificarono in maniera lieve durante l'ultimo periodo di assunzione del farmaco, tanto che non gli diedi molto
peso. Dopo alcuni mesi si ripresentarono molto più marcatamente.
Durante l'iter diagnostico si ipotizzò la possibilità di causa psicologica ma nessun miglioramento a seguito di terapia + ansiolitici che anzi mi causarono ulteriori problemi ora fortunatamente rientrati.
Tra i vari specialisti consultati uno sembrò contemplare possibilità che si trattasse di tale sindrome, ma quanto alla cura si parlò solo di farmaci sintomatici.
Sono ormai stanco di esami e visite costose che nn portano
risultati.
Secondo lei devo rassegnarmi a convivere con la mia condizione?
Da quanto ho letto medicitalia, molti dottori ritengono che qualsiasi effetto collaterale da finasteride rientri dopo l'interruzione del farmaco, negando quindi la possibilità di
effetti collaterali persistenti/permanenti
Questo mi ha stupito un pò, dato che qui in italia si terrà addirittura un seminario sulla sindrome post finasteride
.http://postfinasteridesyndrome.blogspot.com/
La ringrazio anticipatamente per una sua gradita risposta
la ringrazio della risposta
i problemi si verificarono in maniera lieve durante l'ultimo periodo di assunzione del farmaco, tanto che non gli diedi molto
peso. Dopo alcuni mesi si ripresentarono molto più marcatamente.
Durante l'iter diagnostico si ipotizzò la possibilità di causa psicologica ma nessun miglioramento a seguito di terapia + ansiolitici che anzi mi causarono ulteriori problemi ora fortunatamente rientrati.
Tra i vari specialisti consultati uno sembrò contemplare possibilità che si trattasse di tale sindrome, ma quanto alla cura si parlò solo di farmaci sintomatici.
Sono ormai stanco di esami e visite costose che nn portano
risultati.
Secondo lei devo rassegnarmi a convivere con la mia condizione?
Da quanto ho letto medicitalia, molti dottori ritengono che qualsiasi effetto collaterale da finasteride rientri dopo l'interruzione del farmaco, negando quindi la possibilità di
effetti collaterali persistenti/permanenti
Questo mi ha stupito un pò, dato che qui in italia si terrà addirittura un seminario sulla sindrome post finasteride
.http://postfinasteridesyndrome.blogspot.com/
La ringrazio anticipatamente per una sua gradita risposta
[#6]
Gentile lettore,
è questo un argomento clinico ancora da definire e comprendere nella sua reale portata.
Al momento non posso che rimandarla al mio blog divulgativo ed invitarla a seguire attentamente, sempre con il suo medico di fiducia, tutte le eventuali e nuove acquisizioni e sviluppi che si avranno su questo tema.
Un cordiale saluto.
è questo un argomento clinico ancora da definire e comprendere nella sua reale portata.
Al momento non posso che rimandarla al mio blog divulgativo ed invitarla a seguire attentamente, sempre con il suo medico di fiducia, tutte le eventuali e nuove acquisizioni e sviluppi che si avranno su questo tema.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 18.2k visite dal 20/08/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.