La pesantezza della terapia anti-infiammatoria
buongiorno
sono un giovane di 25 anni e sono stato operato recentemente (circa un mese fa) al testicolo sinistro, che mi è stato asportato causa tumore (un seminoma).
Mi trovo ora in vacanza e qualche giorno fa, una settimana ormai, ho iniziato ad accusare dolore al testicolo destro. 3 giorni dopo mi sono recato in pronto soccorso da cui, dopo un'ecografia, venivo inviato al reparto di urologia del più vicino ospedale (di Sassari).
L'ecografia al testicolo destro diceva: testicolo sostanzialmente sano, normale in dimensioni, cisti nell'epididimo (me l'avevano già trovata un mese e mezzo fa quando purtroppo nell'altro testicolo avevano trovato il tumore), microlitiasi.
La diagnosi è stata di epididimite (alla tastazione l'epididimo mi faceva male, ovviamente) più prostatite sub-acuta perché la prostata al tatto aveva una consistenza diminuita (quella però, non mi ha fatto male, una volta toccata).
Terapia consigliata:
2 brufen 600mg al giorno per 7gg
1 levoxacin 500mg al giorno per 10 gg
1 pastiglia di "pluvio" per la prostata
Ora, io sono un po' perplesso.
Anzitutto sono in vacanza (e ci rimarrò fino a fine agosto) e l'idea che il levoxacin mi renda la pelle fotosensibile e che io debba far vita da recluso non mi esalta.
In secondo luogo, cosa che i due dottori non potevano sapere, meno di un anno fa ho avuto un incidente ciclistico con annesso trauma cranico, perdita dell'olfatto e parzialmente della funzionalità dell'orecchio destro (che da allora fischia continuamente) a cui è seguito un periodo non ancora del tutto concluso di sonnolenza cronica, occasionali capogiri in caso di mancanza di sonno e bisogno di condurre un regime di vita il più possibile riposante.
Tutto ciò pare scontrarsi con gli effetti collaterali di questo levoxacin e con la pesantezza della terapia anti-infiammatoria.
Ho provato a telefonare al mio andrologo che mi ha consigliato di sostituire il levoxacin con l'agumentin ma questo mi ha dato allergia (gonfiore del labbro inferiore). Quindi son da capo.
Per ora ho preso solo il brufen fino a ieri e solo uno al giorno e questo mi ha pure un po' stordito. Oggi non ho preso nulla e il dolore non aumenta granchè...resta un fastidio sordo, che diventa più forte per brevissimi momenti e che aumenta se spingo il testicolo verso l'interno dello scroto
Di fronte a questo quadro non proprio da acuzie io mi chiedo se è davvero opportuno farmi 10 giorni di levoxacin (che ho letto essere pure ototossico e temo per il mio acufene) o se non c'è la possibilità che l'infiammazione del testicolo sia dovuta che so alla recente operazione (a me fa quasi più male lo scroto vuoto a sinistra col punto dentro e non capisco perché) o che comunque l'epididimite rientri da sola o che la cura sia eseguibile con un antibiotico meno aggressivo per SNC e orecchie o perlomeno rimandabile al mio ritorno a casa a fine mese
comprendo bene che il rischio qui, alla lunga, sia la sterilità, ma questa cura prescrittami mi sembra una botta davvero violenta
sono un giovane di 25 anni e sono stato operato recentemente (circa un mese fa) al testicolo sinistro, che mi è stato asportato causa tumore (un seminoma).
Mi trovo ora in vacanza e qualche giorno fa, una settimana ormai, ho iniziato ad accusare dolore al testicolo destro. 3 giorni dopo mi sono recato in pronto soccorso da cui, dopo un'ecografia, venivo inviato al reparto di urologia del più vicino ospedale (di Sassari).
L'ecografia al testicolo destro diceva: testicolo sostanzialmente sano, normale in dimensioni, cisti nell'epididimo (me l'avevano già trovata un mese e mezzo fa quando purtroppo nell'altro testicolo avevano trovato il tumore), microlitiasi.
La diagnosi è stata di epididimite (alla tastazione l'epididimo mi faceva male, ovviamente) più prostatite sub-acuta perché la prostata al tatto aveva una consistenza diminuita (quella però, non mi ha fatto male, una volta toccata).
Terapia consigliata:
2 brufen 600mg al giorno per 7gg
1 levoxacin 500mg al giorno per 10 gg
1 pastiglia di "pluvio" per la prostata
Ora, io sono un po' perplesso.
Anzitutto sono in vacanza (e ci rimarrò fino a fine agosto) e l'idea che il levoxacin mi renda la pelle fotosensibile e che io debba far vita da recluso non mi esalta.
In secondo luogo, cosa che i due dottori non potevano sapere, meno di un anno fa ho avuto un incidente ciclistico con annesso trauma cranico, perdita dell'olfatto e parzialmente della funzionalità dell'orecchio destro (che da allora fischia continuamente) a cui è seguito un periodo non ancora del tutto concluso di sonnolenza cronica, occasionali capogiri in caso di mancanza di sonno e bisogno di condurre un regime di vita il più possibile riposante.
Tutto ciò pare scontrarsi con gli effetti collaterali di questo levoxacin e con la pesantezza della terapia anti-infiammatoria.
Ho provato a telefonare al mio andrologo che mi ha consigliato di sostituire il levoxacin con l'agumentin ma questo mi ha dato allergia (gonfiore del labbro inferiore). Quindi son da capo.
Per ora ho preso solo il brufen fino a ieri e solo uno al giorno e questo mi ha pure un po' stordito. Oggi non ho preso nulla e il dolore non aumenta granchè...resta un fastidio sordo, che diventa più forte per brevissimi momenti e che aumenta se spingo il testicolo verso l'interno dello scroto
Di fronte a questo quadro non proprio da acuzie io mi chiedo se è davvero opportuno farmi 10 giorni di levoxacin (che ho letto essere pure ototossico e temo per il mio acufene) o se non c'è la possibilità che l'infiammazione del testicolo sia dovuta che so alla recente operazione (a me fa quasi più male lo scroto vuoto a sinistra col punto dentro e non capisco perché) o che comunque l'epididimite rientri da sola o che la cura sia eseguibile con un antibiotico meno aggressivo per SNC e orecchie o perlomeno rimandabile al mio ritorno a casa a fine mese
comprendo bene che il rischio qui, alla lunga, sia la sterilità, ma questa cura prescrittami mi sembra una botta davvero violenta
[#1]
Gent.le utente,
capisco le sue difficoltà e i suoi interrogativi potrebbe avere ragione ad assumere solo l'antiflogistico e farsi rivedere da chi l'ha operata (avrà anche eseguito una TC addominale) ma rimane il fatto che un collega l'ha visitata e Le ha prescritto una terapia e cmq ne capisce molto più di chi sente solo una storia clinica.
Conosco il mare della Sardegna essendo , di origine sardo, ma se esiste una epididimite va curata, Lei è giovane e il mare il sole è sempre lì!
Coprdiali saluti ne ...in bocca al lupo.
capisco le sue difficoltà e i suoi interrogativi potrebbe avere ragione ad assumere solo l'antiflogistico e farsi rivedere da chi l'ha operata (avrà anche eseguito una TC addominale) ma rimane il fatto che un collega l'ha visitata e Le ha prescritto una terapia e cmq ne capisce molto più di chi sente solo una storia clinica.
Conosco il mare della Sardegna essendo , di origine sardo, ma se esiste una epididimite va curata, Lei è giovane e il mare il sole è sempre lì!
Coprdiali saluti ne ...in bocca al lupo.
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Anzitutto la ringrazio per la risposta tempestiva.
Scrivo, purtroppo, perché ho ancora problemi al testicolo.
Mi ero quasi deciso, infatti, a tentare la cura con il LEVOXACIN, ma prima ho voluto fare un ultimo tentativo sentendo per telefono il mio medico di base, il quale mi ha suggerito una terapia di dieci giorni a base di ISOCEF.
E' stato probabilmente un tentativo a vuoto: ho acquistato il farmaco e l'ho assunto diligentemente, ma ad oggi (sono 9 gg che lo prendo...in teoria il mio medico ha consigliato di farne 10, quindi la terapia sta per finire) il dolore non è passato, anzi, è esattamente lo stesso di prima.
In realtà appena dopo l'inizio della cura con ISOCEF, il dolore era effettivamente molto diminuito e la cosa era durata per qualche giorno, ma non appena ho deciso di interrompere con gli anti-infiammatori, è ripreso tale e quale.
Il testicolo in sè non fa male al tatto, ma a spingerlo verso l'interno dello scroto sento una fitta acuta. Per il resto è un dolorino sordo e lontano che va e viene nel corso della giornata e che si irradia ogni tanto verso il perineo o verso la base del pene... è fastidioso più che altro per quello che rappresenta: cioè che l'antibiotico non ha eliminato il problema.
Il dolore aumenta un po' in caso di erezione e ho l'impressione che certe posizioni, alcune posture, certi modi di posizionare le gambe, lo sottolineino particolarmente.
Sono in Sardegna da due settimane ormai e ci rimarrò per altre due. Stante che la cosa non sembra risolta con ISOCEF e stante che, a quanto capisco da profano, ci potrebbe essere "in ballo" anche la faccenda della prostatite sub-acuta (e non voglio finire a trascinarmela per anni), cosa faccio?
1. prolungo un po' ISOCEF oltre i 10 gg speranzoso che alla fine paghi?
2. mi rassegno e inizio con LEVOXACIN? (nel caso...inizio subito o mi faccio qualche giorno senza antibiotici?)
3. aspetto, ricomincio a prendere gli anti-infiammatori e mi faccio visitare con più attenzione da un urologo al mio ritorno a casa ai primi di settembre e decido allora il da farsi?
in fin dei conti so pure io che avrei dovuto iniziar subito con LEVOXACIN, anziché provare altri antibiotici meno specifici. ne sono consapevole.
ma oltre al mare della Sardegna giocava (e gioca tutt'ora) il fatto che prima di partire mi ero appena fatto un mese di ricoveri, operazioni, medicinali, esami e valutazioni su chemioterapie e affini e di voglia di starmene chiuso in casa anche qui al mare non ne avevo (e non ne ho...).
grazie in anticipo per l'attenzione.
cordiali saluti.
p.s.: ricordo ora che alla dimissione dall'ospedale, ai primi di luglio, ho avuto per qualche giorno una balanite (o come si chiama)...insomma: sostanza biancastra sul glande, curata per consiglio dell'andrologo tramite lavaggi dello stesso con un disinfettante specifico...può essere collegata con il mio quadro attuale?
Scrivo, purtroppo, perché ho ancora problemi al testicolo.
Mi ero quasi deciso, infatti, a tentare la cura con il LEVOXACIN, ma prima ho voluto fare un ultimo tentativo sentendo per telefono il mio medico di base, il quale mi ha suggerito una terapia di dieci giorni a base di ISOCEF.
E' stato probabilmente un tentativo a vuoto: ho acquistato il farmaco e l'ho assunto diligentemente, ma ad oggi (sono 9 gg che lo prendo...in teoria il mio medico ha consigliato di farne 10, quindi la terapia sta per finire) il dolore non è passato, anzi, è esattamente lo stesso di prima.
In realtà appena dopo l'inizio della cura con ISOCEF, il dolore era effettivamente molto diminuito e la cosa era durata per qualche giorno, ma non appena ho deciso di interrompere con gli anti-infiammatori, è ripreso tale e quale.
Il testicolo in sè non fa male al tatto, ma a spingerlo verso l'interno dello scroto sento una fitta acuta. Per il resto è un dolorino sordo e lontano che va e viene nel corso della giornata e che si irradia ogni tanto verso il perineo o verso la base del pene... è fastidioso più che altro per quello che rappresenta: cioè che l'antibiotico non ha eliminato il problema.
Il dolore aumenta un po' in caso di erezione e ho l'impressione che certe posizioni, alcune posture, certi modi di posizionare le gambe, lo sottolineino particolarmente.
Sono in Sardegna da due settimane ormai e ci rimarrò per altre due. Stante che la cosa non sembra risolta con ISOCEF e stante che, a quanto capisco da profano, ci potrebbe essere "in ballo" anche la faccenda della prostatite sub-acuta (e non voglio finire a trascinarmela per anni), cosa faccio?
1. prolungo un po' ISOCEF oltre i 10 gg speranzoso che alla fine paghi?
2. mi rassegno e inizio con LEVOXACIN? (nel caso...inizio subito o mi faccio qualche giorno senza antibiotici?)
3. aspetto, ricomincio a prendere gli anti-infiammatori e mi faccio visitare con più attenzione da un urologo al mio ritorno a casa ai primi di settembre e decido allora il da farsi?
in fin dei conti so pure io che avrei dovuto iniziar subito con LEVOXACIN, anziché provare altri antibiotici meno specifici. ne sono consapevole.
ma oltre al mare della Sardegna giocava (e gioca tutt'ora) il fatto che prima di partire mi ero appena fatto un mese di ricoveri, operazioni, medicinali, esami e valutazioni su chemioterapie e affini e di voglia di starmene chiuso in casa anche qui al mare non ne avevo (e non ne ho...).
grazie in anticipo per l'attenzione.
cordiali saluti.
p.s.: ricordo ora che alla dimissione dall'ospedale, ai primi di luglio, ho avuto per qualche giorno una balanite (o come si chiama)...insomma: sostanza biancastra sul glande, curata per consiglio dell'andrologo tramite lavaggi dello stesso con un disinfettante specifico...può essere collegata con il mio quadro attuale?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 05/08/2011.
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