Depressione, deficit erettivi, emorroidi, diabete.
Gentili dottori,
mi trovo in uno stato di disagio di cui provo a farvi un quadro. Mi aiuterete, spero, a capire da dove posso iniziare per risolvere la situazione.
Ho 29 anni, fisico atletico. Sono sempre stato magro e ho sempre fatto sport, compensando però con una quotidianeità molto sedentaria (giornate intere seduto davanti al computer sin dall'infanzia).
Premetto che ho un background psicologico direi poco felice e caratterizzato per lo più da depressione generale, per via di difficoltà economiche e delusioni lavorative.
"Soffro" di emorroidi da... neanche ricordo quando. Ossia è qualcosa che ha sempre fatto parte di me (diciamo dalla prima adolescenza) e che soltanto di recente ho scoperto trattarsi di un problema medico. Non ho mai avuto sanguinamenti né dolore. Per questo forse ho ignorato il problema fino a oggi.
Negli ultimi 2-3 anni queste sono diventate un po' più "invadenti", nel senso che si sono sempre più protratte all'esterno e ultimamente proprio non ne vogliono sapere di tornare in sede. Anche manualmente, per quanto possa riuscirci, è piuttosto scomodo e fastidioso.
Sempre negli ultimi 2-3 anni ho riscontrato (seppur con altalenanze derivanti dall'umore) dei deficit erettivi (erezione debole e breve, dolori durante il rapporto), e mi verrebbe da dire anche calo del desiderio, ma di questa cosa non sono molto convinto. Nel senso che spesso a una voglia "mentale" non si accompagna un'eccitazione fisica. Non mi riferisco solo all'erezione. E' come se mancasse quel qualcosa di chimico che la inneschi. Mi verrebbe di chiamarlo coinvolgimento psicofisico.
Ho avuto una partner abituale proprio in questi ultimi 3 anni, che però non mi soddisfa più. E questo è dovuto per lo più a incompatibilità caratteriali venute fuori col tempo, alle quali non ha mai sopperito una debole attrazione fisica. Insomma un disastro di storia. :)
Temo che l'arrivare a non provare più emozioni nell'andare a letto con la mia compagna (cosa che in passato con altre partner non mi succedeva) mi abbia provocato una "cronicizzazione" dell'insoddisfazione estesa al sesso in generale. Partner occasionali durante questi 3 anni hanno prodotto risultati non molto lontani da quelli vissuti con la mia compagna. Non dei "fiaschi", ma niente di speciale. Desiderio ed erezioni difficilmente sono stati "d'acciaio".
Di recente ho letto, anche sul vostro sito, della possibile correlazione tra emorroidi, deficit erettivi e diabete. Cosa c'entra il diabete? Non so... mia mamma di recente mi ha detto di non mangiare troppi dolci che inizio ad avere trent'anni e a lungo andare posso diventare diabetico. In effetti la mia alimentazione (una fiera di irregolarità) è spesso costituita da dolci, latte, biscotti, marmellate, etc. e in generale da molti carboidrati.
Mi piacerebbe ricevere alcune indicazioni di base su come comportarmi. Da dove iniziare a chiarirmi le idee sul mio quadro clinico? Potrei avere anche un deficit di testosterone e/o un eccesso di prolattina?
Grazie :)
mi trovo in uno stato di disagio di cui provo a farvi un quadro. Mi aiuterete, spero, a capire da dove posso iniziare per risolvere la situazione.
Ho 29 anni, fisico atletico. Sono sempre stato magro e ho sempre fatto sport, compensando però con una quotidianeità molto sedentaria (giornate intere seduto davanti al computer sin dall'infanzia).
Premetto che ho un background psicologico direi poco felice e caratterizzato per lo più da depressione generale, per via di difficoltà economiche e delusioni lavorative.
"Soffro" di emorroidi da... neanche ricordo quando. Ossia è qualcosa che ha sempre fatto parte di me (diciamo dalla prima adolescenza) e che soltanto di recente ho scoperto trattarsi di un problema medico. Non ho mai avuto sanguinamenti né dolore. Per questo forse ho ignorato il problema fino a oggi.
Negli ultimi 2-3 anni queste sono diventate un po' più "invadenti", nel senso che si sono sempre più protratte all'esterno e ultimamente proprio non ne vogliono sapere di tornare in sede. Anche manualmente, per quanto possa riuscirci, è piuttosto scomodo e fastidioso.
Sempre negli ultimi 2-3 anni ho riscontrato (seppur con altalenanze derivanti dall'umore) dei deficit erettivi (erezione debole e breve, dolori durante il rapporto), e mi verrebbe da dire anche calo del desiderio, ma di questa cosa non sono molto convinto. Nel senso che spesso a una voglia "mentale" non si accompagna un'eccitazione fisica. Non mi riferisco solo all'erezione. E' come se mancasse quel qualcosa di chimico che la inneschi. Mi verrebbe di chiamarlo coinvolgimento psicofisico.
Ho avuto una partner abituale proprio in questi ultimi 3 anni, che però non mi soddisfa più. E questo è dovuto per lo più a incompatibilità caratteriali venute fuori col tempo, alle quali non ha mai sopperito una debole attrazione fisica. Insomma un disastro di storia. :)
Temo che l'arrivare a non provare più emozioni nell'andare a letto con la mia compagna (cosa che in passato con altre partner non mi succedeva) mi abbia provocato una "cronicizzazione" dell'insoddisfazione estesa al sesso in generale. Partner occasionali durante questi 3 anni hanno prodotto risultati non molto lontani da quelli vissuti con la mia compagna. Non dei "fiaschi", ma niente di speciale. Desiderio ed erezioni difficilmente sono stati "d'acciaio".
Di recente ho letto, anche sul vostro sito, della possibile correlazione tra emorroidi, deficit erettivi e diabete. Cosa c'entra il diabete? Non so... mia mamma di recente mi ha detto di non mangiare troppi dolci che inizio ad avere trent'anni e a lungo andare posso diventare diabetico. In effetti la mia alimentazione (una fiera di irregolarità) è spesso costituita da dolci, latte, biscotti, marmellate, etc. e in generale da molti carboidrati.
Mi piacerebbe ricevere alcune indicazioni di base su come comportarmi. Da dove iniziare a chiarirmi le idee sul mio quadro clinico? Potrei avere anche un deficit di testosterone e/o un eccesso di prolattina?
Grazie :)
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Caro Utente,l'annoso disagio che caratterizza gli ultimi anni della Sua vita,non deve autorizzarLa a trarre conclusioni che possono solo danneggiarLa se non suffragate da una rigorosa diagnosi andrologica basata su di uno screening ormonale,vascolare e metabolico.Indispensabile e',anche,ricevere un supporto psicosessuologico.Ci aggiorni quando sara' stata posta una diagnosi andrologica.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gentile dott. Izzo,
quindi il primo passo che mi consiglia di fare è una visita andrologica, ancora prima di eventuali esami del sangue?
Ho dimenticato di aggiungere che ho anche problemi anche di stipsi cronica. Da sempre vado in bagno difficilmente più di 2 volte alla settimana.
Mi chiedevo se è possibile prenotare questo tipo di visite in maniera ambulatoriale. Come premesso ho difficoltà economiche e non posso permettermi granché in ambito privato.
La ringrazio per la pronta risposta!
quindi il primo passo che mi consiglia di fare è una visita andrologica, ancora prima di eventuali esami del sangue?
Ho dimenticato di aggiungere che ho anche problemi anche di stipsi cronica. Da sempre vado in bagno difficilmente più di 2 volte alla settimana.
Mi chiedevo se è possibile prenotare questo tipo di visite in maniera ambulatoriale. Come premesso ho difficoltà economiche e non posso permettermi granché in ambito privato.
La ringrazio per la pronta risposta!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 03/08/2011.
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