D.e.
36 anni, circa 6 mesi fa (in un periodo moooolto stressato della mia vita) mi è capitato di avere una sorta di attacco di panico nel momento in cui mia moglie, volendo avere un rapporto sessuale, mi ha toccato il pene.
Ho incominciato a tremare, sudare, e ovviamente (forse per la prima volta) il pene non ha avuto alcuna reazione.
La cosa mi ha traumatizzato al punto che, per qualche settimana, non riuscivo ad avere l'erezione neppure masturbandomi. Insomma, ero diventato di colpo vittima di una impotenza grave.
Inoltre, nel momento in cui mia moglie si avvicinava, anche solo per volermi abbracciare, provavo un profondo senso di disagio, talvolta incominciavo pure a tremare. Sposati da un anno ...cosa vuoi di più dalla vita?!
Poi le cose pian piano sono migliorate al punto che adesso abbiamo regolarmente rapporti sessuali.
Il problema è che, nelle ore che precedono il coito e durante le fasi preliminari, avverto una fortissima ansia unita a paura e insicurezza.
A carburare spesso ci metto un bel pò (fortunatamente mia moglie ha acquisito una grande pazienza) e talvolta (diciamo nella misura di circa 2 volte ogni 10) non carburo per niente, nessuna erezione, solo la grande paura di esserci ricaduto.
Abbiamo rapporti sessuali molto frequenti, dettati da parte mia non tanto dal desiderio, ma da una sorta di compulsione che, nei momenti in cui mi prende l'ansia di soffrire di DE, mi spinge a cercare un rapporto sessuale per tranquillizzarmi e allentare la tensione.
Devo dire (e visto lo stato d'animo me ne meraviglio!) che i nostri rapporti sono molto belli e molto lunghi (di solito la penetrazione dura anche ben oltre i 20 minuti), con orgasmo per entrambe e piena soddisfazione. La mia ossessione insomma è quella dell'erezione, una volta raggiunta mi tranquillizzo e questa rimane vigorosa per tutta la durata del rapporto ...anzi, spinto dalla compulsione di cui parlavo sopra, riesco tranquillamente ad avere più rapporti in un giorno, spesso anche a distanza di poche ore.
I miei obiettivi sono due: il primo è quello ritrovare la normalità sessuale senza provare più ansia, il secondo (che forse è logica conseguenza del primo), quello di ridurre/annullare il numero di fallimenti.
Le mie domande:
1) Dovrei andare da un andrologo? oppure, essendo più probabilmente un problema di ansia da prestazione, dovrei tentare con la psicoterapia?
2) Che tipo di psicoterapia? spesso ci vogliono anni per ottenere qualcosa!
3) Un ansiolitico preso qualche mese con sospensione graduale, potrebbe risolvermi il problema?
4) E assumessi del viagra a basso dosaggio? non tanto come cura per la DE, ma come una sorta di tranquillante. Insomma, una specie di 'ciambella di salvataggio' che infonde la sicurezza di non affogare anche a chi non ha problemi con il nuoto ma ha paura dell'acqua!
Grazie di cuore a chiunque avrà la pazienza di leggere e di rispondere.
Ho incominciato a tremare, sudare, e ovviamente (forse per la prima volta) il pene non ha avuto alcuna reazione.
La cosa mi ha traumatizzato al punto che, per qualche settimana, non riuscivo ad avere l'erezione neppure masturbandomi. Insomma, ero diventato di colpo vittima di una impotenza grave.
Inoltre, nel momento in cui mia moglie si avvicinava, anche solo per volermi abbracciare, provavo un profondo senso di disagio, talvolta incominciavo pure a tremare. Sposati da un anno ...cosa vuoi di più dalla vita?!
Poi le cose pian piano sono migliorate al punto che adesso abbiamo regolarmente rapporti sessuali.
Il problema è che, nelle ore che precedono il coito e durante le fasi preliminari, avverto una fortissima ansia unita a paura e insicurezza.
A carburare spesso ci metto un bel pò (fortunatamente mia moglie ha acquisito una grande pazienza) e talvolta (diciamo nella misura di circa 2 volte ogni 10) non carburo per niente, nessuna erezione, solo la grande paura di esserci ricaduto.
Abbiamo rapporti sessuali molto frequenti, dettati da parte mia non tanto dal desiderio, ma da una sorta di compulsione che, nei momenti in cui mi prende l'ansia di soffrire di DE, mi spinge a cercare un rapporto sessuale per tranquillizzarmi e allentare la tensione.
Devo dire (e visto lo stato d'animo me ne meraviglio!) che i nostri rapporti sono molto belli e molto lunghi (di solito la penetrazione dura anche ben oltre i 20 minuti), con orgasmo per entrambe e piena soddisfazione. La mia ossessione insomma è quella dell'erezione, una volta raggiunta mi tranquillizzo e questa rimane vigorosa per tutta la durata del rapporto ...anzi, spinto dalla compulsione di cui parlavo sopra, riesco tranquillamente ad avere più rapporti in un giorno, spesso anche a distanza di poche ore.
I miei obiettivi sono due: il primo è quello ritrovare la normalità sessuale senza provare più ansia, il secondo (che forse è logica conseguenza del primo), quello di ridurre/annullare il numero di fallimenti.
Le mie domande:
1) Dovrei andare da un andrologo? oppure, essendo più probabilmente un problema di ansia da prestazione, dovrei tentare con la psicoterapia?
2) Che tipo di psicoterapia? spesso ci vogliono anni per ottenere qualcosa!
3) Un ansiolitico preso qualche mese con sospensione graduale, potrebbe risolvermi il problema?
4) E assumessi del viagra a basso dosaggio? non tanto come cura per la DE, ma come una sorta di tranquillante. Insomma, una specie di 'ciambella di salvataggio' che infonde la sicurezza di non affogare anche a chi non ha problemi con il nuoto ma ha paura dell'acqua!
Grazie di cuore a chiunque avrà la pazienza di leggere e di rispondere.
[#1]
Nella sua condizione è palese un forte interessamento psicogeno. RItengo opportuno che si faccia seguire da uno psicosessuologo o da un urologo con buona competenza urologica.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#3]
Gentile lettore,
il collega forse intendeva consigliarle una preliminare valutazione clinica andrologica oppure con urologo con chiare competenze andrologiche.
Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .
Un cordiale saluto.
il collega forse intendeva consigliarle una preliminare valutazione clinica andrologica oppure con urologo con chiare competenze andrologiche.
Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#4]
Utente
Tratto dal link allegato sopra:
"Spesso il maschio deve essere istruito ed aiutato a rifocalizzarsi sulle proprie sensazioni erotiche e ad interrompere, durante il rapporto sessuale, i penseri che le distruggono. La strategia è quella di prevenire l'ansia che insorge al momento del rapporto e che impedisce l'erezione."
e poi:
"A volte l'uomo si meraviglia del fatto che occorra più tempo per raggiungere l'erezione. Il risultato è alla fine una prestazione ansiosa e una conseguente caduta dell'erezione."
Diciamo che, più che una caduta dell'erezione, talvolta mi avvilisco così tanto da smettere di contrastare la fortissima ansia che provo e quindi rinuncio proprio ad avere un'erezione (circa 1 caso ogni 5). Magari poi ci riprovo dopo mezz'ora e va tutto a meraviglia, erezione immediata, duratura, rapporto lungo e splendido ...forse mi sblocco solo perchè penso che ancora peggio di prima non può certo andare!
Insomma quelle frasi sopra sembrano proprio parlare di me!
Allora psico-sessuologia e metodo Masters e Johnson???
Ma tale terapia, solitamente, richiede tempi lunghi?
Ma gli ansiolitici o l'assunzione di viagra (naturalmente sotto prescrizione e assistenza medica), in casi come questo, funzionano per ritrovare serenità e fiducia in se stessi e nell'erezione??
P.S. : Fortunatamente godo di ottima salute, non ho nessuna patologia, non assumo farmaci, non bevo, ho smesso di fumare da anni e faccio molto sport (palestra e corsa a piedi).
"Spesso il maschio deve essere istruito ed aiutato a rifocalizzarsi sulle proprie sensazioni erotiche e ad interrompere, durante il rapporto sessuale, i penseri che le distruggono. La strategia è quella di prevenire l'ansia che insorge al momento del rapporto e che impedisce l'erezione."
e poi:
"A volte l'uomo si meraviglia del fatto che occorra più tempo per raggiungere l'erezione. Il risultato è alla fine una prestazione ansiosa e una conseguente caduta dell'erezione."
Diciamo che, più che una caduta dell'erezione, talvolta mi avvilisco così tanto da smettere di contrastare la fortissima ansia che provo e quindi rinuncio proprio ad avere un'erezione (circa 1 caso ogni 5). Magari poi ci riprovo dopo mezz'ora e va tutto a meraviglia, erezione immediata, duratura, rapporto lungo e splendido ...forse mi sblocco solo perchè penso che ancora peggio di prima non può certo andare!
Insomma quelle frasi sopra sembrano proprio parlare di me!
Allora psico-sessuologia e metodo Masters e Johnson???
Ma tale terapia, solitamente, richiede tempi lunghi?
Ma gli ansiolitici o l'assunzione di viagra (naturalmente sotto prescrizione e assistenza medica), in casi come questo, funzionano per ritrovare serenità e fiducia in se stessi e nell'erezione??
P.S. : Fortunatamente godo di ottima salute, non ho nessuna patologia, non assumo farmaci, non bevo, ho smesso di fumare da anni e faccio molto sport (palestra e corsa a piedi).
[#5]
Gentile lettore,
non faccia l'autodiagnosta e soprattutto l'autoterapeutica; si informi ma poi il giudizio finale sulla causa o la cause del suo problema e soprattutto le terapie solo il suo andrologo, che la valuterà in diretta, potrà indicargliele in modo preciso e mirato.
Ancora un cordiale saluto.
non faccia l'autodiagnosta e soprattutto l'autoterapeutica; si informi ma poi il giudizio finale sulla causa o la cause del suo problema e soprattutto le terapie solo il suo andrologo, che la valuterà in diretta, potrà indicargliele in modo preciso e mirato.
Ancora un cordiale saluto.
[#6]
Caro lettore,
penso che a Firenze non le sia assolutamente difficile trovare strutture andrologiche ( veda il nostro staff) per verificare gli aspetti organici dei suoi problemi e strutture psico-sessuologiche ( via Alemanni) competenti a chiarire e risolvere i suoi problemi prima che possano disturbare il suo rapporto di coppia ed il suo personale
cari saluti
penso che a Firenze non le sia assolutamente difficile trovare strutture andrologiche ( veda il nostro staff) per verificare gli aspetti organici dei suoi problemi e strutture psico-sessuologiche ( via Alemanni) competenti a chiarire e risolvere i suoi problemi prima che possano disturbare il suo rapporto di coppia ed il suo personale
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#7]
Gentile Signore,
mi associo agli andrologi che le hanno già risposto.
La valutazione andrologica è il primo passo al fine di ricevere una diagnosi clinica, che possa contenere la sua ansia, evitare voli pindarici disfunzionali e, che le possa indirizzare il percorso più idoneo alla sua storia di vita , sessuale e coppia.
Una consulenza spico-sessuologica poi,investigherà le cause altre da quelle organiche, correlate alle sue difficltà erettive e, lavorerà con e per la vostra coppie, al fine di far diventare la crisi in risorsa sessuale.
Cari saluti
mi associo agli andrologi che le hanno già risposto.
La valutazione andrologica è il primo passo al fine di ricevere una diagnosi clinica, che possa contenere la sua ansia, evitare voli pindarici disfunzionali e, che le possa indirizzare il percorso più idoneo alla sua storia di vita , sessuale e coppia.
Una consulenza spico-sessuologica poi,investigherà le cause altre da quelle organiche, correlate alle sue difficltà erettive e, lavorerà con e per la vostra coppie, al fine di far diventare la crisi in risorsa sessuale.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Utente
Grazie di cuore a tutti, seguirò senz'altro i buoni consigli ricevuti.
Una sola puntualizzazione: Durante la masturbazione funziona tutto a meraviglia, nessuna ansia, erezioni rapide complete e durature. Tutto va come è sempre andato.
Durante il rapporto sessuale, nelle fasi preliminari, a volte l'ansia è talmente alta da non riuscire a contenerla mi sento così irrequieto e insicuro da non riuscire più ad avere pensieri erotizzanti. In un istante sparisce tutto il desiderio che avevo. Spesso riesco a superare questa fase più o meno agilmente prendendo un pò di tempo ...e allora ottengo una buona erezione. Prendo coraggio e questa permane per tutta la durata del rapporto, che normalmente è lungo e soddisfacente per entrambe.
Altre volte non va così, mi scoraggio e mi lascio sopraffare (circa 1 caso ogni 5).
Però quando fallisco completamente ho sperimentato (è già successo 3 volte) che uscendo dal letto e distraendomi un pò dopo 20/30 minuti mi sento più tranquillo. Come se mi fossi scaricato da chissà che cosa. Allora riproviamo e non ho più alcun problema.
Tutto ciò ha una qualche rilevanza clinica?
Grazie di nuovo.
Una sola puntualizzazione: Durante la masturbazione funziona tutto a meraviglia, nessuna ansia, erezioni rapide complete e durature. Tutto va come è sempre andato.
Durante il rapporto sessuale, nelle fasi preliminari, a volte l'ansia è talmente alta da non riuscire a contenerla mi sento così irrequieto e insicuro da non riuscire più ad avere pensieri erotizzanti. In un istante sparisce tutto il desiderio che avevo. Spesso riesco a superare questa fase più o meno agilmente prendendo un pò di tempo ...e allora ottengo una buona erezione. Prendo coraggio e questa permane per tutta la durata del rapporto, che normalmente è lungo e soddisfacente per entrambe.
Altre volte non va così, mi scoraggio e mi lascio sopraffare (circa 1 caso ogni 5).
Però quando fallisco completamente ho sperimentato (è già successo 3 volte) che uscendo dal letto e distraendomi un pò dopo 20/30 minuti mi sento più tranquillo. Come se mi fossi scaricato da chissà che cosa. Allora riproviamo e non ho più alcun problema.
Tutto ciò ha una qualche rilevanza clinica?
Grazie di nuovo.
[#10]
Faccia la valutazione andrologica e ci aggiorni, la presenza di una sessualità funzionante durante l'autoerotismo eo masturbazione e difficoltosa e vulnerabile in ambiente vaginale, fa solitamente propendere verso un'etiologia psicogena.
Oggi in clinica perà si parla di etiologia mista, anche in casi di etiologia organica, per l'alto impatto che la vita sessuale ha sulla psiche e relazione.
Saluti
Oggi in clinica perà si parla di etiologia mista, anche in casi di etiologia organica, per l'alto impatto che la vita sessuale ha sulla psiche e relazione.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2k visite dal 27/07/2011.
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