Ecografia dinamica peniena
Ho problemi dall’anno 1997, quando ho eseguito i seguenti esami dall’esito nella norma: ICI test, doppler penieno basale e dinamico, ecografia dinamica peniena, colonscopia.
Questi invece gli esami dall’esito non completamente positivo: Biotesiometria: modesto aumento della soglia di percezione sull’asta e sul glande; PES (potenziali evocati sacrali): soglia di stimolazione aumentata a sinistra.
Eseguendo una uroflussometria mi è stata diagnosticata una stenosi uretrale che si è risolta chirurgicamente e che non ho più controllato.
Dopo la dimissione, ho vissuto fino ad oggi con un’attività sessuale limitata (non assente), nel senso che alterno periodi di quasi normalità (in cui ritengo di essere nella media, anche se da parte mia avverto che la sensazione di piacere sessuale è diminuita pur avendo orgasmi soddisfacenti) e periodi in cui la libido cala drasticamente fino quasi a scomparire e senza motivo, anzi, anche in presenza accanto a me di una donna che amo, che mi attrae tantissimo e che mi mette a mio agio; in questi periodi può capitare che raggiungo delle erezioni (con molta fatica) che devono essere mantenute meccanicamente (altrimenti le perdo in pochi secondi); queste molto difficilmente si concludono con una eiaculazione ed un orgasmo, dopo continua attività comincio anzi ad aver fastidio (alla partner può anche piacere in questo caso la lunga durata dell’erezione, ma anche per lei non è piacevole poi constatare che io non raggiungo l’orgasmo).
Ho notato a volte peggioramento del mio problema di disfunzione erettile in concomitanza di comparsa di emorroidi, di cui soffro saltuariamente e non in modo grave.
Io ammetto di avere da tanti anni ho accantonato il problema, dapprima per la delusione di sentirmi dire da troppi specialisti che dovevo andare da uno psicologo quando io ero e sono sicuro che c’è qualcosa di organico (anche se una parte del mio problema potrebbe avere cause psicologiche, ma di minore importanza), lo avverto da tante cose, a partire dalla sensazione di “peso” a livello inguinale, dalla diminuita sensibilità al tatto, dal fatto che ho provato ad avere vita sessuale abbastanza appagante anche in periodi infelici e viceversa vita sessuale quasi assente anche in presenza di una partner ideale, diciamo che ho constatato che gli eventi della vita ed il mio stato d’animo non influenzano il mio problema essendo (ne sono convinto) organico.
Ho mancanza di turgidità del glande.
In tutti questi anni le mie partner non erano a conoscenza di questi miei problemi e sono riuscito ad avere una (seppur limitata) attività sessuale soddisfacente, anche se non sempre, ma forse sono stato fortunato ad avere donne pazienti.
Vorrei dei consigli di qualunque tipo ma solo che riguardino la sfera organica (azzardo a fare un’ipotesi per quel che ho potuto leggere su internet: potrei avere qualcosa di simile ad una congestione pelvica?).
Grazie di cuore.
Questi invece gli esami dall’esito non completamente positivo: Biotesiometria: modesto aumento della soglia di percezione sull’asta e sul glande; PES (potenziali evocati sacrali): soglia di stimolazione aumentata a sinistra.
Eseguendo una uroflussometria mi è stata diagnosticata una stenosi uretrale che si è risolta chirurgicamente e che non ho più controllato.
Dopo la dimissione, ho vissuto fino ad oggi con un’attività sessuale limitata (non assente), nel senso che alterno periodi di quasi normalità (in cui ritengo di essere nella media, anche se da parte mia avverto che la sensazione di piacere sessuale è diminuita pur avendo orgasmi soddisfacenti) e periodi in cui la libido cala drasticamente fino quasi a scomparire e senza motivo, anzi, anche in presenza accanto a me di una donna che amo, che mi attrae tantissimo e che mi mette a mio agio; in questi periodi può capitare che raggiungo delle erezioni (con molta fatica) che devono essere mantenute meccanicamente (altrimenti le perdo in pochi secondi); queste molto difficilmente si concludono con una eiaculazione ed un orgasmo, dopo continua attività comincio anzi ad aver fastidio (alla partner può anche piacere in questo caso la lunga durata dell’erezione, ma anche per lei non è piacevole poi constatare che io non raggiungo l’orgasmo).
Ho notato a volte peggioramento del mio problema di disfunzione erettile in concomitanza di comparsa di emorroidi, di cui soffro saltuariamente e non in modo grave.
Io ammetto di avere da tanti anni ho accantonato il problema, dapprima per la delusione di sentirmi dire da troppi specialisti che dovevo andare da uno psicologo quando io ero e sono sicuro che c’è qualcosa di organico (anche se una parte del mio problema potrebbe avere cause psicologiche, ma di minore importanza), lo avverto da tante cose, a partire dalla sensazione di “peso” a livello inguinale, dalla diminuita sensibilità al tatto, dal fatto che ho provato ad avere vita sessuale abbastanza appagante anche in periodi infelici e viceversa vita sessuale quasi assente anche in presenza di una partner ideale, diciamo che ho constatato che gli eventi della vita ed il mio stato d’animo non influenzano il mio problema essendo (ne sono convinto) organico.
Ho mancanza di turgidità del glande.
In tutti questi anni le mie partner non erano a conoscenza di questi miei problemi e sono riuscito ad avere una (seppur limitata) attività sessuale soddisfacente, anche se non sempre, ma forse sono stato fortunato ad avere donne pazienti.
Vorrei dei consigli di qualunque tipo ma solo che riguardino la sfera organica (azzardo a fare un’ipotesi per quel che ho potuto leggere su internet: potrei avere qualcosa di simile ad una congestione pelvica?).
Grazie di cuore.
[#1]
Caro signore,
se tanti colleghi le hanno consigliato psicoterapia avranno avuto i loro motivi, ed è comunque assai tipico della andrologia la non accettazuione da parte del paziente della diagnosi fatta. Questo indica una personalità che vuole le cose a modo suo e quindi ancora più biosognosa di approccio psicologico. Non azzardo ipotesi per quanto riguarda la sfera organica, che essendo già stato visitato le ipotesi le deve porre ai colleghi non a noi. I dati elettrofisologici da lei citate non hanno peso alcuno in assenza di malattie neurologiche comprovate. Eviti di parlare di fuga venosa, che non esiste. In ogni caso esiste una terapia farmacologica per suo problema anche se psicogeno.
se tanti colleghi le hanno consigliato psicoterapia avranno avuto i loro motivi, ed è comunque assai tipico della andrologia la non accettazuione da parte del paziente della diagnosi fatta. Questo indica una personalità che vuole le cose a modo suo e quindi ancora più biosognosa di approccio psicologico. Non azzardo ipotesi per quanto riguarda la sfera organica, che essendo già stato visitato le ipotesi le deve porre ai colleghi non a noi. I dati elettrofisologici da lei citate non hanno peso alcuno in assenza di malattie neurologiche comprovate. Eviti di parlare di fuga venosa, che non esiste. In ogni caso esiste una terapia farmacologica per suo problema anche se psicogeno.
[#2]
Ex utente
Grazie carissimo Dr. Cavallini per la tempestiva risposta. Io fra qualche giorno mi recherò dal mio medico di base e vedrò come affrontare di nuovo il problema. Ammetto che il fatto che lei insista sulla terapia psicologica per il solo motivo che me l'hanno già consigliata in molti mi ha irritato, ma la capisco, è colpa mia, non so più come dimostrare che i sintomi io li sento e li sento organici. Questo peso che sento anche in questo momento non è normale, è però difficile da spiegare, non lo so, è come se avessi qualcosa che mi stringe i testicoli, come se avessi qualcosa nel retto... ma è vaga come descrizione e non rende bene quel che provo, forse non so trovare le giuste parole. Sono però interessato a questa "terapia farmacologica" al mio problema anche se fosse psicogeno (ma non lo è), lei fa forse riferimento a (e mi scuso se su questo forum non si possono far nomi di farmaci, nel qual caso censuratemi pure) cialis, viagra, ecc.?
Grazie di nuovo.
Grazie di nuovo.
[#3]
Appunto si utilizzano i farmaci da lei citati, tenendo presente che da quanto se ne sa uno vale l' altro in termini di efficacia, poichè vanno utilizzati in base alle caratteristiche psicogeniche (sic) del paziente: riproducibilità dei risultati, rapidità dei risultatiiti, elasticità di somministrazione. ecc... Avverta pure il problema organico, ma è mio dovere direle che si sta facendo male da solo, anche se la cosa la irrita. Che il medioco pietoso fa la piaga sanguinosa.
[#4]
Ex utente
No aspetti, io non ce l'ho con lei... sono irritato con me stesso e non escludo la terapia psicologica a priori, dico solo che ho paura di non aver risultati e di essere ancora più frustrato... comunque questa settimana vedo cosa fare, il fatto è che ho anche fretta, vorrei perlomeno un pochino "risalire" a brevissimo e temo che una terapia psicologica abbia tempi lunghi. E poi penso che il problema "meccanico" sia quello più urgente, ma poi rimane il fatto di sentirmi inappagato... sono stato troppo confuso in questo post, forse devo riordinare un po' le idee... le auguro una buona settimana, al limite ci sentiremo più avanti. Le chiedo scusa.
[#5]
Immagino, non stare a preoccuparsi ed a scusarsi A parte che esistono terapie psicologiche brevi a parte che terapia psicologica e farmaci non sono in antitesi e personalmente ho rifilata un bel po di farmaci a persone in psicoterapia senza alterare, bemnsi facilitando il risultato (servono psico e medico abituati a lavorare insieme).
[#7]
Gentile Utente,
concordo perfettamente con il DR.cavallini, nel suggerirle di valutare la sinergia di un approccio sia farmacologico che psicotrapico, l'uno non esclude l'altro, ma limita il corteo sintomatologico, per far si che si possa lavorare su altro, rispetto alla genitalità.
Saluti
concordo perfettamente con il DR.cavallini, nel suggerirle di valutare la sinergia di un approccio sia farmacologico che psicotrapico, l'uno non esclude l'altro, ma limita il corteo sintomatologico, per far si che si possa lavorare su altro, rispetto alla genitalità.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Ex utente
Ringrazio anche lei dott.Randone, spero che in qualche modo io risolva presto i miei problemi che ho trascurato per troppo tempo e che li risolva in fretta. Sarò ostinato, ma mi sono appena messo in contatto con una persona che ha sofferto i miei stessi esatti sintomi, mi sembrava di leggere me stesso... beh, viene fuori che lui ha una prostatite abatterica cronica... cosa ne pensate? Comunque è vero, una cosa non esclude l'altra. Grazie ancora e buona giornata. Vi terrò aggiornati sui miei (spero) progressi.
[#10]
Ex utente
Insomma non ne faccio una giusta... comunque ho letto stamattina su vari siti di cosa tratta la prostatite abatterica cronica e mi sembra di ritrovarmici. Con questo non sto dicendo che sono arrivato a sapere con sicurezza cos'ho e cosa devo fare, sto solo cercando di informarmi un po' di più in attesa di incontrare i medici esperti.
Saluti.
Saluti.
[#11]
Gentile Utente, Le faccio un esempio molto banale su come vengono percepiti i sintomi.
Quando si prova ansia e si soffre di disturbi d'ansia può esserci una forte tachicardia che spinge chi ne soffre al pronto soccorso con la convinzione di avere un infarto (qualcosa di molto "organico", direi). In effetti nei resoconti di tutti quei pazienti si sente dire "mi sembrava di morire".
Nessuno nega che il sintomo non fosse accentuato, grave, spaventoso, debilitante.
E' un sintomo "inventato"? No! E' un sintomo fisico, che va trattato. Però bisogna capirne anche la natura. Ovvero chi sta male in questo modo ha un infarto o un attacco d'ansia? Perchè se non lo si capisce si cura una cosa per un'altra o non si cura nulla e, soprattutto, si combinano guai.
Quando Lei afferma "... i sintomi io li sento e li sento organici..." ci credo eccome!
Ma provi soltanto a pensare se la ragione di questi sintomi non fosse "localizzata" nei genitali, ma avesse soltanto la sua espressione sui genitali.
Che cosa farebbe?
Quando si prova ansia e si soffre di disturbi d'ansia può esserci una forte tachicardia che spinge chi ne soffre al pronto soccorso con la convinzione di avere un infarto (qualcosa di molto "organico", direi). In effetti nei resoconti di tutti quei pazienti si sente dire "mi sembrava di morire".
Nessuno nega che il sintomo non fosse accentuato, grave, spaventoso, debilitante.
E' un sintomo "inventato"? No! E' un sintomo fisico, che va trattato. Però bisogna capirne anche la natura. Ovvero chi sta male in questo modo ha un infarto o un attacco d'ansia? Perchè se non lo si capisce si cura una cosa per un'altra o non si cura nulla e, soprattutto, si combinano guai.
Quando Lei afferma "... i sintomi io li sento e li sento organici..." ci credo eccome!
Ma provi soltanto a pensare se la ragione di questi sintomi non fosse "localizzata" nei genitali, ma avesse soltanto la sua espressione sui genitali.
Che cosa farebbe?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#13]
Ex utente
ok ok, vado dal mio medico di base e poi da un andrologo e se devo fare la psicoterapia la faccio anche... e vi tengo aggiornati. avrei però urgenza di "riuscire" almeno decentemente nel frattempo, quindi spero che mi prescriva il mio medico una "pastiglietta miracolosa" per tamponare la situazione attuale, e che funzioni. ho tanta paura, lo ammetto (di perdere la persona che amo). vi ringrazio immensamente, spero di portarvi buone notizie.
[#16]
Ex utente
Cari medici, sento che sto per crollare... ho fretta, frettissima di risolvere almeno in parte il mio problema, tipo nel giro di poche ore, non ce la faccio più e ho paura di fare gesti estremi, sono tanto stanco e mi viene da piangere... scusate lo sfogo, ma non ho bisogno di conforto, io ho bisogno di risolvere subito qualcosa e poi faccio tutto quello che volete, vi do anche tutti i miei soldi e mi faccio pure ricoverare in psichiatria se necessario. Sono disperato e ho tanto paura di perdere la donna che amo, tutto qui.
Scusate ancora.
Scusate ancora.
[#17]
Gentile Utente,
sono certa che se nella coppia c'è cooperazione, allora anche questo problema potrà essere affrontato e risolto insieme.
Ma qualora ci fosse in questo delicato momento un po' di tensione tra voi due a causa del Suo problema, non è detto che non si possa partire a lavorare da qui per ritornare alla cooperazione. Spesso è meglio avere una compagna infuriata per questo tipo di problemi, che non una compagna accudente.
Intanto segua le indicazioni del medico, poi eventualmente anche una psicoterapia di coppia.
Saluti,
sono certa che se nella coppia c'è cooperazione, allora anche questo problema potrà essere affrontato e risolto insieme.
Ma qualora ci fosse in questo delicato momento un po' di tensione tra voi due a causa del Suo problema, non è detto che non si possa partire a lavorare da qui per ritornare alla cooperazione. Spesso è meglio avere una compagna infuriata per questo tipo di problemi, che non una compagna accudente.
Intanto segua le indicazioni del medico, poi eventualmente anche una psicoterapia di coppia.
Saluti,
[#19]
Gentile Utente,
sento la Sua ansia e il Suo disagio, ma il Suo sfogo che tipo di risposta vorrebbe trovare? quali sono le Sue aspettative per il Suo disagio?
Le faccio un esempio per spiegare meglio: quando Lei ha la febbre si aspetta di dire "ho fretta, frettissima di risolvere almeno in parte il mio problema, tipo nel giro di poche ore, non ce la faccio più e ho paura di fare gesti estremi, sono tanto stanco e mi viene da piangere"
per far scendere la temperatura?
Oppure prima si va a vedere cosa sta provocando la febbre?
Perchè in base a questo si imposta il trattamento e, purtoppo, un po' di tempo è necessario.
sento la Sua ansia e il Suo disagio, ma il Suo sfogo che tipo di risposta vorrebbe trovare? quali sono le Sue aspettative per il Suo disagio?
Le faccio un esempio per spiegare meglio: quando Lei ha la febbre si aspetta di dire "ho fretta, frettissima di risolvere almeno in parte il mio problema, tipo nel giro di poche ore, non ce la faccio più e ho paura di fare gesti estremi, sono tanto stanco e mi viene da piangere"
per far scendere la temperatura?
Oppure prima si va a vedere cosa sta provocando la febbre?
Perchè in base a questo si imposta il trattamento e, purtoppo, un po' di tempo è necessario.
[#21]
Caro signore, di qua non è possibile prescrivere farmaci o fare diagnosi: lo vieta il buonsenso, l' ordine dei medici e le linee guida del sito. E comunque la sua è la paura tipica di chi ha rimandato per un bel po. Normale: senta un collega dal vivo, che tanto in luglio ed agosyto si lavoracchia e da aspettare c' è poco.
[#24]
Ex utente
Non ci sono conflittualità, il problema è che è una relazione appena nata. Poi ci si mette anche la (perdonatemi il termine) "sfiga": non riesco a prenotare l'andrologo del S.Raffaele (caldamente consigliatomi dal mio medico di base) nè online nè per telefono, per motivi tecnici. A proposito, io abito a Desio in Brianza, sapete consigliarmi un andrologo?
Il medico mi ha prescritto il Cialis, ne ho comprate 2 compresse da 20mg (31€!), ieri l'ho presa e... nulla di che, il mio medico sostiene che se il Cialis non funziona si escludono tutte le patologie organiche e quindi rimarrebbe solo l'ansia... ma io ci credo poco, magari ho un misto organico/psicologico, quello sì. Stamattina son riuscito a far l'amore (magari mi ha aiutato il Cialis che avrebbe dovuto ancora fare effetto, ero nelle ultime delle 36 ore "da foglietto illustrativo" o magari dovevo "funzionare" lo stesso o magari un po' il Cialis mi ha fatto effetto placebo). Comunque: ok, avevo un'erezione (raggiunta a fatica e dopo aver toccato la mia ragazza un bel po'!) ma durante l'atto sessuale lo facevo senza provare piacere, e una volta raggiunto l'orgasmo ho avuto diciamo 1/10 del piacere che avrei dovuto provare (paragonandolo a un normale orgasmo già provato nel corso della mia vita). Vi assicuro al 100% che sto con la ragazza più bella che sia mai stata con me, mi attrae in un modo assoluto (non solo fisicamente) e quindi non c'è motivo di non essere eccitato.
Un altro particolare che magari può esservi utile (anche se ovviamente non fate diagnosi/cure online, lo so, ma se volete azzardarvi a fare ipotesi vi ringrazio): toccando delle parti del mio corpo solitamente per me erogene (es.: i capezzoli) non provo più nulla... la cosa mi preoccupa. In pratica non ho più libido... ho letto di una certa "Uprima" ma non mi convince.
Questo è quanto. Se come ho detto prima sapete darmi consigli e/o indicarmi un bravo andrologo (o secondo voi ho più bisogno di un urologo, sessuologo, psicologo,...?) in zona Desio/Brianza vi ringrazio.
Il medico mi ha prescritto il Cialis, ne ho comprate 2 compresse da 20mg (31€!), ieri l'ho presa e... nulla di che, il mio medico sostiene che se il Cialis non funziona si escludono tutte le patologie organiche e quindi rimarrebbe solo l'ansia... ma io ci credo poco, magari ho un misto organico/psicologico, quello sì. Stamattina son riuscito a far l'amore (magari mi ha aiutato il Cialis che avrebbe dovuto ancora fare effetto, ero nelle ultime delle 36 ore "da foglietto illustrativo" o magari dovevo "funzionare" lo stesso o magari un po' il Cialis mi ha fatto effetto placebo). Comunque: ok, avevo un'erezione (raggiunta a fatica e dopo aver toccato la mia ragazza un bel po'!) ma durante l'atto sessuale lo facevo senza provare piacere, e una volta raggiunto l'orgasmo ho avuto diciamo 1/10 del piacere che avrei dovuto provare (paragonandolo a un normale orgasmo già provato nel corso della mia vita). Vi assicuro al 100% che sto con la ragazza più bella che sia mai stata con me, mi attrae in un modo assoluto (non solo fisicamente) e quindi non c'è motivo di non essere eccitato.
Un altro particolare che magari può esservi utile (anche se ovviamente non fate diagnosi/cure online, lo so, ma se volete azzardarvi a fare ipotesi vi ringrazio): toccando delle parti del mio corpo solitamente per me erogene (es.: i capezzoli) non provo più nulla... la cosa mi preoccupa. In pratica non ho più libido... ho letto di una certa "Uprima" ma non mi convince.
Questo è quanto. Se come ho detto prima sapete darmi consigli e/o indicarmi un bravo andrologo (o secondo voi ho più bisogno di un urologo, sessuologo, psicologo,...?) in zona Desio/Brianza vi ringrazio.
[#25]
Gentile Utente, al San Gerardo a Monza può sicuramente ricevere adeguate cure.
A Milano poi non c'è solo il San Raffaele.
Al Bassini di Cinisello c'è un ottimo servizio di sessuologia con medici e psicologi, se preferisce.
Saluti,
A Milano poi non c'è solo il San Raffaele.
Al Bassini di Cinisello c'è un ottimo servizio di sessuologia con medici e psicologi, se preferisce.
Saluti,
[#26]
Ex utente
Caspita pure al S.Gerardo? Non lo sapevo, e pensare che io lavoro al S.Gerardo, domani faccio il turno di mattino, se riesco quando finisco prenoto... Io dicevo il S.Raffaele perchè il mio medico che mi ha fatto l'impegnativa per "PRIMA VISITA ANDROLOGICA" mi ha consigliato di andare lì, ma se mi dite che anche nell'Azienda dove lavoro io sono bravi, mi rivolgo là, sarei anche più comodo. E al limite poi mi rivolgo al Bassini (dove pure ho lavorato un mese anni fa) per sessuologo/psicologo, se necessario.
...Ma quindi mi confermate che ci sono bravi ANDROLOGI anche al S.Gerardo?
...Ma quindi mi confermate che ci sono bravi ANDROLOGI anche al S.Gerardo?
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 2.8k visite dal 19/06/2011.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?