Le 3 notti che ho eseguito il test che è risultato talmente nella norma che l'andrologo mi ha
Buongiorno. Innanzitutto Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che mi vorrete dedicare. Io ho avuto problemi di erezione che sono cominciati fin dalle mie prime esperienze sessuali con le ragazze, per questo mi sono recato da un andrologo che mi ha fatto fare un monitoraggio delle erezioni notturne con rigiscan. La qualità del sonno è stata buona infatti ho preso ansiolin per le 3 notti che ho eseguito il test che è risultato talmente nella norma che l'andrologo mi ha sconsigliato di fare altri esami. In poche parole secondo lui il mio problema è solamente psicologico, in quanto soffro di un'ipertonia adrenergica che influisce negativamente sulla mia attività sessuale. Ho sempre assunto farmarci come cialis da 20mg o levitra sempre 20mg; ovviamente la situazione con questi farmaci migliora, ma so benissimo che non sono di certo la soluzione del problema anche perchè col tempo mi sono accorto che l'erezione è solo una conseguenza del problema e non la causa. Il mio desiderio sessuale è abbastanza elevato data anche la mia giovane età, infatti la voglia di eiaculare ce l'ho parecchi giorni alla settimana. Ma quando mi trovo in intimità con una ragazza molte volte sento come un calo dell'eccitazione e la cosa finisce ancora prima di cominciare, oppure comincia ma non riesco ad arrivare all'eiaculazione, oppure ci arrivo dopo molto tempo, oppure arrivo subito appena riesco ad avere l'erezione. E a volte questo calo di eccitazione e di conseguenza perdita di erezione mi capita pure quando mi masturbo da solo, anche se in questi all'eiaculazione arrivo sempre perchè poi l'erezione la riacquisto subito. Gli unici casi in cui non perdo MAI nè erezione nè eccitazione (senza uso dei farmaci) sono quando mi masturbo guardando dei filmati erotici che mi piacciono. A questo mi chiedo: i miei problemi derivano esclusivamente da questa ipertonia adrenergica e quindi sono solo psicologici? se si è possibile fare qualcosa per risolvere questa mia situazione?
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Consulti un bravo sessuologo medico in quanto ha imboccato una strada irta di distinguo che,alla stregua dei paletti,fanno sì che Lei sia preda dell'ansia da prestazione.Si ricordi che la eccitazione sessuale,complesso meccanismo neuro-vascolo-ormonale,é caratterizzata dal suo manifestarsi in modo spontaneo.Ho la sensazione che chi l'ha seguita non sia riuscito ad inquadrare il Suo problema,finendo per medicalizzare la funzione sessuale.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
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Ex utente
Ma il mio cosiddetto problema quale potrebbe essere?? Cioè psicologico o comunque non organico come mi è stato detto vista la risultanza dell'esame?? Inquadrare bene la mia situazione penso sia parecchio difficile visto che nel mio caso non credo si tratti solo di disfunzione erettile... In ogni caso lei saprebbe dirmi dove posso trovare un bravo sessuologo medico?? è una figura professionale molto difficile da trovare a quanto vedo...
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Caro lettore,
non sono perfettamente d'accordo con i miei colleghi in quanto ritengo che un maschio, anche giovane, che riesce ad ottenere una adeguata rigidità del pene solo durante la stimolazione manuale propria o della propria partner ma che la perde non appena cessa la stimolazione per cercare di penetrare in vagina o per cambiare canale televisivo o cassetta pornografica potrebbe avere una patologia vascolare, magari accentuata da un tono adrenergico elevato.
Il "supporto" psicologico o sessuologico non è assolutamente inutile ma penso che solo un corretto inquadramento organico possa aiutarla a risolvere il suo problema o a conviverci adeguatamente con l'aiuto di farmaci
Cari saluti
non sono perfettamente d'accordo con i miei colleghi in quanto ritengo che un maschio, anche giovane, che riesce ad ottenere una adeguata rigidità del pene solo durante la stimolazione manuale propria o della propria partner ma che la perde non appena cessa la stimolazione per cercare di penetrare in vagina o per cambiare canale televisivo o cassetta pornografica potrebbe avere una patologia vascolare, magari accentuata da un tono adrenergico elevato.
Il "supporto" psicologico o sessuologico non è assolutamente inutile ma penso che solo un corretto inquadramento organico possa aiutarla a risolvere il suo problema o a conviverci adeguatamente con l'aiuto di farmaci
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#7]
Ex utente
Avevo pensato anche io questa cosa Dottor Pozza, per questo motivo sono andato da un andrologo che mi ha fatto fare il monitoraggio delle erezioni notturne per 3 notti consecutive. Il risultato del test è stato talmente nella norma (ho avuto 5 eventi a notte con rigidità duratura al 100%, si pensi che il più lungo è durato oltre un'ora) che l'andrologo mi ha sconsigliato di fare altri esami in quanto con un risultato del genere sono sicuramente da escludere patologie organiche. Nel mio caso è riduttivo parlare di ansia da prestazione, in quanto a volte è proprio l'eccitazione sessuale che è inibita. Prima ho tentato di spiegare la mia situazione anche se purtroppo non è semplice... Io attualmente non ho un'adeguata erezione nemmeno durante la stimolazione manuale di una ragazza, non riguarda solo la penetrazione! Poi magari mi capita che facendo del petting (con i vestiti addosso x capirici), e sottolineo senza farmaci, io abbia un'erezione anche per 10 minuti senza che lei mi masturbi nemmeno!! Quello che vorrei capire è se in base all'esame fatto è possibile escludere patologie oraganiche e a quale specilasita mi potrei rivolgere per un'eventuale terapia... Ripeto che la mia situazione psicologica è assolutamente normale, ho anche imparato a convivere con questo problema, vorrei solo tentare di capirci qualcosa in più
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Il suo medico di famiglia o il collega che ha eseguito il rigiscan test, potrebbero indirizzarla verso un'adeguata struttura per un supporto psico-sessuologico, che la potrebbero aiutare a capire meglio il suo problema. Un rigiscan test normale e la presenza di episodi erettili spontanei dovrebbero, a mio avviso, escludere la possibilità di patologie organiche.
[#9]
Ex utente
Io non solo ho erezioni spontanee, ma le assicuro che il mio desiderio sessuale è anche abbastanza elevato. La mia situazione è come quella di una persona che ha fame e che gli passa l'appetito nel momento in cui ha un piatto di pasta davanti, prima di mangiarlo! Scusate l'esempio ma a volte è proprio questo che mi succede nel momento in cui dovrei avere rapporti. Per cui so bene che il cialis e il levitra aiutano, ma non sono certo la soluzione del mio problema.
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A mio avviso uno specialista andrologo, venereologo o psichiatra psicoterapeuta sono sufficientemente preparati ad affrontare quello che sembrerebbe, chiaramente (ma sempre in via non vincolante) un caso di ansia prestazionale, con o senza iperstimoli adrenergici, ma con ogni problabilità senza alcun legame con patologie vascolari.
cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#13]
Caro lettore,
purtroppo è difficile tramite questo strumento darle una indicazione specifica e precisa su quale tipo di psicoterapia potrebbe essere utile per affrontare la sua situazione clinica. Penso che in generale sia corretta l'osservazione fatta dal collega Longhi che la invita a riconsultare "il suo medico di famiglia o il collega che ha eseguito il rigiscan test, loro potrebbero indirizzarla verso un'adeguata struttura per un corretto supporto psico-sessuologico".
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
purtroppo è difficile tramite questo strumento darle una indicazione specifica e precisa su quale tipo di psicoterapia potrebbe essere utile per affrontare la sua situazione clinica. Penso che in generale sia corretta l'osservazione fatta dal collega Longhi che la invita a riconsultare "il suo medico di famiglia o il collega che ha eseguito il rigiscan test, loro potrebbero indirizzarla verso un'adeguata struttura per un corretto supporto psico-sessuologico".
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.3k visite dal 23/11/2007.
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