Impotenza nei primi rapporti
Salve,
fin quando ho avuto la ragazza è andato tutto liscio. Ci siamo mollati e adesso sembro incapace di portare a compimento un rapporto sessuale la prima volta che mi si presenta l'occasione e anche quelle immediatamente dopo. Questa cosa sta minando la mia sicurezza totalmente. Capisco che servirebbe un approccio psicoterapeutico alla cosa, ma nel frattempo vorrei chiedere se è indicato, anche in un paziente relativamente giovane come me (29 anni) il ricorso a farmaci vasodilatatori come VIAGRA, CIALIS e altri che non conosco.
Credo mi aiuterebbero moltissimo a stare più sicuro nei primi appuntamenti, ma ho paura che andando da un andrologo (io sto a Milano) quest'ultimo mi veda giovane e si rifiuti di prescrivermi questo genere di farmaci. So che il medico è il medico e sa cosa è giusto per me, ma allo stesso tempo mi conosco molto bene e so che è una situazione 1) temporanea 2) non dovuta a deficit fisici o psicologici gravi.
cosa mi consigliate di fare? se parlassi francamente col medico ci sarebbe il rischio che mi rimandi ad altri costosi (non dimentichiamo il costo della visita!) esami medici o magari mi indirizzasse da uno psichiatra? vorrei rassicurazioni in tal senso...
fin quando ho avuto la ragazza è andato tutto liscio. Ci siamo mollati e adesso sembro incapace di portare a compimento un rapporto sessuale la prima volta che mi si presenta l'occasione e anche quelle immediatamente dopo. Questa cosa sta minando la mia sicurezza totalmente. Capisco che servirebbe un approccio psicoterapeutico alla cosa, ma nel frattempo vorrei chiedere se è indicato, anche in un paziente relativamente giovane come me (29 anni) il ricorso a farmaci vasodilatatori come VIAGRA, CIALIS e altri che non conosco.
Credo mi aiuterebbero moltissimo a stare più sicuro nei primi appuntamenti, ma ho paura che andando da un andrologo (io sto a Milano) quest'ultimo mi veda giovane e si rifiuti di prescrivermi questo genere di farmaci. So che il medico è il medico e sa cosa è giusto per me, ma allo stesso tempo mi conosco molto bene e so che è una situazione 1) temporanea 2) non dovuta a deficit fisici o psicologici gravi.
cosa mi consigliate di fare? se parlassi francamente col medico ci sarebbe il rischio che mi rimandi ad altri costosi (non dimentichiamo il costo della visita!) esami medici o magari mi indirizzasse da uno psichiatra? vorrei rassicurazioni in tal senso...
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Caro Utente,il Servizio Sanitario Nazionale offre,particolarmente nella Sua citta',ottime strutture andrologiche in grado di porre una rigorosa diagnosi andrologica che possa chiarire il quadro clinico,fortemente condizionato da implicazioni psicologiche.Una diagnosi di primo livelllo si impone...Nel frattempo,inizi a dimagrire.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
ma dottore...ero grasso anche quando ci davo dentro alla grande. non è cambiato nulla se non che ho perso sicurezza, non ho problemi fisici. anzi, anche una buona dotazione (23 cm) che è peccato tenere "a riposo"... le assicuro che non ci sono implicazioni fisiche. vorrei solo sapere se gli andrologi, in genere, sono propensi a dare subito alla prima visita un "aiutino" (viagra, cialis, etc) oppure richiedono tante analisi prima di accontentare il paziente come me che sa già benissimo qual è il problema.
[#3]
...in medicina,prima della terapia si pone una diagnosi...Un andrologo non puo' essere considerato alla stregua di semplice "prescrittore".L'obesita' e' una malattia e,con il passare del tempo,anche a 30 anni,puo' inficiare la funzione sessuale,aldila' delle scontate implicazioni psicologiche che un disagio sessuale puo' innescare e viceversa.Cordialita'.
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Gentile Ragazzo,
mi associo al DR.Izzo nella risposta.
La diagnosi andrologica è il primo indispensabile e fondamentale passo per la comprensione clinica di quello che le sta accadendo, l'eventuale terapia la si potrà stabilire soltanto successivamente.
La sua erezione e la sua difficoltà erettiva sono correlate a moltissimi fattori: fisiologici , psicologici, relazionali, intrapsicici , ambientali e tanto altro..... che sicuramente le sfugge.
Un clinico di riferimento non è solo colui che le prescrive i farmaci, ma colui che si fa carico della sua storia clinica nella sua globalità, valutando anche la comorbidità con altre condizioni fisiche e psichiche.
Legga, se desidera, questo mio studio, parla proprio della terapia orale in pazienti giovani.
cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
mi associo al DR.Izzo nella risposta.
La diagnosi andrologica è il primo indispensabile e fondamentale passo per la comprensione clinica di quello che le sta accadendo, l'eventuale terapia la si potrà stabilire soltanto successivamente.
La sua erezione e la sua difficoltà erettiva sono correlate a moltissimi fattori: fisiologici , psicologici, relazionali, intrapsicici , ambientali e tanto altro..... che sicuramente le sfugge.
Un clinico di riferimento non è solo colui che le prescrive i farmaci, ma colui che si fa carico della sua storia clinica nella sua globalità, valutando anche la comorbidità con altre condizioni fisiche e psichiche.
Legga, se desidera, questo mio studio, parla proprio della terapia orale in pazienti giovani.
cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Gentile Utente,
probabilmente è l'atteggiamento verso la soluzione di una difficoltà che nel Suo caso Le sta un po' complicando la vita.
Come Le ha già indicato il Collega Izzo, ci sono soluzioni anche nel SSN. Però mi pare di cogliere la sua riluttanza e soprattutto le Sue aspettative "magiche" sulla soluzione del problema.
Potrebbero esserci delle defaillances legate alla Sua storia (recente rottura di cui non sappiamo nulla e magari ansia in specifiche situazioni).
A Milano, poi, ha solo l'imbarazzo della scelta per le struttura sanitarie convenzionate con eccellenti specialisti.
Saluti,
probabilmente è l'atteggiamento verso la soluzione di una difficoltà che nel Suo caso Le sta un po' complicando la vita.
Come Le ha già indicato il Collega Izzo, ci sono soluzioni anche nel SSN. Però mi pare di cogliere la sua riluttanza e soprattutto le Sue aspettative "magiche" sulla soluzione del problema.
Potrebbero esserci delle defaillances legate alla Sua storia (recente rottura di cui non sappiamo nulla e magari ansia in specifiche situazioni).
A Milano, poi, ha solo l'imbarazzo della scelta per le struttura sanitarie convenzionate con eccellenti specialisti.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Ex utente
Cari dottori,
se dico che non voglio intraprendere alcun percorso psicoterapeutico e tantomeno medico è perché so di cosa parlo. per anni sono stato in cura con farmaci per curare ansia generalizzata e depressione. mi sono sottoposto a decine di controlli a qualsiasi organo del corpo che temporaneamente mi faceva male (ipocondria). quindi sono stufo. so che non ho niente, e che quello che mi rende ansioso è qualcosa di ancestrale e remoto che viene fuori quando sono in difficoltà. ma a questo punto della mia vita, in cui finalmente mi sono CONVINTO a vivere piu serenamente possibile.. non ho nessuna voglia di indagare. lo SO che non ho niente. credo che anche questo pensiero dovrebbe essere rispettato invece di essere tacciato di superficialità.
se dico che non voglio intraprendere alcun percorso psicoterapeutico e tantomeno medico è perché so di cosa parlo. per anni sono stato in cura con farmaci per curare ansia generalizzata e depressione. mi sono sottoposto a decine di controlli a qualsiasi organo del corpo che temporaneamente mi faceva male (ipocondria). quindi sono stufo. so che non ho niente, e che quello che mi rende ansioso è qualcosa di ancestrale e remoto che viene fuori quando sono in difficoltà. ma a questo punto della mia vita, in cui finalmente mi sono CONVINTO a vivere piu serenamente possibile.. non ho nessuna voglia di indagare. lo SO che non ho niente. credo che anche questo pensiero dovrebbe essere rispettato invece di essere tacciato di superficialità.
[#8]
Gentile utente,
se lei è qui per insultare chi le offre un parere solo perché non asseconda i suoi voleri, ha proprio sbagliato sito.
Se si è già fatto autodiagnosi ed è già arrivato ad autoprescriversi una terapia, questo servizio le è completamente inutile quindi la invitiamo a non utilizzarlo più.
Grazie,
staff@medicitalia.it
se lei è qui per insultare chi le offre un parere solo perché non asseconda i suoi voleri, ha proprio sbagliato sito.
Se si è già fatto autodiagnosi ed è già arrivato ad autoprescriversi una terapia, questo servizio le è completamente inutile quindi la invitiamo a non utilizzarlo più.
Grazie,
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.9k visite dal 09/06/2011.
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