Perdita di sangue e punta del pene gonfio
Innanzitutto mi scuso se userò termini un po' comuni come "punta" del pene, ma non conosco molto i termini medici...
Premetto che ho già telefonato per fissare una visita con il mio urologo di fiducia, ma l'appuntamento mi è stato dato tra circa 10 giorni e dal momento che sono un po' preoccupato vorrei sapere se vale la pena darmi da fare per anticipare o se posso attendere qualche giorno con tranquillità.
Il mio problema è il seguente. Ieri sera, tornato a casa, ho trovato la mia biancheria intima macchiata di sangue fuoriuscito dal pene e la mia impressione è stata che fosse un qualcosa proveniente dalla vescica.
Al mio risveglio stamani non ho trovato sangue nè sul pene nè nell'urina, ma la punta (o meglio, la pelle che lo ricopre) è molto gonfia e calda (credo si dica che è edematosa?) e di conseguenza non posso "scoprire" il pene. Inoltre anche il solo contatto della pelle con la biancheria mi provoca dolore (soprattutto mentre cammino).
Ho pensato ad una infiammazione, c'è qualcosa che posso fare per alleviare il dolore/gonfiore in attesa della visita (e quindi attendere) oppure è il caso che ritelefoni nel tentativo di anticiparla? Pensate possa esserci qualche rischio di aggravamento nell'attendere questi fatidici 10 giorni? Può andare bene una visita con l'urologo o mi consigliereste di sentire un'altro specialista? (dermatologo o andrologo) o magari anche lo stesso medico di famiglia?
Vi ringrazio anticipatamente.
Premetto che ho già telefonato per fissare una visita con il mio urologo di fiducia, ma l'appuntamento mi è stato dato tra circa 10 giorni e dal momento che sono un po' preoccupato vorrei sapere se vale la pena darmi da fare per anticipare o se posso attendere qualche giorno con tranquillità.
Il mio problema è il seguente. Ieri sera, tornato a casa, ho trovato la mia biancheria intima macchiata di sangue fuoriuscito dal pene e la mia impressione è stata che fosse un qualcosa proveniente dalla vescica.
Al mio risveglio stamani non ho trovato sangue nè sul pene nè nell'urina, ma la punta (o meglio, la pelle che lo ricopre) è molto gonfia e calda (credo si dica che è edematosa?) e di conseguenza non posso "scoprire" il pene. Inoltre anche il solo contatto della pelle con la biancheria mi provoca dolore (soprattutto mentre cammino).
Ho pensato ad una infiammazione, c'è qualcosa che posso fare per alleviare il dolore/gonfiore in attesa della visita (e quindi attendere) oppure è il caso che ritelefoni nel tentativo di anticiparla? Pensate possa esserci qualche rischio di aggravamento nell'attendere questi fatidici 10 giorni? Può andare bene una visita con l'urologo o mi consigliereste di sentire un'altro specialista? (dermatologo o andrologo) o magari anche lo stesso medico di famiglia?
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Caro Utente,il quadro che espone non é molto chiaro ma credo di aver compreso abbastanza per chiederLe se é diabetico e se negli ultimi giorni ha assunto medicinali che possono aver provocato una reazione allergica localmente.Per il resto non posso esprimermi via web.Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Sa qual è la questione ? Non sono tanti 10 gg in quanto tali perchè comunque in genere non si tratta quasi mai di nulla di realmente pericoloso, ma in questi 10 gg il quadro può variare sia per guarigione spontanea o più spesso perchè la sintomatologia è fastidiosa al punto che il paziente alla fine qualcosa ci mette ( creme, pomate etc ) e quindi lo specialista si può trovare in difficoltà nel fare la diagnosi corretta.
Cordiali saluti
M Castiglioni
Cordiali saluti
M Castiglioni
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#4]
Utente
Mia madre era diabetica con terapia insulinica. Un paio di volte ho eseguito l'analisi dell'emoglobina glicata ed è risultata mossa, se non ricordo male l'ultima volta era 6,qualcosa, ma fino ad oggi non ho eseguito altre indagini per approfondire l'argomento.
Come farmaci: localmente non ho preso niente, ma per due o tre sere ho preso una bustina di nimesulide dopo cena a causa di un forte mal di denti (ieri infatti sono stato dal dentista che mi sta devitalizzando un dente). Non credo di essere allergico al nimesulide, anche perchè mi pare di averlo già preso altre volte.
Inoltre ieri ho avuto di nuovo perdita di sangue, il gonfiore non si è ridotto e, non riuscendo ad abbassare la pelle, non riesco a pulirmi bene. Ho notato anche come dei piccoli puntini scuri nell'urina, possono essere piccoli coaguli di sangue? Secondo voi può avere qualcosa a che fare con i reni. L'anno scorso nell'esame dell'urina avevo i cristalli alti e mi è stato detto che ero a rischio di calcolosi renale, potrebbe essere correlato?
Un'ultima domanda. Lo stesso giorno in cui a me è insorto questo problema, anche mia moglie ha avuto problemi nella zona intima (soprattutto zona genitale esterna), con forte prurito, arrossamento, gonfiore e dolore. Ha inoltre delle perdite bianche gelatinose inodori. A distanza di due giorni però lei è un pochino migliorata. Dal momento che quella mattina avevamo avuto un rapporto e che la sera si sono presentati dei problemi ad entrambi, possono essere correlati o potrebbe anche essere solo una coincidenza?
Ringrazio moltissimo per l'aiuto che mi state dando e seguirò subito il consiglio che mi avete dato ritelefonando per cercare di anticipare la visita.
Grazie ancora.
Come farmaci: localmente non ho preso niente, ma per due o tre sere ho preso una bustina di nimesulide dopo cena a causa di un forte mal di denti (ieri infatti sono stato dal dentista che mi sta devitalizzando un dente). Non credo di essere allergico al nimesulide, anche perchè mi pare di averlo già preso altre volte.
Inoltre ieri ho avuto di nuovo perdita di sangue, il gonfiore non si è ridotto e, non riuscendo ad abbassare la pelle, non riesco a pulirmi bene. Ho notato anche come dei piccoli puntini scuri nell'urina, possono essere piccoli coaguli di sangue? Secondo voi può avere qualcosa a che fare con i reni. L'anno scorso nell'esame dell'urina avevo i cristalli alti e mi è stato detto che ero a rischio di calcolosi renale, potrebbe essere correlato?
Un'ultima domanda. Lo stesso giorno in cui a me è insorto questo problema, anche mia moglie ha avuto problemi nella zona intima (soprattutto zona genitale esterna), con forte prurito, arrossamento, gonfiore e dolore. Ha inoltre delle perdite bianche gelatinose inodori. A distanza di due giorni però lei è un pochino migliorata. Dal momento che quella mattina avevamo avuto un rapporto e che la sera si sono presentati dei problemi ad entrambi, possono essere correlati o potrebbe anche essere solo una coincidenza?
Ringrazio moltissimo per l'aiuto che mi state dando e seguirò subito il consiglio che mi avete dato ritelefonando per cercare di anticipare la visita.
Grazie ancora.
[#5]
caro lettore,
con una certa frequenza un paziente diabetico o comunque con familiarità diabetica può andare incontro ad infiammazioni del glande o del prepuzio di natura micotica ( candida albicans). La pelle si fa edematosa, di possono formare piccole lacerazioni longitudinali, possono comparire dei "punti" rossastri tanto da macchiare la biancheria, la pelle del prepuzio non scorre più, facilmente, sul glande.
Direi che il suo medico di "famiglia" può essere in grado di vederla o comunque di consigliarle le terapie, magari locali, più semplici in attesa della visita specialistica
cari saluti
con una certa frequenza un paziente diabetico o comunque con familiarità diabetica può andare incontro ad infiammazioni del glande o del prepuzio di natura micotica ( candida albicans). La pelle si fa edematosa, di possono formare piccole lacerazioni longitudinali, possono comparire dei "punti" rossastri tanto da macchiare la biancheria, la pelle del prepuzio non scorre più, facilmente, sul glande.
Direi che il suo medico di "famiglia" può essere in grado di vederla o comunque di consigliarle le terapie, magari locali, più semplici in attesa della visita specialistica
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Caro Utente,mi sembra di capire che la sua sintomatologia fino a questo momento non è migliorata nè si è risolta spontaneamente....
Pertanto,in attesa dello specialista, e come le ha già consigliato il Dr.Pozza,consulti il medico di famiglia.Vedrà che troverà la soluzione,o perlomeno le indicherà gli esami da eseguire.
Dr.ssa Angela Vita
Pertanto,in attesa dello specialista, e come le ha già consigliato il Dr.Pozza,consulti il medico di famiglia.Vedrà che troverà la soluzione,o perlomeno le indicherà gli esami da eseguire.
Dr.ssa Angela Vita
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 13.5k visite dal 22/11/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.