Incurvamento penieno congenito e corporoplastica: dubbi

buongiorno.
Scrivo per parlarvi del mio problema: discreto incurvamento congenito del pene
verso sinistra e verso il basso. Sono anni che questo problema mi fa pensare, ma non sono ancora giunto ad una conclusione riguardo al fatto se sottopormi o meno ad un'operazione.

Una cosa da tener presente è che il pene, anche in completa erezione, riesco a raddrizzarlo con la mano (sia la curvatura laterale che quella dorsale: lo prendo nel pugno, e diventa come lo vorrei, bello dritto..)quindi anche per il rapporto non ho problemi perché "incanalato" nella vagina funziona a dovere. Ora mi direte che se si può attuare il coito non è il caso di sottoporsi a chirurgia, ma non mentiamoci: chiunque nella mia condizione sa cosa vuol dire vedere il proprio pene storto, e quanto ci si senta deformi.. è un trauma psicologico importante anche quello, coito o meno. Conduco una vita sessuale buona, ma con me stesso non mi sento bene (non sono mancate donne che mi han fatto notare il problema, creandomi non poco imbarazzo). Sono quindi determinato a sottopormi ad un'operazione; gli unici dubbi da chiarire, sono quelli che seguono.


La tecnica a cui dovrei sottopormi è la corporoplastica secondo Nesbit, o sue simili varianti (pences sul lato lungo, da quanto ho capito, in poche parole). I miei dubbi sono sostanzialmente due.

Il primo riguarda il risultato.. essendo una curvatura "composita" (verso sinistra e verso il basso) è possibile ottenere un risultato completo?
Nel senso, che sia ben dritto in ogni direzione.. oppure in ogni caso resta solo meno curvo di prima? (in quest'ultimo caso, credo proprio che eviterei di sottopormi ad un'operazione.. insomma, stare mesi e mesi in ballo per non risolvere di fatto il problema, non mi sembra il caso!)
Tenete presente che penso che sarei in buone mani, poiché ho pensato di rivolgermi al dottor Rolle che da quanto ho capito è un po' un luminare in materia..

Il secondo, che è quello che veramente mi preoccupa, riguarda la perdita di lunghezza. La perdita di lunghezza è riferita al lato lungo del pene immagino, poiché è quello che si accorcia.. ma la misura del pene stesso come può cambiare?
Mi spiego meglio: io come detto riesco a raddrizzare il pene con la mano, anche se ben eretto. Dunque immagino che il pene risultante dopo l'operazione sia del tutto simile a quello che ottengo raddrizzandomelo a mano! E' così o mi sbaglio? Perché se fosse così sarebbe perfetto..
Misurando il lato lungo del pene, e poi la misura del pene raddrizzato " a mano", io noto una perdita di un paio di cm.. ma rimane di una misura accettabile, dunque non mi farei problemi! Il mio dubbio è se ci siano perdite di lunghezze ulteriori: la perdita di lunghezza deriva solo dal raddrizzamento, o la natura stessa della corporoplastica tende ad accorciarlo ancora di più?
Purtroppo non riesco a trovare foto di prima/dopo l'intervento, anche quelle potrebbero essere d'aiuto.


Vi sembreranno fisime sciocche e superficiali; che lo siano o meno, mi hanno mantenuto in un invivibile limbo di indecisione per anni e dunque vi prego, se possibile, di essere dettagliati su questo punto, poiché è quello che più mi cruccia e avrei davvero bisogno di una spiegazione precisa.



Ringrazio infinitamente in anticipo chi avrà voglia di aiutarmi con serietà nonostante da fuori possa sembrare un problema da poco.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
da quanto ho caopito le questioni sono due:
perdita in lunghezza: 1 cm ogni 15° dovuti alla tecnica di corpoplastica
raddrzzamento: si raddrizza comunque sia la curvatura più o meno composita. La possibilità di recidiva della curvatura è del 10-15% circa a seconda che a cedere siano le suture od i suoi tessuti.
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Ma non capisco comunque.. i cm di lunghezza che si perdono, vengono sottratti alla misura del lato lungo del pene? O da cosa?

Riguardo alla curvatura recidiva: può quindi succedere che anche dopo anni una sutura o un tessuto ceda, e uno si ritrovi al punto di partenza? L'operazione non da un risultato definitivo?
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
La ringrazio della risposta. Ma non capisco comunque.. i cm di lunghezza che si perdono, vengono sottratti alla misura del lato lungo del pene? IL RISULTATO E? IDENTICO:
PERDITA IN LUNGHEZZA..




Riguardo alla curvatura recidiva: può quindi succedere che anche dopo anni una sutura o un tessuto ceda, e uno si ritrovi al punto di partenza? SE CED, CEDE ENTRO I PRIMI 6 MESI. MA LA CURVATURA NON è MAI COME QUELLA ORIGINARIA,M SEMPRE MINORE.
[#4]
Utente
Utente
mi scusi, non mi sono espresso bene. Io ora come ora ho una certa misura del lato lungo, una misura del lato corto, e se lo raddrizzo "a mano" e lo misuro, ottengo una terza misura (più simile a quella del lato corto).
Raddrizzandomelo con la mano di fatto "comprimo" un po il lato lungo, dunque è quello che immagino succeda, più o meno, con l'operazione!

Il succo della domanda è: è plausibile pensare che il pene dopo l'operazione sarà come quello che ottengo raddrizzandolo con la mano?



Se così fosse andrebbe benissimo poichè come detto "raddrizzandolo" con la mano ottengo una misura soddisfacente.. poco più lunga del lato corto, un paio di cm più corta del lato lungo.

La ringrazio per la pazienza, buonasera
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
mano o non mano vale quanto detto. Si porta via roba con chirurgia.