Periodo refrattario e tono dell'erezione
Gentili Medici,
ho 40 anni e vivo in maniera stressata a causa della mia professione che mi porta a viaggiare di continuo con grossi carichi di responsabilità.
Ho sempre avuto un'attività sessuale senza problema alcuno. Da qualche mese accuso un periodo refrattario molto più lungo che in passato (adesso circa un ora), e mi sempra che il tono dell'erezione diminuisca dopo una trentina di minuti dall'inizio dell'erezione stessa. Tutto ciò ha innescato uno stato di ansia che mi turba durante i rapporti, peggiorandoli ovviamente.
Vorrei capire quali potrebbero essere le cause ed eventualmente se mi debbo rivolgere ad un andrologo, un urologo, o un sessuologo.
Grazie
ho 40 anni e vivo in maniera stressata a causa della mia professione che mi porta a viaggiare di continuo con grossi carichi di responsabilità.
Ho sempre avuto un'attività sessuale senza problema alcuno. Da qualche mese accuso un periodo refrattario molto più lungo che in passato (adesso circa un ora), e mi sempra che il tono dell'erezione diminuisca dopo una trentina di minuti dall'inizio dell'erezione stessa. Tutto ciò ha innescato uno stato di ansia che mi turba durante i rapporti, peggiorandoli ovviamente.
Vorrei capire quali potrebbero essere le cause ed eventualmente se mi debbo rivolgere ad un andrologo, un urologo, o un sessuologo.
Grazie
Caro Utente,credo di capire che per periodo refrattario intenda il tempo che intercorre tra un rapporto ed un altro nello stesso incontro sessuale.Se é così,il più delle volte,il secondo rapporto diventa "necessario" in quanto complementare al primo,evidentemente insoddisfacente in quanto caratterizzato da eiaculazione precoce.Viceversa,in assenza di una "necessità di ripetizione",il secondo rapporto non può essere considerato uno "standard di riferimento" in quanto con l'età e la maturazione sessuale si tende a puntare sul vissuto sessuale e non sulla prestazione,tantomeno se ripetuta,che é un atteggiamento giovanile,proprio di chi non convive con la partner.Comunque,chiarito ciò,può rivolgersi ad un andrologo che potrà,di persona,chiarirLe le idee e controllare la funzionalità del Suo apparato sessuale (prostata compresa).Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Null'altro da aggiugere a quanto affermato dal collega dr Izzo. Mi trova completamente d'accordo.
Cordialità
Cordialità
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

Utente
Egr. Dott. Izzo, le confermo che non sussiste il problema dell'eiaculazione precoce, semmai proprio il contrario, i tempi del "primo rapporto" sono molto più lunghi che in passato.
La mia difficoltà sta soprattutto nell'accettare l'impossibilità di poter "ripetere" nonostante ne abbia volontà, e nell'insicurezza subentrata e mai avuta negli anni addietro.
Mi rivolgerò ad un Andrologo. Grazie
La mia difficoltà sta soprattutto nell'accettare l'impossibilità di poter "ripetere" nonostante ne abbia volontà, e nell'insicurezza subentrata e mai avuta negli anni addietro.
Mi rivolgerò ad un Andrologo. Grazie
Mi tenga informato,se ritiene,in quanto,credo,possa trattarsi di una prostatite (o congestione prostatica),con riverberi sull'approccio sessuale.Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8k visite dal 20/11/2007.
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