Difficoltà mantenere erezione

salve, premetto che ho già prenotato una visita andrologica che farò la settimana prossima e che sono un ragazzo molto, se non troppo, ansioso. Ho 21 anni, non fumo, non bevo e faccio molta attività fisica e Vi scrivo per un problema che ormai mi tormenta da diversi mesi...ho difficoltà a mantenere l'erezione, non ho problemi a raggiungerla e mi basta poco senza necessariamente bisogno di stimolarmi direttamente ma ho diverse difficoltà a mantenerla se, una volta raggiunta l'erezione non mi stimolo o smetto di toccarmi. Questo va avanti da diversi mesi, non ho mai avuto rapporti completi ma solo masturbazioni e sono solo stato masturbato dalla mia ragazza a cui tengo molto e che mi sta aiutanto in questo periodo un pò difficile per me, inizialmente era davvero un piacere condividere con la mia ragazza momenti di intimità e se non mi stimolavo, l'erezione durava per qualche minuto andando pian piano calando, poi da un giorno all'altro sono iniziati i problemi che mi hanno portato a vivere il rapporto di intimità come una specie di prova da superare e ho quindi notato la difficoltà a mantenere l'erezione anche durante la masturbazione quando ero solo in cui sono più tranquillo perdendo l'erezione in pochi secondi (sempre se smetto di toccarmi)...ho notato che quando sono solo però riesco a riprendere subito l'erezione mentre quando sto con la mia ragazza questo non avviene...credo che ci sia una forte componente psicologica ma ho paura di aver qualche problema (fuga venosa o prostatite) considerando che non ho erezioni mattutine da moltissimo tempo...mi scuso se mi sono dilungato troppo ma ho bisogno di aiuto e spero che Voi possiate darmi qualche aiuto, in attesa della visita di cui mi sto anche preoccupando...cordiali saluti

P.S. ho notato inoltre che il tempo in cui perdo l'erezione è vario, a volte perdo l'erezione in pochi secondi...raramente riesco a trattenerla per un minuto senza mai andare oltre come un tempo
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
a 21 anni in assenza di fattori di rischio è difficle pensare a problemi organici. La fuga venosa non esiste. Vada da bravo collega, ed aggiungo non troppo organicista.
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Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Grazie a Lei gentilissimo dr. Cavallini per avermi risposto...ma potrebbe perfavore spiegarmi che significa che la fuga venosa non esiste? Io sapevo che è un problema anche piuttosto difficile da affrontare ma è evidente che mi sbagliavo...Lei vuole dire che la fuga venosa è solo un fatto psicologico?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Ha mai sentito parlare dellì' araba fenicia? L' uccello dalle piume di fuoco?
Beh la fuga venosa è un sistema per spillare soldi a poveri pazienti facendogli credere che hanno una malattia. Per questo è tutt' ora in auge nonostante òla sua morte sia stata decretata dall' american andrological association a boston nel 1999, ed i successivi tentativi di riesumazione del cadaverone non hanno sortito effetto alcuno.
In verità quello che viene identificato come fuga venosa è un suintomo di problemi o psicogeni o ormonali o prostatici oppure è un errore di esecusione dell' esame ecodoppler.

Vada da collega e si legga questo mio blog
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/357-deficit-erettivo-da-fuga-venosa-l-araba-fenicia.html
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Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Ancora tante grazie a Lei per avermi risposto, forse non ci crederà ma mi sta aiutando davvero moltissimo...quindi a questo punto immagino che il mio andrologo mi consiglierà esami del sangue (testosterone, testosterone libero, prolattina ecc..) ed ecodoppler (credo si chiami così) e l'eventuale cura da seguire nel caso di valori fuori dalla norma...nel caso questi esami fossero negativi significherebbe che il mio problema sia da attribuire all'ansia che, credo a quest'età e in base alle mie poche esperienze, sia del tutto normale...dico bene dr. Cavallini?
Un'altra domanda: mio padre ha sofferto di varicocele per il quale è stato operato e documentandomi ho scoperto che il varicocele è ereditario ma che comunque in sè per sè non crea problemi di erezione...è così o la mia difficoltà potrebbe essere collegata con un'eventuale varicocele?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Ladsci stare il varicocele che solo 1/3 dei portatori ha problemi relativi alla fertilità e non alla poptenza. Si eredita la debolezza delle pareti venose che porta a: emorroidi, varicocele, e varici alle gambe.
Creda a 22 anni difficile pensare, in assenza di fattori di rischio (tabagismo, alcool, droghe, diabete eccc.) a problemi cjhe non siano psichici. Vada da collega.
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Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Rieccomi qui, dopo aver esposto i miei sintomi e aver fatto una visita da un Vostro collega, quest'ultimo mi ha detto che molto probabilmente è solo ansia comunque mi ha consigliato di farmi degli esami del sangue (emocromo e testosterone) e delle urine. Oggi sono andato a prelevare i risultati e ho trovato tutto apparentemente nella norma:

PROLATTINA: 9,29 (1,0-20,0)
TESTOSTERONE: 6,80 (2,0-9,8)
DHEA: 1,86 (0,7-7,25)
DHEA-S 1,30 (1-5,20)

Per quanto riguarda l'esame delle urine, invece, ho notato una cosa un pò strana e contraddittoria, almeno per me che non sono medico, ovvero nella voce "leuociti" il valore è 0 (0-75). Tuttavia alla voce "esame microscopico del sedimento" risultano "alcuni leucociti e cellule BVU". E' normale tutto questo?

Infine dal punto di vista dell'esame emocromocitometrico, anche qui non ci sono valori fuori norma, tuttavia ho notato che alla voce "WBC - globuli bianchi" il valore è 4,0 (4,0-10,0) e alla voce "PDW" il valore è 20,0 (8,0-20,0). I due valori sono rispettivamente al limite minimo e al limite massimo rientrando comunque nei valori di norma. In attesa di andare dal mio andrologo, volevo sapere se è tutto nella norma così come sembra o se quei leuocociti e le altre voce possono indicare qualche problema come infezioni ecc...? Spero in una Vostra risposta e ringrazio per la disponibilità. Cordiali saluti.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

il processo dell'erezione dipende dall'afflusso di sangue arterioso all'interno dei corpi cavernosi determinato dalle arterie e dal deflusso del sangue dai corpi cavernosi determinato dal sistema venoso.
Se le arterie non funzionano, se i corpi cavernosi hanno problemi, se il deflusso venoso non funziona si hanno problemi di erezione.
Il cervello, la psiche, regola in parte tali meccanismi che peraltro possono attivarsi e funzionare anche in assenza di stimoli psichici.
Anche nell'Urol Clin North Ame di maggio 2011 si parla di "venoocclusive disease". Non si tratta di un malattia che non esiste o che sia stata bandita!
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Esami ok, per quanto riguarda il lavoro citato viene indicato come il venoocclusive disease possa essere un artefatto doppler.
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