Dolore porzione ventrale-basale del pene
Salve,
nell'ultima settimana e mezza circa ho cominciato a notare un dolore alla zona ventrale-basale del pene, per intenderci la porzione subito prima che l'asta si inserisca nella sacca scrotale, che si presenta durante l'erezione e prevalentemente quando cerco di muoverlo in modo autonomo. Mi spiego meglio: la situazione in cui riesco ad apprezzare perlopiù questo dolore è quando tiro il pene verso l'alto appoggiandolo al ventre e, tendendolo in questa posizione, cerco di portarlo verso il basso contraendo la muscolatura.
Ho provato a tastare la zona interessata e, per quel che posso apprezzare io da profano, non ho sentito alcun ispessimento o nodulo, ma ho notato solo un rossore e un rigonfiamento molto leggero (tanto che mi chiedo se sia fisiologico) quando tiro il pene verso l'alto nella zona prima descritta, ma sempre morbido al tatto. L'impressione che ho avuto è che si fosse arrossato un vaso che percorre la porzione ventrale (ma non ho idea se ce ne sia effettivamente uno in quella zona).
C'è da dire comunque che ultimamente avevo intensificato l'attività autoerotica e che da una sensazione di dolore più acuto sono passato, riducendo la masturbazione, a un dolore decisamente meno forte, apprezzabile solo se vado a fare le prove di cui sopra o se per esempio raggiungo la piena erezione col pene nelle mutande e nel contempo cerco di muoverlo (specialmente durante l'erezione mattutina).
Aggiungo inoltre che non ho mai provato dolore per l'erezione in sé e che in assenza di erezione non presento alcun tipo di problema. Lo stesso vale per la minzione e l'eiaculazione.
Potrebbe essere un processo infiammatorio temporaneo?
Finora non mi sono rivolto a uno specialista perché ho voluto attendere di vedere come evolveva la questione e anche perché tendo a essere ansioso per ciò che concerne la salute e quindi voglio evitare di precipitarmi dal medico per ogni cosa, innestando poi dei circoli viziosi di ansietà dovuta all'attesa di dover effettuare esami, analisi ecc.
Ho deciso però di richiedere il vostro consulto poiché facendo qualche ricerca si trovano le cose più brutte, come ad esempio l'IPP, per quanto mi sia sembrato di capire che alla mia età (21 anni) sia improbabile.
Vi ringrazio anticipatamente.
nell'ultima settimana e mezza circa ho cominciato a notare un dolore alla zona ventrale-basale del pene, per intenderci la porzione subito prima che l'asta si inserisca nella sacca scrotale, che si presenta durante l'erezione e prevalentemente quando cerco di muoverlo in modo autonomo. Mi spiego meglio: la situazione in cui riesco ad apprezzare perlopiù questo dolore è quando tiro il pene verso l'alto appoggiandolo al ventre e, tendendolo in questa posizione, cerco di portarlo verso il basso contraendo la muscolatura.
Ho provato a tastare la zona interessata e, per quel che posso apprezzare io da profano, non ho sentito alcun ispessimento o nodulo, ma ho notato solo un rossore e un rigonfiamento molto leggero (tanto che mi chiedo se sia fisiologico) quando tiro il pene verso l'alto nella zona prima descritta, ma sempre morbido al tatto. L'impressione che ho avuto è che si fosse arrossato un vaso che percorre la porzione ventrale (ma non ho idea se ce ne sia effettivamente uno in quella zona).
C'è da dire comunque che ultimamente avevo intensificato l'attività autoerotica e che da una sensazione di dolore più acuto sono passato, riducendo la masturbazione, a un dolore decisamente meno forte, apprezzabile solo se vado a fare le prove di cui sopra o se per esempio raggiungo la piena erezione col pene nelle mutande e nel contempo cerco di muoverlo (specialmente durante l'erezione mattutina).
Aggiungo inoltre che non ho mai provato dolore per l'erezione in sé e che in assenza di erezione non presento alcun tipo di problema. Lo stesso vale per la minzione e l'eiaculazione.
Potrebbe essere un processo infiammatorio temporaneo?
Finora non mi sono rivolto a uno specialista perché ho voluto attendere di vedere come evolveva la questione e anche perché tendo a essere ansioso per ciò che concerne la salute e quindi voglio evitare di precipitarmi dal medico per ogni cosa, innestando poi dei circoli viziosi di ansietà dovuta all'attesa di dover effettuare esami, analisi ecc.
Ho deciso però di richiedere il vostro consulto poiché facendo qualche ricerca si trovano le cose più brutte, come ad esempio l'IPP, per quanto mi sia sembrato di capire che alla mia età (21 anni) sia improbabile.
Vi ringrazio anticipatamente.
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salve.
quanto descrive non può sostituire la visita e l'obiettività clinica. anche se non sarà niente di grave da qua non possiamo che suggerire di far valutare la cosa da uno specialista.
cordialmente
quanto descrive non può sostituire la visita e l'obiettività clinica. anche se non sarà niente di grave da qua non possiamo che suggerire di far valutare la cosa da uno specialista.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 07/05/2011.
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