Falloplastica allungamento
Vorrei raccontare la mia esperienza e disavventura....nel mese di novembre a quasi 40 anni mi sono rivolto ad un andrologo per un problema di frenulo breve ,dopo anni di "vergogna" nel parlarne mi sono deciso, ho cercato su internet un andrologo non della mia città per motivi di riservatezza visto che sono un notabile del mio paese.In seguito alla visita mi viene riscontrato varicocele ed indicazione chirurgica per frenulo breve e mi viene chiesto se interessato anche a falloallungamento.....rispondo no naturalmente,considerando i miei 16 cm perfettamente nella norma....tornato a casa inizio a pensare e parlare alla mia compagna....certo se alla prima visita andrologica ti viene proposto un falloallungamento si insinua nella tua mente che probabilmente sei ipodotato...soprattutto se e' lo specialista che lo propone....prendo appuntamento a Milano per la circoncisione e parlare dell'allungamento...dopo averci pensato la mattina dell'intervento in clinica dico no all'appuntamento perché non convinto e con parecchie paure che la sessualità potesse cambiare oltre all'idea non bellissima di avere un distanziatore...il"medico" in questione allora banalizza il tutto dicendo che nulla sarebbe cambiato nella sessualità, che avrei avuto solo vantaggi dall'operazione, rischio zero,totale sicurezza,tanti porno attori fanno l'intervento e loro ci lavorano con il pene...ultime parole " si fidi di me, ne faccio centinaia all'anno e mai nessuno si e' lamentato o ha avuto inconvenienti".....dico si...un si strappato...nel tragitto da camera a sala operatoria senza nemmeno avermi fatto leggere il consenso informato che e' stato portato alla firma in camera di degenza appena dopo l'intervento quando ero ancora sotto l'effetto dei sedativi dell'anestesia.....ora dopo 5 mesi mi ritrovo con una profonda crisi interiore per quello che e' successo, ho da sempre dolori continui a inguine,testicoli,interno cosce,base pene,se ho erezioni sono blande ,incostanti,dolorose.....mai sofferto di disfunzione erettile prima, sono uno sportivo,pratico running tutti i giorni per 10km da sempre....vivo nell'angoscia ,tristezza,apatia...non accetto quello che e' successo e come un medico possa comportarsi così....quando sono andato a visita per raccontargli tutto mi ha detto che e' il distanziatore e che in altri casi e' successo, basta toglierlo e tutto tornerà nella norma....ma come posso fidarmi se mi aveva detto "mai nessun problema" ed ora scopro che in altri casi problemi c'e ne sono stati? Allora mi sono rivolto ad un prof noto romano titolare di cattedra universitaria, ho appuntamento da lui per valutare tutto con esami specifici, non so davvero se tutto si risolverà ,non credo tornerà tutto come prima ,funzionavo così bene...il mio iter credo sara' lungo ed incerto, mi chiedo perché ,non sono uno sprovveduto ,ho solo avuto fiducia in chi per giuramento dovrebbe esercitare la professione medica nel rispetto del paziente e dovrebbe avere un'etica professionale, diffidate ragazz
[#1]
Gentile lettore ,
il suo è un classico esempio che tutti i nostri utenti dovrebbero tener presente prima di decidere una strategia chirurgica complessa e soprattutto non universalmente accettata.
In questi casi è bene sentire sempre diverse "campane" non dopo ma prima di acconsentire alla procedura terapeutica proposta.
Purtroppo bisogna sempre ricordare, anche in questa sede, che la nostra disciplina non contempla solo competenti ed onesti professionisti.
Comunque ci aggiorni, se lo desidera e lo ritiene utile.
Un cordiale saluto.
il suo è un classico esempio che tutti i nostri utenti dovrebbero tener presente prima di decidere una strategia chirurgica complessa e soprattutto non universalmente accettata.
In questi casi è bene sentire sempre diverse "campane" non dopo ma prima di acconsentire alla procedura terapeutica proposta.
Purtroppo bisogna sempre ricordare, anche in questa sede, che la nostra disciplina non contempla solo competenti ed onesti professionisti.
Comunque ci aggiorni, se lo desidera e lo ritiene utile.
Un cordiale saluto.
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dr Beretta, lei ha perfettamente ragione ,sentire piu "campane" informarsi ed informarsi ancora, la mia beffa e' stata quella di aver chiesto via mail privata ad un paio di urologi molto noti delucidazioni sull'intervento ed entrambi mi hanno risposto che era una chirurgia poco traumatica ed invasiva ma che comunque se desideravo un vero allungamento o ingrossamento dovevo ricorrere a corpoplastica con innesto di safena etc etc.....il web e' colmo di siti di chirurghi estetici che propongono l'intervento come "cosmetico" alla stregua di un seno,filing labbra,naso etc etc...addirittura propongono viaggi in Tunisia per intervento e vacanza compresa...l'utente si fa un'idea di intervento davvero solo cosmetico e senza problemi....ma nonostante questo ero deciso a non farlo, la mia rabbia deriva dal fatto che se il paziente dice "no dottore guardi ho troppe remore ed incertezze,sono soddisfatto delle mie dimensioni e mai nessuna donna ha avuto a dire male delle mie dimensioni....non voglio farlo ,facciamo solo la circoncisione con neurotomia"....perché questo signore(non lo chiamo medico per rispetto alla vs categoria)non ha accettato la mia decisione e detto ok...invece di insistere tanto "promettendo una sessualità migliore,piu' soddisfacente per la coppia, senza il benché minimo problema o inconveniente in totale sicurezza".....noi pazienti ,soprattutto se in tenuta da sala operatoria,preparati ad affidare la nostra salute al medico che abbiamo di fronte per un intervento di circoncisione....abbiamo fiducia ,rispetto e sicuramente siamo certi che un professionista medico chirurgo andrologo non vorrebbe mai farci del male ma solo preservare la nostra salute....questo e' inaccettabile......
Ed un medico nonché andrologo dovrebbe sapere che il pene per un uomo rappresenta il proprio Io, proporre in quel modo interventi che nel 90% dei casi fanno solo danni non rovina solo la sessualità di un uomo ma anche la sua psiche ed il suo rapporto futuro con la vita ed il sociale...i danni sono su tutti i fronti....infatti credo di stare passando i mesi piu tristi e bui della mia vita....comunque sarò lieto di aggiornarvi sugli sviluppi , la prima settimana di maggio avrò la visita a Roma con esami...nel mio intimo spero davvero di risolvere almeno una parte dei problemi...ma attenti ragazzi ,credete a chi come me ha vissuto e vive un'esperienza damnon augurare nemmeno al peggior nemico.
Ed un medico nonché andrologo dovrebbe sapere che il pene per un uomo rappresenta il proprio Io, proporre in quel modo interventi che nel 90% dei casi fanno solo danni non rovina solo la sessualità di un uomo ma anche la sua psiche ed il suo rapporto futuro con la vita ed il sociale...i danni sono su tutti i fronti....infatti credo di stare passando i mesi piu tristi e bui della mia vita....comunque sarò lieto di aggiornarvi sugli sviluppi , la prima settimana di maggio avrò la visita a Roma con esami...nel mio intimo spero davvero di risolvere almeno una parte dei problemi...ma attenti ragazzi ,credete a chi come me ha vissuto e vive un'esperienza damnon augurare nemmeno al peggior nemico.
[#4]
Utente
in attesa del risultato del rigiscan penieno notturno vi inoltro il risultato dell'ecocolor doppler dinamico arterie cavernose per un Vs codiale risposta ed interpretazione:
ESAME ESEGUITO IN CONDIZIONI BASALI E DOPO FARMACO-INFUSIONE DI 7MCG DI PGE1.
NORMALE CONFORMAZIONE DEI CORPI CAVERNOSI E DEL CORPO SPONGIOSO DELL'URETRA.
ARTERIE CAVERNOSE PRESENTI CON DECORSO TORTUOSO,NON PULSANTI.
ARTERIE FEMORALI ED ILIACHE PERVIE E NORMOPULSANTI.
DOPO FARMACOINFUSIONE SI ASSISTE AD UN AUMENTO DI VOLUME DEI CORPI CAVERNOSI CON DILATAZIONE E RETTILINEIZZAZIONE DELLE ARTERIE CAVERNOSE CHE APPAIONO PULSANTI.
MISURAZIONE DELLE VELOCITA' SISTO-DIASTOLICHE CON ANALISI SPETTRALE DOPPLER:
-DOPO 5 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 48CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 12CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,74.RISPOSTA CLINICA:TUMESCENZA.
-DOPO 10 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 60CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 10CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,83.RISPOSTA CLINICA:TUMESCENZA.
-DOPO 15 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 48CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 0,9CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,98. RISPOSTA CLINICA:RIGIDITA'.
-DOPO 20 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 48CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 0,9CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,98. RISPOSTA CLINICA:RIGIDITA' D.
RIGID TEST: RISPOSTA OTTIMA
TEMPO DI INDUZIONE 15 MIN
DURATA 20 MIN.
TEST DINAMICO COMPUTERIZZATO CON STIMOLAZIONE AUDIO VISIVA(AVSS)CON PGE1:
MODALITA':
REAL TIME CON SISTEMA ''RIGISCAN'' , DOPO SOMMINISTRAZIONE INTRACAVERNOSA DI FARMACO VASOATTIVO E DURANTE ''AUDIO VISUAL SEXUAL STIMULATION'' PER LA DURATA DI 25 MINUTI.
ESAME DEL TRACCIATO:
LA RISPOSTA ERETTILE,DOPO SOMMINISTRAZIONE DI 7MCG DI PGE1 PER DOPPLER PENIENO DINAMICO E' STATA MOLTO BUONA.
LA TUMESCENZA HA AVUTO UNA DURATA COMPLESSIVA DI 25 MINUTI CON RIGIDITA' INTORNO ALL' 80%.
VALUTAZIONE OBBIETTIVA DELL'EREZIONE EFFETTUATA CON ''RIGID TEST'' : 1000GR.
VALUTAZIONE SOGGETTIVA DELL'EREZIONE : 80%.
MORFOLOGIA DEL PENE:
RECURVATUM LATERALE SN CONVESSO NON PRESENTE PRIMA DI INTERVENTO DI FALLOALLUNGAMENTO(DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA)
ESAME GSA(GENITO SENSORY ALALYZER):
ESAME ESEGUITO MEDIANTE SISTEMA GSA MEDOC, HA INDAGATO LA FUNZIONALITA PERCETTIVA ATTRAVERSO IL NERVO PUDENDO CON PARTENZA DALLA CUTE PENIENA DELLA ZONA LATERALE DI SINISTRA E DI DESTRA DELL'ASSE DEL PENE, GLANDE E ZONA FRENULARE MEDIANTE STIMOLAZIONE TERMICA E STIMOLAZIONE VIBRATORIA.
LA VALUTAZIONE TERMICA E' STATA ESEGUITA MEDIANTE POSIZIONAMENTO DI UN TERMODO CON TEMPERATURA BASALE DI 32°C ,TEMPERATURA D'ESAME RAGGIUNGIBILE MASSIMA 50°C E MINIMA 20°C CON VARIAZIONE DI 1°C/S.
ZONA FRENULARE :
VALORE SOGLIA CALDO 39.5°C
VAL SOGLIA FREDDO 24.5°C
GLANDE:
VAL SOGLIA CALDO 43.0°C
VAL SOGLIA FREDDO 22.7°C
ASTA SUP DESTRA:
VAL SOGLIA CALDO 38.9°C
VAL SOGLIA FREDDO 25.8°C
ASTA SUP SINISTRA:
VAL SOGLIA CALDO 36.8°C
VAL SOGLIA FREDDO 25.8°C
LA VALUTAZIONE VIBRATORIA E' STATA ESEGUITA MEDIANTE IL POSIZIONAMENTO DI UNA TESTINA VIBRANTE A FREQUENZA COSTANTE DI 100HZ ED AMPIEZZA CRESCENTE DI 1MICRONM/S
ZONA FRENULARE:
7.4MICRONM
GLANDE:
6.3MICRONM
ASTA DESTRA:
5.2MICRONM
ASTA SINISTRA:
5.7MICRONM
POTRESTE DARMI UNA VALUTAZIONE DEI 3 ESAMI ESEGUITI?
VENERDI' AVRO' I RISULTATI DEL RIGISCAN NOTTURNO,
GRAZIE
ESAME ESEGUITO IN CONDIZIONI BASALI E DOPO FARMACO-INFUSIONE DI 7MCG DI PGE1.
NORMALE CONFORMAZIONE DEI CORPI CAVERNOSI E DEL CORPO SPONGIOSO DELL'URETRA.
ARTERIE CAVERNOSE PRESENTI CON DECORSO TORTUOSO,NON PULSANTI.
ARTERIE FEMORALI ED ILIACHE PERVIE E NORMOPULSANTI.
DOPO FARMACOINFUSIONE SI ASSISTE AD UN AUMENTO DI VOLUME DEI CORPI CAVERNOSI CON DILATAZIONE E RETTILINEIZZAZIONE DELLE ARTERIE CAVERNOSE CHE APPAIONO PULSANTI.
MISURAZIONE DELLE VELOCITA' SISTO-DIASTOLICHE CON ANALISI SPETTRALE DOPPLER:
-DOPO 5 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 48CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 12CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,74.RISPOSTA CLINICA:TUMESCENZA.
-DOPO 10 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 60CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 10CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,83.RISPOSTA CLINICA:TUMESCENZA.
-DOPO 15 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 48CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 0,9CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,98. RISPOSTA CLINICA:RIGIDITA'.
-DOPO 20 MINUTI: ARTERIA CAVERNOSA CON PICCO SISTOLICO DI 48CM/SE.,PICCO DIASTOLICO DI 0,9CM/SEC.INDICE DI RESISTENZA=0,98. RISPOSTA CLINICA:RIGIDITA' D.
RIGID TEST: RISPOSTA OTTIMA
TEMPO DI INDUZIONE 15 MIN
DURATA 20 MIN.
TEST DINAMICO COMPUTERIZZATO CON STIMOLAZIONE AUDIO VISIVA(AVSS)CON PGE1:
MODALITA':
REAL TIME CON SISTEMA ''RIGISCAN'' , DOPO SOMMINISTRAZIONE INTRACAVERNOSA DI FARMACO VASOATTIVO E DURANTE ''AUDIO VISUAL SEXUAL STIMULATION'' PER LA DURATA DI 25 MINUTI.
ESAME DEL TRACCIATO:
LA RISPOSTA ERETTILE,DOPO SOMMINISTRAZIONE DI 7MCG DI PGE1 PER DOPPLER PENIENO DINAMICO E' STATA MOLTO BUONA.
LA TUMESCENZA HA AVUTO UNA DURATA COMPLESSIVA DI 25 MINUTI CON RIGIDITA' INTORNO ALL' 80%.
VALUTAZIONE OBBIETTIVA DELL'EREZIONE EFFETTUATA CON ''RIGID TEST'' : 1000GR.
VALUTAZIONE SOGGETTIVA DELL'EREZIONE : 80%.
MORFOLOGIA DEL PENE:
RECURVATUM LATERALE SN CONVESSO NON PRESENTE PRIMA DI INTERVENTO DI FALLOALLUNGAMENTO(DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA)
ESAME GSA(GENITO SENSORY ALALYZER):
ESAME ESEGUITO MEDIANTE SISTEMA GSA MEDOC, HA INDAGATO LA FUNZIONALITA PERCETTIVA ATTRAVERSO IL NERVO PUDENDO CON PARTENZA DALLA CUTE PENIENA DELLA ZONA LATERALE DI SINISTRA E DI DESTRA DELL'ASSE DEL PENE, GLANDE E ZONA FRENULARE MEDIANTE STIMOLAZIONE TERMICA E STIMOLAZIONE VIBRATORIA.
LA VALUTAZIONE TERMICA E' STATA ESEGUITA MEDIANTE POSIZIONAMENTO DI UN TERMODO CON TEMPERATURA BASALE DI 32°C ,TEMPERATURA D'ESAME RAGGIUNGIBILE MASSIMA 50°C E MINIMA 20°C CON VARIAZIONE DI 1°C/S.
ZONA FRENULARE :
VALORE SOGLIA CALDO 39.5°C
VAL SOGLIA FREDDO 24.5°C
GLANDE:
VAL SOGLIA CALDO 43.0°C
VAL SOGLIA FREDDO 22.7°C
ASTA SUP DESTRA:
VAL SOGLIA CALDO 38.9°C
VAL SOGLIA FREDDO 25.8°C
ASTA SUP SINISTRA:
VAL SOGLIA CALDO 36.8°C
VAL SOGLIA FREDDO 25.8°C
LA VALUTAZIONE VIBRATORIA E' STATA ESEGUITA MEDIANTE IL POSIZIONAMENTO DI UNA TESTINA VIBRANTE A FREQUENZA COSTANTE DI 100HZ ED AMPIEZZA CRESCENTE DI 1MICRONM/S
ZONA FRENULARE:
7.4MICRONM
GLANDE:
6.3MICRONM
ASTA DESTRA:
5.2MICRONM
ASTA SINISTRA:
5.7MICRONM
POTRESTE DARMI UNA VALUTAZIONE DEI 3 ESAMI ESEGUITI?
VENERDI' AVRO' I RISULTATI DEL RIGISCAN NOTTURNO,
GRAZIE
[#6]
Utente
Gentili medici, i risultati del rigiscan notturno hanno dato dati inizialmente preoccupanti dovuti a malfunzionamento del monitor a causa di batterie scariche così ho rieseguito monitoraggio notturno per 3 notti ed alla fine hanno mostrato un solo evento con il 100% di erezione della durata di un paio di minuti e diversi picchi all'80% di durata sempre nell'ordine di qualche minuto.
Quello che vorrei capire e' il perché di questa DE ,perché la mia erezione arriva all'80% durante i rapporti e perché ho difficoltà a mantenerla,raggiungerla e la perdo immediatamente dopo l'eiaculazione....
1) Potrebbe essere verosimile la tesi del chirurgo che mi ha operato riferita al discorso" distanziazore" che crea una spina irritativa e determina DE e dolore pelvico diffuso anche ad interno coscia e gluteo?
2)Potrebbe la sua semplice rimozione far rientrare tutto nella norma?
3)come interpretate clinicamente il risultato degli esami eseguiti?
4)la curvatura a destra non presente prima dell'intervento a cosa potrebbe essere dovuta visto che l'urologo che mi ha visitato ha detto che non vi sono noduli ed il pene ha una elasticità tale da escludere un IPP?
5) E' probabile che abbia delle aderenze diffuse in sede di intervento e non,che determinano il verificarsi dei problemi e del dolore costante? Se si ,che probabilità c'e ' che aprendo ed eliminandole si riformino determinando nuovamente il problema?
Chiedo a voi di esprimere un giudizio su tutto perché ho le idee molto confuse sul problema che ho e soprattutto sulla scelta terapeutica ,vorrei sentire diverse campane almeno ora e sperare di imboccare la via giusta,senza ombra di dubbio togliere il distanziatore e' d'obbligo considerando anche che e' posizionato a soli 4mm dalla cute mentre dovrebbe essere a 4cm....quindi non ha alcuna funzione....tra l'altro chi mi ha visitato si chiede come mai il chirurgo che ha operato ha usato per fissare il distanziatore dei punti riassorbibili determinando inevitabilmente un suo spostamento successivo....
Quello che mi preoccupa molto sono le aderenze, a vostro giudizio in quella sede e comunque superficialmente visto che non era un intervento alla prostata ma al legamento sospensore,potrebbero formarsi e riformarsi? Certo so bene che la risposta e' individuale e non definibile e prevedibile ma certo sulla base della vostra esperienza un giudizio potreste esprimerlo.....
Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere ai quesiti e fornirmi spunti validi su cui riflettere per imboccare una scelta terapeutica adeguata.
Quello che vorrei capire e' il perché di questa DE ,perché la mia erezione arriva all'80% durante i rapporti e perché ho difficoltà a mantenerla,raggiungerla e la perdo immediatamente dopo l'eiaculazione....
1) Potrebbe essere verosimile la tesi del chirurgo che mi ha operato riferita al discorso" distanziazore" che crea una spina irritativa e determina DE e dolore pelvico diffuso anche ad interno coscia e gluteo?
2)Potrebbe la sua semplice rimozione far rientrare tutto nella norma?
3)come interpretate clinicamente il risultato degli esami eseguiti?
4)la curvatura a destra non presente prima dell'intervento a cosa potrebbe essere dovuta visto che l'urologo che mi ha visitato ha detto che non vi sono noduli ed il pene ha una elasticità tale da escludere un IPP?
5) E' probabile che abbia delle aderenze diffuse in sede di intervento e non,che determinano il verificarsi dei problemi e del dolore costante? Se si ,che probabilità c'e ' che aprendo ed eliminandole si riformino determinando nuovamente il problema?
Chiedo a voi di esprimere un giudizio su tutto perché ho le idee molto confuse sul problema che ho e soprattutto sulla scelta terapeutica ,vorrei sentire diverse campane almeno ora e sperare di imboccare la via giusta,senza ombra di dubbio togliere il distanziatore e' d'obbligo considerando anche che e' posizionato a soli 4mm dalla cute mentre dovrebbe essere a 4cm....quindi non ha alcuna funzione....tra l'altro chi mi ha visitato si chiede come mai il chirurgo che ha operato ha usato per fissare il distanziatore dei punti riassorbibili determinando inevitabilmente un suo spostamento successivo....
Quello che mi preoccupa molto sono le aderenze, a vostro giudizio in quella sede e comunque superficialmente visto che non era un intervento alla prostata ma al legamento sospensore,potrebbero formarsi e riformarsi? Certo so bene che la risposta e' individuale e non definibile e prevedibile ma certo sulla base della vostra esperienza un giudizio potreste esprimerlo.....
Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere ai quesiti e fornirmi spunti validi su cui riflettere per imboccare una scelta terapeutica adeguata.
[#7]
Gentile lettore ,
purtroppo da questa sede, senza avere visto nulla, su casi così particolari e rari è impossibile darle delle risposte corrette e precise ai mille e complessi quesiti che lei ci pone.
Un cordial esaluto.
purtroppo da questa sede, senza avere visto nulla, su casi così particolari e rari è impossibile darle delle risposte corrette e precise ai mille e complessi quesiti che lei ci pone.
Un cordial esaluto.
[#10]
Utente
Grazie dr Beretta ,credo che la soluzione migliore a questo punto sia toglere il distanziatore, eliminare le eventuali aderenze presenti, darsi un po di tempo e valutare nuovamente erezione ed eventuali problemi.....quello che mi e' poco chiaro e' solo una cosa:
-Perché il chirurgo a cui mi sono rivolto che mi ha fatto fare tutti gli esami di cui sopra vorrebbe impiantarmi il "vero distanziatore pubocavernoso " ,visto che lui stesso dice che i risultati degli esami sono buoni ,che l'ecocolordoppler ha dato un risultato ottimo come risposta al farmaco ed al test di rigidità ed il rigiscan ha monitorato un evento al 100% anche se di breve durata e diversi eventi all'80% di rigidità ?
Questo mi lascia perplesso creando insicurezze sul da farsi , perché vista la pessima esperienza riguardante erezione e dolori inguinali in seguito ad impianto del distanziatore vorrei eliminare il corpo estraneo per sempre anche perché credo non ci siano garanzie su possibili complicanze(rigetto,fibrosi,etc etc) ed anche a livello psicologico crea disagio, quello che mi chiedo e' :
Se gli esami hanno evidenziato nessun danno organico ed anche il rigiscan notturno comunque ha monitorato eventi tra l'80 ed il 100%
perché mettere il distanziatore?
A 6 mesi dall'intervento credo non possano piu esserci problemi di riaccostamento dei margini del legamento sospensore o sbaglio?
Ci sono probabilità che il distanziatore che ho funga da spina irritativa determinando dolore inguinale ed erezione all'80% ?
E' troppo ottimistica la mia valutazione ed il pensiero che rimuovendolo ed asportando le eventuali aderenze tutto possa rientrare nella norma?
-Perché il chirurgo a cui mi sono rivolto che mi ha fatto fare tutti gli esami di cui sopra vorrebbe impiantarmi il "vero distanziatore pubocavernoso " ,visto che lui stesso dice che i risultati degli esami sono buoni ,che l'ecocolordoppler ha dato un risultato ottimo come risposta al farmaco ed al test di rigidità ed il rigiscan ha monitorato un evento al 100% anche se di breve durata e diversi eventi all'80% di rigidità ?
Questo mi lascia perplesso creando insicurezze sul da farsi , perché vista la pessima esperienza riguardante erezione e dolori inguinali in seguito ad impianto del distanziatore vorrei eliminare il corpo estraneo per sempre anche perché credo non ci siano garanzie su possibili complicanze(rigetto,fibrosi,etc etc) ed anche a livello psicologico crea disagio, quello che mi chiedo e' :
Se gli esami hanno evidenziato nessun danno organico ed anche il rigiscan notturno comunque ha monitorato eventi tra l'80 ed il 100%
perché mettere il distanziatore?
A 6 mesi dall'intervento credo non possano piu esserci problemi di riaccostamento dei margini del legamento sospensore o sbaglio?
Ci sono probabilità che il distanziatore che ho funga da spina irritativa determinando dolore inguinale ed erezione all'80% ?
E' troppo ottimistica la mia valutazione ed il pensiero che rimuovendolo ed asportando le eventuali aderenze tutto possa rientrare nella norma?
[#11]
Gentile lettore,
difficile, come già le ho scritto, da questa postazione rispondere in modo corretto e preciso alla sue precise e specifiche domande su casi post-chirurgici così particolari e rari.
Risenta ora il suo andrologo e, prima di farsi toccare, ridiscuta con lui, in modo dettagliato e preciso, tutte le questioni che qui solleva.
Solo in quell'ambito potrà avere le risposte e le eventuali rassicurazioni sul dopo .
Ancora un cordiale saluto.
difficile, come già le ho scritto, da questa postazione rispondere in modo corretto e preciso alla sue precise e specifiche domande su casi post-chirurgici così particolari e rari.
Risenta ora il suo andrologo e, prima di farsi toccare, ridiscuta con lui, in modo dettagliato e preciso, tutte le questioni che qui solleva.
Solo in quell'ambito potrà avere le risposte e le eventuali rassicurazioni sul dopo .
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 21k visite dal 21/04/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?