Senza via d'uscita!
Cari dottori, innanzi tutto grazie per il servizio che offrite attraverso questo sito web perchè mi è risultato particolarmente utile in questi ultimi tempi. Descriverò i fastidi che accuso e poi esporrò i fatti: senso di calore, pesantezza e fastidio a livello della prostata e delle vescicole seminali, dolore e senso di calore lungo tutta l'uretra e dolore al testicolo destro (sembra che tiri) e dolore al tatto a tutta la parte destra del pene (sembra persino che il dolore sia collegato alla gamba destra). Tali dolori e sensazione di calore si acutizzano soprattutto durante l'eccitazione sessuale (sento bruciore e calore alla zona della prostata come fosse intasata e non piacere come dovrei) e durante il movimento del muscolo coccigeo, il che mi porta a problemi erettili (anche quando raggiungo l'erezione quasi mai è al 100%) ed è una tortura perchè provo una sensazione mista di piacere ma anche di dolore e bruciore che quindi mi nega l'indurimento penieno (questa è la sensazione, soprattutto nella fase iniziale, poi durante l'atto non ci sono problemi). Dopo l'atto mi duole tutto il pene. Non ho più erezioni spontanee (mai nemmeno di primo mattino) come spesso prima dell'inizio di questi problemi. Urino spesso con flusso molto alterato (all'inizio devo spingere perchè esca) e non svuoto mai completamente la vescica (appena finisco sembra già di avere lo stimolo un'altra volta). Sensazione di dover correre al bagno (sembra debba urinare spesso urgentemente). Dolore alla zona sacrale. Nel 2005 sono stato in erasmus in Spagna e lì ho iniziato ad accusare alcuni sintomi peculiari: per un periodo avevo difficoltà ad avere erezioni e avvertivo dolore penieno e testicolare (dx) sia prima che dopo i rapporti sessuali con la mia partner. Attesi fin quando vidi che questi problemi persistevano e anzi aumentavano (soprattutto il dolore testicolare) per rivolgermi al pronto soccorso di un ospedale a Madrid. Dopo alcuni esami mi dissero che avevo una epididimide che andava curata con farmaci e antinfiammatori. In realtà quei fastidi tuttora si attenuano e si acutizzano (in una stressante altalena) senza che siano mai scomparsi. Tornai in Italia allora e mi feci visitare da un urologo italiano, il quale mi disse che stranamente in Spagna non mi avevano diagnosticato il vero problema: il testicolo destro era retrattile. Provai a portare solo slip contenitivi ma il risultato non cambiò e sono quindi stato operato di orchitopessi da quello stesso urologo (novembre 2006). I sintomi purtroppo non sono mai scomparsi (anzi dall'operazione sono aumentati, soprattutto il fastidio relativo all'erezione ma anche quello testicolare destro) e quindi mi sono rivolto ad un altro urologo italiano, lui mi disse che era tutto ok (esame di urine e sperma fatti più volte) quindi bisognava fare un tampone e un ecocolordoppler testicolare. L'ecocolordoppler uscì buono. Il tampone fu positivo alla Clamidia Trachomatis (diagnosi rispetto alla quale la mia ragazza rimane scettica in quanto lei è risultata negativa ad esami anche più approfonditi del tampone, ovvero esami del sangue, e io non ho avuto altri rapporti nè in passato nè successivi). Mi sono curato e quando ho ripetuto le analisi il risultato fu negativo. Peccato che i sintomi siano rimasti tutti. Allora leggendo le pagine di questo sito ipotizzai la possibilità che la Clamidia avesse potuto causare una prostatite. Il mio urologo non volle proseguire su questa strada e mi disse "non so che dire, è rimasta solo l'ipotesi di una radicolite per la quale non si può fare nulla". Cambiai urologo e lui mi disse "fastidi generici", però aggiunse testicolo retrattile anche a sinistra (da non operare), varicocele a entrambi i testicoli. Reputando sufficienti tutti gli esami e le terapie già fatte (solo fece una uroflussimetria e vide che avevo problemi di minzione all'inizio) mi diede PROFLUSS per 15 giorni. Ritornai dallo stesso e lui mi disse che per lui stavo bene, che gli esami erano buoni (anche uno spermiogramma fatto per i varicocele era buono)e quindi non avrebbe fatto nulla. Mi irritai visto che soffrivo di questi problemi da parecchio ed ero stufo, dicendo che non sapevo nemmeno precisamente quale fosse la sua diagnosi ("fastidi") alla prostata. Fece allora ecografia transrettale e ecografia testicolare diagnosticandomi in via definitiva una SICURA infiammazione alla prostata. Peccato che, ancora una volta, mi sia stata data una terapia che discosta da quelle lette in queste pagine e che ritengo insufficienti (non per presunzione ma perchè ne ho già testato i risultati oggettivi): ancora PROFLUSS (che nemmeno migliora il flusso) gli ultimi 10 giorni di ogni mese per tre mesi + METACEN 100 supposte (antinfiammatorio che quindi non cura nè mi riduce l'infiammazione) gli ultimi 7 giorni di ogni mese per tre mesi (tenendo la zona infiammata per 10 minuti nell'acqua calda prima dell'assunzione della stessa). Il secondo mese è passato e già avverto tutta la frustrazione per l'ennesima terapia inutile che mi è stata data in questi due anni (moltissimi farmaci come antibiotici, antinfiammatori ecc. ho preso in questi anni, tutto inutile) e la frustrazione di incontrarmi apparentemente in una situazione senza via d'uscita aumenta: possibile non si possa far nulla? E se la causa non fosse la Clamidia ma un altro agente ancora attivo o non so che? Altrimenti come si spiega? Come devo procedere? Può essere qualcosa relativa ai nervi oltre che alla prostata? Entrambe? Cosa ne pensate? Scusate per essermi dilungato ma riassumere due anni in poche righe cercando di assolvere al criterio d completezza delle informazioni non è semplice. Spero mi rispondiate in tanti. Grazie!
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caro utente, la sua sintomatologia è compatibile con una prostatite, cioè un infiammazione della ghiandola prostatica, tali infiammazioni non sempre sono causate da batteri, ma possono essere invece provocate da altre cause, per tanto le consiglio di indagare assieme al suo medico sulle cause di tale patologia in modo da agire su essa e non solo sui sintomi.
In quanto agendo sulla causa la guarigione che benchè sia lenta, averrà in maniera radicale e con minori rischio di recidive.
ci Faccia sapere
Cordiali saluti
Dott.GIuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
In quanto agendo sulla causa la guarigione che benchè sia lenta, averrà in maniera radicale e con minori rischio di recidive.
ci Faccia sapere
Cordiali saluti
Dott.GIuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Utente
Vi ringrazio per le sollecite risposte. E' ovvio che dovrei tornare dal mio urologo però mi farebbe piacere sapere se mi consigliate di tornare subito, se attendere la fine di questa terapia (Natale) nonostante non confidi nella sua efficacia e quali possono essere cause alternative alla clamidia? Grazie ancora!
[#4]
Utente
Scusatemi se intervengo ancora, ma il punto è che non so se voglio davvero tornare da questo urologo perchè, come avrete già intuito dal mio primo e lungo intervento, credo abbia un pò sottovalutato il mio problema (con le relative frustranti conseguenze) e la possibilità di potermi dare efficaci terapie. L'ultima volta ho dovuto essere pedante e insofferente per ottenre gli esami ecografici transrettali e testicolari e una nuova terapia...altrimenti non mi avrebbe prestato alcuna attenzione. Cosa mi consigliate? Grazie.
[#6]
Utente
Cari dottori, sono quì per un aggiornamento. Questa mattina ho fatto una nuova visita da un andrologo. Gli ho illustrat la mia esperienza pregressa (per lo più ha visto e letto carte e documenti delle visite precedenti in questi due anni) ma non sono riuscito a parlargli (c'erano anche i miei genitori) dei problemi di erezione (anche pensando che erano comunque dovuti alla stessa patologia già diagnosticando e non apportando nulla di nuovo quindi). Ermetico come in generale sono i medici alla prima visita, mi ha prescritto nuovi esami di Urinocultura, Spermiocultura, Ricerca di micoplasmi e tampone uretrale per acertarsi che non vi sia ancora la clamidia. Inoltre ecografia testicolare bilaterale. Esami già fatti in passato, sempre usciti negativi fino ad adesso. Comunque mi ha prescritto OKI bustine una volta al giorno più FLAMINASE compresse 2 volte al giorno per 5 giorni. MI ha detto che al termine dei 5 giorni i fastidi e i dolori sarebbero scomparsi. Ha detto di telefonarlo dopo questi 5 giorni per riferire e intanto aspetteremo i risultati di queste analisi. Che ne pensate? Sono sulla strada giusta o avrò ancora un'altra frustrazione? Solo 5 giorni e già starò (anche se temporaneamente) meglio? Sono scettico perchè leggo sempre che le terapie sono lunghe e i risultati si vedono col tempo...e poi perchè tutti gli antinfiammmatori prescritti fino ad adesso non hanno fatto NULLA per i miei fastidi. Che ne dite? Grazie per i consigli e la disponibilità.
[#8]
Utente
Cari dottori, come ho intitolato questa richiesta d'aiuto? Senza via d'uscita...la storia continua...gli esami ripetuti sono tutti negativi, anche l'ecografia testicolare ha prodotto un risultato diverso dagli altri due già discordanti tra di loro...incredibile! Comunque, per tutta risposta, l'andrologo ha detto che non era di sua competenza (giacchè la terapia OKI-FLAMINASE non aveva prodotto effetti nonostante prolungata, poi, per altri cinque giorni su sua richiesta) e mi ha rimandato dall'urologo dal quale ero venuto. Insomma, punto e a capo...solo che la frustrazione cresce di modo esponenziale, come potete immaginare...così come la fiducia nel nostro sistema sanitario (che pure dovrebbe essere secondo solo a quello francese se non erro!). Comunque proverò a considerare anche l'ipotesi radicolare ma io però sono convinto dipenda dalla prostata...ovviamente da ignorante! Se fosse come dico io...può mai essere che se non ci sono batteri, miceti, clamidia (non più da tempo) ecc...tenga ancora quest'infiammazione così forte nonostante tutti i farmaci che le diverse terapie mi hanno portato ad assumere (e nonostante il passare di tutto questo tempo)??? Mi sembra paradossale, surreale, oltre che frustrante soffrire di un qualcosa di ancora non identificato eppure tanto invasivo da così tanto tempo...di non poter sapere nemmeno cosa stia combattendo...di non avere una diagnosi nè una terapia univoche, sicure ed efficaci. Per favore, aiutatemi! Grazie!
[#10]
Caro utente,
penso che la media dei francesi con i suoi stessi disturbi abbia passato le sue stesse peregrinazioni . Non è colpa del sistema sanitario, se la cosiddetta prostatite cronica non ha ancora trovato una chiara risposta eziologica nè tanto meno terapeutica. Veramente poco si sa ancora anche se tantosiè detto e scritto.
Provi perciò ad escludere una causa radicolonevritica prima di sottoporsi ad ulteriori infruttuose valutazioni urologiche o andrologiche.
Cordiali saluti
penso che la media dei francesi con i suoi stessi disturbi abbia passato le sue stesse peregrinazioni . Non è colpa del sistema sanitario, se la cosiddetta prostatite cronica non ha ancora trovato una chiara risposta eziologica nè tanto meno terapeutica. Veramente poco si sa ancora anche se tantosiè detto e scritto.
Provi perciò ad escludere una causa radicolonevritica prima di sottoporsi ad ulteriori infruttuose valutazioni urologiche o andrologiche.
Cordiali saluti
[#11]
Utente
Cari dottori, ho appena ricevuto i risultati della Risonanza Magnetica lombo-sacrale. Cito testualmente:
Non si apprezzano alterazioni di segnale delle vertebre da riferire a patologie infliltrative.
Regolare ampiezza del canale vertebrale.
Lieve protrusione diffusa del contorno posteriore dei dischi intersomatici. (Help! Che significa???)
L4-L5 e L5-S1, con accenno a focalità mediana in L5-S1.
Improntato il sacco durale.
Regolare morfologia e segnale del cono midollare.
Posso escludere una radicolite e concentrarmi sull'infiammazione della prostata?...o sono risultati che delineano una qualche situazione sulla quale è necessario intervenire?...essendo magari causa della mia infiammazione e dei miei problemi? Grazie!
Non si apprezzano alterazioni di segnale delle vertebre da riferire a patologie infliltrative.
Regolare ampiezza del canale vertebrale.
Lieve protrusione diffusa del contorno posteriore dei dischi intersomatici. (Help! Che significa???)
L4-L5 e L5-S1, con accenno a focalità mediana in L5-S1.
Improntato il sacco durale.
Regolare morfologia e segnale del cono midollare.
Posso escludere una radicolite e concentrarmi sull'infiammazione della prostata?...o sono risultati che delineano una qualche situazione sulla quale è necessario intervenire?...essendo magari causa della mia infiammazione e dei miei problemi? Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 14.7k visite dal 04/11/2007.
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Approfondimento su Prostata
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