Eiaculazione ritardata e masturbazione
Salve, a 22 anni sto avendo la mia prima relazione di coppia e quindi la mia vita sessuale comincia ora, prima d' ora ho avuto rapporti occasionali in cui l' erezione si manteneva a fatica e l' orgasmo era un miraggio, ma ho sempre considerato la cosa normale e parte del mio carattere ansioso e disturbato, chiaramente con le prostitute è stato ancora più difficile.
La cosa si sta ripetendo con questa ragazza con la quale sto da 1 mesetto, durante la penetrazione riesco a fatica a sviluppare lo stesso livello di piacere che raggiungo autonomamente, su internet ho visto indicato fra le possibili cause il fatto di essersi abituati con la propria mano, ed effettivamente fino ad oggi mi son sempre masturbato regolarmente (quasi quotidianamente) e mi sono sempre chiesto come si possa eiaculare usando metodi diversi.
So bene che ci possono essere molte altre cause psicologiche ma ora vorrei capire quale sia la cura per questo problema ''puramente meccanico'', risolvo qualcosa imponendomi di non masturbarmi?
La cosa si sta ripetendo con questa ragazza con la quale sto da 1 mesetto, durante la penetrazione riesco a fatica a sviluppare lo stesso livello di piacere che raggiungo autonomamente, su internet ho visto indicato fra le possibili cause il fatto di essersi abituati con la propria mano, ed effettivamente fino ad oggi mi son sempre masturbato regolarmente (quasi quotidianamente) e mi sono sempre chiesto come si possa eiaculare usando metodi diversi.
So bene che ci possono essere molte altre cause psicologiche ma ora vorrei capire quale sia la cura per questo problema ''puramente meccanico'', risolvo qualcosa imponendomi di non masturbarmi?
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"So bene che ci possono essere molte altre cause psicologiche ma ora vorrei capire quale sia la cura per questo problema ''puramente meccanico'', risolvo qualcosa imponendomi di non masturbarmi?.
aro signore,
questo suo pensiero è errato: il pene è attaccato a lei, alle sue idee al suo pensiero: non è qualdfcosa di esterno che funziona da sè. Poi vi possono essere problemi ormonali e prostatici. Quindi si rivolga a collega per diagnosi definitiva, tenedo presente che l' ansia è malattia, e non va bene tenersela.
aro signore,
questo suo pensiero è errato: il pene è attaccato a lei, alle sue idee al suo pensiero: non è qualdfcosa di esterno che funziona da sè. Poi vi possono essere problemi ormonali e prostatici. Quindi si rivolga a collega per diagnosi definitiva, tenedo presente che l' ansia è malattia, e non va bene tenersela.
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Gentile Utente,
sarebbe opportuno che Lei prendesse in considerazione le cause psicologiche che possono essere fattori causali o di mantenimento della situazione descritta.
Dopo aver effettuato una necessaria visita andrologica, si rechi in un consultorio o da uno psicologo specializzato in sessuologia e approfondisca i vari aspetti relazionali ed emotivi della sessualità: non potrà che trarne beneficio sia Lei sia la sua compagna.
Cordialità.
sarebbe opportuno che Lei prendesse in considerazione le cause psicologiche che possono essere fattori causali o di mantenimento della situazione descritta.
Dopo aver effettuato una necessaria visita andrologica, si rechi in un consultorio o da uno psicologo specializzato in sessuologia e approfondisca i vari aspetti relazionali ed emotivi della sessualità: non potrà che trarne beneficio sia Lei sia la sua compagna.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 02/04/2011.
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