Disfunzione erettile e carenza di sensibilità al glande
Buongiorno
Nonostante la "tenera" età di 24 anni, ho difficoltà ad avere un'erezione; quando ciò avviene, essa viene mantenuta quasi sempre senza problemi, ma durante il rapporto non sento quasi nulla, neanche al momento dell'eiaculazione. Sospetto di avere questo problema da molto più tempo di quanto credevo, ma non ho mai avuto modo di rendermene bene conto perchè ho avuto i miei primi rapporti solo da poco.
Aggiungo, anche se forse non c'entra molto, che a 19 anni ho dovuto subire un'operazione di circoncisione, e che prima che questa fosse effettuata, la sensibilità del glande era esagerata al punto da essere persino dolorosa.
Ringrazio chiunque voglia darmi consigli.
Nonostante la "tenera" età di 24 anni, ho difficoltà ad avere un'erezione; quando ciò avviene, essa viene mantenuta quasi sempre senza problemi, ma durante il rapporto non sento quasi nulla, neanche al momento dell'eiaculazione. Sospetto di avere questo problema da molto più tempo di quanto credevo, ma non ho mai avuto modo di rendermene bene conto perchè ho avuto i miei primi rapporti solo da poco.
Aggiungo, anche se forse non c'entra molto, che a 19 anni ho dovuto subire un'operazione di circoncisione, e che prima che questa fosse effettuata, la sensibilità del glande era esagerata al punto da essere persino dolorosa.
Ringrazio chiunque voglia darmi consigli.
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E' importante per prima cosa, escludere la causa organica della perdita d'erezione, facendo una visita andrologica (controllo testosterone, prolattina, PSA, LH, FSH).
Successivamente, se non dovessero risultare evidenti problemi organici, le consiglio di iniziare una terapia psicosessuale, per lavorare sulla probabile ansia da prestazione, che potrebbe essere alla base del disturbo, valutando anche un percorso in coppia con la partner...
Cordiali saluti.
Successivamente, se non dovessero risultare evidenti problemi organici, le consiglio di iniziare una terapia psicosessuale, per lavorare sulla probabile ansia da prestazione, che potrebbe essere alla base del disturbo, valutando anche un percorso in coppia con la partner...
Cordiali saluti.
Dr.ssa Monica Cappello
Psicologa - Sessuologa
http://cappellosessuologa.oneminutesite.it
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Utente
Temporaneamente la ringrazio del consiglio, e mi riservo di farle sapere in seguito. Purtroppo, per quanto riguarda il percorso in coppia, temo che ciò non sia possibile, perchè il rapporto è andato a deteriorarsi proprio per questo motivo, quindi almeno per il momento dovrò procedere da solo.
La ringrazio ancora.
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 01/04/2011.
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