Prostatite di tipo iii con eiaculazione precoce
Gentilissimi Specialisti,
vorrei innanzitutto ringraziarVi per le preziose informazioni da Voi fornite a tantissimi utenti su questo sito con notevole onestà professionale.
Ma i miei ringraziamenti non si fermano qui poiché, proprio leggendo i Vostri consulti, ho avuto la forza di decidermi ad affrontare alcune problematiche riguardanti la sfera sessuale che hanno peggiorato notevolmente la qualità della mia vita. Ho 36 anni e soffro di eiaculazione precoce sin dall’adolescenza. In passato questo problema non ha mai rappresentato un ostacolo insormontabile per una buona vita di coppia poiché ho avuto per ben 14 anni la stessa compagna con la quale avevo raggiunto una buona intesa, cercando di aggirare l’ostacolo con dei diversivi. Questo però, oltre a lasciarmi dentro sempre il dubbio e l’amarezza di non riuscire a soddisfare in pieno la mia partner, sospetto sia stato proprio la causa dei miei attuali problemi di salute: i rapporti (alla cui frequenza non avevamo di certo rinunciato) mi costringevano spesso e di continuo a frenare l’eiaculazione ed inoltre si concludevano sempre oralmente. Cosicché, nel corso degli anni, all’eiaculazione precoce si sono man mano aggiunti altri problemi quali lo stimolo continuo ad urinare, il dolore alla punta del pene durante la minzione, sensazione di peso e soffocamento dei testicoli ed un imbarazzante perdita di urina appena alcuni secondi dopo l’essere andato in bagno. La mia attuale partner ha avuto l’accortezza di non rassegnarsi alla situazione (come purtroppo il sottoscritto ha fatto per tanti anni, a causa di un micidiale mix di negligenza ed imbarazzo) e si è informata leggendo, anche il Vostro sito. Mi ha quindi convinto a rivolgermi all’urologo il quale, dopo un colloquio, l’analisi delle urine e l’antibiogramma dello sperma (entrambi negativi), l’ecografia (reni, vescica, prostata,) dalla quale risultano numerose calcificazioni alle pareti prostatiche dovute a precedenti infiammazioni, l’esplorazione transrettale, mi ha recentemente diagnosticato una “prostatite di tipo III con eiaculazione precoce” per la cura della quale mi ha consigliato di non farmi troppe illusioni e di non credere ai tanti santoni che promettono cure miracolose poiché attualmente le strategie terapiche richiedono tempi molto lunghi. Al momento sto prendendo LEVOXACIN 500mg (1c al dì x 15gg) e IDIPROST (1c al dì x 30gg), inoltre il dottore mi ha prescritto per l’eiaculazione precoce EMLA pomata (da applicare all’uopo 15-20 min prima del rapporto) ed un successivo controllo tra 40gg. La pomata funziona (anche se non provo certo le stesse sensazioni nel rapporto, ma sono disposto a sacrificarmi per la mia partner). Ora però il dilemma è: dipenderò per tutta la vita da una pomata per la mia serenità sessuale (francamente è mortificante…)? E soprattutto, potrò guarire un giorno senza vivere nel tormento di rimanere infertile proprio ora che sto per formarmi una famiglia? Volevo inoltre chiederVi se ritenete opportuna anche una contemporanea visita andrologica.
vorrei innanzitutto ringraziarVi per le preziose informazioni da Voi fornite a tantissimi utenti su questo sito con notevole onestà professionale.
Ma i miei ringraziamenti non si fermano qui poiché, proprio leggendo i Vostri consulti, ho avuto la forza di decidermi ad affrontare alcune problematiche riguardanti la sfera sessuale che hanno peggiorato notevolmente la qualità della mia vita. Ho 36 anni e soffro di eiaculazione precoce sin dall’adolescenza. In passato questo problema non ha mai rappresentato un ostacolo insormontabile per una buona vita di coppia poiché ho avuto per ben 14 anni la stessa compagna con la quale avevo raggiunto una buona intesa, cercando di aggirare l’ostacolo con dei diversivi. Questo però, oltre a lasciarmi dentro sempre il dubbio e l’amarezza di non riuscire a soddisfare in pieno la mia partner, sospetto sia stato proprio la causa dei miei attuali problemi di salute: i rapporti (alla cui frequenza non avevamo di certo rinunciato) mi costringevano spesso e di continuo a frenare l’eiaculazione ed inoltre si concludevano sempre oralmente. Cosicché, nel corso degli anni, all’eiaculazione precoce si sono man mano aggiunti altri problemi quali lo stimolo continuo ad urinare, il dolore alla punta del pene durante la minzione, sensazione di peso e soffocamento dei testicoli ed un imbarazzante perdita di urina appena alcuni secondi dopo l’essere andato in bagno. La mia attuale partner ha avuto l’accortezza di non rassegnarsi alla situazione (come purtroppo il sottoscritto ha fatto per tanti anni, a causa di un micidiale mix di negligenza ed imbarazzo) e si è informata leggendo, anche il Vostro sito. Mi ha quindi convinto a rivolgermi all’urologo il quale, dopo un colloquio, l’analisi delle urine e l’antibiogramma dello sperma (entrambi negativi), l’ecografia (reni, vescica, prostata,) dalla quale risultano numerose calcificazioni alle pareti prostatiche dovute a precedenti infiammazioni, l’esplorazione transrettale, mi ha recentemente diagnosticato una “prostatite di tipo III con eiaculazione precoce” per la cura della quale mi ha consigliato di non farmi troppe illusioni e di non credere ai tanti santoni che promettono cure miracolose poiché attualmente le strategie terapiche richiedono tempi molto lunghi. Al momento sto prendendo LEVOXACIN 500mg (1c al dì x 15gg) e IDIPROST (1c al dì x 30gg), inoltre il dottore mi ha prescritto per l’eiaculazione precoce EMLA pomata (da applicare all’uopo 15-20 min prima del rapporto) ed un successivo controllo tra 40gg. La pomata funziona (anche se non provo certo le stesse sensazioni nel rapporto, ma sono disposto a sacrificarmi per la mia partner). Ora però il dilemma è: dipenderò per tutta la vita da una pomata per la mia serenità sessuale (francamente è mortificante…)? E soprattutto, potrò guarire un giorno senza vivere nel tormento di rimanere infertile proprio ora che sto per formarmi una famiglia? Volevo inoltre chiederVi se ritenete opportuna anche una contemporanea visita andrologica.
[#1]
caro lettore,
il problema della eiaculazione precoce primaria ( una situazione sempre esistita, fin dai primi rapporti sessuali) rappresenta un grosso problema per l'andrologia.
Non esistono terapie "certe". Si possono utilizzare dei rimedi quali le creme anestetiche o i farmaci che agiscono sul meccanismo della Serotonina con risultati positivi in molti casi ma che tendono irrimediabilmente a cessare alla fine della terapia.
Sta per uscire un farmaco, della stessa classe, ma più specifico che dovrebbe "funzionare" meglio ma sempre di un rimedio si tratta.
Secondo una certa scuola di pensiero ogni uomo avrebbe un suo "tempo eiaculatorio" e sarebbe inutile cercare di modificarlo. L'interessato dovrebbe accettarlo e regolarsi di conseguenza nelle sue modalità di avvicinamento al rapporto, nelle sue maniere di "sedurre" la partner, nelle modalità e tempi di stimolo specifico della partner stessa per consentirle di conseguire un orgasmo, pensando che la contemporaneità della sensazione orgasmica è un ideale ma non è necessariamente indispensabile per poter definire un rapporto sessuale soddisfacente.
Comunque cerchi di seguire i saggi consigli del suo specialista per curare la infezione prostatica
cari saluti
il problema della eiaculazione precoce primaria ( una situazione sempre esistita, fin dai primi rapporti sessuali) rappresenta un grosso problema per l'andrologia.
Non esistono terapie "certe". Si possono utilizzare dei rimedi quali le creme anestetiche o i farmaci che agiscono sul meccanismo della Serotonina con risultati positivi in molti casi ma che tendono irrimediabilmente a cessare alla fine della terapia.
Sta per uscire un farmaco, della stessa classe, ma più specifico che dovrebbe "funzionare" meglio ma sempre di un rimedio si tratta.
Secondo una certa scuola di pensiero ogni uomo avrebbe un suo "tempo eiaculatorio" e sarebbe inutile cercare di modificarlo. L'interessato dovrebbe accettarlo e regolarsi di conseguenza nelle sue modalità di avvicinamento al rapporto, nelle sue maniere di "sedurre" la partner, nelle modalità e tempi di stimolo specifico della partner stessa per consentirle di conseguire un orgasmo, pensando che la contemporaneità della sensazione orgasmica è un ideale ma non è necessariamente indispensabile per poter definire un rapporto sessuale soddisfacente.
Comunque cerchi di seguire i saggi consigli del suo specialista per curare la infezione prostatica
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.8k visite dal 01/11/2007.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.