Anni e soffro di eiaculazione precoce
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Gentile Ragazzo,
mi associo al Dr.Di GRegorio nella risposta.
E’ indispensabile,ai fini diagnostici,investigare il tempo oggettivo dell’eiaculazione ,il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale, detto IELT,( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale),l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,di soddisfazione del paziente e della partner e la variabile associata alla preoccupazione ed ansia ed alle dinamiche della relazione in cui la disfunzione si manifesta.
Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, si parla di multifattorialità ,vi sono diverse cause,a vari livelli(personali,di coppia,iatrogeni, da cattivo apprendimentosessuale,generali,psicologici,intrapsichici),che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psico-sessuologico, psicoterapia, terapia di coppia ad orientamento sessuologico, trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale), farmaco on de mand( cioè al bisogno).
ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione
Legga se desidera, questo mio articolo, troverà spunti di riflessione.
Saluti.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/581-eiaculazione-precoce-solitudine-e-sofferenza-di-chi-ne-soffre.html
mi associo al Dr.Di GRegorio nella risposta.
E’ indispensabile,ai fini diagnostici,investigare il tempo oggettivo dell’eiaculazione ,il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale, detto IELT,( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale),l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,di soddisfazione del paziente e della partner e la variabile associata alla preoccupazione ed ansia ed alle dinamiche della relazione in cui la disfunzione si manifesta.
Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, si parla di multifattorialità ,vi sono diverse cause,a vari livelli(personali,di coppia,iatrogeni, da cattivo apprendimentosessuale,generali,psicologici,intrapsichici),che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psico-sessuologico, psicoterapia, terapia di coppia ad orientamento sessuologico, trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale), farmaco on de mand( cioè al bisogno).
ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione
Legga se desidera, questo mio articolo, troverà spunti di riflessione.
Saluti.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/581-eiaculazione-precoce-solitudine-e-sofferenza-di-chi-ne-soffre.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 25/03/2011.
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