Cialis e levitra

Gentilissimi dottori,
il mio andrologo mi ha da circa un mese prescritto levitra 10 mg da spezzare in due per 3 volte la settimana.per un periodo di assunzione di due mesi,a causa di una fibrosi peniena.Mi ha consigliato di usarlo poi al momento del "bisogno".in questo caso enza spezzare la pastiglia..Ora.assumendo 5 mg non ho nessun effetto collaterale,ma la pastiglia da 10 mg mi provoca un pò di fastidioso mal di testa. Volevo chiederVi se era possibile assumere il levitra da 5 mg i tre giorni settimanali,e sostituirlo al bisogno con il cialis,che pare abbia meno effetti indesiderati.Cosa ne pensate?E'un problema l'eventuale concomitanza dei due farmaci? ...........Un'ultima domanda:in alcuni paesi viene utilizzato il befar per provocare l'erezione.Pare che abbia risultati migliori dei farmaci orali in quanto risulta meno influente il fattore che potrebbe provocare l'ansia da prestazione. Qual'è la Vostra opinione? .GRAZIE INFINITE PER IL SERVIZIO CHE CI FORNITE!!!!!
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Levitra o cialis non per la cura della ipp ma forse per la terapia di una poca potenza su base psicogena.
Cmq non ho esperienza di un tale approccio terapeutico,ancora di più perchè Lei dichiara di avere 34 aa.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
concordo con il collega, cmq per la terapia al bisogno il cialis va bene

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,se si é trovato bene con levitra 5 mg. credo che non sia ottimale assumere al bisogno il cialis,il quale,tralaltro,ha mediamente un inizio di attività meno veloce ,nonché possibili effetti collaterali simili a quelli del levitra ed alcuni altri precipui (mal di schiena,gambe pesanti etc.).Vedo un pò di confusione nella terapia,in quanto non é stato affatto dimostrato una efficacia di questo gruppo di farmaci sulla fibrosi dei corpi cavernosi...(a 34 anni...).Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Ritengo opportuno consigliarle un'unica linea di terapia: o col levitra o col cialis che tralaltro sono molecole cugine.
La riabilitazione dei corpi cavernosi ottenibile con l'uso regolare di questi prodotti a bassi dosaggi e per periodi prolungati potrebbe avere un razionale nel restituire maggior trofismo e combattere la fibrosi.
L'uso al bisogno è invece finalizzato al trattamento della disfunzione erettile.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte,esaudienti e rapide....... Per quanto riguarda il befar,solo a titolo di curiosità,non avete risposte concrete da darmi? Ancora grazie!
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
in realtà, a parte le considerazioni sul tipo di schema teraputico che possono essere al limite anche condivisibili, direi che adoperare un solo tipo di farmaco potrebbe essere la scelta migliore. Anche perchè, quello che lei vorrebbe adoperare al momento del bisogno non ha proprio la rapidità di azione che sarebbe utile allo scopo immediato.
A proposito dell'altro farmaco che Lei cita in conclusione della Sua mail, posso dirLe che il principio attivo di cui è composto è Alprox-TD, in pratica un derivato dell'aprostadil, sostanza ben nota nella terapia della disfunzione erettile attraverso iniezioni direttamente nei corpi cavernosi penieni.
Tale sostanza può essere di valido aiuto, anche se la via di somministrazione può risultare spesso dolorosa. Il farmaco in questione aggira questo ostacolo. Essendo una crema, può essere applicabile per uso esterno. Il meccanismo di azione è vasodilatatorio dei vasi penieni. In defintiva potrebbe essere una valida alternativa. Ma ne discuta sempre, PRIMA, con il Suo Andrologo. E non dimentichi di approfondire, insieme al Collega, la diagnosi iniziale di "fibrosi" peniena.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO



Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Grazie a tutti x le risposte.e a Lei dottor Martino,x la sua particolare attenzione alle nostre problematiche. . Stia tranquillo,io non sono un paziente "fai da te".Parlando del Befar,l'andrologo disse che in alcuni soggetti potrebbe essere particolarmente indicato,ma risulta pressochè impossibile trovarlo. Cordiali saluti a tutti Voi.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ancora un affettuoso saluto ed un augurio speciale per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore,
anch'io concordo sulla necessità di fare una più corretta e mirata diagnosi del suo problema.La terapia indicata dal collega sembra riferita più ad un problema vascolare. Infine per quanto riguarda il Befar è una formulazione costituita da una crema che contiene ProstaglandinaE1 (Alprostadil) e anche questa comunque non ha nessuna indicazione in presenza di una fibrosi dei corpi cavernosi del pene.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con il collega Beretta

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
spero che molti dei frequentatori del nostro Forum abbiano letto la Sua ultima mail. E' importante che il "fai da te" scompaia nel momento di affrontare qualsiasi problematica inerente il bene prezioso della salute, intesa in senso generale, sia in quanto benessere fisico che psico-fisico.
Mi complimento per il Suo modo di proporsi di fronte al problema che Le è capitato.
Ci tenga sempre informati, se lo desidera.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
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