Prostatite, probabilmente cronica

Sono un uomo di 34 anni, in buono stato di salute generico, abbastanza sportivo, e sono qui a chiedervi alcuni consigli, per meglio vivere con il problema che mi affligge.
Sono un commercialista, consulente del lavoro; professione che in alcuni periodi dell'anno crea forte stress ed ore inimmaginabili di lavoro.
Ho un carattere sensibile, con forti stati d'ansia soprattutto da quando a 26 anni ho lasciato la mia prima ragazza, con la quale progettavo il futuro, negli anni successivi mi sono sposato e separato con i riflessi psicologici che potrete immaginare (irregolarità nell'alimentazione e un utilizzo non consono di alcol e superalcolici...diciamo un utilizzo sopra la media, giorni in cui l'acqua non era da me neanche assunta per intenderci), vi dico ciò per inquadrare al meglio la situazione. Beh, da circa quattro anni ho iniziato a soffrire di bruciori più o meno forti alla minzione e tutti quei sintomi identificativi di una prostatite (diminuzione del getto ecc). Mi sono rivolto ad un urologo che mi ha prescritto degli antinfiammatori che mi hanno aiutato per brevi periodi, esami negativi. Il problema era costante ma il mio lavoro mi portava a trascurare la sintomatologia. Fino a che questa non si è presentata con forza ed ho dovuto affrontare di petto il problema. I problemi a livello sessuale erano e sono i più fastidiosi, non sono mai stato un uomo con una durata particolare ma l'eiaculazione precoce e le fitte alla zona dell'ano mi hanno spinto nuovamente dall'urologo. Dunque dopo una prima terapia ho avuto un beneficio ma non ho risolto il mio problema, così mi sono rivolto ad un andrologo che dopo esplorazione rettale, mi ha detto che ho una bella prostata infiammata...che il percorso sarà lungo ma la situazione potrà migliorare notevolmente. (il mio spermiogramma secondo oms 2010 è normale anche se il mio liquido è diventato giallastro e particolarmente grumoso, inoltre non ho più il getto di una volta tranne che dopo una lunga stimolazione, in 6 mesi di tentativi la mia ex moglie non è rimasta incinta). Mi ha prescritto levoxacin 500 per 10 giorno dopo zitromax per 5 giorni, topster per 10 giorni x 4 mesi e permixon per 4 mesi. Ora il primo urologo mi ha consigliato priligy per l'eiaculazione e viagra per l'eventuale perdita di libido, che non noto in quanto basta un breve periodo di astinenza e mi basta una carezza della mia partner per avere subito una risposta o un bacio anche non troppo appassionato (ma è normale ancora a questa età). Comunque voglio superare il problema "prostatite" in primis, e cercare di avere un buon rapporto sessuale con la mia partner così volevo chiedervi cosa ne pensavate della terapia prescritta e se l'utilizzo di priligy, e preservativi ritardanti (che già uso con sufficienti risultati in termini di tempo) e all'occorenza viagra o cialis possono essere presi in concomitanza alla teraia prescritta. Spero di avere un vostro riscontro, scusate ma è difficile riassumere tutto e chiedervi un parere.Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Segua ora le indicazioni datele dal suo urologo; il primo problema da risolvere, se presente una prostatite, è proprio questa infiammazione delle vie seminali e poi a scaletta valutare e risolvere tutti gli altri problemi da lei denunciati.

Comunque, se desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche urologiche ed andrologiche a livello, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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