Perchè da circa 6 mesi ho dei problemi di calo del desiderio accompagnato da difficoltà nel
Gentili Dottori,
chiedo il vostri aiuto perchè da circa 6 mesi ho dei problemi di calo del desiderio accompagnato da difficoltà nel mantenimento dell'erezione. Ho 52 anni e fino a sei mesi fa una vita sessuale regolare con mia moglie con la quale vivo da circa 25 anni. Mi sono rivolto ad un andrologo che mi ha prescritto degli esami che vi elenco per avere un vostro primo parere con la speranza di riuscire a trovare un pò di conforto ad un ansia che sta incidendo fin troppo sulla mia sfera sessuale:
Testosterone plasmatico: 5,66 ng/ml
Testosterone libero: 17,5 pg/ml
Prolattina: 11,9 ng/ml
F.S.H. : 9,5 m/U/ml
L.H. : 5,00 mU/ml
S.H.B.G. : 37,6 nmol/l
FT3: 3,53 pg/ml
FT4: 1,10 ng/dl
Tireotropina: 2,28 microUl/ml
Con la speranza che questi dati possano essre utili per una prima valutazione da parte vostra e quindi per una risposta che possa in qualche modo tranquillizzarmi o al contrario che possa essere da stimolo per la ricerca di una soluzione al mio problema il quale sta occupando buona parte dei miei pensieri.
Un grazie anticipato e un cordiale saluto.
chiedo il vostri aiuto perchè da circa 6 mesi ho dei problemi di calo del desiderio accompagnato da difficoltà nel mantenimento dell'erezione. Ho 52 anni e fino a sei mesi fa una vita sessuale regolare con mia moglie con la quale vivo da circa 25 anni. Mi sono rivolto ad un andrologo che mi ha prescritto degli esami che vi elenco per avere un vostro primo parere con la speranza di riuscire a trovare un pò di conforto ad un ansia che sta incidendo fin troppo sulla mia sfera sessuale:
Testosterone plasmatico: 5,66 ng/ml
Testosterone libero: 17,5 pg/ml
Prolattina: 11,9 ng/ml
F.S.H. : 9,5 m/U/ml
L.H. : 5,00 mU/ml
S.H.B.G. : 37,6 nmol/l
FT3: 3,53 pg/ml
FT4: 1,10 ng/dl
Tireotropina: 2,28 microUl/ml
Con la speranza che questi dati possano essre utili per una prima valutazione da parte vostra e quindi per una risposta che possa in qualche modo tranquillizzarmi o al contrario che possa essere da stimolo per la ricerca di una soluzione al mio problema il quale sta occupando buona parte dei miei pensieri.
Un grazie anticipato e un cordiale saluto.
[#2]
Utente
Grazie della sua celere risposta Dott. Conti. Mi consulterò a breve con il mio andrologo il quale ha previsto anche un ecocolordoppler penieno per il mio caso che mi preoccupa anche per l'elevato costo e magari non risiede lì la causa del mio problema. Leggendo un pò quae la mi sto rendendo conto che forse mi sto avvitando in pensieri ossessivi che mi deprimono ( come lei paventa)e che mi impediscono di ottenere una vita sessuale soddisfacente come fino a poco tempo fa. Vedremo se il mio medico mi indirizzerò verso una terapia di carattere psicosessuologico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#3]
Una componente di tipo emotivo è frequente nella Disfunzione erettile, specialmente nella Sua (e mia..) fascia d'età. Un bravo andrologo sà valutare anche questo aspetto e capire quale peso può avere l'ansia nel Suo quadro complessivo, per aiutarLa a disinnescare la "bomba" psichica!
[#4]
Gentile Signore,
mi associo al Dr.Conti nella risposta.
Oggi in clinica, si parla di "etiologia mista" del d.e, proprio per l'inscindibilità dell'aspetto psichico, emozionale e relazionale, dall'aspetto meramente organico.
Un approccio poliedrico alle sue difficoltà erettive, credo potrebbe essere una valida strategia terapeutica, il corpo inoltre ha una "memoria corporea" del fallimento, quindi se non si investigano le cause altre da quelle organiche e si decondiziona il circolo vizioso, la disfunzione tenderà a riproporsi.
Legga, se desidera, questo mio articolo, troverà degli spunti di riflessione.
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html
mi associo al Dr.Conti nella risposta.
Oggi in clinica, si parla di "etiologia mista" del d.e, proprio per l'inscindibilità dell'aspetto psichico, emozionale e relazionale, dall'aspetto meramente organico.
Un approccio poliedrico alle sue difficoltà erettive, credo potrebbe essere una valida strategia terapeutica, il corpo inoltre ha una "memoria corporea" del fallimento, quindi se non si investigano le cause altre da quelle organiche e si decondiziona il circolo vizioso, la disfunzione tenderà a riproporsi.
Legga, se desidera, questo mio articolo, troverà degli spunti di riflessione.
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Dottoressa Randone,
la ringrazio tanto della sua risposta. Ho letto il suo articolo tutto d' un fiato e di spunti di riflessione ne ho trovati praticamente in ogni parola. Ho paura che il mio problema risieda infatti nella mutata sessualità di mia moglie, 45 anni, splendida donna. Stiamo insieme da 25 anni e praticamente posso dire che siamo cresciuti insieme ma mentre la mia sessualità è rimasta più o meno la stessa la sua è cresciuta con il suo crescere come donna. E' probabile che la sua crescita sessuale coincida con una mia naturale e inesorabile perdita di potenza sessuale e questo possa causare una mia ansia di prestazione dovuta principalmente al mio desiderio di essere in grado di soddisfarla per il grande amore che nutro per lei. Premetto che il suo atteggiamento nei miei confronti è assolutamente amorevole e mai e poi mai mi ha fatto pesare qualche mia prestazione insoddisfacente. Dal momento che il problema nasce dentro di me credo proprio di avere bisogno di un esperto sessuologo che possa aiutarmi in questo percorso. Io abito nell'Hinterland milanese dottoressa, le chiedo se per caso conosce qualcuno al quale posso rivolgermi per un consulto?
Con la speranza di una sua risposta la saluto cordialmente.
P.S.
Ringrazio anche il Dottor Conti per avermi risposto.
la ringrazio tanto della sua risposta. Ho letto il suo articolo tutto d' un fiato e di spunti di riflessione ne ho trovati praticamente in ogni parola. Ho paura che il mio problema risieda infatti nella mutata sessualità di mia moglie, 45 anni, splendida donna. Stiamo insieme da 25 anni e praticamente posso dire che siamo cresciuti insieme ma mentre la mia sessualità è rimasta più o meno la stessa la sua è cresciuta con il suo crescere come donna. E' probabile che la sua crescita sessuale coincida con una mia naturale e inesorabile perdita di potenza sessuale e questo possa causare una mia ansia di prestazione dovuta principalmente al mio desiderio di essere in grado di soddisfarla per il grande amore che nutro per lei. Premetto che il suo atteggiamento nei miei confronti è assolutamente amorevole e mai e poi mai mi ha fatto pesare qualche mia prestazione insoddisfacente. Dal momento che il problema nasce dentro di me credo proprio di avere bisogno di un esperto sessuologo che possa aiutarmi in questo percorso. Io abito nell'Hinterland milanese dottoressa, le chiedo se per caso conosce qualcuno al quale posso rivolgermi per un consulto?
Con la speranza di una sua risposta la saluto cordialmente.
P.S.
Ringrazio anche il Dottor Conti per avermi risposto.
[#7]
Mi permetto di ribadire comunque che la verosimile etiologia mista ( in parte organica, in parte psicogena) colloca il Suo problema in una zona di confine in termini di competenza: in pratica, alla Sua età può essere utile imparare ad accettare che l'organismo cambia e così anche la sessualità, che tende a diventare più "quieta" con gli anni. Imparare a comprendere ed accettare questo in armonia con l'universo (in questo caso familiare) è terreno di gioco del sessuologo, ma se poi Le serve comunque un supporto farmacologico per soddisfare le Sue fantasie, alla fine si ritroverà dal farmacista.
In questo campo è bene non perdere di vista la competenza andrologica, la quale ricordo non consiste solo nel prescrivere accertamenti o farmaci, ma anche nel saper dirimere l'origine delle problematiche raccontate dal paziente e consigliare il giusto approccio: anche quello sessuologico se del caso.
In questo campo è bene non perdere di vista la competenza andrologica, la quale ricordo non consiste solo nel prescrivere accertamenti o farmaci, ma anche nel saper dirimere l'origine delle problematiche raccontate dal paziente e consigliare il giusto approccio: anche quello sessuologico se del caso.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 14/03/2011.
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