Dolenzia al pene
Gentili medici,ho scritto piu' volte in questo forum raccontando che in seguito ad un trauma pienino ebbi svariate problematiche urologiche che si sovraepposero impedendo una lucida visione dei singoli sintomi.Il trauma fu durante sfregamenti da vestito,con pene perpendicolare all'addome,nessuna piegatura dello stesso,senza ematomi o gonfiori,eccetto fuoriuscita di sangue e dolore alla punta.No problemi di erezione ma Successiv iniziai ad accusare e lo e' ancora adesso una blanda e occasionale dolenzia al pene che si verifica in occasioni di alcune fasi precise:durante il passaggio dalla fase di flaccidita' all'erezione,per poi poter sparire a pene eretto,oppure esattamente sotto pressione del pollice a pene eretto impugnato,oppure sensibilita' diffusa al contatto senza una regola precisa.Premetto che sono affetto da una curvatura congenita non importante e in conseguenza del trauma non ho visto aumento della curvatura.Non difficolta' ad avere erezioni,o problemi di "durezza".Il pene morfologicamente mi appare non variato.Due andrologi mi hanno visitato e uno ha fatto una visita manuale accurata dello stesso dicendo che era tutto ok(due anni fa),recentemente nello studio un altro mi ha visto ecograficam il pene senza evidenziare fibrosi.Non avendo rapporti non so il comportam dell'attrezzo in campo,ma questa dolenzia ha il suo impatto psicologico...Non vorrei che mi trovassi nella fase infiammatoria dell'induratio ma in questo caso questa fase potrebbe durare per due anni o piu'?oppure visono altre cause che possono portare alla dolenzia del pene?vi sono terapie efficaci che si possono ancora attuare?grazie
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Caro signore non escludo che la dolenzia da lei riferita possa essere ancora una sequela a distanza del pregresso trauma. Non mi sembra opportuno consigliarle l'uso di terapie antidolorifiche, ma alla luce dei risultati ecografici buoni e della sua condizione di recurvatum congenito, valuterei insieme ad un urologo della sua zona l'evoluzione della situazione.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
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Utente
ringrazio della celere risposta.Domani andro' dall'andrologo.Non nascondo di essere un po' preoccupato.Quando ebbi l'epididimite l'infiammazione impiego' un anno esatto per sparire definitivamente,ma questa blanda dolenzia al pene non e' mai sparita del tutto e temo che l'unica soluzione sia impararci a convivere.questa infiammazione dei corpi cavernosi puo' essere trattata solo con farmaci antidolorofici?O magari ci sono altri farmaci efficaci?Inoltre questa dolenzia potrebbe essere imputata anche a prostatite o nasce proprio dal pene?
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Caro Utente,la sintomatologia da Lei riferita non fa in alcun modo pensare ad in'infiammazione dei corpi cavernosi o,peggio,ad un inizio di induratio penis,.E' chiaro che non potendoLa visitare tutto é sub judice però ragioni positivo e ci informi sull'esito della visita.Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
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Utente
Indubbio e' il nesso trauma pienino e attuale dolenzia,proprio perche' questa e' insorta solo dopo questo trauma.Anche toccando il pene da flaccido questo e' indolenzito.E' per ottenere un erezione devo trattarlo "delicatamente".Ho fatto un tampone uretrale che e' negativo.Gli andrologi che mi hanno visitato non mi hanno fatto fare un ecocolordoppler pienino.Non so a che razza di patologia fare riferimento e se ne verro' fuori.Fino ad adesso ho superato la cosa "cercando di non pensarci"mentre quando mi ci fisso cado nel piu' cupo sconforto.Mi rincuora sapere che c'e' qualcuno qui pronto a far luce su argomenti di cui malvolentieri si parla.saluti
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E'la nostra Professione, Caro Utente.
Si concentri di meno sul suo problema e programmi con fiducia la visita venereologica cui necessita al fine di delineare le con-cause (psico-fisiche?) che conducono al mantenimento di una situazione un pò confusa.
Carissimi Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Specialsita Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Si concentri di meno sul suo problema e programmi con fiducia la visita venereologica cui necessita al fine di delineare le con-cause (psico-fisiche?) che conducono al mantenimento di una situazione un pò confusa.
Carissimi Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Specialsita Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4k visite dal 28/10/2007.
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