La prostata dolente

grazie del servizio offerto, espongo il mioproblema:
da due mesi ho problema a raggiungere e mantenere l'erezione, anche durante il rapporto sessuale è comunque più debole. In concomitanza ho problemi intestinali con feci spesso nastriformi o spugnose.
sono andato da un urologo , ho spiegato il sintomo che ho(infatti non ho problemi invece ad urinare, ho solo difficoltà di erezione con male alla schiena e alle gambe) che tramite palpazione della ghiandola mi ha diagnosticato prostatite perchè ha trovato la prostata dolente e spugnosa.
mi ha dato 1 cp di prostamev e 1 supposta proxelan per 30 giorni. Ha escluso altri accertamenti: mi ha detto che siccome ho 35 anni è impossibile il tumore alla prostata; quindi niente PSA e niente Eco transrettale.
La diagnosi vi trova concordi? seguo la cura da 6 giorni con scarsi miglioramenti e nessun sul lato dell'erezione.
ho poi l'impressione che prima siano venuti i problemi intestinali e dopo le difficoltà erettive , ci può essere un collegamento?
grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
i legami con deficit rettivo sono possibili, pertanto segua la terapia con fiducia e segua da vicino il collega. Eviti thè caffè piccanti ed insaccati. Se il problema erettivo permanesse magari vi sono altre cause, ne parli col collega che ha seguito approccio corretto e tenga presente che non sempre prostaitite guarisce al volo.
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
gentile dottore,
la ringrazio.
ancora un consulto:
ormai è circa 1 mese che seguo la cura che concludo questa settimana.
i sintomi sono rimasti gli stessi: difficoltà di arrivare e mantenere l'erezione anche durante il rapporto con la mia partner. Nessun fastidio ad urinare.Si è aggiunto un po' di fastidio al fianco dx all'altezza delle costole

fatti accertamenti invece dal punto di vista dei disturbi intestinali:
tramite esame delle feci mi hanno trovato positivo ad helicobcter pylori ed inizio la cura per eliminarlo che concluderò tra 1 settimana.

l'urologo mi ha detto che probabilmente i problemi di erezione se ne andranno al ristabilirsi dell'intestino e dello stomaco.
da qui le mie domande:
- ma l'helicobacter può dare effetti anche sulla prostata oltre che sulla digestione ?
- ci può essere prostatite che non causa problemi urinari insieme a quelli erettivi?
- a 35 anni sono da escludere altri accertamenti come mi ha detto l'urologo?

io comincio ad essere preoccupato soprattutto per la mia vita di coppia e comincio a pensare a cose più gravi della prostatite, ma non ho avuto mai casi in famiglia.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
faccio copia incolla visti i quesiti
- ma l'helicobacter può dare effetti anche sulla prostata oltre che sulla digestione ? NO
- ci può essere prostatite che non causa problemi urinari insieme a quelli erettivi? SI
- a 35 anni sono da escludere altri accertamenti come mi ha detto l'urologo? IN PRESENZA DI PERSISTENZA DIO DEDFICIT ERETTIVI FAREI ECODOPPLER BASALE E DINAMICO DEL PENE ED ESAMI ORMONALI, MA E' OPINIONE VIA INTERNET,
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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
gentile dottore,
vedrò l'urologo la prox settimana per andare verso gli accertamenti che mi consigliava.
ho una curiosità: capisco bene che helicobacter e prostata non hanno niente a che vedere, ma il fatto che gli antibiotici presi (zimox e macladin) per debellare l'helicobacter abbiano temporaneamente migliorato e quasi eliminato i miei disturbi di erezione , può dare indizi sulla possibile causa del mio deficit di erettivo?
grazie....chiaramente sentirò anche il mio urologo , ma manca ancora una settimana e volevo conoscere il suo parere
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
magari gli antibiotici hanno fatto bene ad entrambe le cose, non è la prima volta.
[#6]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
la ricontatto a distanza di mesi. In questo periodo i problemi di erezione sono stati altalenanti (mai però tornato al 100%)
ho fatto controllo del psa e degli ormoni e tutto è nella norma.

all'ultima visita dall'urologo (settimana scorsa) la mia prostata risulta assolutamente in forma ed infatti non ho altri sintomi dolorosi, ma permaneva il deficit erettivo ed il dottore mi ha consigliato (l'aveva fatto anche alle visite precedenti , ma non avevo seguito il consiglio) di utilizzare al bisogno levitra 10 mg.
ho seguito il consiglio e mentre la prima volta che l'ho usato non ho avuto nessuna risposta positiva, la seconda volta tutto è andato bene e la mia erezione è tornata.
Capisco che sul momento è stato l'effetto del medicinale , ma quello che mi ha sorpreso è che dal giorno successivo la mia erezione è tornata come prima di questi mesi, senza assumere la pillola.
Il dottore mi aveva parlato di una sorta di capacità riabilitante, ma a quanto ne so levitra non ha effetto curativo nè una durata di più giorni.
devo quindi pensare che il mio fosse un problema psicologico?
volevo cortesemente una sua opinione.

grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
L' effetto riabilitante di quei farmaci e più desiderato che reale, penso anche io ad una sorta di meccanismo psicogenoo. Chieda qal collega la diagnosi di natura del suo problema erettiòle: problema ormonale?, prostitico? circolatorio? psicogeno?
[#8]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
grazie dottore. chiederò senz'altro al mio urologo. una cosa non mi è chiara: non mi pare mi abbiano fatto fare accertamenti relativamente alla circolazione del sangue.
in una delle prime visite l'urologo mi diceva di escludere il fattore circolatorio perchè il problema si sarebbe verificato troppo improvvisamente (in effetti prima non avevo problemi ed ho avuto anche un figlio).
che tipo di esame dovevo fare per verificare il fattore circolatorio? (lo chiedo in caso tornassero i problemi)
tra l'altro mi pare che l'urologo mi avesse detto di non credere che la fuga venosa possa essere individuata come causa di DE.
concorda o è meglio cambiare dottore?
grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/357-deficit-erettivo-da-fuga-venosa-l-araba-fenicia.html
La diagnosi di fuga venosa serve esclusivamente a rimpiguare le tasche di soggetti che non oso definire medici alla ricerca spasmodica di clienti.
La raccolta di notizie cliniche ha la stessa efficacia dell' ecodoppler a dare un quadro di insieme della circolazione del pene. Personalmente eseguo sempre ecodoppler basale e dinamico del pene nel corso della prima visita, non tanto perchè ne abbia bisogno per capire come sono messe le cose, ma per convincere la persone che hanno o non hanno un problema vascolare.
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