Erezione:difficolta' nel mantenerla

Innanzi tutto un ringraziamento ai medici specialisti che avranno la gentilezza di “analizzare “ il mio caso…
Sono un 38 enne (quasi 39) che da qualche tempo (parlerei dell’ordine di qualche mese) ha cominciato a riscontrare che qualcosa non va..
Quelli che potevano essere dei segnali precedenti forse non sono mai stati presi in considerazione, o comunque imputavo la questione al momento o al partner del momento per cui non gli davo peso.
Quello che poi ho notato e’ che tutto cio’ cominciava a presentarsi con piu’ regolarita’.
Veniamo al dunque…

E’ da un po’ che noto una serie di problemi nel riuscire a mantenere un rapporto sessuale.
Cio che si verifica e’ che l’erezione (presente in una fase iniziale) viene a scomparire o a ridursi notevolmente.
Ricordo fino a non troppo tempo fa che le erezioni erano soddisfacenti e vigorose, tranne delle volte in cui notavo qualche problemino ma a cui non davo peso.. mentre ora ritengo sia piu difficoltosa.
Per riuscire a mantenerla (anche se non completamente) sono costretto a sollecitare manualmente il pene.
Tutto cio ovviamente sta cominciando ad avere dei risvolti di natura psicologica , nonché problemi nel conoscere nuove persone: e’ un cane che si morde la coda.

Mi sembra corretto dire, che sono omosessuale e che nel sex il mio e’ un ruolo esclusivamente attivo, pertanto e’ chiaro quanto la cosa mi stia preoccupando.

Nella pratica della masturbazione ho notato una maggiore capacita’ nel raggiungere una erezione soddisfacente, ma quello che ho notato (e che piu mi fa pensare..) e’ una diminuzione dell’erezione stessa se interrompo l’atto di sollecitazione.

Ovviamente ho consultato un andrologo, il quale imputava il tutto a una forma di stress-ansia e consigliava una chiacchierata con un sessuologo.
Per chiarire meglio lo stato delle cose ho spinto un po per fare degli esami diagnostici anche perche’ contestualmente a tutto cio’ ho l’impressione di una riduzione della libido, della voglia di fare sex ma ahime non capisco se cio e’ imputabile alla paura di questo problema..o se a motivazioni realmente organiche.

Mi sono stati prescritti degli esami ormonali che ho eseguito oggi e ai quali avro’ a breve i risultati ed un ecocolordoppler penieno dinamico.

Tengo a precisare che nel corso dell’esame dopo l’iniezione, non sono riuscito a raggiungere una erezione soddisfacente. Era presente una erezione ma assolutamente non rigida.
Lo specialista ha detto che cio non era un problema ai fini della valutazione dell’esame.
Solo successivamente a esame concluso da un po, c’e’ stata una erezione un po migliore ma comunque non totale e completa come intendo io.


Da questo non e’ emerso niente di anomalo: riporto i punti importanti.
-i piani di scansione long e trasv in condiz base documentano la normalita morfo strutturale della fascia di buck, dei corpi cavernosi e del corpo sponginoso uretrale.il setto intercavernoso appare di spessore e costituzione normale in tutto il suo decorso.
Le arterie cavernose mostrano normali echi parietali e buona pulsatilita’. L’arteria cavernosa dx ha un diametro di mm 1.1prossimalmente (regione crurale) e di mm 0,8 distalmente (terzo medio). L’arteria cavernosa sinistra mm 1,2 e 0,8
FASE DINAMICA.
iniezione intracavernosa di PGE 10 µg nel corpo cavernoso dx.
Diametro arterie cavernose: arteria dx mm2,3 arteria sinistra mm 2,3
Normale incremento dei diametri arteriosi con buona pulsatilita’.
VALUTAZIONI FLUSSIMETRICHE
Arteria DX V.P.S 83,9 cm/s V.T.D. 0 cm/s I.R. 1 S.R.T 95 msec
Arteria SIN V.P.S 78 cm/s V.T.D. 0 cm/s I.R. 1 S.R.T. 95 msec

VPS v.n.>30cm/s
VTD v.n. < 5 cm/s
IR v.n. 1- 0,8
SRT v.n.< 110 msec

COMMENTO
Nella prima fase (fase di tumescenza precoce) si rileva un normale e progressivo aumento sia della componente sistolica della curva spettrale sia di quella diastolica.
Nella seconda fase (fase di tumescenzA tardiva) si evidenziano normali valori di VPS e di velocita di flusso nella vena dorsale profonda con normale riduzione dell’onda diastolica delle arterie cavernose.
Buona la pulsatilita’ arteriosa e normali gli indici flussimetrici.

Nella norma lo studio morfo-strutturale penieno.
La valutazione color power doppler evidenzia valori degli indici flussimetrici nella norma con assenza di alterazioni vascolari del distretto penieno.

Vostri commenti??

Ora delle domande a Voi specialisti:
-ho letto diversi articoli in questo sito su questa problematica…e si parla spesso di “fughe venose”.
Queste sono rilevabili dall’esame che ho fatto?
Il fatto che anche durante la masturbazione, nel momento in cui cesso la stimolazione ho una riduzione dell’erezione mi fa pensare a questa ipotesi…
E’ curabile e in che modo? Un amico di un mio amico gli era stato riscontrato proprio cio’….non conosco bene la cura…ma so che ha fatto una cura con delle piccole iniezioni, ed ha risolto… in cosa consiste?

[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gemtile utente,
Dal mio punto di vista ha sicuramente bisogno sia di una terapia andrologica adeguata che sessuologica integrata per analizzare se la sua situazione di omosessualità influisca in questa fase psicologicamente sul meccanismo della erezione; per quanto riguarda l'esame ecocolordoppler serve a verificare la efficienza delle sue arterie (che è risultata nella norma) e la presenza di eventuali fughe venose (che non sono state rilevate). Come ulteriore eseme potrebbe essere utile una rigidometria notturna computerizzata.

cordiali saluti

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo dottor Scalese,
La ringrazio per la risposta tempestiva.

relativamente all'aspetto psicologico,non ho difficolta' nell'ammettere che non sono un gay completamente accettato, ma nello stesso tempo penso di poter dire di vivere la sessualita' piuttosto serenamente.

per assurdo in passato (quando i conflitti interiori erano notevolmente piu numerosi e forti) non avevo alcun problema.

Lei pensa che cmq la componente psicologica possa avere un peso rilevante...amplificando la sua azione con delle questioni fisiche che non funzionano alla perfezione?

Se l'ecodoppler non ha ravvisato problematiche, necessariamente allora il problema deve stare nei dosaggi ormonali? possibile che in me sia gia cominciata questa "fase di discesa"?

Sinceramente non so cosa augurarmi...quale essere il "male minore" tra una questione psicologica(non mi sembra di ravvisare chissa quali problemi in me..), vascolare (ma l'ecodopppler sembra smentire cio..), o ormonale (vedremo i risultati...), sta di fatto che tutto cio mi sta portando a un discreto sconforto ed apatia

[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Qunado si genera un problema simile la causa è multifattoriale c'è sicuramente una componente psicologica che magari inconscimente si vuole far finta che non esista: ad esempio l'ansia di affrontare un nuovo rapporto con il terrore che cali all'improvviso l'erezione, il calo del desiderio sessuale come indice indiretto di un meccanismo mentale aberrante di repulsione della sessualità ecc; queste sono già dei dettagli che ho potuto tirar fuori da una striminzita consultazione virtuale, immagini quanti elementi vengono a galla se si ha un colloquio reale con professionisti seri: se la causa emerge è anche più semplice affrontarla e risolverla!
E' però necessario in questa fase un costante supporto medico.
Cordiali saluti
[#4]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore,

il sospetto che lei possa essere affetto da una problematica vascolare di tipo Veno Occlusivo sembrerebbe da sospettare.
L'esame ecocolordoppler valuta la capacità delle arterie di rispondere ad uno stimolo farmacologico e "può" far sospettare una disfunzione venocclusiva.
In un caso come il suo l'utilizzo delle iniezioni intracavernose potrebbe essere un buon metodo di ottenere una erezione rigida
qualche informazione su www.erezione.org
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#5]
Utente
Utente
domanda..

1)l'utilizzo di tali iniezioni intracavernose, e' da effettuarsi prima di ogni rapporto sessuale al fine di ottenere la necessaria rigidita', o e' una possibile forma di cura?
in sostanza il problema venoso occlusivo ha una qualche forma di cura?

2)in che modo puo' essere diagnosticato con "certezza"?

3)ho letto di tutto e di piu su internet (sappiamo che spesso ci sono informazioni errata..parziali..) e mi sembra di aver trovato che una valida forma di diagnosi e' l'utilizzo di un vasodilatatore tipo viagra-cialis i quali dovrebbero garantire una efficace erezione. se questa viene cmq a mancare cio' e' imputabile a una fuga venosa. e' corretto?
[#6]
Utente
Utente
Salve,oggi ho ritirato i risultati degli esami del sangue prescritti dall'andrologo.
Personalmente non sapevo se augurarmi dei risultati ok...e quindi con l'esistenza di problemi psicologici per i miei problemi...o se "augurarmi" delle problematiche organiche.
Bene...dai risultati qualche problema c'e' eccome, ahime!

Riporto i valori degli esami prescritti

PSA 0,74ng/ml V.N 0,00-4,00 ng/ml
TSH 1,10mIU/I v.n. 0,3-4,0 mIU/I
FT3 3,33pg/ml V.N. 2,20-4,20 pg/ml
FT4 0,95ng/dl V.N. 0,80-1,70 ng/dl
TESTOSTERONE 2,10 ng/ml V.N. UOMINI 2,0-9,8 ng/ml
FSH(orm follico stimolant)2,00 m/UI/ml V.N.1,3-11,8 mUI/ml
LH(luteotropina) 2,24mUI/ml V.N. 2,8-6,8 mUI/ml
PROLATTINA (PRL) 8,45 ng/ml V.N. 4,0-18,0 ng/ml
TESTOSTERONE LIBERO 6,60pg/ml V.N. 8,69-54,69 pg/ml

Per alcuni valori sono al limite inferiore (TSH,FT4,Testosterone,FSH) per altri sto proprio sotto (LH,Testosterone libero).

Chiedo aiuto!
Non mi sembra un bel quadro..cortesemente,vostri pareri?
Cosa e' previsto...dove e come agire?
E' possibile tutto cio' alla mia eta?
[#7]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Probabilmente dovrà eseguire un ciclo di terapia, ma è il suo curante che lo deve stabilire
Saluti
[#8]
Utente
Utente
ringrazio per la risposta cosi veloce, ma un chiarimento se possibile..

ciclo di terapia a base di cosa? dove va ad agire e con quali mezzi?
[#9]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Via Web non è possibile dare indicazioni terapeutiche, in quanto esso rappresenta l'atto finale di un iter diagnostico valutando tutta la storia clinica del paziente nell'insieme.
Saluti!
[#10]
Utente
Utente
Capisco perfettamente,non volevo entrare nello specifico dell'eventuale cura, ma solo capire se e' un qualcosa che puo' portare i valori di nuovo nella norma....in modo piu o meno stabile...o se invece si tratta di una assunzione di farmaci solo per eliminare l'inconveniente..ma non risolverlo.

altra questione: il campo di interesse (visti i valori ormonoli) rimane l'andrologia o puo intervenire anche un esperto endocrinologo?
[#11]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
1)Dovrebbe essere una terapia continuativa, ma se la sintomatologia interessa la sola sfera sessuale nella mia esperienza personale può andar bene anche una terapia ciclica.
2)E' una problematica che può interessare entrambe le branche!
[#12]
Utente
Utente
Cari medici...vi aggiorno un po..

dopo essermi un po documentato su internet alla ricerca delle possibili cause dell ' LH basso e conseguentemente cio di un testosterone basso...ho trovato che una possibilita' e' la presenza di un possibile adenoma adiacente l'ipofisi.

ne ho parlato con il mio medico di base, secondo il quale potrebbe essere una possibilita.
riguardo al percorso diagnostico da me seguito e consigliato dall'andrologo, ha posto delle riserve, in quanto a suo dire in america si segue una strada diversa.

il primo passo e' il cosiddetto test del viagra: prendere il viagra e vedere se c'e' una risposta soddisfacente.

se la risposta c'e'...allora forse sono dei problemi vascolari...e a livello ormonale dovrebbe essere tutto ok.

se la risposta non c'e'...e' ormonalmente che ci sono problemi.

da li poi si sarebbe proseguito nell'indagare.

personalmente, non avendo le conoscenze adeguate mi sono astenuto dal replicare a questo modo di operare... mi sembra fin troppo semplice e automatico come mezzo diagnostico, ancorche' ha "criticato" il modo di operare di un andrologo.

detto cio ho eseguito una prima visita endocrinologica, nella quale constatati i bassi valori di LH e testosterone, hanno ritenuto opportuno prescrivermi una risonanza magnetica del tratto ipofisi-ipotalamo.

nei prossimi giorni la eseguiro' e vedremo cosa ne esce.

hanno anche verificato i risultati dell'ecocolor dopppler e anche secondo loro non sussiste la problematica di fuga venosa.
(tale esame riesce a stabilire con precisione se esiste questo tipo di problema?


ora un paio di domande:

-quanto accennato dal mio medico di base e' vero? mi spiego..in presenza di un basso valore di ormoni...assumere del viagra (mi ha parlato del viagra perche anche se ha un effetto meno duraturo e' cmq piu potente del cialis) che effetti ha? avrei cmq una erezione per la vasodilatazione o non noterei grossi cambiamenti mancando quell'input che viene dagli ormoni (testosterone soprattutto)?

ribadisco che il mio non e' un problema di assenza totale di erezione....ho solo notato una maggiore difficolta' a mantenere una erezione...in alcuni casi non raggiungo una erezione completa, in altri casi avverto una discreta voglia e raggiungo una erezione piuttosto soddisfacente con il solo problema che poco dopo che cessa la "stimolazione manuale" noto un calare nell'erezione stessa..
inoltre ho notato (non so se condizionato psicologicamente o meno..) una diminuzione di voglia..di libido.

vorrei fare questa prova...voi che ne dite? ha un senso?

[#13]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
in questa fase si è passati dalla diagnostica alla terapia perciò andrebbero seguiti i consigli del suo medico!
[#14]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettore,

lei è seguito da un medico, mi sembra, scrupoloso e competente.
ha fatto indagini specialistiche (prescritte immagino da qualche specialista) è stato valutato da endocrinologi che "addirittura" le hanno chiesto una RMN.
Mi sembra che lei abbia tutti gli elementi e i contati per chiarire i suoi dubbi.
Per noi è sempre difficile rispondere quasi a verificare se lo specialista personale ha "fatto bene" o no.
Siamo a disposizione per dare consigli non per fare i giudici di altri colleghi

Cari saluti
[#15]
Utente
Utente
certo..ovviamente...
ma di quale medico parla..? di quello di base?

l'ipotesi di questo "test" ero a suo avviso il punto da cui partire per cominciare a fare una diagnosi.
detto questo, cmq mi ha detto che e' una "prova" che cmq potrei provare a fare.

Dal momento che e' un medico di base, chiedevo appunto a voi esperti in andrologia, in quanto tali forse piu attendibili circa gli eventuali passi da compiere, un parere su questo tipo di approccio, e se decidessi di provarlo su come dovrei interpretare le due diverse reazioni che potrei avere:

-A) ho una piena e duratura erezione
-B) noto qualche beneficio ma niente di cosi eclatante

ed inoltre in caso di deficit ormonale...potrei riuscire ad avere una piena e totale erezione con questo ausilio?
Sebbene presente una maggiore vasodilatazione per mezzo del principio attivo, questa e' sufficiente ad avere una erezione anche nel caso di un basso livello di ormoni?

Non sto cercando risposte "curative" , ne' e' mia intenzione risolvere la questione con la pilloletta blu.
Cercavo solo di capire, ma per semplice curiosita', come funziona il tutto...e che peso dare alla reazione che potrei avere.

E' ovvio che allo stato attuale delle cose c'e' da capire in primis, il perche' del basso livello di LH.
[#16]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

i pareri in merito possono essere contrastanti ma sicuramente esistono maschi che riescono ad ottenere una valida rigidità ed a mantenerla nel tempo solo se continuato a stimolare manualmente il pene.
In sostanza hanno la necessità che nei corpi cavernosi continui ad arrivare una rilevante quantità di sangue arterioso in volumi superiori a quelli che defluiscono dai corpi cavernosi attraverso il complesso meccanismo corporo-occlusivo che, nei soggetti normali, dovrebbe consentire di mantenere una pressione endocavernosa per parecchi secondi anche senza continuare a far arrivare sangue arterioso.
In pratica le vene non si chiudono!!!
la chirurgia è stata un fallimento.
Il Viagra etc funzionano solo in pochi casi
le iniezioni intracavernose possono ottenere ottime erezioni e, in alcuni casi, con la possibilità di miglioramenti momentanei.(ho pazienti che le utilizzano da più di 15 ann icon soddisfazione)
Le protesi endocavernose rappresenterebbero la soluzione ideale ma.....
veda www.erezione.org
cari saluti
[#17]
Utente
Utente
beh a questo punto, per assurdo, comincio a sperare che causa di tutto cio sia un adenoma che porta a un basso livello ormonale.

vado sotto i ferri.. e magari torna tutto ok..

vi terro' aggiornati
[#18]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,
comunque non conosco adenomi o microadenomi ipofisari che non modificano i valorri di PRL, TSH, LH, FSH.
I valori del Testosterone, Testosterone Libero, FT3, FT4 dipendono dalle ghiandole periferiche.
Cari saluti
[#19]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
la chirurgia non è una passeggiata: speriamo che non ne abbia bisogno!
[#20]
Utente
Utente
Salve..eccomi di nuovo a scriverVi dopo le ultime visite...
la situazione non mi sembra cosi confortante ma vediamo cosa ne pensate..

ero rimasto al dover effettuare una risonanza magnetica, prescrittami alla visita endocrinologica effettuata verosimilmente nel miglior ospedale di Roma.
La risonanza ha confermato che e' tutto nella norma e non vi e' traccia di problematiche (penso che si sospettasse la presenza di un adenoma visti i bassi valori di LH soprattutto)
Pur sapendo a cosa sarei dovuto andare incontro...sono sempre piu' convinto di dover dire..purtroppo non c'e' un adenoma. Avrei quantomeno risolto il tutto in modo certo.

Ho poi eseguito la 2 visita endocrinologica in cui hanno controllato la risonanza,hanno appurato che in tal senso non ci fosse nulla ed hanno optato per mettermi in lista per un day hospital (non ho idea per quando sara' ) al fine di valutare meglio la funzionalita' dell'ipofisi per avere un quadro piu preciso della situazione.
Eventualmente potrebbe essere necessario un supporto con del testosterone.

Visto che da tempo avevo prenotato la visita dall'andrologo che per primo mi aveva visitato, ho sentito anche il suo parere.
La sua idea e' quella di verificare la risposta dei testicoli ad una sollecitazione ormonale.
mi ha quindi prescrtitto un ciclo di 4 fiale (1 a settimana) di Gonasi Hp 5000 ui, al termine delle quali dovro' controllare

-testosterone
-estradiolo
-17-OH-Progesterone
-Delta 4-Androstenedione

Ovviamente ho capito che non Vi pronunciate mai nel dare giudizi su terapie indicate da vostri colleghi....ma almeno un parere su quello che e' il mio quadro clinico?

Come e' possibile, come mai...perche'...e' dipeso da cosa...che a "soli" 39 anni io debba trovarmi nella situazione di dover fornire dall'esterno testosterone?
Ammesso che possiate rispondere....e' possibile stimolare l'ipofisi nel suo lavoro di produzione di LH?
Ammetto che tutto ciò mi sta un pochino demoralizzando: quello che pensavo essere un problema da poco, sto scoprendo essere un problema piuttosto serio.

Mi rendo conto che sentire "2 campane" non e' l'ideale...ma credo che fintanto che i due approcci al problema non vadano tra loro in conflitto, penso di seguire entrambe le cose.

Non conoscendo i tempi di chiamata per il day hospital (vagamente mi e' stato prospettato maggio...) non posso correre il rischio di falsare gli eventuali esami essendomi sottoposto precedentemente al ciclo con Gonasi, pertanto sono costretto ad aspettare prima il day hospital.
[#21]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
ci saranno pure delle liste e dei tempi di attesa medi, basta chiederlo; in base a tali tempi poi può regolarsi se fare la terapia prescrittale dall'andrologo senza inficiare gli esami ormonali.
[#22]
Utente
Utente
Chiedo cortesemente una informazione..

premesso che ancora devo effettuare questo benedetto day hospital..e di conseguenza anche questo ciclo di terapia a base di gonasi.... cio che mi e' parso di notare da un po di tempo a questa parte una diminuzione del volume dello scroto.

io non so se cio si sta accompagnando a una riduzione di volume anche dei testicoli.

e' possibile che con la mia problematica si stai verificando una sorta di "atrofizzazione" ?

preciso anche che relativamente al discorso "voglia.." e' quasi come se fosse ciclico... ci sono giorni in cui una certa risposta c'e'....ed altri dove la voglia e' proprio zero.

ammetto pure, e sottolineo ahime' , che tutta questa situazione comincia ad avere influenza anche sulla mia componente psicologica e sulla voglia/capacita' di relazionarmi con nuove conoscenze.
[#23]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Se lo stimolo ormionale è inefficiente può anche essere, ma questo non deve generare ulteriori ansie in quanto con la terapia adeguata si ripristina il tutto.
[#24]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

cercare una diagnosi sul web è sempre difficile! In certi DH, anche di importanti istituti universitari italiani e romani, si corre il rischio di essere valutati da giovani specializzandi che hanno pochissima esperienza clinica e che devono necessariamente cercare di arrivare ad una diagnosi, magara facendo fare indagini anche "assurde" più che alla soluzione del problema!!.
E' chiaro che se lei assume gonasi (gonadotropine) i suoi testicoli risponderebbero producendo testosterone.e poi? questo vuol dire che lei ha una insufficienza ipofisaria e dovrà prendere gonasi per tutta la vita? Direi di no se , comunque ha valori normali di FSH e LH.
Se si trova bene continui nel centro presso cui si è affidato e segua scrupolosamente i consigli che le saranno dati anche se in contrasto con certe opinioni comuni
Cari saluti
[#25]
Utente
Utente
Ringrazio il Dott Scalese per la risposta.
In uguale misura ringrazio il dott. Pozza, e non posso che essere d'accordo con lui in quanto ha scritto.

L'essere visitato da medici diversi (2 visite endocrinologiche ho fatto..e 2 medici diversi erano) e' origine di incertezza in noi pazienti.
Quando nella seconda visita e' stato chiamato per un parere un medico "dirigente" il quale ha proposto il day hospital in qualche modo mi sono sentito un po piu preso in considerazione.

non so a quali esami potrei essere sottoposto, ma per lo meno ho la convinzione che andrebbero a sviscerare l'eventuale causa di tutto cio, il tutto anche con un impegno economico non gravoso da parte mia.
Questo e' sicuramente un aspetto..un altro e' quello dei tempi biblici della sanita' pubblica per altri eventuali esami se dovessi farli io dietro prescrizione medica.

Purtroppo ho effettivamente una insufficienza ipofisaria: l'ormone FSH e' poco sopra il limite inferiore del range...mentre l'ormone LH e' un po sotto il limite inferiore.

PSA 0,74ng/ml V.N 0,00-4,00 ng/ml
TSH 1,10mIU/I v.n. 0,3-4,0 mIU/I
FT3 3,33pg/ml V.N. 2,20-4,20 pg/ml
FT4 0,95ng/dl V.N. 0,80-1,70 ng/dl
TESTOSTERONE 2,10 ng/ml V.N. UOMINI 2,0-9,8 ng/ml
FSH(orm follico stimolant)2,00 m/UI/ml V.N.1,3-11,8 mUI/ml
LH(luteotropina) 2,24mUI/ml V.N. 2,8-6,8 mUI/ml
PROLATTINA (PRL) 8,45 ng/ml V.N. 4,0-18,0 ng/ml
TESTOSTERONE LIBERO 6,60pg/ml V.N. 8,69-54,69 pg/ml


Non so bene cosa mi possa riservare il futuro, e se questa pigrizia dell'ipofisi possa essere temporanea (ed eventualmente sollecitata dall'esterno) o tale e' la mia situazione e tamponata con l'ausilio di cicli di gonasi a vita... in tale eventualita' la mia psiche di certo non farebbe salti di gioia..

ho letto tantissimi suoi interventi, e questo dimostra una sua piena disponibilita' alle nostre problematiche, ma non capisco a cosa si riferisce quando parla di consigli che possono essermi dati in contrasto con certe opinioni comuni.
Quali sarebbero... quale strada dovrei seguire....

Cordialmente
[#26]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Prego!
Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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