Terapia post operatoria varicocele e fertilità
sono sposato da 14 mesi e da 5 mesi io (32 anni)e mia moglie (31 anni) proviamo senza risultati ad avere un figlio.
A settembre ho effettuato esami del liquido seminale dai quali ho ottenuto i seguenti risultati:
SPERMIOOLTURA
La coltura non ha rivelato alcuno sviluppo di colonie.
SPERMIOGRAMMA
Astinenza: 4gg
Colore: Bianco-Grigiastro
Fluidificazione/Liquefazione: 30'
Aspetto: torbido
Viscosità: normale
Volume: 4.5 ml
pH: 9
Concentrazione spermatozoi: 4 Mil/ml
Cellule rotonde: Alcune cellule rotonde
Leucociti: 1-2 p.c.
Emazie: 2-3 p.c.
Altro: Alcuni cristalli di acido urico
Motilità [Dopo 1 ora - 2 ore - 3 ore]
Motilità rapidamente progressiva: 10% 8% 4%
Motilità debolmente progressiva: 14% 10% 7%
Motilità in situ e non progressiva: 15% 12% 10%
Immobili: 61% 70% 79%
Motilità: 24%
Morfologia normale: 20%
Teste appuntite: 27%
Teste arrotondate: 12%
Teste e code doppie: 14%
Teste ipo-iper trofiche:: 13%
Teste amorfe: 14%
Dopo questo esame mi sono sottoposto sotto consiglio del medico di famiglia ad ecocolor-doppler scrotale per sospetto varicocele con la seguente relazione da parte medico che ha eseguito l'esame:
Varicocele di II grado a carico del plesso pampiniforme di sinistra, con rallentamenti di flusso e movimenti di va e vieni.
Accenno a varicocele a carico del plesso pampiniforme di destra.
A questo punto mi sono sottoposto a visita chirurgica presso l'ospedale ed il chirurgo mi ha consigliato l'intervento per il solo varicocele SX pur avvertendomi che non necessariamente avrebbe risolto il problema del liquido seminale.
Il 5 ottobre sono stato operato nello stesso ospedale con accesso retroperitoneale secondo Ivanisevich.
In questi giorni mi sono rivolto ad un andrologo che opera presso un centro specializzato in problemi di fertilità e fecondazione assistita per essere seguito nella fase post-operatoria. Il suo parare però mi ha spiazzato poichè:
1. Dubita che un varicocele di II grado possa essere la causa dei miei problemi di fertilità.
2. Non mi ha prescritto alcuna terapia per il periodo di quattro mesi che vanno da oggi al prossimo appuntamento.
3. Mi ha detto di tornare da lui tra 4 mesi con un nuovo spermiogramma e i seguenti dosaggi ormonali: FSH,PRL,LH,Testosterone,betaHCG,alfaFetoproteina
Solo allora mi potrà dire se il mio caso è risolvibile farmacologicamente o se dovro necessariamente ricorrere a tecniche di fecondazione artificiale.
Sapevo già che dopo l'intervento la situazione deve essere valutata almeno 3 mesi dopo ma pensavo che in questo frattempo si dovesse seguire una terapia di supporto; inoltre non capisco perchè anche i dosaggi ormonali vadano eseguiti dopo lo stesso periodo e non subito.
Inoltre oggi, a 20 giorni dall'intervento accuso ancora un lieve dolore al testicolo SX quando è sottoposto a pressione/palpazione che non accusavo prima dell'intervento e non noto variazioni anatomiche di rilievo dal pre-intervento ad oggi.
Vorrei sapere se la strategia che sto seguendo è corretta oppure se è il caso di rivolgermi ad un altro andrologo, tenendo conto il mio obiettivo è quello di avere un figlio.
il collega andrologo aspetta 4 mesi per un nuovo spermiogramma ed il perchè di questa attesa sta appunto nel fatto che vuole verificare lo status dopo Ivanessevich e qui cade la "sentenza" dell'esclusione assoluta che il varicocele sia la causa mentre appare evidente che purtroppo manca una continuità di cure.
Parole dette diversamente che però non si discostano appunto dal concetto provocano gli interrogativi che Lei si pone.
La correzione di un varicocele a 31 aa è in effetti una correzione terapeutica in tarda età.
L'esame del liquido seminale da Lei riportato in effetti è molto grave dal punto di vista fecondativo e questo è un dato di fatto.
Le potrei dire come mi comporteri io ma...non farei che aumentare la confusione...
In conclusione si fermi ad uno e uno solo e segua scrupolosamente quanto dice onde evitare ulteriori confusioni e interrogativi ed è qs l'unico vero e pratico consiglio che Le riesco a dare.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
innanzitutto grazie per l'interessamento; vorrei precisare che l'andrologo da cui sono in cura non è il medico che mi ha operato.
Il chirurgo dell'ospedale si è limitato all'intervento suggerendomi di rivolgermi ad uno specialista per risolvere il problema seminale.
Rimangono i miei dubbi sul leggero dolore al testicolo e sull'assenza di variazioni anatomiche riscontrate.
In quali casi sono consigliate terapie post-operatorie? L'andrologo dal quale mi sto facendo seguire le ha escluse a priori rimandando il tutto a 4 mesi senza null'altro conoscere che il mio speriogramma-spermiocoltura sopra riportato e la mia storia clinica che si compone del solo intervento di varicocele.
Grazie dell'aiuto,
Saluti.
L'ecografia e spero la visita clinica di un urologo /andrologo hanno rivelato anche la presenza di un varicocele di II grado. Dopo i 30 anni abitualmente il trattamento del varicocele non offre garanzie di miglioramento è questo il motivo per il quale noi urologi ci dividiamo tra coloro che indicano comunque l'intervento (come me) e coloro che non lo consigliano.
L'indicazione all'intervento c'è in questi casi soprattutto per pazienti come lei con severe alterazioni delle varie componenti, perchè il perdurare del varicocele determina col tempo comunque un peggioramento nella qualità delle cellule. La risoluzione del varicocele invece garantisce se non un miglioramento perlomeno un arresto della condizione di danno finora subito.
Il postoperatorio del varicocele ha tempi variabili, quindi non si preoccupi della dolenzie ma torni dal suo operatore per farsi rivedere e riferisca comunque della sintomatologia.
Inutile valutare i risultati dell'intervento dopo soli 3 mesi: abitualmente sono necessari 4-6 mesi al fine di poter valutare le nuove linee cellulari rigenerate e non quelle già mature che concludono il loro ciclo vitale.
Ad ogni buon conto continui serenamente nei tentativi con sua moglie (del resto il periodo di tentativi finora non è neanche molto lungo) e se la cosa si protraesse molto potrebbe essere utile affidarsi ad un centro di fertilità coordinato magari da un bravo urologo/andrologo.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
vorrei chiederle da quale parametro ha dedotto che sono presenti segni di infezioni; le chiedo questo perchè ad oggi i medici che hanno visionato i miei esami non hanno non me lo hanno mai fatto presente e desidererei poterlo far notare alla prossima visita andrologica.
Grazie in anticipo per la disponibilità.
in effetti dall'esame che ci allega non ci sono elementi per sospettare un problema infiammatorio e tanto meno una infezione delle vie seminali. Per il resto le valutazioni del collega Masala possono essere condivise . Comunque , vista la vostra età , come coppia, se tra alcuni mesi (minimo 6) non si hanno miglioramenti a livello del suo liquido seminale , bisogna consultare, senza perdere altro tempo, un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana per eventualmente pensare a strategie alternative nel tentativo di risolvere il vostro problema.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
vorrei approfittare ulteriormente della vostra gentilezza per sapere cosa devo aspettarmi dal punto di vista anatomico in questo periodo; nello specifico, come ho detto nella domanda iniziale, dopo l'intervento ho cominciato ad accusare un dolore al testicolo SX che non era presente prima dell'intervento.
Tale dolore si è progressivamente attenuato ma rimane tuttora presente (in lieve entità) quando esercito una pressione sul testicolo in questione. E' un normale sintomo postoperatorio oppure devo fare ulteriori accertamenti?
Inoltre volevo sapere a quali modificazioni anatomiche (se ve ne sono) va incontro il testicolo dopo l'intervento e se posso rilevarle da me oppure sono accertabili solo da un esame clinico (ecodoppler).
Mi scuso per il numero di domande ma questo problema mi ha spiazzato e voglio essere sicuro di seguire il giusto percorso medico senza commettere errori.
Cordiali saluti
non credo sia utile metterci a discutere in dettaglio sulle modificazioni anatomiche, ma direi meglio fisiologiche o perfino anatomo-patologiche, che possono manifestarsi a carico delle strutture testicolari ed epididimarie dopo intervento di correzione di un varicocele. Non servirebbe a spiegare i segni e di sintomi clinici che Lei riferisce e che, ancora per poco comunque, "potrebbero" considerarsi accettabili in un decorso post-operatorio di certo non ideale.
A mio modo di vedere, ma di moltissimi altri, sull'argomento, l’età cronologica non c'entra nulla con l'indicazione o meno al trattamento di un varicocele. Purtroppo, anche se la situazione sta evolvendosi in senso positivo grazie alle campagne di prevenzione, la maggior parte dei pazienti che si rivolgono al Chirurgo per un intervento di varicolectomia appartengono ancora alla terza-quarta decade di vita. Una buona parte dei miei pazienti è over 35. Questa è spesso la "fascia di età" in cui oggi, per motivi socioeconomici, si comincia a formare una coppia stabile e quindi a cercare un concepimento ed è a questo punto che possono nascere di solito i problemi di fertilità. Quindi, se l'indicazione è corretta...il trattamento è indicato... anche a 70 anni...:o).
Personalmente sottopongo il paziente a controllo del liquido seminale una prima volta dopo 3 mesi e una seconda volta dopo 6 mesi dall'intervento di varicocelectomia. Con le medesime scadenze controllo, mediante ecocolordoppler dei vasi spermatici, la correttezza dell'intervento effettuato. Poi il ritmo dei controlli cambiano, aggiungo delle terapie di supporto e seguo il paziente costantemente negli anni successivi.
Tenga presente che la correzionme di un varicocele non può riportare indietro l'orologio biologico, ma può solamente stabilizzare e "fotografare" si spera per sempre la situazione presente al momento dell'intervento.
Nella mia personale esperienza, tuttavia, ho sempre notato la possibilità, dopo intervento, di un variabile e talvolta sensibile e talvolta sorprendente miglioramento del numero degli spermatozoi, e soprattutto della loro mobilità e della loro morfologia. Cosa direi determinante ai fini della definizione dello stato di fertilità.
Ricapitolando: l'indicazione all'interevnto correttivo del varicocele era condivisibile. Non condivido assolutamente la tecnica chirurgica adoperata a tale scopo. Credo siano necessri assolutamente controlli seminali ed ecocolorDoppler nel tempo ed appropriate terapie mediche di supporto.
Auguri affettuosi per la realizzazione del Suo desiderio.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Gravidanza
Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.