Klebsiella pneumoniae

Egr. Dott. Beretta,

Ho 34 anni e da diversi mesi ho il glande arrossato e leggermente rigonfio in punta. Inoltre quando urino avverto bruciore. Il tampone uretrale ha rivelato la presenza della Klebsiella pneumoniae e, in base all'antibiogramma, lo specialista m'ha prescritto un antibiotico a base di Ciprofloxacina per 10 giorni. Ora, a distanza di una decina di giorni dalla fine del trattamento, i sintomi sono ancora presenti e nulla sembra essere cambiato. Il medico mi ha detto che, se la situazione persistesse (e penso proprio di si), l'unica soluzione sarebbe ripetere lo stesso antibiotico a distanza di un mese e per più mesi se necessario.
Intanto ho letto un po' a riguardo di questo batterio e la preoccupazione cresce.

Lei è d'accordo col collega o ritiene che ci siano altre strade da percorrere?

Grazie in anticipo per la sua risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

mi sembra che il suo medico sia ben orientato ma io personalmente, prima di fare altri antibiotici, ripeterei le valutazioni colturali con relativo antibiogramma per valutare se il ceppo è cambiato od altro.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa tematica, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html .

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio per la velocità con cui ha risposto. Farò come suggerisce lei. Nel frattempo può rassicurarmi circa il fatto che, in un modo o nell'altro, il batterio può essere debellato? So di persone che non ci riescono da un bel po' di tempo...

Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Con un'antibioticoterapia mirata e seguendo tutte le indicazioni dietetico-comportamentali, che le darà il suo medico di fiducia od il suo urologo, il problema viene debellato.
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Utente
Utente
Salve Dott. Beretta,

Volevo aggiornarla. Ho rifatto il tampone (strofinandolo semplicemente sulla punta arrossata del glande: stessa procedura della prima volta, come suggerito dal medico) ma risulta negativo. La cosa mi sembra strana poiché rossore, bruciore e rigonfiamento della punta del glande persistono.
E' possibile che dipenda dalla forza con cui lo si strofina? O è possibile che risulti negativo per altri motivi? Cosa posso fare: rifarlo?

Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Se non ha già iniziato un'antibioticoterapia mirata, la cosa migliore è "rifare" l'indagine.
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Utente
Utente
Salve dott. Beretta,

La aggiorno. Ho rifatto il tampone ed è venuto fuori che la Kebsiella ha lasciato il posto alla Escherichia Coly. Lo specialista m'ha prescritto lo stesso antibiotico della scorsa volta (Tavanic per via della Ciprofloxacina che rientra tra quelle con tre più nell'antibiogramma). Mi ha anche spiegato che l'infezione s'è trasferita dalle vie urinarie a quelle intestinali.
La cosa che non mi torna, dunque, è perché continuo ad avere il glande irritato (rosso e leggermente rigonfio in punta). Lui sostiene che si tratta solo di un aspetto flogistico (e mi suggerisce di mettere qualche goccia di Pevisone latte), dato che ormai l'infezione non riguarderebbe più quella zona. Altra domanda: se il nuovo batterio riguarda l'intestino perché lo si si scopre sempre attraverso il tampone?

Seguo queste direttive??

Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore ,

non faccia a noi domande su problemi clinici che non abbiamo potuto valutare in diretta e che, poste come le pone lei, hanno una risposta un pò scontata e negativa per il collega che la sta seguendo!

Se ha dei dubbi sulle indicazioni ricevute è bene chiarirli in diretta ed ora con il suo urologo e poi eventualmente ci aggiorni e le potremo dire anche la nostra.