Disfunzione erettile e eiaculazione precoce

Buongiorno,
ho 33 anni e da qualche anno soffro di lievi disturbi alla prostata.
I sintomi principali, in breve, sono: dolore all'inguine sinistro fino al testicolo, senso di peso al retto (in particolare durante l'eccitamento), perdite di liquido trasparente (prostatico?) dal pene alcuni minuti dopo l'orgasmo o dopo la perdita di una semplice erezione.
L'anno scorso un urologo/andrologo di fama della mia città mi ha prescritto una serie di esami (psa; ecografia transrettale; tampone uretrale) che sono risultati tutti negativi (il tampone ha evidenziato la presenza di enterococco fecale e staffilococco capiti uretrale, entrambi curati con antibiotici e considerati di nessuna rilevanza dal medico).
In seguito all'assunzione di ferdol e supposte alla malva i sintomi sono diminuiti di molto, senza mai scomparire del tutto.
Quest'anno però si sono ripresentati in modo accentuato:
senso di peso e calore nella zona rettale, in particolare durante l'eccitamento, dolore al fianco, ecc.
In più, e qui è la nota dolente, ho cominciato ad avere una serie di disturbi erettili: fatico ad eccitarmi, l'erezione arriva a fatica, in modo incompleto e tende a scomparire subito. Una volta raggiunta l'erezione, il pene non è mai turgido come un tempo, soprattutto il glande tende a rimanere morbido. Se opportunamente stimolato, l'erezione alla fine arriva, ma purtroppo arriva subito anche l'orgasmo. Anzi, avverto attivarsi i meccanismi dell'orgasmo prima che l'erezione sia completa.
Sono andato da un secondo urologo, anch'egli di un certo livello, che mi ha sottoposto nuovamente a ecografia, anche transrettale, riscontrando una modesta flogosi della prostata. Il medico in questione sostiene che i disturbi erettili siano di natura psicogena, ma sinceramente non credo: avverto proprio un disagio fisico, un senso di debolezza diffuso...
Adesso mi ha dato da effettuare degli esami ormonali (anni fa ho assunto finasteride per la perdita di capelli, dosi circa 1,20 al giorno per un anno, poi per una settimana al mese, poi a periodi irregolari sempre più rari fino a circa un anno fa)
Ho letto in alcuni vostri consulti online che i problemi erettili possono essere causati anche da emorroidi (che ho), e anche da "un'aumentata contrattilità delle cellule muscolari della prostata e dei vasi sanguigni e minore afflusso di sangue al pene in erezione".
Vorrei quindi per favore conoscere un vostro parere, e in particolare sapere se i problemi erettili che vi ho descritto sono reversibili.
Vi ringrazio molto!
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
gentile utente, in primo luogo andrebbe curata bene questa prostatite, in quanto va identificata la causa, che vista anche la presenza di emorroidi,potrebbe essere dovuta ad un irregolarità intestinale.
è da notare che l'eiaculazione precoce può essere una conseguenza della prostatite, mentre la disfunzione erettile è meno direttamente legata a tale patologia

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio dottore,
grazie per la pronta risposta.
Secondo lei un intervento che risolva il problema di emorroidi potrà migliorare la situazione?
Inoltre, se la prostatite è causata da un problema intestinale, può essere utile un esame delle feci per individuare eventuali batteri?
La ringrazio!

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