Nevralgia ileo inguinale
Buongiorno,soffro di una lieve disfunzione erettile,posso avere rapporti benissimo ma non è più come prima.
Ho fatto degli accertamenti e risulta tutto a posto:Ormoni,apparato vascolare dei testicoli e pene,non soffro di ipertensione non ho fughe venose,ma solo qualche calcificazione di una vecchia prostatite, e...vi assicuro che non ho ansie da prestazione.
A seguito di un dolore alla cicatrice dell'appendicite vecchia di 30 anni,sono andato presso un Professore della mia città convinto che fosse ernia.
Invece il dolore insopportabile è dovuto ad una "Nevralgia Ileo inguinale bilaterale,per la quale sto già assumendo Rifadin 600 2 cp al di per 8 gg.dopo Danzen 3 cp al di per 7 gg e alla fine Neuraben 3 cp al di per 10 gg.
La stessa cura dovrò ripeterla ogni 3 mesi per un anno.
Vi chiedo,a parte un giudizio sulla cura:è possibile che la mia disfunzione erettile sia causata dalla nevralgia Ileo Inguinale?
Vi ringrazio di cuore, il vostro servizio di consulenza è davvero nobile.
Ho fatto degli accertamenti e risulta tutto a posto:Ormoni,apparato vascolare dei testicoli e pene,non soffro di ipertensione non ho fughe venose,ma solo qualche calcificazione di una vecchia prostatite, e...vi assicuro che non ho ansie da prestazione.
A seguito di un dolore alla cicatrice dell'appendicite vecchia di 30 anni,sono andato presso un Professore della mia città convinto che fosse ernia.
Invece il dolore insopportabile è dovuto ad una "Nevralgia Ileo inguinale bilaterale,per la quale sto già assumendo Rifadin 600 2 cp al di per 8 gg.dopo Danzen 3 cp al di per 7 gg e alla fine Neuraben 3 cp al di per 10 gg.
La stessa cura dovrò ripeterla ogni 3 mesi per un anno.
Vi chiedo,a parte un giudizio sulla cura:è possibile che la mia disfunzione erettile sia causata dalla nevralgia Ileo Inguinale?
Vi ringrazio di cuore, il vostro servizio di consulenza è davvero nobile.
[#1]
Caro lettore ,
è difficile fare una correlazione diretta tra il suo problema sessuale ed la problematica neurologica lamentata. Comunque, se si hanno dei dubbi a questo proposito, in presenza di un deficit erettivo potrebbe essere utile una completa indagine neurologica diretta fatta tramite potenziali evocati cortico-sacrali.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
è difficile fare una correlazione diretta tra il suo problema sessuale ed la problematica neurologica lamentata. Comunque, se si hanno dei dubbi a questo proposito, in presenza di un deficit erettivo potrebbe essere utile una completa indagine neurologica diretta fatta tramite potenziali evocati cortico-sacrali.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Gentile Utente,
bella diagnosi davvero! Complimenti al Collega. Non è facile farla, districandosi fra tutte le possibili diagnosi differenziali. Addirittura bilaterale poi! :)...e dopo 30 anni? :)
Se vogliamo dirla tutta, comunque la terapia proposta mi lascia alquanto perplesso. Cosa mi significa una terapia antibiotica in caso di neuropatia irritativa ileoinginale?
Il suggerimento datoLe dal Collega BERETTA mi sembra non solo pertinente ma condivisibile al massimo.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
bella diagnosi davvero! Complimenti al Collega. Non è facile farla, districandosi fra tutte le possibili diagnosi differenziali. Addirittura bilaterale poi! :)...e dopo 30 anni? :)
Se vogliamo dirla tutta, comunque la terapia proposta mi lascia alquanto perplesso. Cosa mi significa una terapia antibiotica in caso di neuropatia irritativa ileoinginale?
Il suggerimento datoLe dal Collega BERETTA mi sembra non solo pertinente ma condivisibile al massimo.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
Caro lettore,
apprezzo la franchezza del Prof. Martino e mi sento di condividerla, ma probabilmente la diagnosi e la terapia prescrittale dal Collega sono argomentate da un supporto obiettivo ( cioè solo lui ha potuto visitarla) che probabilmente lei non ha riportato nella descrizione del suo caso clinico. L'antibiotico per una prostatite cronica può a volte essere indicato. Senza dubbio non è infrequente trovare pazienti con un dolore "pelvico" che si associa a disfunzione erettile. Il suggerimento del dott. Beretta è corretto, anche se non sempre è facile trovare un servizio di neurofisiologia che abbia esperienza specifica in questo settore.
Cordilità
Mirco Castiglioni
apprezzo la franchezza del Prof. Martino e mi sento di condividerla, ma probabilmente la diagnosi e la terapia prescrittale dal Collega sono argomentate da un supporto obiettivo ( cioè solo lui ha potuto visitarla) che probabilmente lei non ha riportato nella descrizione del suo caso clinico. L'antibiotico per una prostatite cronica può a volte essere indicato. Senza dubbio non è infrequente trovare pazienti con un dolore "pelvico" che si associa a disfunzione erettile. Il suggerimento del dott. Beretta è corretto, anche se non sempre è facile trovare un servizio di neurofisiologia che abbia esperienza specifica in questo settore.
Cordilità
Mirco Castiglioni
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#4]
Ex utente
Grazie a tutti di vero cuore,vorrei chiarire e dare maggiori delucidazioni al Prof.Martino:io sono andato a farmi visitare,non per la disfunzione erettile,ma per un dolore proprio all'interno della ferita dell'appendicite,e a come dice il medico il nervo o i nervi sono fortemente infiammati,a quanto ha capito quindi il Rifadin è tempo perso!!
Che vuol dire ..(nella sua risposta) e dopo 30 anni! Grazie
Al dott Beretta vorrei chiedere cosa vuol dire "indagine neurologica diretta fatta tramite potenziali evocati cortico-sacrali".Grazie
Ringrazio anche il dott.Castiglione e se sapete potete indirizzarmi presso un centro a Catania dove poter eseguire indagini migliori in merito.
Posso andare da un semplice neurologo o no,che differenza c'è tra Neurologia e Neurofisiologia.
Grazie di cuore
Che vuol dire ..(nella sua risposta) e dopo 30 anni! Grazie
Al dott Beretta vorrei chiedere cosa vuol dire "indagine neurologica diretta fatta tramite potenziali evocati cortico-sacrali".Grazie
Ringrazio anche il dott.Castiglione e se sapete potete indirizzarmi presso un centro a Catania dove poter eseguire indagini migliori in merito.
Posso andare da un semplice neurologo o no,che differenza c'è tra Neurologia e Neurofisiologia.
Grazie di cuore
[#6]
Caro lettore,
l'indagine che le ho indicato serve a valutare se ci sono eventuali problemi neurologici di trasmissione delle sensazioni dalla periferia a livello delle strutture nervose centrali e verificare quali sono i "comandi" che queste strutture inviano alla periferia. Come giustamente ribadito anche dal collega Longhi non vi è nessun collegamento tra il suo problema erettivo e la neuralgia da lei lamentata. Per saper dove poi andare a Catania forse è bene chiedere informazioni più precise al suo medico curante.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
l'indagine che le ho indicato serve a valutare se ci sono eventuali problemi neurologici di trasmissione delle sensazioni dalla periferia a livello delle strutture nervose centrali e verificare quali sono i "comandi" che queste strutture inviano alla periferia. Come giustamente ribadito anche dal collega Longhi non vi è nessun collegamento tra il suo problema erettivo e la neuralgia da lei lamentata. Per saper dove poi andare a Catania forse è bene chiedere informazioni più precise al suo medico curante.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#7]
Urologo, Andrologo
Gent.mo utente.
Effettivamente non esiste una correlazione diretta tra la nevralgia diagnosticata e la d.e. da leri riferita. Sicuramente i suggerimenti dei colleghi sono indiscutibili. Oltre ai potenziali evocati può essere utile eseguire una rigidometria notturna con un apparecchio che si chiama rigiscan che nel suo caso fornisce informazioni circa la qualilà delle erezioni che avvengono durante il sonno.
Saluti.
Effettivamente non esiste una correlazione diretta tra la nevralgia diagnosticata e la d.e. da leri riferita. Sicuramente i suggerimenti dei colleghi sono indiscutibili. Oltre ai potenziali evocati può essere utile eseguire una rigidometria notturna con un apparecchio che si chiama rigiscan che nel suo caso fornisce informazioni circa la qualilà delle erezioni che avvengono durante il sonno.
Saluti.
[#9]
Ex utente
Ancora grazie per tutti i Vs interventi,ma ho la vaga impressione che forse mi sono espresso male.
Il professore che mi ha visitato,non mi ha visitato per la disfunzione erettile,ma per il dolore al basso ventre,all'altezza dell'appendicite tolta 30 anni fa e mi ha diagnosticato la nevralgia ileo inguinale.
Dopo tutto ciò io ho pensato che forse questa nevralgia sarebbe potuta essere la causa del mio lieve problema erettivo,e per avere maggiori delucidazioni ha scritto a questo sito porgendo a Voi la domanda..
Il professore che mi ha visitato neanche lo sa che ho questo problema.
Grazie ancora
Il professore che mi ha visitato,non mi ha visitato per la disfunzione erettile,ma per il dolore al basso ventre,all'altezza dell'appendicite tolta 30 anni fa e mi ha diagnosticato la nevralgia ileo inguinale.
Dopo tutto ciò io ho pensato che forse questa nevralgia sarebbe potuta essere la causa del mio lieve problema erettivo,e per avere maggiori delucidazioni ha scritto a questo sito porgendo a Voi la domanda..
Il professore che mi ha visitato neanche lo sa che ho questo problema.
Grazie ancora
[#10]
Gentile Utente,
senza voler mettere in dubbio alcuno l'ipotesi diagnostica suggerita dal Collega, sulla quale è inutile nasconderlo nutro non dico poche ma tante perplessità, Le ho suggerito sia pure fra le righe che forse sarebbe il caso di allargare il ventaglio delle ipotesi diagnostiche. Fuori discussione l'utilizzo di terapie antibiotiche in caso di prostatite batterica, ma che c'entra con la vevralgia in questione? Tanto per intenderci la nevralgia da riferirsi a nevralgia "ileo-inguinale" è quella tipica che può seguire un intervento di plastica per ernia inguinale, quasi esclusivamente obliqua-esterna, che non sia stata eseguita con i dovuti accorgimenti di tecnica chirurgica. E poi non ho capito se a dire che la sintomatologia è bilaterale è Lei o il Collega ...
Che posso aggiungere senza avere i necessari dati obbiettivi? Poco o niente. Certo la prima cosa che mi viene da pensare, trattandosi della sede della pregressa appendicectomia è la possibile presenza di banali aderenze cicatriziali...ma sono solo ed assolutamente supposizioni.
Ci tenga informati.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
senza voler mettere in dubbio alcuno l'ipotesi diagnostica suggerita dal Collega, sulla quale è inutile nasconderlo nutro non dico poche ma tante perplessità, Le ho suggerito sia pure fra le righe che forse sarebbe il caso di allargare il ventaglio delle ipotesi diagnostiche. Fuori discussione l'utilizzo di terapie antibiotiche in caso di prostatite batterica, ma che c'entra con la vevralgia in questione? Tanto per intenderci la nevralgia da riferirsi a nevralgia "ileo-inguinale" è quella tipica che può seguire un intervento di plastica per ernia inguinale, quasi esclusivamente obliqua-esterna, che non sia stata eseguita con i dovuti accorgimenti di tecnica chirurgica. E poi non ho capito se a dire che la sintomatologia è bilaterale è Lei o il Collega ...
Che posso aggiungere senza avere i necessari dati obbiettivi? Poco o niente. Certo la prima cosa che mi viene da pensare, trattandosi della sede della pregressa appendicectomia è la possibile presenza di banali aderenze cicatriziali...ma sono solo ed assolutamente supposizioni.
Ci tenga informati.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Caro lettore ,
come detto anche dal collega Martino, si ritorna al punto di partenza e , a questo punto, potrebbe essere utile una attenta valutazione da parte di un esperto andrologo.
Ancora cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
come detto anche dal collega Martino, si ritorna al punto di partenza e , a questo punto, potrebbe essere utile una attenta valutazione da parte di un esperto andrologo.
Ancora cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#12]
Condivido le perplessità diagnostiche dei Colleghi, anche perchè è difficile orientarsi nelle diagnosi senza l'accurato esame del paziente.
Come giustamente fa notare il prof.Martino, è poco pensabile che a distanza di 30 anni si manifesti una nevralgia a causa di entrapment del nervo o per la presenza di un neuroma post cicatriziale-
Non conoscendo altri sintomi nè l'epoca di insorgenza della disfunzione erettile nè se si è accompagnata a qualche altro sintomo (disturbi della sensibilità, ad esempio) è davvero arduo fare diagnosi di certezza.
Una ipotesi (da prendere con le pinze, comunque) potrebbe essere quella di una patologia del rachide al passaggio dorso-lombare (ernia, lesione di altra natura) che interessi sia l'emergenza radicolare sia il cono ed epicono midollare.
Quindi, oltre all'esame neurofisiologico consigliato dal Collega Beretta, proporrei una RNM dorsale e lombare.
Ci tenga informati, è un caso interessante!
Intanto cordialità ed auguri
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
Come giustamente fa notare il prof.Martino, è poco pensabile che a distanza di 30 anni si manifesti una nevralgia a causa di entrapment del nervo o per la presenza di un neuroma post cicatriziale-
Non conoscendo altri sintomi nè l'epoca di insorgenza della disfunzione erettile nè se si è accompagnata a qualche altro sintomo (disturbi della sensibilità, ad esempio) è davvero arduo fare diagnosi di certezza.
Una ipotesi (da prendere con le pinze, comunque) potrebbe essere quella di una patologia del rachide al passaggio dorso-lombare (ernia, lesione di altra natura) che interessi sia l'emergenza radicolare sia il cono ed epicono midollare.
Quindi, oltre all'esame neurofisiologico consigliato dal Collega Beretta, proporrei una RNM dorsale e lombare.
Ci tenga informati, è un caso interessante!
Intanto cordialità ed auguri
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
[#13]
Ex utente
Grazie ancora a tutti,io sono convinto che la mia ancor lieve disfunzione erettile dipenda da un problema legato ai nervi,era già nelle mie intenzioni esporre il problema ad un neurologo considerato anche il fatto che spesso a letto soffro di crampi sotto la pianta del piede destro e altri piccoli disturbi.
I dubbi che tutti esprimete in merito alla nevralgia ileo inguinale e lla terapia, mi spiazzano un po considerato il fatto che il professore che mi ha visitato già nel 1977 era primario di un reparto dhirurgico di un ospedale della mia città,docente universitario e ancora oggi non scherza,certo è un uomo come tutti noi e quindi soggetto a sbagliare.
Certo lui ha visionato ,diretta renale,eco all'addome ed è venuto a conoscenza di tutto ciò a cui sono andato in contro,in riferimento alla salue,nei miei 45 anni.
Ad esempio a lui ho raccontato che quando sono stato operato di appendicite,la ferita si è aperta tutta e ho avuto la febbre a 40 per circa 15 gg,avevo 13 anni ho perso 10 Kg di peso e tutte le mattine l'infermiera appena toglieva la benda,vedevo un buco di circa 3 cm di diametro pieno di pus che veniva asciugato con garza e all'interno del buco mettevano una polverina bianca.
Quando tutto si è chiuso tipo rattoppo,il chirurgo di quei tempi mi disse:dopo ti dovrai fare un altro intervento perchè internamente la parete è debole e potrai andare in contro a un'ernia.
Ma non ho fatto mai quell'intervento.
Non so se questo racconto può far cambiare ,per voi,qualcosa,ma ad ogni modo mi avete convinto ad andare avanti con gli accertamenti e vi terrò informati.
Ancora Grazie
I dubbi che tutti esprimete in merito alla nevralgia ileo inguinale e lla terapia, mi spiazzano un po considerato il fatto che il professore che mi ha visitato già nel 1977 era primario di un reparto dhirurgico di un ospedale della mia città,docente universitario e ancora oggi non scherza,certo è un uomo come tutti noi e quindi soggetto a sbagliare.
Certo lui ha visionato ,diretta renale,eco all'addome ed è venuto a conoscenza di tutto ciò a cui sono andato in contro,in riferimento alla salue,nei miei 45 anni.
Ad esempio a lui ho raccontato che quando sono stato operato di appendicite,la ferita si è aperta tutta e ho avuto la febbre a 40 per circa 15 gg,avevo 13 anni ho perso 10 Kg di peso e tutte le mattine l'infermiera appena toglieva la benda,vedevo un buco di circa 3 cm di diametro pieno di pus che veniva asciugato con garza e all'interno del buco mettevano una polverina bianca.
Quando tutto si è chiuso tipo rattoppo,il chirurgo di quei tempi mi disse:dopo ti dovrai fare un altro intervento perchè internamente la parete è debole e potrai andare in contro a un'ernia.
Ma non ho fatto mai quell'intervento.
Non so se questo racconto può far cambiare ,per voi,qualcosa,ma ad ogni modo mi avete convinto ad andare avanti con gli accertamenti e vi terrò informati.
Ancora Grazie
[#14]
Caro lettore ,
a questo punto solo una valutazione "in diretta" potrebbe dirci qualcosa di veramente "utile" a meglio capire il suo problema . Aspettiamo da lei ulteriori ede ventuali notizie.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
a questo punto solo una valutazione "in diretta" potrebbe dirci qualcosa di veramente "utile" a meglio capire il suo problema . Aspettiamo da lei ulteriori ede ventuali notizie.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#15]
Gentile Utente,
a parte le vicissitudini post-operatorie del Suo pregresso intervento di appendicectomia, compreso l'utilizzo della "polvere bianca", ed a parte le indiscusse capacità "titolate" del Collega che La sta seguendo, trovo del tutto pertinenti le osservazioni ed i consigli forniti anche dal Collega MIGLIACCIO.
Le faccio davvero tanti affettuosi auguri per la pronta risoluzione del problema.
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
a parte le vicissitudini post-operatorie del Suo pregresso intervento di appendicectomia, compreso l'utilizzo della "polvere bianca", ed a parte le indiscusse capacità "titolate" del Collega che La sta seguendo, trovo del tutto pertinenti le osservazioni ed i consigli forniti anche dal Collega MIGLIACCIO.
Le faccio davvero tanti affettuosi auguri per la pronta risoluzione del problema.
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#17]
Caro lettore,
questa indicazione potrà chiederla , credo senza problemi, al nostro valido ed esperto collega Giammusso quando avrà modo di visitarla. Non bruci le tappe o, come si diceva una volta, "non metta il carro davanti ai buoi".
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
questa indicazione potrà chiederla , credo senza problemi, al nostro valido ed esperto collega Giammusso quando avrà modo di visitarla. Non bruci le tappe o, come si diceva una volta, "non metta il carro davanti ai buoi".
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#18]
Gentile Utente,
concordo con il parere espresso dal Collega BERETTA.
Lo specialista Andrologo che consulterà deciderà in scienza e coscienza cosa fare, quando, come e con chi.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
concordo con il parere espresso dal Collega BERETTA.
Lo specialista Andrologo che consulterà deciderà in scienza e coscienza cosa fare, quando, come e con chi.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#20]
[#21]
Ex utente
Grazie ancora per l'interesse,sarete informati dell'evoluzione.
In merito al dolore per il quale è stata diagnosticata la nevralgia ileo inguinale,con la terapia in corso sopra citata pare,e dico pare,
che ci sia un piccolo miglioramento.
Vedremo a fine ciclo di cura.
Per l'altro problema riferito alla d.e vi terrò informati.
Ancora grazie.
In merito al dolore per il quale è stata diagnosticata la nevralgia ileo inguinale,con la terapia in corso sopra citata pare,e dico pare,
che ci sia un piccolo miglioramento.
Vedremo a fine ciclo di cura.
Per l'altro problema riferito alla d.e vi terrò informati.
Ancora grazie.
[#22]
Gentile Utente,
benissimo. Speriamo in una pronta risoluzione completa del quadro sintomatologico.
Ancora affettuosi auguri
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
benissimo. Speriamo in una pronta risoluzione completa del quadro sintomatologico.
Ancora affettuosi auguri
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#23]
Ex utente
Un cordiale saluto a tutti i medici che soni intervenuti con commenti sul mio problema.
Sono passati 30 giorni dall'ultimo mio intervento e come promesso sono qui a darvi l'esito della cura.
Nessun miglioramento nel corso di terapia con Rifadin 600,veloce miglioramento non appena assumo il Danzen fino a totale scomparsa del dolore ,dopo finita la terapia e aver preso anche Neuraben ,pian pianino sono peggio di prima.
Stesso dolore,anzi peggio,che si irradia anche verso l'alto con dolori addominali e a volte anche stimolo di vomito,ma tutto il fastidio parte dal basso,sia da sinistra ma di più da destra.
Oggi sono stato dal mio medico curante il quale mi ha detto che,se con l'antibiotico e il Danzen il dolore svanisce per riprendere appena si smette con la terapia,secondo lui c'è un -ascesso- da qualche parte che si attenua con la cura e che rifiorisce appena si smette.
A questo punto gli ho detto che in passato mi avevano diagnosticato una -fistola perianale cieca-che non ho mai operato perchè si ripresenta di tanto in tanto per poi svanire,e ci tengo a precisare che da quando ho questi dolori si è fatta rivedere un giorno in cui ho avuto diarrea molte volte.
IL mio medico pensa che forse la fistola si è fatta un po di strada risalendo verso l'alto e a tal proposito mi ha prescritto una Risonanza Magnetica addominale e pelvica.
Si augura che non sia così perchè la cosa potrebbe diventare un po problematica,in ogni caso staremo a vedere.
In riferimento alla lieve disfunzione erettile posso affermare che con la cura prescrittami (Danzen,Rifadin,Neuraben) nel piccolo periodo in cui stavo meglio,la disfunzione era quasi scomparsa.
Attendo con ansia un Vs giudizio,sto seguendo la strada giusta o no?
Attendo risposta Grazie
Sono passati 30 giorni dall'ultimo mio intervento e come promesso sono qui a darvi l'esito della cura.
Nessun miglioramento nel corso di terapia con Rifadin 600,veloce miglioramento non appena assumo il Danzen fino a totale scomparsa del dolore ,dopo finita la terapia e aver preso anche Neuraben ,pian pianino sono peggio di prima.
Stesso dolore,anzi peggio,che si irradia anche verso l'alto con dolori addominali e a volte anche stimolo di vomito,ma tutto il fastidio parte dal basso,sia da sinistra ma di più da destra.
Oggi sono stato dal mio medico curante il quale mi ha detto che,se con l'antibiotico e il Danzen il dolore svanisce per riprendere appena si smette con la terapia,secondo lui c'è un -ascesso- da qualche parte che si attenua con la cura e che rifiorisce appena si smette.
A questo punto gli ho detto che in passato mi avevano diagnosticato una -fistola perianale cieca-che non ho mai operato perchè si ripresenta di tanto in tanto per poi svanire,e ci tengo a precisare che da quando ho questi dolori si è fatta rivedere un giorno in cui ho avuto diarrea molte volte.
IL mio medico pensa che forse la fistola si è fatta un po di strada risalendo verso l'alto e a tal proposito mi ha prescritto una Risonanza Magnetica addominale e pelvica.
Si augura che non sia così perchè la cosa potrebbe diventare un po problematica,in ogni caso staremo a vedere.
In riferimento alla lieve disfunzione erettile posso affermare che con la cura prescrittami (Danzen,Rifadin,Neuraben) nel piccolo periodo in cui stavo meglio,la disfunzione era quasi scomparsa.
Attendo con ansia un Vs giudizio,sto seguendo la strada giusta o no?
Attendo risposta Grazie
[#24]
Gentile Utente,
ababstanza azzardata come ipotesi diagnostica. Personalmente non azzardo una valutazione senza aver prima atteso l'esito della RM, anche se dubito fortemente possa essere di effettiva utilità.
Attendiamo notizie, buone ovvio.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
ababstanza azzardata come ipotesi diagnostica. Personalmente non azzardo una valutazione senza aver prima atteso l'esito della RM, anche se dubito fortemente possa essere di effettiva utilità.
Attendiamo notizie, buone ovvio.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#25]
Caro lettore,
purtroppo per noi è difficile , in queste situazioni cliniche particolari , lontani dalla possibilità di una valutazione clinca diretta, darle un consiglio preciso. A questo punto segua comunque l'indicazione che le ha dato il suo medico di medicina generale.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
purtroppo per noi è difficile , in queste situazioni cliniche particolari , lontani dalla possibilità di una valutazione clinca diretta, darle un consiglio preciso. A questo punto segua comunque l'indicazione che le ha dato il suo medico di medicina generale.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#26]
Gentile Utente,
l'azzardo diagnostico sta nel supporre che una fistola perianale possa "risalire" utilizzando piani anatomici del tutto anomali ed improbabili, se non inestistenti, fino al punto di essere responsabile di una nevralgia dell'ileo-inguinale. Azzardo per azzardo e, volendo scendere nel piano fantascientifico, perchè non procedere ad una fistolografia? Allora si ne vedremmo delle belle...
Ci faccia sapere (mi interessa moltissimo personalmente) l'esito dell'esame che effettuerà.
Cari saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
l'azzardo diagnostico sta nel supporre che una fistola perianale possa "risalire" utilizzando piani anatomici del tutto anomali ed improbabili, se non inestistenti, fino al punto di essere responsabile di una nevralgia dell'ileo-inguinale. Azzardo per azzardo e, volendo scendere nel piano fantascientifico, perchè non procedere ad una fistolografia? Allora si ne vedremmo delle belle...
Ci faccia sapere (mi interessa moltissimo personalmente) l'esito dell'esame che effettuerà.
Cari saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#27]
Gentile Utente,
mi associo ai pareri espressi dai colleghi, soprattutto condivido la perplessità del prof. Martino sull'eventuale tragitto fistoloso.
Nella mia esperienza più che trentennale sarebbe il primo caso di fistola perianale che provoca una nevralgia e se così fosse dovremo fare una "case report" internazionale.
Ci faccia sapere
Cordialmente
G.Migliaccio
mi associo ai pareri espressi dai colleghi, soprattutto condivido la perplessità del prof. Martino sull'eventuale tragitto fistoloso.
Nella mia esperienza più che trentennale sarebbe il primo caso di fistola perianale che provoca una nevralgia e se così fosse dovremo fare una "case report" internazionale.
Ci faccia sapere
Cordialmente
G.Migliaccio
[#28]
Gentile Utente,
concordo con quanto sostenuto dal Collega MIGLIACCIO. Non solo dovremmo pubblicare il Suo caso, ma rischiamo di prendere o il Nobel per la Medicina o l'Oscar per la migliore sceneggiatura di un film di fantascienza.
Ancora affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
concordo con quanto sostenuto dal Collega MIGLIACCIO. Non solo dovremmo pubblicare il Suo caso, ma rischiamo di prendere o il Nobel per la Medicina o l'Oscar per la migliore sceneggiatura di un film di fantascienza.
Ancora affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
[#29]
Il rischio dei forum telematici ,sia per gli specialisti che vi partecipano che per i pazienti, è quello di assumere per vero quanto riportato dal paziente. Ciò il più delle volte è il frutto di un fraitendimento occorso durante una visita effettuata in uno studio dal quale il paziente esce spesso frastornato senza avere avuto la lucidità di formulare le domande che poi a mente fredda e spesso in più riprese rivolge al forum degli specialisti online. Perciò evitiamo di far passare per incompetente un collega sulla base di quanto riportato spesso in maniera distorta dall'utente non per colpa sua ovviamente , ma in quanto non ne possiede gli strumenti tecnici. Non penso che nessuno specialista per quanto improvvido possa ipotizzare una fistola perianale che provochi una nevralgia ileo-inguinale. Forse il paziente ha solo saltato un passaggio: i sintomi prostatici inizialmente interpretati come "da nevralgia ileo-inguinale" ora possono assumere una nuova valenza se motivati da una fistola perianale.
Un cordiale e sincero saluto
M Castiglioni
Un cordiale e sincero saluto
M Castiglioni
[#30]
Gentile Utente,
pensa di essersi dimenticato qualche dettaglio? Pensa di non aver compreso bene quello che Le è stato diagnosticato? Pensa di non aver avuto sufficienti delucidazioni dal Suo Specialista? Se così fosse, ce lo precisi.
Io tuttavia credo che Lei, a differenza di altri casi già incontrati nel nostro Forum, sia attendibile nel riferire quanto prospettato dal Suo Medico Curante. Le ribadisco che, amio modo di vedere, non vi può essere alcun ragionevole e comprovato nesso fra una "diagnosi" di nevralgia dell'ileo-inguinale e la prersenza di una fistola perianale. Anche il segno del vomito che Lei riferisce è collegabile alla fistola perianale ???????
Attendiamo notizie, pià serie si spera.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
pensa di essersi dimenticato qualche dettaglio? Pensa di non aver compreso bene quello che Le è stato diagnosticato? Pensa di non aver avuto sufficienti delucidazioni dal Suo Specialista? Se così fosse, ce lo precisi.
Io tuttavia credo che Lei, a differenza di altri casi già incontrati nel nostro Forum, sia attendibile nel riferire quanto prospettato dal Suo Medico Curante. Le ribadisco che, amio modo di vedere, non vi può essere alcun ragionevole e comprovato nesso fra una "diagnosi" di nevralgia dell'ileo-inguinale e la prersenza di una fistola perianale. Anche il segno del vomito che Lei riferisce è collegabile alla fistola perianale ???????
Attendiamo notizie, pià serie si spera.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#31]
Ex utente
Egr. Dottori e Prof.buonasera a tutti.
Ho letto in questi giorni le risposte di tutti al mio ultimo intervento ed eccomi qua a ringraziarVi e a replicare nuovamente.
Condivido pienamente l’aspetto fantascientifico della cosa in riferimento alla fistola perianale,ma il mio medico di famiglia è abituato a stupirmi e lo ha già fatto in passato in altre occasioni delle quali non cito nulla perché forse scatenerei l’interessamento di qualche regista famoso.
Anzi cito solo l’ultima ,da film di orrore,in rifrimento alla fistola perianale che risale nell’intestino.
Per farmi coraggio il mio medico mi ha detto che se la fistola ha fatto molta strada mi –debbono aprire a cielo aperto e mi debbono ripulire tutto-……..
Tengo a precisare che la stessa cosa mi è stata detta molti anni fa da un altro medico ,a mio parere più accreditato del primo,il quale mi disse questa fistola conviene toglierla perché risale verso l’alto.
A questo punto mi chiedo…”Ma come si fa a diventare medici in Italia,studiando o comprando le lauree”
Io leggo molto e molto di medicina,patologie ecc…..,è un mondo che mi affascina e prima di assumere anche un semplice medicinale mi documento.
Pensate che molti anni fa in delle analisi mi sono risultate le piastrine un po’ basse e il mio medico,che è sempre quello mi ha prescritto l’Aspirinetta.
Mi sono documentato e dopo averle ritirato in farmacia le ho buttate.
Chiedo scusa per tutta questa lunga premessa ma con questo voglio far capire il perché,per il dolore all’altezza della ferita dell’appendicite,essendomi reso conto della scarsa attendibilità del mio medico, me ne sono andato da un famoso chirurgo della mia città,pagando 100 Euro, il quale mi ha dato quella diagnosi”Nevralgia ileo-inguinale bilaterale” .
Quando al prof. in questione ho parlato della fistola mi ha detto “Non ti preoccupare non è niente di grave”
Che il nervo sia infiammato penso sia sicuro,non voglio peccare di presunzione,ma se mi tocco da me lo tocco anch’io e se lo tocco mi fa male di più.
Il problema è capire il perché si infiamma ,perché con compresse –Ciproxin- alla seconda compressa va via il dolore per ritornare dopo la terapia,con Ridadin e Danzen la stessa cosa.
Per quali altri motivi il nervo in questione si può infiammare,e perché il dolore che prima delle cure era localizzato dall’appendicite in giù e ora spesso mi fa male anche il Colon Ascendente?
La Prostatite di cui soffro dalletà di 18 anni,ora ne ho 45,può essere la causa dell’ifiammazione in questione?
Vi chiedo di dimenticare tutto quello che mi hanno detto i medici e datemi Voi un consiglio e pronunciatevi in merito a una possiblile diagnosi,chiaramente con il condizionale perché riconosco che nessuno di voi mi ha visitato.
In ogni caso la R.M prescrittami dal mio medico è stata prenotata per il 10 marzo,qui i tempi sono questi.
Il mio medico mi ha detto,molto fantascientificamente,di farmi dire dallo studio di diagnostica per immagini,se la stessa dovrà essere fatta con o senza contrasto,allo studio mi hanno detto che deve essere il mio medico a deciderlo;a quel punto ho deciso io e ho scelto di farmela con il contrasto,se ho sbagliato fatemelo sapere.
Un ultima cosa :con la R.M la fistola ,anche ferma a livello anale o asciutta ,si vede?
Il rischio messo in evidenza dal dott.Castglioni in merito a pazienti poco attendili penso ci sia veramente,ma non appartiene a questo caso.
Distinti saluti
Ho letto in questi giorni le risposte di tutti al mio ultimo intervento ed eccomi qua a ringraziarVi e a replicare nuovamente.
Condivido pienamente l’aspetto fantascientifico della cosa in riferimento alla fistola perianale,ma il mio medico di famiglia è abituato a stupirmi e lo ha già fatto in passato in altre occasioni delle quali non cito nulla perché forse scatenerei l’interessamento di qualche regista famoso.
Anzi cito solo l’ultima ,da film di orrore,in rifrimento alla fistola perianale che risale nell’intestino.
Per farmi coraggio il mio medico mi ha detto che se la fistola ha fatto molta strada mi –debbono aprire a cielo aperto e mi debbono ripulire tutto-……..
Tengo a precisare che la stessa cosa mi è stata detta molti anni fa da un altro medico ,a mio parere più accreditato del primo,il quale mi disse questa fistola conviene toglierla perché risale verso l’alto.
A questo punto mi chiedo…”Ma come si fa a diventare medici in Italia,studiando o comprando le lauree”
Io leggo molto e molto di medicina,patologie ecc…..,è un mondo che mi affascina e prima di assumere anche un semplice medicinale mi documento.
Pensate che molti anni fa in delle analisi mi sono risultate le piastrine un po’ basse e il mio medico,che è sempre quello mi ha prescritto l’Aspirinetta.
Mi sono documentato e dopo averle ritirato in farmacia le ho buttate.
Chiedo scusa per tutta questa lunga premessa ma con questo voglio far capire il perché,per il dolore all’altezza della ferita dell’appendicite,essendomi reso conto della scarsa attendibilità del mio medico, me ne sono andato da un famoso chirurgo della mia città,pagando 100 Euro, il quale mi ha dato quella diagnosi”Nevralgia ileo-inguinale bilaterale” .
Quando al prof. in questione ho parlato della fistola mi ha detto “Non ti preoccupare non è niente di grave”
Che il nervo sia infiammato penso sia sicuro,non voglio peccare di presunzione,ma se mi tocco da me lo tocco anch’io e se lo tocco mi fa male di più.
Il problema è capire il perché si infiamma ,perché con compresse –Ciproxin- alla seconda compressa va via il dolore per ritornare dopo la terapia,con Ridadin e Danzen la stessa cosa.
Per quali altri motivi il nervo in questione si può infiammare,e perché il dolore che prima delle cure era localizzato dall’appendicite in giù e ora spesso mi fa male anche il Colon Ascendente?
La Prostatite di cui soffro dalletà di 18 anni,ora ne ho 45,può essere la causa dell’ifiammazione in questione?
Vi chiedo di dimenticare tutto quello che mi hanno detto i medici e datemi Voi un consiglio e pronunciatevi in merito a una possiblile diagnosi,chiaramente con il condizionale perché riconosco che nessuno di voi mi ha visitato.
In ogni caso la R.M prescrittami dal mio medico è stata prenotata per il 10 marzo,qui i tempi sono questi.
Il mio medico mi ha detto,molto fantascientificamente,di farmi dire dallo studio di diagnostica per immagini,se la stessa dovrà essere fatta con o senza contrasto,allo studio mi hanno detto che deve essere il mio medico a deciderlo;a quel punto ho deciso io e ho scelto di farmela con il contrasto,se ho sbagliato fatemelo sapere.
Un ultima cosa :con la R.M la fistola ,anche ferma a livello anale o asciutta ,si vede?
Il rischio messo in evidenza dal dott.Castglioni in merito a pazienti poco attendili penso ci sia veramente,ma non appartiene a questo caso.
Distinti saluti
[#32]
Gentile Utente,
non saprei davvero cosa consigliarLe. Di certo, come lei giustamente ha intuito, non è possibile nemmeno azzardare una diagnosi e tantomeno una terapia via e-mail. Io credo che questo assunto sia valido sempre, ma nel Suo caso direi sia tassativo. Cosa fare allora. Domanda giustificata, ma la risposta, sempre a mio modo di credere, rimane la stessa. Beh consigliarLe di sotituire il Suo medico di famiglia sarebbe giusto ma troppo semplicistico. Sia chiaro che io lo farei e di corsa: un Collega che Le prospetta una laparotomia per trattare una fistola perianale...beh...
Il mio suggerimento, prima di sottoporsi ad una RM (per vedere che?), è quello di consultare un coloproctologo o un Chirurgo Specialista del settore per valutare effettivamente l'entità e la portata del problema fistoloso. Vediamo cosa ne viene fuori.
Mi creda, non è che mi sto tirando indietro in questa discussione, ma è proprio quello che penso.
Ci tenga informati dell’evoluzione del storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
non saprei davvero cosa consigliarLe. Di certo, come lei giustamente ha intuito, non è possibile nemmeno azzardare una diagnosi e tantomeno una terapia via e-mail. Io credo che questo assunto sia valido sempre, ma nel Suo caso direi sia tassativo. Cosa fare allora. Domanda giustificata, ma la risposta, sempre a mio modo di credere, rimane la stessa. Beh consigliarLe di sotituire il Suo medico di famiglia sarebbe giusto ma troppo semplicistico. Sia chiaro che io lo farei e di corsa: un Collega che Le prospetta una laparotomia per trattare una fistola perianale...beh...
Il mio suggerimento, prima di sottoporsi ad una RM (per vedere che?), è quello di consultare un coloproctologo o un Chirurgo Specialista del settore per valutare effettivamente l'entità e la portata del problema fistoloso. Vediamo cosa ne viene fuori.
Mi creda, non è che mi sto tirando indietro in questa discussione, ma è proprio quello che penso.
Ci tenga informati dell’evoluzione del storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#33]
Ho letto per curiosità ma con interesse tutta la storia ed il cospicuo scambio epistolare.
Senza nulla voler aggiungere alla mole di consigli e osservazioni sempre attinenti già fatte mi permetto solo di porre a me stesso alcune semplici domande:
E' stato effettuato anche più recentemente un accurato esame clinico (visita) comprensivo di esplorazione rettale (dito) ?
Con tutto il rispetto per chi ha già affrontato de visu il problema, anche se sono passati trenta anni, non sottovaluterei la storia dell'appendicectomia, complicata da una violenta suppurazione (fistola cecale ?), anche se l'ipotesi di un ascesso "bloccato" da tanto tempo è improbabile (ma non impossibile).
Perchè partire direttamente col cannone (RMN) e non ricorrere alla fionda (ecografia - TC) per di più dovendo attendere quattro mesi ?
La correlazione tra fistole perianali e malattie intestinali "più alte" non è poi così peregrina, se si pensa alle malattie croniche infiammatorie (Crohn) e al loro elevato potenziale di fistolizzazione.
Senza nulla voler aggiungere alla mole di consigli e osservazioni sempre attinenti già fatte mi permetto solo di porre a me stesso alcune semplici domande:
E' stato effettuato anche più recentemente un accurato esame clinico (visita) comprensivo di esplorazione rettale (dito) ?
Con tutto il rispetto per chi ha già affrontato de visu il problema, anche se sono passati trenta anni, non sottovaluterei la storia dell'appendicectomia, complicata da una violenta suppurazione (fistola cecale ?), anche se l'ipotesi di un ascesso "bloccato" da tanto tempo è improbabile (ma non impossibile).
Perchè partire direttamente col cannone (RMN) e non ricorrere alla fionda (ecografia - TC) per di più dovendo attendere quattro mesi ?
La correlazione tra fistole perianali e malattie intestinali "più alte" non è poi così peregrina, se si pensa alle malattie croniche infiammatorie (Crohn) e al loro elevato potenziale di fistolizzazione.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#34]
Il Collega Piscitelli può certamente aver ragione, ma allora si deve pensare che non si tratti di nevralgia e che il paziente definisca così dei dolori diffusi (infatti parla di nevralgia bilaterale). D'altra parte mi pare che non vi siano sintomi molto significativi riferibili a un interessamento del n. ilioinguinale (tra l'altro estremamente difficile la sua lesione isolata)e capire quale dei rami del plesso lombare possano essere interessati (il genito-crurale? il femoro cutaneo?)non è semplice anche con un accurato esame neurologico.
Pertanto riterrei verosimile solo l'ipotesi dell'errore di comunicazione, e quindi ritengo che bisognerebbe "dimenticarsi" della nevralgia e valutare meglio il tipo di dolore che, a questo punto, è verosimile che non abbia le caratteristiche tipiche del dolore neuropatico.
Auguri all'Utente e saluti cordiali ai Colleghi
Dr.G.Migliaccio
Pertanto riterrei verosimile solo l'ipotesi dell'errore di comunicazione, e quindi ritengo che bisognerebbe "dimenticarsi" della nevralgia e valutare meglio il tipo di dolore che, a questo punto, è verosimile che non abbia le caratteristiche tipiche del dolore neuropatico.
Auguri all'Utente e saluti cordiali ai Colleghi
Dr.G.Migliaccio
[#35]
Gentile Utente,
per carità, pensare ad una patologia infiammatoria cronica del grosso o piccolo intestino è lecito, ma saremmo in tutto altro ambito di segni e sintomi clinici. Non credo, da quello che ci scrive, che Lei sia afeftto mda morbo di Crohn.
Sarei più portato a condividere quanto sostenuto dal Collega MIGLIACCIO. Qundi il mio consiglio resta lo stesso.
Attendiamo Sue notizie, se lo ritiene utile.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
per carità, pensare ad una patologia infiammatoria cronica del grosso o piccolo intestino è lecito, ma saremmo in tutto altro ambito di segni e sintomi clinici. Non credo, da quello che ci scrive, che Lei sia afeftto mda morbo di Crohn.
Sarei più portato a condividere quanto sostenuto dal Collega MIGLIACCIO. Qundi il mio consiglio resta lo stesso.
Attendiamo Sue notizie, se lo ritiene utile.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#36]
Ex utente
Un saluto a tutti ,vorrei rispondere ,per primo,al Dott.Piscitelli:Il Prof.che mi ha diagnosticato la nevralgia ileoinguinale mi ha visitato,anche esplorszione rettale,ha visto ecografia,radiografie e tutto quanto era da vedere.
In merito alla seconda parte del suo discorso,(ascesso bloccato da tanto tempo)ricordo che nel 1990 quindi 17 anni fa ebbi lo stesso dolore di adesso proprio nel centro della ferita dell’appendicite e lo stesso professore che adesso mi ha diagnosticato la nevralgia ileo inguinale allora mi curò con Rifadin,Danzen,Bactrim forte.
A suo tempo in riferimento al dolore alla ferita dell’appendice mi disse non c’è niente ma vivsitandomi mi riscontrò una epididimite che,mi curò con esito positivo con la terapia sopra-citata,quella cura mi fece passare anche il dolore alla ferita.
Lo stesso dolore mi è ritornato dopo 17 anni ,adesso……il resto lo abbiamo già detto in tutti i precedenti discorsi.
Dopo tutti questi lunghi discorsi,consigli,chiarimenti da parte di tutti,e Vi ringrazio di vero cuore e Vi faccio veramente i miei complimenti,io sono convinto di una cosa:
1)penso che la nevralgia inguinale bilaterale ci sia anche se non capisco la causa scatenante.
2)Non sottovaluterei un qualcosa che “dorme” e che di tanto in tanto si fa sentire,sotto la ferita dell’appendicite,ad esempio tipo pus che di tanto in tanto si forma e aumentando di quantità mi provochi il dolore che poi passa con gli antibiotici perché asciuga;considerato il fatto che questa mia ipotesi troverebbe un comportamento simile nella fistola perianale cieca che,se la pensa e gonfia,mi fa male poi passa e non la vedo e sento più,basti pensare che in 10 anni si è presentata solo 3 volte dicendomi “io sono sempre qui”,tutto da valutare seguendo il consiglio del Prof.Martino.
3) I dolori diffusi all’addome frequenti,sicuramente non hanno nulla a che vedere con le due ipotesi e penso che con la R.M avrò una risposta.
Io vado avanti in queste direzioni,peccato che dovrò aspettare fino a marzo,nel frattempo seguirei la cura del primo Prof. Rifadin,Danzen e Neuraben un ciclo ogni tre mesi,male che vada non sono medicine che,penso,facciano male.
Grazie ancora
Attendo di sapere se nelle mie conclusioni ci sia qualcosa di fantascientifico…..scerzo!!!
Complimenti.
Distinti saluti
Attendo
In merito alla seconda parte del suo discorso,(ascesso bloccato da tanto tempo)ricordo che nel 1990 quindi 17 anni fa ebbi lo stesso dolore di adesso proprio nel centro della ferita dell’appendicite e lo stesso professore che adesso mi ha diagnosticato la nevralgia ileo inguinale allora mi curò con Rifadin,Danzen,Bactrim forte.
A suo tempo in riferimento al dolore alla ferita dell’appendice mi disse non c’è niente ma vivsitandomi mi riscontrò una epididimite che,mi curò con esito positivo con la terapia sopra-citata,quella cura mi fece passare anche il dolore alla ferita.
Lo stesso dolore mi è ritornato dopo 17 anni ,adesso……il resto lo abbiamo già detto in tutti i precedenti discorsi.
Dopo tutti questi lunghi discorsi,consigli,chiarimenti da parte di tutti,e Vi ringrazio di vero cuore e Vi faccio veramente i miei complimenti,io sono convinto di una cosa:
1)penso che la nevralgia inguinale bilaterale ci sia anche se non capisco la causa scatenante.
2)Non sottovaluterei un qualcosa che “dorme” e che di tanto in tanto si fa sentire,sotto la ferita dell’appendicite,ad esempio tipo pus che di tanto in tanto si forma e aumentando di quantità mi provochi il dolore che poi passa con gli antibiotici perché asciuga;considerato il fatto che questa mia ipotesi troverebbe un comportamento simile nella fistola perianale cieca che,se la pensa e gonfia,mi fa male poi passa e non la vedo e sento più,basti pensare che in 10 anni si è presentata solo 3 volte dicendomi “io sono sempre qui”,tutto da valutare seguendo il consiglio del Prof.Martino.
3) I dolori diffusi all’addome frequenti,sicuramente non hanno nulla a che vedere con le due ipotesi e penso che con la R.M avrò una risposta.
Io vado avanti in queste direzioni,peccato che dovrò aspettare fino a marzo,nel frattempo seguirei la cura del primo Prof. Rifadin,Danzen e Neuraben un ciclo ogni tre mesi,male che vada non sono medicine che,penso,facciano male.
Grazie ancora
Attendo di sapere se nelle mie conclusioni ci sia qualcosa di fantascientifico…..scerzo!!!
Complimenti.
Distinti saluti
Attendo
[#37]
Gentile Utente,
non aggiungo altro. Finirei col generare ulteriori confusioni. Che dirle, attendiamo con lei l'esito della RM. Non farei però alcun tipo di terapia, in assenza di una diagnosi certa. Provi ad anticipare l'esame se Le fosse possibile, magari in una Struttura Convenzionata se non i Ospedale. Magari fuori della Sua città. Attendiamo ulteriori buone notizie.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
non aggiungo altro. Finirei col generare ulteriori confusioni. Che dirle, attendiamo con lei l'esito della RM. Non farei però alcun tipo di terapia, in assenza di una diagnosi certa. Provi ad anticipare l'esame se Le fosse possibile, magari in una Struttura Convenzionata se non i Ospedale. Magari fuori della Sua città. Attendiamo ulteriori buone notizie.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#38]
Ex utente
Un cordiale Saluto,non sono ancora riuscito ad anticipare la RM e vi disturbo per una informazione.
Nell'ultima ecografia all'addome completo non è stato rilevato nulla di particolarmente grave,a parte la seria steatosi epatica,ma mi chiedo:se il dolore all'altezza della ferita appendice,che si irradia anche verso il centro e verso l'alto,ma anche verso il basso,(diagnosticata come detto "Nevralgia ileo imguinale)fosse causato da un polipo o più polipi intestinali o a qualcosa di più brutto,con l'ecografia si sarebbe visto qualcosa?
In pratica posso stare tranquillo fino alla RM in questo senso.
PS
Nella mia famiglia non ci sono precedenti in tal senso.
Distinti Saluti.
Nell'ultima ecografia all'addome completo non è stato rilevato nulla di particolarmente grave,a parte la seria steatosi epatica,ma mi chiedo:se il dolore all'altezza della ferita appendice,che si irradia anche verso il centro e verso l'alto,ma anche verso il basso,(diagnosticata come detto "Nevralgia ileo imguinale)fosse causato da un polipo o più polipi intestinali o a qualcosa di più brutto,con l'ecografia si sarebbe visto qualcosa?
In pratica posso stare tranquillo fino alla RM in questo senso.
PS
Nella mia famiglia non ci sono precedenti in tal senso.
Distinti Saluti.
[#39]
Gentile Utente,
mi perdoni ma non aggiungerei altro alle già lunghe e svariate precedenti supposizioni diagnostiche. E' del tutto inutile e causa di ansie immotivate procedere in questo senso. So che non era questo il tipo di risposta che si attendeva da me, ma è la sola che mi appare corretta professionalmente.
Se lo desdiera ci tenga infromati circa l'esito della RM
Affettuosi auguri per un sereno Natale ed un ferilicissimo Nuovo Anno.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
mi perdoni ma non aggiungerei altro alle già lunghe e svariate precedenti supposizioni diagnostiche. E' del tutto inutile e causa di ansie immotivate procedere in questo senso. So che non era questo il tipo di risposta che si attendeva da me, ma è la sola che mi appare corretta professionalmente.
Se lo desdiera ci tenga infromati circa l'esito della RM
Affettuosi auguri per un sereno Natale ed un ferilicissimo Nuovo Anno.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#40]
Concordo con le corrette osservazioni generali fatte dal collega Martino ed aggiungo che una ecografia non è lo strumento diagnostico adatto a valutare una eventuale poliposi intestinale.
Approfitto comunque anch'io per farle tanti auguri per un felice anno nuovo.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Approfitto comunque anch'io per farle tanti auguri per un felice anno nuovo.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#42]
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte,e Vi informo che sono riuscito ad anticipare la RM dal 10 marzo 2008 a giovedì 20 dicembre 2007,in pratica tra due giorni,quindi,non appena possibile Vi invierò il testo del referto.
Non penso di averlo prima di Natale,quindi, AUGURI di vero cuore.
Mi auguro di aprire l'anno nuovo senza problemi....Vi terrò informati.
Distinti Saluti
Non penso di averlo prima di Natale,quindi, AUGURI di vero cuore.
Mi auguro di aprire l'anno nuovo senza problemi....Vi terrò informati.
Distinti Saluti
[#43]
Gentile Utente,
trascorra un sereno Natale ed attenda con fiducia le ottime novità del 2008.
Noi tutti, se Dio vuole, saremo qui ancora una volta ad attednere Sue notizie.
Affettuosi auguri!
Prof. Giovanni MARTINO
trascorra un sereno Natale ed attenda con fiducia le ottime novità del 2008.
Noi tutti, se Dio vuole, saremo qui ancora una volta ad attednere Sue notizie.
Affettuosi auguri!
Prof. Giovanni MARTINO
[#44]
Ex utente
Un cordiale saluto a tutti Voi.
Di seguito ecco il referto della R.M:
L'indagine R.M. è stata eseguita con tecnica turbo Spin-echo, secondo i piani assiale e sagittale, con sequenze TI e T2 pesate e con introduzione e.v. di gadolinio anche con sequenza Spir per la soppressione del segnale del grasso.
Il fegato è di regolare morfo-volumetria in assenza di immagini di alterata intensità di segnale da riferire a lesioni focali parenchimali primitive e/o secondarie.
Regolare il reperto morfo-strutturale di milza, pancreas, reni e surreni,
Indenni le stazioni linfonodali caratteristiche addominali ed inguinali.
Regolari i profili vescicali.
....
Mi sento un po più sereno,ma mi chiedo:questo dolore ileo inguinale con le caratteristiche già descritte diverse volte a cosa si può riferie?E posso escludere la presenza di qualsiasi problema agli intestini di tipo,polipi,o diverticoli o altro in base alle risultanze della R.M?
Grazie e scusate la mia insistenza.
I più sinceri auguri di Buon Anno.
Distinti Saluti
Di seguito ecco il referto della R.M:
L'indagine R.M. è stata eseguita con tecnica turbo Spin-echo, secondo i piani assiale e sagittale, con sequenze TI e T2 pesate e con introduzione e.v. di gadolinio anche con sequenza Spir per la soppressione del segnale del grasso.
Il fegato è di regolare morfo-volumetria in assenza di immagini di alterata intensità di segnale da riferire a lesioni focali parenchimali primitive e/o secondarie.
Regolare il reperto morfo-strutturale di milza, pancreas, reni e surreni,
Indenni le stazioni linfonodali caratteristiche addominali ed inguinali.
Regolari i profili vescicali.
....
Mi sento un po più sereno,ma mi chiedo:questo dolore ileo inguinale con le caratteristiche già descritte diverse volte a cosa si può riferie?E posso escludere la presenza di qualsiasi problema agli intestini di tipo,polipi,o diverticoli o altro in base alle risultanze della R.M?
Grazie e scusate la mia insistenza.
I più sinceri auguri di Buon Anno.
Distinti Saluti
[#45]
Gentile Utente,
:)
non avevo dubbi sul referto negativo per patologia della RM.
Soldi spesi bene solo se questo esame serve a rassicurarLa e a darLe fiducia. Le mi perplessità restano tutte valide e quindi non posso che ribadirLe quanto già scritto in precedenza.
Ci tenga ancora informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per uno splendido 2008!
Un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
:)
non avevo dubbi sul referto negativo per patologia della RM.
Soldi spesi bene solo se questo esame serve a rassicurarLa e a darLe fiducia. Le mi perplessità restano tutte valide e quindi non posso che ribadirLe quanto già scritto in precedenza.
Ci tenga ancora informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per uno splendido 2008!
Un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#49]
Ex utente
Un salutone a tuttti i medici che tanto gentilmente si sono interessati al mio caso.
E' passato un pò di tempo e desidero informarVi che con la cura di Rifadin Danzen e Neuraben fatto un ciclo ogni 3 mesi in effetti il dolore è scomparso.
Personalmente mi sono permesso di sostituire Neuraben con Alanerv ,non so se ho fatto bene o male,ma mi sono trovato bene.
Oltre alla risonanza risultata negativa ho fatto anche la retto-colon scopia con colon(a detta della dottoressa che mel'ha eseguita)Meraviglioso,con solo qualche diverticolo da non classificare come patologia.
Mi auguro che il dolore non ritorni più.
Grazie ancora a tutti...se avete altri consigli sono lieto di leggerli.
Saluti da Catania
E' passato un pò di tempo e desidero informarVi che con la cura di Rifadin Danzen e Neuraben fatto un ciclo ogni 3 mesi in effetti il dolore è scomparso.
Personalmente mi sono permesso di sostituire Neuraben con Alanerv ,non so se ho fatto bene o male,ma mi sono trovato bene.
Oltre alla risonanza risultata negativa ho fatto anche la retto-colon scopia con colon(a detta della dottoressa che mel'ha eseguita)Meraviglioso,con solo qualche diverticolo da non classificare come patologia.
Mi auguro che il dolore non ritorni più.
Grazie ancora a tutti...se avete altri consigli sono lieto di leggerli.
Saluti da Catania
[#51]
Gentile Utente,
finalmente il tipo di risposta che ognuno di noi Medici che opera nel Forum di medicitalia vorrebbe leggere sempre!
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
finalmente il tipo di risposta che ognuno di noi Medici che opera nel Forum di medicitalia vorrebbe leggere sempre!
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#52]
Caro lettore,
tutti felici che la sua situazione sia migliorata. Ora incrociamo le dite.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
tutti felici che la sua situazione sia migliorata. Ora incrociamo le dite.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#54]
Ex utente
Grazie ancora a tutti,rispondo al dott.Mastroprimiano che
ha tirato in ballo la disfunzione erettile.
Purtroppo è tutto come prima o se proprio vogliamo dirla tutta è un pò migliorata ma di pochissimo.
Preciso che ho già fatto molti accertamenti,spesso non risulta più neanche l'ipertrofia prostatica,ho fatto l'ecografia dopo aver stimolato con caverget e tutto l'apparato vascolare è ok,nel liquido seminale e nelle urine non ci sono batteri e puntualizzo che ,la notte ,non ho usato quell'apparecchio che misura le erezioni,ma posso affermere che di notte ho lunghe erezioni spontanene e se mi tocco il pene è molto più turgido che durante i rapporti.
Io penso che forse è un problema di nervi,certo non so che nervi passano attraverso il pene.
La cosa che io noto di più in senso negativo non è tanto il diametro e la lunghezza del pene durante l'erezione,ma il Glande che,generalmente durante l'erezione si gonfia,invece a me rimane molle.
Scusate se sono sceso troppo nei particolari ma l'ho fatto
per farmi capire meglio possibile.
Mi fareste cosa gradita se mi inviaste qualche consiglio.
Mi permetto di porgerVi qualche domanda:
Perchè se tuttio il pene diventa duro solo il Glande rimane molle?
Come mai se l'apparato vascolare è ok arriva poco sangue al Glande?
Perchè nelle erezioni notturne quasi sempre anche il glande diventa turgido?
Aspetto con ansia consigli..Grazie
E ancora complimenti!!
ha tirato in ballo la disfunzione erettile.
Purtroppo è tutto come prima o se proprio vogliamo dirla tutta è un pò migliorata ma di pochissimo.
Preciso che ho già fatto molti accertamenti,spesso non risulta più neanche l'ipertrofia prostatica,ho fatto l'ecografia dopo aver stimolato con caverget e tutto l'apparato vascolare è ok,nel liquido seminale e nelle urine non ci sono batteri e puntualizzo che ,la notte ,non ho usato quell'apparecchio che misura le erezioni,ma posso affermere che di notte ho lunghe erezioni spontanene e se mi tocco il pene è molto più turgido che durante i rapporti.
Io penso che forse è un problema di nervi,certo non so che nervi passano attraverso il pene.
La cosa che io noto di più in senso negativo non è tanto il diametro e la lunghezza del pene durante l'erezione,ma il Glande che,generalmente durante l'erezione si gonfia,invece a me rimane molle.
Scusate se sono sceso troppo nei particolari ma l'ho fatto
per farmi capire meglio possibile.
Mi fareste cosa gradita se mi inviaste qualche consiglio.
Mi permetto di porgerVi qualche domanda:
Perchè se tuttio il pene diventa duro solo il Glande rimane molle?
Come mai se l'apparato vascolare è ok arriva poco sangue al Glande?
Perchè nelle erezioni notturne quasi sempre anche il glande diventa turgido?
Aspetto con ansia consigli..Grazie
E ancora complimenti!!
[#55]
Urologo, Andrologo
Gent.le utente.
Ritengo che lei non abbia alcun problema vascolare dal momento che se così fosse non avrebbe erezioni notturne normali. La maggior parte dei problemi erettivi sono riferibili a cause psicogene. Nel suo caso penso sia imputabile a uno stato di ansia da prestazione nel senso che prima di intraprendere il rapporto in lei si innesca la paura di non avere una erezione soddisfacente. In questo caso penso sia il caso di intraprendere l'assunzione di farmaci quali il Viagra, il Cialis o il Levitra.
Saluti
Ritengo che lei non abbia alcun problema vascolare dal momento che se così fosse non avrebbe erezioni notturne normali. La maggior parte dei problemi erettivi sono riferibili a cause psicogene. Nel suo caso penso sia imputabile a uno stato di ansia da prestazione nel senso che prima di intraprendere il rapporto in lei si innesca la paura di non avere una erezione soddisfacente. In questo caso penso sia il caso di intraprendere l'assunzione di farmaci quali il Viagra, il Cialis o il Levitra.
Saluti
[#56]
Gentile Utente,
ovviamente, il referto dell'ecocolordoppler penieno è molto consolante. Ci consente di escludere patologie vascolari degne di nota. Le "lunghe erezioni spontanene" notturne cui Lei fa riferimento, d'altro canto ci confermano il dato emerso dall'esame strumentale. Non ritengo vi siano danni alle vie di conduzione nervose. Quindi si starà chiedendo? Quindi...non resta che indirizzare le indagini verso il versante psicologico. Può non risultare cosa gradita per molti pazienti, almeno dalla mia esperienza personale, visto che molti di loro preferirebbero avere piuttosto una patologia organica... ma questo è.
E' chiaro che la via giusta è intraprendere un percorso di studio psicosessuologico. E' chiaro che a questo può e deve aggiungersi l'utilizzo dei ben noti principi farmacologici oggi a disposizione, ma è atrettanto chiaro che il ricorso a questi farmaci deve avere solo carattere sintomatico e temporaneo, in attesa di una diagnosi e di un risultato terapeutico reale. Una stretta collaborazione fra Psicosessuologo ed Andrologo dovrebbe mirare a questo.
Mi tenga ancora informato se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
ovviamente, il referto dell'ecocolordoppler penieno è molto consolante. Ci consente di escludere patologie vascolari degne di nota. Le "lunghe erezioni spontanene" notturne cui Lei fa riferimento, d'altro canto ci confermano il dato emerso dall'esame strumentale. Non ritengo vi siano danni alle vie di conduzione nervose. Quindi si starà chiedendo? Quindi...non resta che indirizzare le indagini verso il versante psicologico. Può non risultare cosa gradita per molti pazienti, almeno dalla mia esperienza personale, visto che molti di loro preferirebbero avere piuttosto una patologia organica... ma questo è.
E' chiaro che la via giusta è intraprendere un percorso di studio psicosessuologico. E' chiaro che a questo può e deve aggiungersi l'utilizzo dei ben noti principi farmacologici oggi a disposizione, ma è atrettanto chiaro che il ricorso a questi farmaci deve avere solo carattere sintomatico e temporaneo, in attesa di una diagnosi e di un risultato terapeutico reale. Una stretta collaborazione fra Psicosessuologo ed Andrologo dovrebbe mirare a questo.
Mi tenga ancora informato se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 56 risposte e 23.3k visite dal 18/10/2007.
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