Erezioni dolorose successive a un eiaculazione.
Gentili dottori,
volevo un parere medico su un problema che ho da sempre e soprattutto se esso è un vero problema.
Dopo un rapporto e solo dopo aver eiaculato, le successive erezioni (in un lasso di tempo che va intorno a 10 ore) sono dolorose (non eccessivamente, diciamo fastidiose)e se eiaculo di nuovo, anche dopo 5 o 6 ore, il dolore si manifesta più forte fino a scomparire del tutto alla completa cessazione dell'erezione.
Ho letto varie cose riguardo il periodo refrattario, però non riesco a capire se questo "problema" sia qualcosa di normale o meno. Inoltre volevo sapere se esistono dei modi per abbattere questo dolore, che risulta molto fastidioso al momento che tutte le erezioni sono dolorose, non solo la stimolazione, ma anche le erezioni spontanee.
Grazie dell'interessamento.
volevo un parere medico su un problema che ho da sempre e soprattutto se esso è un vero problema.
Dopo un rapporto e solo dopo aver eiaculato, le successive erezioni (in un lasso di tempo che va intorno a 10 ore) sono dolorose (non eccessivamente, diciamo fastidiose)e se eiaculo di nuovo, anche dopo 5 o 6 ore, il dolore si manifesta più forte fino a scomparire del tutto alla completa cessazione dell'erezione.
Ho letto varie cose riguardo il periodo refrattario, però non riesco a capire se questo "problema" sia qualcosa di normale o meno. Inoltre volevo sapere se esistono dei modi per abbattere questo dolore, che risulta molto fastidioso al momento che tutte le erezioni sono dolorose, non solo la stimolazione, ma anche le erezioni spontanee.
Grazie dell'interessamento.
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Caro Utente,da questa postazione mediatica non e' possibile oggettivare circa una sintomatologia che,per esempio,potebbe essere legata ad una difficolta' nella evaginazione del prepuzio sul glande (fimosi) che solo una visita diretta puo' svelare.Va da se che il periodo refrattario risenti di eventuali patologie locali.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Gentile lettore,
quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta.
A questo punto, senza perdere altro tempo prezioso, consulti il suo medico di famiglia che, esaminato in prima istanza il suo problema, potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica andrologica.
Un cordiale saluto.
quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta.
A questo punto, senza perdere altro tempo prezioso, consulti il suo medico di famiglia che, esaminato in prima istanza il suo problema, potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica andrologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 13/02/2011.
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