Una visita mi ha diagnosticato un'uretrite, dicendo che si trattava

Due settimane fa ho notato delle perdite dal pene di colore giallastro leggermente tendenti al verde. L'andrologo a cui mi sono rivolto per una visita mi ha diagnosticato un'uretrite, dicendo che si trattava di un'infezione trasmessa per via sessuale. Il mio partner, però, non ha avuto e non ha tutt'ora i sintomi che ho avuto io. Inoltre, sia io che lui, fino a più di un mese prima dalla comparsa dei sintomi non abbiamo avuto rapporti con altri partner.
Può essere davvero così lungo il periodo di incubazione di tali malattie? O è più plausibile che NON si trattasse di un'infezione sessualmente trasmessa? E' possibile che la mancata comparsa della malattia e dei sintomi nel mio partner sia dovuta al fatto che lui stava assumendo un antimicotico per curare un fungo della pelle (comunque assunto a distanza di già 3 settimane dall'ultimo rapporto con altro partner)?
Preciso il fatto che io e il mio partner non abbiamo praticato sesso anale, ma solo sesso orale (non protetto, ma senza ingestione di sperma).
L'andrologo mi ha prescritto della trozocina (1 capsula al giorno per 3 giorni, poi 7 giorni di pausa e di nuovo 1 capsula al giorno per 3 giorni e così via per tre volte). Già dopo il primo ciclo di 3 giorni i sintomi sono scomparsi. E' comunque consigliabile portare fino alla fine la terapia?

Attendo risposte,
grazie.

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Buonasera,
sì incubazione nelle uretriti atipiche dira a lungo e richiede trattamento antibiotico sopra le righe, considerato l' insorgere di ceppi resistenti, la trasmissione è solo sessuale.