Prostatite batterica da enterococco faecalis
Buongiorno,
mi chiamo Pasquale e ho 28 anni. Sono diversi mesi che ho tutta una serie di sintomi alle vie urinarie riconducibili ad una prostatite: bruciori post-minzionali, fastidio/dolore frequente ai testicoli, sensazione di peso/dolore sovrapubico in corrispondenza della vescica, sensazione di indumenti stretti negli inguini, spesso ho necessità di urinare di frequente soprattutto se bevo tanto. Ho fatto una eco addome completo che non ha evidenziato nulla, mentre da una RM addome completa è venuta fuori la seguente cosa: prostata di regolare volume con ectasia dell'uretra prostatica ed edema della zona centrale per prostatite centrale. Vescicole seminali ectasiche per congestione. Ho fatto gli esami colturali presso un virologo che hanno evidenziato sia nello sperma che nel tampone una colonizzazione abbastanza importante di enterococchi. Il virologo mi ha fatto fare una terapia di 20gg con 12gg di ciproxin (500x2) e 8gg di klacid (500x2) integrata con fermenti lattici e multivitaminico. Durante la cura i sintomi non sono scemati ma sembravano essersi accentuati in alcuni giorni e alla fine della terapia la situazione è rimasta identica. A questo punto dietro raccomandazione dei miei conoscenti mi sono rivolto ad un urologo del II policlinico di Napoli che mi ha effettuato due tamponi uretrali con massaggio prostatico e mi ha fatto inviare i tamponi in laboratorio. Anche stavolta è risultata dai test una infezione da enterococchi. L'urologo mi ha detto che non conviene effettuare un bombardamento di antibiotici che potrebbero distruggere la flora intestinale e creare delle sovrainfezioni. Mi ha dato la seguente terapia: 7gg Keraflox 600mg (1cp al dì) + zetamicin 150 fiale (1 fl al dì la sera) + dicoflor e Cystoman100 (2cp prima di andare a letto) per 2 mesi. Dopo 15gg di terapia dovrò ripetere la spermiocoltura per vedere lo stato dell'infezione. Domande: se sono affetto da prostatite batterica andando via l'infezione regrediscono di conseguenza anche i sintomi? E' giusto non fare abuso di antibiotici oppure in questo caso è una scelta obbligata? Ma come è possibile che una infezione del genere crei sintomi così fastidiosi e dolorosi al punto da invalidare la vita? Di solito si riesce a guarire da questa patologia? Ho visto che esistono diversi approcci terapeutici al problema, è vero? l'enterocco nello sperma e nel tampone può essere indice di una prostatite batterica? Grazie mille.
mi chiamo Pasquale e ho 28 anni. Sono diversi mesi che ho tutta una serie di sintomi alle vie urinarie riconducibili ad una prostatite: bruciori post-minzionali, fastidio/dolore frequente ai testicoli, sensazione di peso/dolore sovrapubico in corrispondenza della vescica, sensazione di indumenti stretti negli inguini, spesso ho necessità di urinare di frequente soprattutto se bevo tanto. Ho fatto una eco addome completo che non ha evidenziato nulla, mentre da una RM addome completa è venuta fuori la seguente cosa: prostata di regolare volume con ectasia dell'uretra prostatica ed edema della zona centrale per prostatite centrale. Vescicole seminali ectasiche per congestione. Ho fatto gli esami colturali presso un virologo che hanno evidenziato sia nello sperma che nel tampone una colonizzazione abbastanza importante di enterococchi. Il virologo mi ha fatto fare una terapia di 20gg con 12gg di ciproxin (500x2) e 8gg di klacid (500x2) integrata con fermenti lattici e multivitaminico. Durante la cura i sintomi non sono scemati ma sembravano essersi accentuati in alcuni giorni e alla fine della terapia la situazione è rimasta identica. A questo punto dietro raccomandazione dei miei conoscenti mi sono rivolto ad un urologo del II policlinico di Napoli che mi ha effettuato due tamponi uretrali con massaggio prostatico e mi ha fatto inviare i tamponi in laboratorio. Anche stavolta è risultata dai test una infezione da enterococchi. L'urologo mi ha detto che non conviene effettuare un bombardamento di antibiotici che potrebbero distruggere la flora intestinale e creare delle sovrainfezioni. Mi ha dato la seguente terapia: 7gg Keraflox 600mg (1cp al dì) + zetamicin 150 fiale (1 fl al dì la sera) + dicoflor e Cystoman100 (2cp prima di andare a letto) per 2 mesi. Dopo 15gg di terapia dovrò ripetere la spermiocoltura per vedere lo stato dell'infezione. Domande: se sono affetto da prostatite batterica andando via l'infezione regrediscono di conseguenza anche i sintomi? E' giusto non fare abuso di antibiotici oppure in questo caso è una scelta obbligata? Ma come è possibile che una infezione del genere crei sintomi così fastidiosi e dolorosi al punto da invalidare la vita? Di solito si riesce a guarire da questa patologia? Ho visto che esistono diversi approcci terapeutici al problema, è vero? l'enterocco nello sperma e nel tampone può essere indice di una prostatite batterica? Grazie mille.
[#1]
salve.
se sono affetto da prostatite batterica andando via l'infezione regrediscono di conseguenza anche i sintomi?: possibile e probabile ma non certo.
E' giusto non fare abuso di antibiotici oppure in questo caso è una scelta obbligata?: non è obbligata ma condivisibile.
è possibile che una infezione del genere crei sintomi così fastidiosi e dolorosi al punto da invalidare la vita?: purtroppo si ma con cure adeguate e un pò di pazienza si guarisce nella maggior parte dei casi.
data la situazione descritta perrebbe proprio una prostatite batterica, non facilissima da eradicare ma sembra che sia in buone mani.
cordialmente
se sono affetto da prostatite batterica andando via l'infezione regrediscono di conseguenza anche i sintomi?: possibile e probabile ma non certo.
E' giusto non fare abuso di antibiotici oppure in questo caso è una scelta obbligata?: non è obbligata ma condivisibile.
è possibile che una infezione del genere crei sintomi così fastidiosi e dolorosi al punto da invalidare la vita?: purtroppo si ma con cure adeguate e un pò di pazienza si guarisce nella maggior parte dei casi.
data la situazione descritta perrebbe proprio una prostatite batterica, non facilissima da eradicare ma sembra che sia in buone mani.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.1k visite dal 07/02/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.