Deficit erezione ed ernia al disco?

Gentili dottori. Ho 31 anni e un problema che diventa gg dopo gg sempre più grave! Una TC, ad ottobre 2010, e una RM ad inzio gennaio 2011 hanno evidenziato un'ernia al disco L5-S1 con lieve sviluppo discendente e segni d fissurazione delle fibre anulari periferiche in sede centrale e paracentrale bilaterale che comprime il sacco durale. Passato il periodo cruento che mi ha costretto a letto x qche gg a causa d un blocco totale alla schiena (mai interessati arti inferiori) e grazie anche ad una cura d deltacortene, ho ripreso la mia normale vita quotidiana. Tanto è vero che anche il neurochirurgo che mi ha visitato mi ha trovato in forma ed ha escluso un intervento chirurgico.
Nei gg seguenti la manifestazione dell'ernia ho avuto prob. d natura sessuale. Durante un rapporto sessuale ho perso completamente l'erezione. La cosa si è ripetuta x almeno 2 volte nelle settimane successive. Prima d questo periodo nn ho MAI avuto problemi d erezione.
La situazione sembrava essersi risolta spontaneamente tanto è vero che nei mesi d novembre/dicembre 2010 ho ripreso ad avere una soddisfacente vita sessuale. A gennaio 2011 d nuovo i sintomi: difficoltà d erezione, caduta del desiderio. Ho notato una SCOMPARSA DELLE EREZIONI MATTUTINE. Anche la masturbazione è difficoltosa. Raggiungero l'erezione cn difficoltà, nn dura a lungo, stante stimolazione manuale. Arrivo all'eiaculazione con pene nn completamente turgido. In queste ultime settimane mi accorgo d nn avere quasi più quella che tecnicamente si chiama EREZIONE PSICOGENA quindi stimoli uditivi, visivi, ecc nn sortiscono alcun effetto. Seriamente preoccupato ho contattato anche un andrologo il quale mi ha prescritto esami dei livelli ormonali tipici del caso (Li ho fatti, sn in attesa d una risposta) escludendo un nesso tra questo prob. attuale e l'ernia del disco.
Il neurochirurgo ha parlato d una SINDROME DELLA CAUDA. Mi sn documentato. Dovrei avere anche altre manifestazioni come incontinenza/ritenzione urinaria/fecale, parestesia a sella ecc. Tutti sintomi che x fortuna nn ho.
Sn sinceramente preoccupato. Nn ho mai avuto prob. d erezione e calo del desiderio in vita mia prima d ottobre 2010, quando si è manifestata l'ernia.
E' possibile un nesso ernia-disfunzione erettile? Una sindrome della cauda può anche manifestarsi solo con una sintomatologia specifica (nel mio caso disf.erettile, appunto)? Ho eseguito una ELETTROMIOGRAFIA ARTI INFERIORI E NERVI SACRALI e l'esito afferma "nei muscoli esplorati una perdita d unità motorie associata ad un aumento dei potenziali polifasici" che seppur al momento nn sembrano assumere chiaro significato patologico vanno ricontrollati elettrofisiologicamente nel tempo.
Alla luce d questa situazione potete darmi un Vs parere? Ne ho assoluto bisogno!
Grazie in anticipo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

quadri clinici particolari e complessi come il suo non possono essere ben capiti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta.

Il suo problema potrebbe anche essre legato ad un concomitante problema psicologico, neurologico, ormonale(le indagini sono in corso mi sembra) oppure vascolare.

A questo punto, con i primi esami ormonali fatti sarà utile una più mirata rivalutazione specialistica andrologica che possa prevedere anche eventuali ed ulteriori valutazioni diagnostiche specifiche.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio x la risposta tempestiva. Solo che adesso a nn capirla sn io. Cosa intende per "concomitante problema psicologico, neurologico, ormonale"?
Capisco che la situazione sia complessa ma i punti salienti d questa situazione ci sono.Ho 31 anni e (fino ad ottobre 2010) uno stato di salute eccellente. Una TC e una RM evidenziano un'ernia L5-S1 che comprime il sacco durale. Dal manifestarsi dell'ernia ad oggi lamento disturbi dell'erezione e calo del desiderio MAI AVUTI PRIMA! L'elettromiografia ha evidenziato una "perdita d unità motorie associata ad un aumento dei potenziali polifasici che vanno ricontrollati nel tempo e al momento nn costituiscono patologia"... Sembra che queste indagini dicano tutto e niente. Intanto ho seri prob.sessuali: difficoltà d erezione, scomparsa delle erezioni mattutine, calo del desiderio e nn so cosa pensare. E' possibile che la compressione del sacco durale da parte dell'ernia sia la causa del deficit erettivo? E' possibile che comprima solo ed unicamente quel tipo d nervo, nn avendo io altri sintomi (come ad es. parestesie agli arti inferiori, x citarne uno)?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Le sue perplessità sono le nostre!

Difficile che un problema sessuale come quello da lei riferito (soprattutto un disturbo del desiderio sessuale) sia solo legato ad "un'ernia L5-S1 che comprime il sacco durale".

Più probabile pensare ad altre cause che magari operano in modo concomitante e contemporaneo al suo problema clinico organico già noto e dichiarato.

Sul tema "desiderio sessuale" poi, se desidera poi avere più informazioni, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html .

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gent.mo Dottore, grazie ancora x la sua risposta. Sn stato a visita da un andrologo e mi ha prescritto i seguenti esami:
- glicemia, Hbglicosilate, colesterolo/trigliceridi, ft3, ft4, tsh
-testosterone + hIRL basale + dopo stimolo con HCG (Gonasi 200 HP: 1 fiala intam. x 3 gg consecutivi)
-test erettivo con IGE1 (che farò in sede)

NN HA ESCLUSO un nesso tra l'ernia e il deficit erettile. Ovviamente lui può studiare la situazione solo da un punto d vista andrologico x escludere le patologie del caso.
Ho ricontattato il mio neurochirurgo al quale ho fatto presente il degenerare della situazione. Pur ribadendo che l'ernia L5-S1 così come mostrata dalla RM nn merita trattamento chirurgico ritiene che - vista la situazione - si possa intervenire proprio x eliminare QUESTA come concausa alla base del deficit, fermo restando la prosecuzione dell'iter presso l'andrologo.

La disfunzione erettile è diretta conseguenza dell'ernia dal momento che, prima d ottobre 2010 NN HO MAI AVUTO alcun problema al riguardo.

Anche Lei ritiene che possano concorrere altre cause... Io mi fido del parere di tutti voi medici ma pensare che nello stesso tempo si siano scatenate due problematiche tali senza alcuna interconnessione tra loro mi risulta particolarmente difficile da capire ed accettare. Ribadisco, alla luce d 30 anni d vita passati senza alcun prob. d natura sessuale.
Resta certo che nn ho più erezioni mattutine; nn riesco a raggiungere l'erezione se nn con difficoltà; l'erezione nn è turgida da poter avere un rapporto sessuale; spesso la perdo durante il sesso e nn riesco ad ottenerne un'altra; stessa cosa se indotta x autostimolazione.

Cordialmente, anche se sconfortato,
distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Se la problematica è soprattutto erettiva ed il suo neurologo ritiene che ci sia una correlazione significativa con l'ernia discale allora bisogna seguire l'indicazione ricevuta.

In questi casi è sempre bene comunque fare in modo che il suo androogo ed il suo neuro-chirurgo si parlino e si confrontino in diretta.
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Utente
Utente
Gentile Dott. a distanza d qche mese la riscrivo in quanto sembro trovarmi nuovamente in una situazione d difficoltà ad avere una piena e soddisfacente erezione (anche autostimolandomi!!!).
Ho completato a suo tempo il ciclo d esami prescrittimi dall'andrologo (prelievi ormonali basali e dopo stimolo con HCG - GONASI 2000, tiroide, esami del sangue, test erettivo con IGE)tutti giudicati dall'andralogo ottimi in termini d risultati.
In detto periodo e fino ad almeno una 15ina d gg fa ho ripreso ad avere una normale vita sessuale fatta d rapporti soddisfacenti e pieno controllo della mia libido.
Da 15g gg a questa parte ho notato d nuovo la SCOMPARSA D EREZIONI MATTUTINE a cui fa seguito una difficoltà ad ottenere una normale erezione. A volte provo anche da solo aiutandomi cn la fantasia ma il risultato nn cambia. Se ottengo l'erezione nn ha quel turgore che conosco e spesso va via in poco.
A questo punto sn sempre più convinto che questo prob. nato con l'ernia del disco L5-S1 sia la causa unica.
Nel mese d marzo 2011 ho ripetuto una EMG degli arti inferiori e questo è il referto: nel muscolo vasto mediale di dx reperti elettromiografici nella norma. negli altri muscoli esplorati quasi marcati segni d sofferenza neurogena cronica. Tal dati, unitamente a quelli elettromiografici, orientano x una danno bilaterale delle radici nervose lombosacrali L5 ed S1".
Questo danno può essere l'origine del mio prob. erettivo?
I 2 neurochirurghi che mi hanno in cura, da sempre hanno convenuto sulla nn operabilità dell'ernia. Poi d fronte a questo risultato hanno mostrato parere opposto, optando x l'intervento, l'uno, restando fermo sulle sue convizioni l'altro.
Può darmi un parere? Cerco d mantenere la calma ma a 6 mesi d distanza nn trovo risposte adeguate d fronte ad un prob. che MAI ho avuto in vita mia se nn da quando ad ottobre 2010 si è manifestata l'ernia.
Grazie mille in anticipo. Spero ricevere risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

purtroppo da questa postazione non siamo in grado e non ci è possibile fare alcuna diagnosi definitiva del suo disturbo ; invece possiamo dirle che la nostra sensibilità clinica, maturata in questi ultimi 33 anni anni di lavoro, ci fa pensare anche ad un possibile problema psicologico, viste queste variazioni del problema lamentato ed anche gli improvvisi miglioramenti.

Ma, a questo punto, le consigliamo di risentire in diretta il suo andrologo e con lui decidere se risentire anche i neurologi, già da lei interpellati, per arrivare a definire finalmente una reale, vera e definitiva diagnosi clinica al suo disturbo sessuale.

Un cordiale saluto.
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