Il primo è l'eiaculazione precoce

Gentilissimi dottori,
Ho 25 anni, pratico sport e cerco di avere una corretta alimentazione. Vorrei chiedere consulto su alcuni problemi. Il primo è l'eiaculazione precoce: Fino a poco tempo fa, non mi sono mai preoccupato troppo, poichè nonostante il primo rapporto fosse sempre breve (anche meno di 30 secondi), il secondo e i successivi erano molto lunghi (anche più di mezz'ora) e quindi riuscivo comunque ad avere un'ottima vita sessuale. Dopo circa sette mesi dall'ultima partner, e periodo nel quale non ho avuto rapporti sessuali, ora con la nuova ragazza il disturbo è cambiato. L'EP si è estesa anche al secondo rapporto e talvolta anche al terzo e inoltre sporadicamente senza penetrazione con solo "strofinamento" esterno, anche con i vestiti per intenderci, con conseguenti difficoltà e frustrazioni connesse, anche perchè, schiettamente parlando, non sempre abbiamo il tempo, il luogo adatto e l'energia necessaria per poterlo fare 4 volte!!Vorrei precisare che mi succede anche durante la masturbazione, anche se in minore entità e che riesco a trattenere l'eiaculazione, per una decina di secondi circa ma non di più, pratica comunque inutile perchè poi perdo comunque l'erezione.
Da questo punto mi collego al secondo problema: tranne alcuni casi sporadici, e principalmente se il rapporto è breve, non provo piacere prima di eiaculare, non ho la così detta fase di plateau.
Il terzo e ultimo problema invece è un po' particolare e riguarda l'utilizzo dei preservativi. Quelli classici mi provocano una perdità parziale erezione con impossibilità di penetrazione, cosa che migliora con gli ultrasottili ma ultimamente anche con quelli, mentre i ritardanti quasi accentuano l'EP. Senza preservativi invece non ho mai alcun tipo di problema erettile.
Ora premesso che sono intenzionato ad effettuare una visita andrologica, vorrei però prima avere un parere da voi riguardo alle possibili motivazioni, in particolare sull' estensione del problema dal primo rapporto ai successivi e sull'assenza della fase di plateau.

Ringrazio e porgo cordiali saluti.
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Dr. Ernesto Fina Urologo, Chirurgo generale, Nefrologo, Andrologo 588 18
Dal suo racconto,abbastanza dettagliato,si potrebbe ritenere che il verificarsi di eiaculazioni precoci anche nei rapporti successivi al primo e,soprattutto,le erezioni non complete a di breve durata siano il sintomo di una infezione/infiammazione della prostata e/o delle vescicole seminali.Disturbi che si accentuano ovviamente con l'uso del profilattico.Si rivolga ad un andrologo di sua fiducia per una visita accurata ed una terapia adeguata.

Dr. ernesto fina

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Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto per la risposta precisa. Secondo lei la quasi totale assenza della fase di "piacere" pre-eiaculatorio è una conseguenza diretta dell'EP dovuta alla probabile infiammazione che diciamo innesca quasi istantaneamente il riflesso eiaculatorio?
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Dr. Ernesto Fina Urologo, Chirurgo generale, Nefrologo, Andrologo 588 18
Proprio così
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Utente
Utente
... ne segue che tecniche come "start and stop" o il metodo "Masters e Johnson" per me sarebbero totalmente inutili o comunque associate alla terapia potrebbero velocizzarne l'efficacia? Se venisse eventualmente confermata la sua ipotesi, a cosa potrebbe esser dovuta questa infiammazione che comunque non ha altri sintomi oltre all'EP?

grazie ancora.
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Dr. Ernesto Fina Urologo, Chirurgo generale, Nefrologo, Andrologo 588 18
Da evitare qualsiasi pratica tipo"start and stop"tendente a ritardare l'eiaculazione.Comportamenti del tipo coito interrotto sono infatti possibili cause di congestioni e flogosi batteriche o abatteriche.Si faccia visitare da un andrologo di sua fiducia che potrà prescriverle le analisi opportune a conferma dell'ipotesi diagnostica.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Fina che mi ha preceduto, se desidera poi avere altre informazioni su questa frequente disfunzione sessuale le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
La ringrazio Dr. Beretta, ho già letto e stra letto quello e molti altri articoli. Posso chiederle se lei conosce un buon andrologo esperto a Torino?

grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Per queste informazioni particolari e non di interesse generale può consultare da solo altre sezioni del sito dove può trovare un eventuale aiuto nella ricerca di un esperto andrologo nella sua città.

Comunque, in questi casi, prima bisogna sentire in diretta il suo medico di fiducia che meglio di noi conosce la reale situazione sanitaria del territorio in cui lei vive.
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Utente
Utente
Gentili dottori,

oggi mi sono recato ad una visita andrologica in merito al problema sopra descritto. Alla visita il medico non ha riscontrato problemi, tranne un ipotrofismo dei didimi che comunque non è correlabile con il disturbo eiaculatorio. Per l'ipotrofismo mi ha consigliato un'analisi del seme e dei livelli di testosterone, LH,FSH,TSH e prolattina. Mentre per l'EP mi ha detto di assumere anafranil nella dose di 10mg al giorno per tre mesi... ed eventualmente di consultare successivamente un sessuologo se non migliora. Vorrei sapere se anche secondo voi l'uso di questo farmaco potrebbe risolvere il problema, poichè ho un po' paura ad assumere questo antidepressivo per via degli effetti collaterali (ammesso che è uno di questi che si intende sfruttare per la risoluzione del problema eiaculatorio) che temo possano essere superiori ai benefici che ne traggo, sopratutto una volta trascorsi i 3 mesi...e se poi funzionasse ma diventasse indispensabile per avere una vita sessuale provocando quindi una sorta di dipendenza psicologica?non potrei accettarlo...cosa ne pensate?

Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

il farmaco indicato è un antidepressivo triciclico che può essere indicato, dopo una attenta valutazione di tutta la sua situazione clinica, per il suo problema specifico.

Se comunque ha dei dubbi sull'indicazione terapeutica ricevuta allora bisogna risentire in diretta il suo andrologo e con lui ridiscutere se ci sono altre indagini o terapie da seguire.

A questo proposito le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/210-dapoxetina-nuovo-farmaco-nel-trattamento-dell-eiaculazione-precoce.html .

Un cordiale saluto.


[#11]
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta cortese. da questo punto di vista direi che è stato prescritto frettolosamente, e' possibile escludere una congestione infiammatoria pelvico-prostatica senza un ecografia apposita?(che non mi è stata prescritta)

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Difficile una diagnosi solo clinica e una valutazione ecografica è sempre consigliabile.
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