I miei rapporti sessuali durano molto poco non superano i 5 minuti, ma se subito dopo il primo ne
Salve sono un ragazzo di 19 anni e da un pò di tempo credo di avere dei problemi in dei rapporti sessuali. Sono nella mia seconda relazione e anche già nella prima avevo gli stessi problemi speravo passassero da sè visto che leggevo che poteva essere dovuta allo stress ma sono passati 2 anni e mi trovo ancora con lo stesso problema. I miei rapporti sessuali durano molto poco non superano i 5 minuti, ma se subito dopo il primo ne inizio un altro appena riavuta l erezione le cose cambiano (ma non sempre) e la durata e di gran lunga maggiore anzi avvolte data la durata mi stanco e finisco per non eiaculare per niente.
mi chiedevo se fosse un problema psicologico o medicinale, spero potreste darmi una soluzione.
grazie
buona giornata
mi chiedevo se fosse un problema psicologico o medicinale, spero potreste darmi una soluzione.
grazie
buona giornata
[#1]
Mi sento di tranquillizzare il giovane che ci scrive preoccupato del suo problema in quanto una eiaculazione relativamente precoce affligge la maggior parte degli uomini sessualmente attivi,alcuni dei quali,soprattutto in età molto giovane,presentano un tempo di rapporto ancora più breve dei 5 minuti,con una eiaculazione quasi subito dopo la penetrazione o,in alcuni casi veramente patologici,addirittura prime di essa.In questo problema giocano un ruolo preminente fattori psicologici,quali ansia da prestazione,che accentuano abnormemente la sensibilità e l'eccitabilità delle strutture deputate al coito.Tant'è che il trattamento di queste forme si basa oltre che su una anestesia della parte,con l'applicazione di creme appropriate,soprattutto su farmaci neurotropi che riducono l'ansia.Il fatto che il secondo rapporto vada molto meglio conferma la genesi del disturbo.
Dr. ernesto fina
[#2]
Gentile lettore ,
oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Fina che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale maschile le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Fina che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale maschile le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
[#3]
Gentile Ragazzo,
mi associo ai colleghi andrologi che mi hanno preceduta nella risposta.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione della fase della risposta orgasmica ed andrebbe diagnosticata dall'andrologo, a volte cause psichiche ed organiche,si intersecano tra di loro e concorrono a mantenere il disturbo clinico.
Tra le cause psichiche troviamo quelle da cattivo apprendimento sessuale, da cattivo utilizzo dell'immaginario erotico , diadiche , intrapsichiche e corrrelate all'ansia ed allo stress ed allo stile di vita.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psico-sessuologico, psicoterapia, terapia di coppia ad orientamento sessuologico, trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale), farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale, non una semplice riduzione della sintomatologia.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Cari saluti
mi associo ai colleghi andrologi che mi hanno preceduta nella risposta.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione della fase della risposta orgasmica ed andrebbe diagnosticata dall'andrologo, a volte cause psichiche ed organiche,si intersecano tra di loro e concorrono a mantenere il disturbo clinico.
Tra le cause psichiche troviamo quelle da cattivo apprendimento sessuale, da cattivo utilizzo dell'immaginario erotico , diadiche , intrapsichiche e corrrelate all'ansia ed allo stress ed allo stile di vita.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
counseling psico-sessuologico, psicoterapia, terapia di coppia ad orientamento sessuologico, trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale), farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale, non una semplice riduzione della sintomatologia.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Caro lettore,
Non esiste una normalità nel tempo della eiaculazione ed in alcuni casi ci si può creare dei falsi miti; quello che mi sento di dire è che ognuno ha un fisiologico tempo di eiaculazione che può divenire variabile nel corso del tempo e spesso non ha bisogno di alcuna terapia specie se il medico non ravvisa nulla di patologico durante la visita e/o negli esami ematochimici. Per quanto riguarda il "tempo di latenza" cioè il tempo necessario a poter riprendere una attività sessuale, anch'esso è variabile ed è direttamente proprozionale alle condizioni fisiche del momento: cioè in parole semplici se un individuo ha avuto una giornata molto intensa che lo ha impegnato molto dal punto di vista fisico e/o mentale non può pretendere di poter avere rapporti continuativi a suo piacimento in quanto sia il corpo che la mente necessitano di adeguato riposo per poter essere pienamente efficienti.
Cordiali saluti
Non esiste una normalità nel tempo della eiaculazione ed in alcuni casi ci si può creare dei falsi miti; quello che mi sento di dire è che ognuno ha un fisiologico tempo di eiaculazione che può divenire variabile nel corso del tempo e spesso non ha bisogno di alcuna terapia specie se il medico non ravvisa nulla di patologico durante la visita e/o negli esami ematochimici. Per quanto riguarda il "tempo di latenza" cioè il tempo necessario a poter riprendere una attività sessuale, anch'esso è variabile ed è direttamente proprozionale alle condizioni fisiche del momento: cioè in parole semplici se un individuo ha avuto una giornata molto intensa che lo ha impegnato molto dal punto di vista fisico e/o mentale non può pretendere di poter avere rapporti continuativi a suo piacimento in quanto sia il corpo che la mente necessitano di adeguato riposo per poter essere pienamente efficienti.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.6k visite dal 31/01/2011.
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