Disfunzione erettile e betabloccanti
- TIMOPTOL 0,50% COLLIRIO DUE VOLTE AL DI OD (BETABLOCCANTE)
- COSOPT COLLIRIO TRE VOLTE AL DI OS (BETABLOCCANTE)
- MEZZA COMPRESSA DI DIAMOX MG 250 PER 5 GG./SETT. (DIURETICO)
Da tanti anni soffro di disfunzione erettile, non riesco ad avere una erezione completa e mantenerla, ho bisogno di continua stimolazione e non ho erezioni notturne ed al risveglio.
Sono stato sottoposto a visita andrologica, eseguiti gli esami ormonali con risultati nella norma, eseguito ecocolordoppler penieno, che in fase basale non ha riportato valori anormali, ma non è stato possibile eseguirlo in fase dinamica in quanto l'iniezione di 7,5 mgc di PROSTAGLANDINA non ha prodotto nessuna erezione.
Mi è stato prescritto inizialmente CIALIS 10mg, una compressa due volte a settimana per un mese, ma non ho notato nessun miglioramento; successivamente siamo passati a 20 mg, con le stesse modalità, poi è
stato prescritto VIAGRA 100mg una compressa al bisogno, ma anche con questa terapia non è cambiato molto.
Non avendo avuto nessun beneficio, il medico mi ha consigliato la terapia a base di PROSTAGLANDINA, inizialmente sono stati iniettati presso il suo ambulatorio 10mcg ed aumentati di 2,5mgc ad ogni successivo controllo fino ad arrivare ad un massimo di 20mcg. Anche alla massima dose il miglioramento è stato scarso.
L'andrologo pensa che la causa principale, vista soprattutto la mancata risposta alla prostaglandina potrebbe essere da attrubuire all'utilizzo da molti anni di elevate dosi di BETABLOCCANTI.
Quindi mi ha consiglia di parlarne con il mio oculista per una possibile variazione della terapia antiglaucoma, e se questo non fosse possibile, pensare all'impianto di una protesi.
Prima di pensare alla protesi ho deciso di rivolgermi ad un altro andrologo, che in base ai precedenti esami mi ha prescritto 10 mcg LEVITRA tre volte a settimana per un mese e mezzo e vista la mia
situazione anche terapia psicosessuologica attualmente in corso, che per il momento non ha dato alcun miglioramento.
Da circa due anni soffro anche di prostatite; questa mi è stata diagnosticata dall'urologo mediante visita con esplorazione digitale ed ecografia transrettale, sono stati eseguiti: urinocultura, tampone
uretrale, spermiocultura e psa, nessuno di questi esami è risultato fuori norma. Su suo consiglio ho assunto UNIDROX 600 per sei gg. MICTASONE SUPPOSTE per 10gg, NIMESULIDE per 7 gg per continuare con
PROSTAMEV per 30gg. Dopo qualche giorno i sintomi (bruciore all'inizio della minzione e in certi giorni bruciore continuo quasi all'uscita dell'uretra e bisogno impellente di urinare diverse volte al giorno)
sono quasi scomparsi, ma si sono ripresentati dopo qualche tempo, quindi il medico ha eseguito un nuovo controllo e ha rilevato anche un leggero aumento del voluma della prostata, di conseguenza ha
consigliato IPERTROFAN 40mg 1 cpr al dì per un mese ed un ciclo di FLOGMEV per un mese una cpr per giorno seguito da una compressa al giorno di PROSTAMEV per due mesi, sono stati eseguiti nel corso del
2005/2006 diversi cicli di PROSTAMEV, i sintomi si sono alleviati dopo un po' di tempo, ma successuvamente si sono ripresentati.
Alla metà del 2006 mi sono sottoposto a visita urologica presso un altro medico specialista, il quale eseguendo la solita visita e controllando i precedenti esami mi consigliava di fare attività fisica, bere molta acqua e seguire una dieta eliminando i latticini, formaggi, insaccati, crostacei, diversi tipi di frutta e frutta secca, ha prescritto NORMIX per 10 gg e fermenti lattici per un mese, mi ha inoltre prescritto una pomata per le emorroidi in quanto ho anche questa disturbo, tutto si sarebbe risolto nel giro di due mesi, perché secondo lui questa infiammazione era causata da batteri provenienti dall'intestino.
Eseguita la cura e tornato a controllo dopo due mesi il sintomo era ancora presente, allora ha consigliato tre sedute di IDROCOLONTERAPIA che non hanno dato nessun beneficio. A tutt'oggi il bruciore che avvertivo all'inizio della minzione nella parte terminale dell'uretra è sempre presente e non è mai scomparso completamente, all'ultimo controllo ha detto che la prostata non presentava particolari problemi, ha prescritto XANAX mezza cpr la mattina e mezza la sera per un mese, perché secondo lui questi sintomi sono causati da ansia. Ho anche chiesto informazioni riguardo ai problemi di erezione, e visto il risultato del ecocolordopler e degli esami eseguiti in passato mi ha suggerito un impianto protesico, in quanto si tratterebbe di fuga venosa.
Sono tornato dal medico che mi aveva curato l'anno precedente, che mi ha diagnosticato sempre una leggera infiammazione alla prostata ed ha nuovamente prescritto PROSTAMEV 1 per 45 gg, ma a tutt'oggi la situazione è sempre la stessa e non c'è segno di miglioramento.
Chiedo dunque un vostro parere in particolare in merito ai problemi di erezione, è possibile che la causa principale della mia DE e la mancata risposta alla terapia farmacologica, in particolare all'uso di prostaglandina sia da attribuire principalmente ai faramci antiglaucoma utilizzati ormai da molti anni?
Non ho ancora avuto modo di contattare l'oculista che mi segue causa suoi problemi di salute, ma penso che una variazione o riduzione del dosaggio dei farmaci sia molto improbabile.
Ringrazio anticipatamente
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
a mio parere la sua storia potrebbe essere interpretata in questo modo:
1.nessun effetto negativo dei farmaci betabloccanti da lei usati
2.esistenza di una Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa come testimoniato dalla sua storia, dalla risposta dell'esame ecodoppler e dalla inefficacia delle terapie provate.
3. esistenza di una probabile prostatite che va trattata ma che non ha collegamenti con il suo problema erettile.
Io non consiglierei terapie farmacologiche .
Si potrebbe pensare di utilizzare le iniezioni intracavernose con miscele farmacologiche ( non reperibili in libero commercio ma disponibili da qualsiasi valido specialista)ma, se anche le miscele non determinano una valida erezione, ricorrere all'impianto protesico endocavernoso ( le protesi) che rappresenta il sistema piu' "antico" per risolvere il problema di una assente o deficitaria erezione e che, a mio parere, rimane tra i più validi offrendo una erezione costantemente possibile, spontanea, senza rilevanti problemi collaterali salvo la necessità di subire un intervento ( anche se abbastanza semplice, anche in day hospital, ma sempre un intervento chirurgico !)
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
la disfunzione erettile è risaputo essere un effetto collaterale molto frequente dopo assunzione di farmaci betabloccanti.
Anche farmaci contro l’ansia (antidepressivi) o gli anticolinergici o i diuretici possono provocare alterazioni della normale funzione erettile. Modificazioni del metabolismo della prolattina potrebbero essere alla base di questo effetto. Così come, seppure raramente, lo stesso problema è stato registrato in seguito ad assunzione di farmaci per gastropatie ulcerative e non. Sono dati verificabili e accertati dalle stesse Case farmaceutiche responsabili della produzione.
Mi spiace che la mia risposta possa sembrare una voce stonata. Ma credo che il primo passo da compiere sia consultare i Colleghi Specilaisti curanti e modificare, nei limiti del possibile, gli schemi terapeutici che Lei è costretto a seguire.
Per tutti gli altri problemi, mis embra lei si stia muovendo bene, seppure in maniera forse troppo diversificata. Occorre scegliersi un Collega Specialista e seguirne sino in fondo i consigli, sino ovviamente a prova contaria.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione dei numerosi problemi ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Affettuosi auguri.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
:) :)...lo sapevo...
le informazioni che Le ho fornito, senza volermene prendere eccessivo merito, sono reperibili ovunque, riconosciute e standardizzate direi anche da parecchi anni. Bisogna averne esperienza chiaramente, praticando un gran numero di pazienti e confrontandosi giornalemnte con Colleghi di altre specialità. A mio parere consulti il Suo Cardiologo ed il Suo Neuropsichiatra a proprosito di quello cui accennavo in precedenza. E' il primo passo.
Naturalmente è il mio di parere. Lei può confrontarlo con quello di altri Colleghi, sia nel mondo “virtuale” che, ovviamente meglio, in quello “reale”, chiedendo ulteriori delucidazioni e consigli. Alla fine è chiaro che sarà sempre e solo Lei a dover decidere, sulla base dell’impressione di professionalità, competenza, fiducia ed umanità ricevuta, punti fermi che ogni Medico dovrebbe saper comunicare ad un paziente.
Ci tenga informati, se lo desidera, dell’evoluzione della Sua storia clinica.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
TRA L'ALTRO IO PERSONALMENTE HO UN GLAUCOMA E FACCIO LA STESSA TERAPIA DEL PAZIENTE PUR NON AVENDO, PERDONERETE L'AUTOCERTIFICAZIONE MA CREDO DI ESSERE ABILITATO, ALCUN DISTURBO ERETTILE DOPO ANNI DI TERAPIA. VOLENDO, IL SUO OCULISTA PUO' SOSTITUIRE I BETA BLOCCANTI CON PROSTAGLANDINA E1 IN COLLIRIO( SI PROPRIO LA STESSA CHE SI USA PER LE INIZIONI INTRACAVERNOSE) E POI VEDERE SE CAMBIA QUALCOSA.
UN CORDIALE SALUTO A TUTTI
gb
l'idea del Collega BIAGIOTTI è ottima. Non altrettanto mi sembrerebbe quella di assumere, sia pure sottoforma di collirio, farmaci betabloccanti. Ci fidiamo dell'autocertificazione del Collega BIAGIOTTI? :)
Ancora cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
Dunque ritengo che la sua disfunzione erettile abbia origine diversa e vada interpretata più correttamente con una attenta valutazione urologica e andrologica.
Le consiglio dunquedi rivolgersi ad un buon centro urologico della sua zona di residenza.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
calma e sangue freddo e segua attentamente le sagge indicazioni come quelle date dagli esperti colleghi Biagiotti, Pozza e Izzo. Andrologi non si nasce ma si diventa dopo "duri anni di esperienza clinica specifica e studi", a volte purtroppo non basta essere un chirurgo generale ed avere la semplice qualifica di specializzato per "insegnare"; si rischia di essere poco precisi e confusi.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
la Sua idea di parlarne con il Collega Oculista che La segue mi sembra ottima. La soluzione proposta dal Collega BIAGIOTTI sarebbe l'ideale, vediamo cosa ne pensa lo Specialista. Molto dipende dalla gravità del Suo glaucoma. Affermare che non vi sia assorbimento sistemico di un farmaco somministrato per istillazione congiuntivale, ad alto dosaggio poi, è controvertibile.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
comunque stia tranquillo, come già sottolineato in modo ironico dal collega Biagiotti, è difficile un assorbimento sistemico di un beta bloccante attraveso un collirio istillato a livello congiuntivale.
Consulti un esperto andrologo.
Ancora un cordialissimo saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
:)
non c'è niente da fare
:)
Proprio non si vuole che Lei consulti nuovamente il Suo Oculista!
Ma che Le costa? Solo il ticket previsto dalle nostre Leggi sanitarie :)
In ogni caso, a scanso di equivoci e per ribadire il concetto dell'assorbimento sistemico del farmaco anche se utilizzato per istillazioni nel sacco congiuntivale, Le accludo una nota contenuta nel "bugiardino del farmaco". Se la legga attentamente.
"" Oltre agli effetti benefici ogni farmaco può comportare alcuni effetti indesiderati. Questo farmaco è in genere ben tollerato; talora però possono comparire disturbi quali: sensazione di bruciore, prurito, arrossamento e lacrimazione dell'occhio o altri segni di irritazione: contattare il medico se tali disturbi permangono o si aggravano. Può inoltre provocare, seppure raramente ed in seguito ad assorbimento attraverso la mucosa nasale, rallentamento del battito del cuore, disturbi del sonno, sensazione di profonda stanchezza, respirazione difficoltosa: in tutti questi casi è bene consultare un medico. Segnalare al medico eventuali altri disturbi ritenuti imputabili all'assunzione del farmaco.""
Che dirLe ancora? Solo affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
:)
non c'è proprio niente da fare...:)
beh almeno abbiamo assodato il prevedibile, scontato, appurato assorbimento del farmaco...
"" Segnalare al medico eventuali altri disturbi ritenuti imputabili all'assunzione del farmaco.""
Ecco lo segnali al Suo Oculista.
Ancora un caro saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
c'è poco da ridere...Lei ha una disfunzione erettile! Occorre indagare ogni strada fra quelle possibili.
Visto che non noto ulteriori Suoi interventi nel Forum, forse ha già provveduto. Comunque credo sia bene parlarne con molta serenità con il Suo Oculista. Potrebbe già aver avuto esperienze cliniche del genere. Altrimenti, mi faccia sapere. Sono personalmente interessato alla faccenda.
Ancor affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
Ci faccia sapere.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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