Problemi del glande dopo rapporto sessuale

Salve, chiedo il vostro aiuto per un problema che si è presentato da poco più di un mese…
io ed il mio ragazzo abbiamo rapporti sessuali da circa un anno: per i primi tre mesi abbiamo usato come anticoncezionale il preservativo, per poi io iniziare ad assumere la pillola.
Per i primi 6 mesi di assunzione della pillola è andato tutto bene, ma nell’ultimo mese il mio ragazzo ha avuto problemi di arrossamento/macchiette rosse solo sul glande.
In ordine cronologico, due settimane fa il primo problema è stato rappresentato dalla comparsa di poche macchioline rosse sul glande, tuttavia indolori e che non gli davano nessun problema particolare. Queste macchiette gli sono in 2/3 giorni scomparse senza bisogno di nessun farmaco e anche il medico di base, dal quale il mio ragazzo era andato per stare più tranquillo, gli ha detto che si trattava di una semplice infiammazione che sarebbe passata da sola (come poi è successo).
Oggi, a due giorni di distanza dall’ultimo rapporto sessuale, lui mi ha detto che subito dopo il rapporto gli si è arrossato tutto il glande, con un leggero e quasi impercettibile fastidio solo al tatto di questo e null’altro.

Aggiungo anche che la mia ultima visita ginecologica risale a questo giugno e, avendo effettuato il PAP-TEST, mi era stato assicurato lì di essere sana come un pesce…
Il mio ragazzo ha il morbo di Crohn e mi ha anche detto, tempo fa, che ogni tanto gli capita di perdere delle gocce di urina in modo involontario… mi ha detto questo perché pensava che il primo problema fosse causato da un’ infezione dovuta ad una goccia di urina che poteva essere rimasta a lungo sotto il prepuzio e irritato la zona.
Secondo voi potrebbe essere un problema di questo genere?

Grazie infinite per il vostro aiuto
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile ragazza,

dalla descrizione che fa riguardo al caso del suo partner è verosimile supporre in via non vincolante vista la sede telematica, ad una BALANOPOSTITE DI TIPO BATTERICO, sostenuta da quei microrganismi che qualche decennio fa non erano nemmeno presi in considerazione all'internodei risultati diagnostico-strumentali, ma cha ad oggi, a causa delle molteplici terapie incongrue effettuate dalla popolazione generale (soprattutto antibioticoterapie a largo spettro assunte senza motivi significativi) hanno creato delle resistenze e sono diventati veri e propri agenti potenzialmente patogeni e non più soltanto "saprofitici" (ovvero abituali "commensali della flora batterica).

Il fatto che lei non abbia nulla di significativo alimenta il mio sospetto: queste infezioni seguono proprio strade similari, anche se ovviamente non è la norma.

Ovvio però che una patologia come il M. di CROHN, merita purtroppo, un'attenzione particolare e non può essere dimenticata dalla raccolta anamnestica e dall'esame generale ed obiettivo del paziente (la goccia di urina poco c'entra con il quadro addotto, a mio avviso).

Vi inviterei pertanto in prima battuta, a procedere con fiducia e senza applicare terapie-fai-da-te che detengono l'unico scopo di noon migliorare nulla e di sovvertire il quadro a chi dovrà leggerlo, alla prenotazione di una visita specialsitica VENEREOLOGICA (con il VENEREOLOGO appunto che è il Medico esperto delle patologie sessuali e non della cute e delle mucose genitali) per escludere con accuratezza (e solo la visita diretta è in grado di farlo) patologie appartenenti a questa sfera.

Cari saluti
DOTT. LUIGI LAINO
SPECIALISTA DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.ma utente,
non credo alla teoria "della goccia".
Sarebbe bene che Lei eseguisse una visita ginecologica nel sospetto di una infezione micotica o da clamydia.
Utile anche un controllo urologico contemporaneamente al suo partner.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
concordo con i colleghi

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
condivido quanto espresso dal Collega LAINO nella sua risposta e non posso che sottolineare il puntuale consiglio del Collega LONGHI. Lei deve sottoporsi ad una visita ginecologica più scrupolosa e completa.
Auguri affettuosi ad entrambi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Ringrazio davvero di cuore tutti i medici che hanno risposto al mio problema...
L'unico motivo che mi ricuorava un po' e mi faceva pensare di non avere niente (cioè non essere stata io ad avergli trasmesso qualcosa) era il fatto che io non ho sintomi strani, di nessun tipo.
Proprio sto bene (anche nell'area genitale), come sono sempre stata...
Se però dite che sia meglio effettuare una visita di controllo per essere sicuri, prenoterò al più presto.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ha deciso per il meglio.
Ci faccia sapere.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
si io le consiglierei comunque una visita specialistica

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Utente
Utente
Buonasera, vorrei informare i medici sugli sviluppi di questo problema...
Io ho chiamato il mio ginecologo e ben presto andrò a fare un controllo (ma non ho nessun sintomo particolare), mentre il mio fidanzato, a cui si è aggravato il problema, in questo arco di tempo si è recato due volte dal suo medico di base e, successivamente, da uno dei dermatologi ritenuti tra i migliori della mia zona; il medico di base gli ha sempre consigliato di utilizzare la crema Gentalyn-Beta (con cui il mio ragazzo NON guariva, ma stava comunque meglio) ma, poichè il problema non scompariva, ha prenotato una visita da questo dermatologo: questo medico, dopo averlo visitato, ha semplicemente detto che è un'innocua infezione e di usare una cremina lenitiva alla vitamina E (adatta anche per le rughe ecc...)solo per mantenere idratata la zona, e che sarebbe passato tutto da solo.
Ora, a distanza di una settimana dalla visita e dall'uso della "magica" cremina, continua ad avere sul glande come dei piccolissimi taglietti, puntini rossi e la pelle del glande molto secca; non prova dolore, ma solo "fastidio" anche normalmente, inoltre mi ha detto che la pelle che ricopre il glande è quasi un po' venuta via...
Giovedì pomeriggio ha un'ennesima visita da un altro dermatologo... riusciremo mai ad arrivare in fondo a questa storia?
Ci provoca parecchi problemi
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
mi trovo in imbarazzo notevole.
Voi avete fatto quello che andava fatto, e cioè consultare lo Specialista del caso specifico e cioè il Dermatologo. Anzi ne avete consultato più di uno.
Devo presumere che la diagnosi è stata fatta.
Devo presumere che le terapie prescritte siano idonee.
Devo aspettarmi che il problema del Suo compagno migliori.
Non posso davvero consigliarVi altro, se non di tenere aggiornato il Collega Specialista.
Ci tenga informati, naturalmente.
Auguri affettuosi al Suo compagnbo per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto ad entrambi.
Prof. Giovanni MARTINO