Inoltre vorrei una descrizione su tali spermatozoi con le atipie
Vorrei un parere sul mio spermiogramma che le indico in seguito:
Durata dell'astinenza : 4
Campione interamente raccolto: SI
Volume: 5.50 (3.00-5.00)
Aspetto: NORMALE
Liquefazione: REGOLARE
Viscosità: AUMENTATA
Colore: Grigio
Ph: 7.40 (7.20-8.00)
Concentrazione: 17.00 (20.00-200.00)
Spermatozoi totali: 93.50 (60.00-1000.00)
Cellule di sfaldamento: RARE
Emazie: ASSENTI
Spermioagglutinazioni: ASSENTI
Detriti cellulari: RARI
Mar Test: NEGATIVO
Swelling test: 64 ( 60-100)
Motilità alla 1^ ora:
Rapida: 30
Lenta: 25
Non progressiva: 20
Motilità alla seconda ora:
Rapida:25
Lenta:25
Non progressiva:20
Morfologia
colorazione: DIFF QUICK
Spermatozoi normali: 37
Atipie della testa: 43
Atipie della coda: 2
Atipie del collo : 2
Atipie miste: 15
Spermatozoi con res. citoplasm. : 1
Cellule rotonde: 0.00
Cellule della spermatogenesi: 0.00
Spermatogoni:0
Spermatociti:0
Spermatidi:0
Leucociti: 0.00
Granulociti neutrofili: 0.00
Macrofagi: 0
Linfociti:0
Drpoplets Citoplasmatici: RARI
Vorrei sapere cosa fare per aumentare la concentrazione (farmaci, integratori,dieta,consigli) e se relativamente alla morfologia si possono ridurre gli spermatozoi con le atipie alla testa e aumentare quelli normali. Inoltre vorrei una descrizione su tali spermatozoi con le atipie. Grazie per il servizio offerto. Cordiali saluti
Durata dell'astinenza : 4
Campione interamente raccolto: SI
Volume: 5.50 (3.00-5.00)
Aspetto: NORMALE
Liquefazione: REGOLARE
Viscosità: AUMENTATA
Colore: Grigio
Ph: 7.40 (7.20-8.00)
Concentrazione: 17.00 (20.00-200.00)
Spermatozoi totali: 93.50 (60.00-1000.00)
Cellule di sfaldamento: RARE
Emazie: ASSENTI
Spermioagglutinazioni: ASSENTI
Detriti cellulari: RARI
Mar Test: NEGATIVO
Swelling test: 64 ( 60-100)
Motilità alla 1^ ora:
Rapida: 30
Lenta: 25
Non progressiva: 20
Motilità alla seconda ora:
Rapida:25
Lenta:25
Non progressiva:20
Morfologia
colorazione: DIFF QUICK
Spermatozoi normali: 37
Atipie della testa: 43
Atipie della coda: 2
Atipie del collo : 2
Atipie miste: 15
Spermatozoi con res. citoplasm. : 1
Cellule rotonde: 0.00
Cellule della spermatogenesi: 0.00
Spermatogoni:0
Spermatociti:0
Spermatidi:0
Leucociti: 0.00
Granulociti neutrofili: 0.00
Macrofagi: 0
Linfociti:0
Drpoplets Citoplasmatici: RARI
Vorrei sapere cosa fare per aumentare la concentrazione (farmaci, integratori,dieta,consigli) e se relativamente alla morfologia si possono ridurre gli spermatozoi con le atipie alla testa e aumentare quelli normali. Inoltre vorrei una descrizione su tali spermatozoi con le atipie. Grazie per il servizio offerto. Cordiali saluti
[#1]
Caro lettore ,
il quadro seminale che ci invia sembra presentare una oligozoospermia (numero ridotto di spermatozoi) mentre la percentuale di forme normali, se l'esame è stato fatto secondo le indicazioni date dall'OMS, è quella corretta . Questo dato clinico di laboratorio è considerato da noi andrologi un sintomo che ha alla sua base diverse cause e non rappresenta di per sè la malattia ma il segno che qualcosa non va. Prima cosa da fare, in queste situazioni cliniche , è ripetere l'esame del liquido seminale per essere sicuri del dato e poi consultare un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
il quadro seminale che ci invia sembra presentare una oligozoospermia (numero ridotto di spermatozoi) mentre la percentuale di forme normali, se l'esame è stato fatto secondo le indicazioni date dall'OMS, è quella corretta . Questo dato clinico di laboratorio è considerato da noi andrologi un sintomo che ha alla sua base diverse cause e non rappresenta di per sè la malattia ma il segno che qualcosa non va. Prima cosa da fare, in queste situazioni cliniche , è ripetere l'esame del liquido seminale per essere sicuri del dato e poi consultare un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Utente
Cosa dovrei fare adesso? Il mio medico curante ha detto che le analisi andavano bene. La bassa concentrazione non è compensata dalla quantità totale?
Cosa bisognerebbe fare per aumentare la concentrazione se la causa fosse una prostatite o uretrite?
Quando dovrei fare il prossimo spermiogramma?
Faccio uso di integratori quali la vitamina e e lo zinco.
Un abuso di zinco potrebbe causare una diminuzione della concentrazione?
Cosa bisognerebbe fare per aumentare la concentrazione se la causa fosse una prostatite o uretrite?
Quando dovrei fare il prossimo spermiogramma?
Faccio uso di integratori quali la vitamina e e lo zinco.
Un abuso di zinco potrebbe causare una diminuzione della concentrazione?
[#4]
Gentile Utente,
ci deve essere stato un equivoco. Il consiglio che mi pare sia emerso dalla consultazione del Forum non era quello di un controllo clinico dal medico curante ma da un Andrologo. Le alterazioni del liquido seminale non sono nè un segno clinico e nè un sintomo, ma soltanto il risultato di un esame di laboratorio. Raccordare questo referto con i segni ed i sintomi clinici è un compito che spetta appunto all'Andrologo. Lo consulti per avere chiaro il quadro della situazione che, posso dirLe, non mi sembra certamente drammatico.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
ci deve essere stato un equivoco. Il consiglio che mi pare sia emerso dalla consultazione del Forum non era quello di un controllo clinico dal medico curante ma da un Andrologo. Le alterazioni del liquido seminale non sono nè un segno clinico e nè un sintomo, ma soltanto il risultato di un esame di laboratorio. Raccordare questo referto con i segni ed i sintomi clinici è un compito che spetta appunto all'Andrologo. Lo consulti per avere chiaro il quadro della situazione che, posso dirLe, non mi sembra certamente drammatico.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#5]
Comunque ,se desidera avere più informazioni su questo tipo di tematiche può anche leggere il facile manuale , scritto dalla ginecologa Elisabetta Chelo, "Quando i figli non arrivano" , CIC edizioni internazionali.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#6]
Gentile Utente,
in ogni caso, occorre raggiungere una diagnosi...prostatite...uretrite...sono entità patologiche che necessitano di un accurato follow-up clinico e strumentale, oltre che di idonei trattamenti terapeutici.
Sottoporsi ad un esame del liquido seminale è solo una parte di questo follow-up.
Per quanto riguarda l'assunzione di vitamine e di Zinco, stia tranquillo...nessun problema nello specifico.
Attendiamo Sue notizie.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
in ogni caso, occorre raggiungere una diagnosi...prostatite...uretrite...sono entità patologiche che necessitano di un accurato follow-up clinico e strumentale, oltre che di idonei trattamenti terapeutici.
Sottoporsi ad un esame del liquido seminale è solo una parte di questo follow-up.
Per quanto riguarda l'assunzione di vitamine e di Zinco, stia tranquillo...nessun problema nello specifico.
Attendiamo Sue notizie.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#8]
Gentile Utente,
beh credo decisamente la seconda che ha scritto.
Il mio consiglio glieLo ho dato.
Una diagnsoi via -email non potrei mai farla, in tutta coscienza e rispetto della professionalità e, soprattutto, nel rispetto Suo e del Suo problema.
Ancora affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
beh credo decisamente la seconda che ha scritto.
Il mio consiglio glieLo ho dato.
Una diagnsoi via -email non potrei mai farla, in tutta coscienza e rispetto della professionalità e, soprattutto, nel rispetto Suo e del Suo problema.
Ancora affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#10]
Caro lettore,
le diagnosi è bene non "azzardarle". Quello emerso dal suo liquido seminale è un dato di laboratorio che equivale ad un segno clinico ad un sintomo , non è una malattia ma ci indica che forse qualcosa non va . Le patologie e i problemi possibili sono tanti sia a livello pre testicolare ,testicolare o post-testicolare. Cioè , a questo punto ,in sintesi come già le abbiamo consigliato bisogna consultare in diretta un esperto andrologo. Lei consuma degli integratori senza un consiglio da parte di un medico? Stia attento allo Zinco , recenti segnalazioni sconsigliano il suo uso indiscriminato soprattutto in alcune patologie della prostata.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
le diagnosi è bene non "azzardarle". Quello emerso dal suo liquido seminale è un dato di laboratorio che equivale ad un segno clinico ad un sintomo , non è una malattia ma ci indica che forse qualcosa non va . Le patologie e i problemi possibili sono tanti sia a livello pre testicolare ,testicolare o post-testicolare. Cioè , a questo punto ,in sintesi come già le abbiamo consigliato bisogna consultare in diretta un esperto andrologo. Lei consuma degli integratori senza un consiglio da parte di un medico? Stia attento allo Zinco , recenti segnalazioni sconsigliano il suo uso indiscriminato soprattutto in alcune patologie della prostata.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
[#14]
Caro lettore ,
alcuni Ricercatori del National Cancer Institute a Bethesda negli Stati Uniti hanno esaminato l’associazione tra uso di multivitaminici, oligoelementi e zinco ed il rischio di carcinoma prostatico (localizzato, avanzato e fatale ).
Sono stati esaminati 295.344 uomini che al momento dell’arruolamento non erano affetti da tumore negli anni 1995 e 1996.
Nel corso del periodo di osservazione di 5 anni, la diagnosi di tumore della prostata ha interessato 10.241 uomini, di cui: 8.765 tumori localizzati e 1.467 tumori avanzati. All’analisi di mortalità dopo 6 anni di controlli nel tempo, ci sono stati 179 casi di tumore della prostata ad esito fatale. E’ stato valutato l’impiego dei multivitaminici e nessuna associazione è stata osservata tra l’impiego di questi ed il rischio di carcinoma prostatico localizzato. Tuttavia, i ricercatori hanno trovato un aumentato rischio di tumori prostatici avanzati e fatali tra gli uomini che hanno riferito un uso eccessivo di multivitaminici (più di 7 volte alla settimana) rispetto ai non utilizzatori. L’incidenza per il tumore della prostata avanzato e fatale per coloro che assumevano un multivitaminico più di 7 volte alla settimana è stata superiore rispetto ai non consumatori. I ricercatori hanno inoltre riscontrato che le incidenze nei consumatori accaniti di multivitaminici erano più forti negli uomini con una storia familiare di tumore prostatico o che stavano prendendo supplementi a base di micronutrienti come Selenio, beta-Carotene, o Zinco. In sostanza i risultati di questo studio stanno ad indicare che l’impiego regolare dei multivitaminici assieme ad altri supplementi e l’aumentato rischio di carcinoma prostatico deve essere ulteriormente valutato, ma è tema di interesse e di attenta preoccupazione . Quindi anche a lei suggeriscono una maggiore attenzione all'utilizzo indiscriminato di zinco , attento a non esagerare! Sul Permixon poi, che è un estratto vegetale da una palma americana la Serenoa Repens, bisogna chiedere sempre l'ultimo placet all'urologo od andrologo che la valuterà.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
alcuni Ricercatori del National Cancer Institute a Bethesda negli Stati Uniti hanno esaminato l’associazione tra uso di multivitaminici, oligoelementi e zinco ed il rischio di carcinoma prostatico (localizzato, avanzato e fatale ).
Sono stati esaminati 295.344 uomini che al momento dell’arruolamento non erano affetti da tumore negli anni 1995 e 1996.
Nel corso del periodo di osservazione di 5 anni, la diagnosi di tumore della prostata ha interessato 10.241 uomini, di cui: 8.765 tumori localizzati e 1.467 tumori avanzati. All’analisi di mortalità dopo 6 anni di controlli nel tempo, ci sono stati 179 casi di tumore della prostata ad esito fatale. E’ stato valutato l’impiego dei multivitaminici e nessuna associazione è stata osservata tra l’impiego di questi ed il rischio di carcinoma prostatico localizzato. Tuttavia, i ricercatori hanno trovato un aumentato rischio di tumori prostatici avanzati e fatali tra gli uomini che hanno riferito un uso eccessivo di multivitaminici (più di 7 volte alla settimana) rispetto ai non utilizzatori. L’incidenza per il tumore della prostata avanzato e fatale per coloro che assumevano un multivitaminico più di 7 volte alla settimana è stata superiore rispetto ai non consumatori. I ricercatori hanno inoltre riscontrato che le incidenze nei consumatori accaniti di multivitaminici erano più forti negli uomini con una storia familiare di tumore prostatico o che stavano prendendo supplementi a base di micronutrienti come Selenio, beta-Carotene, o Zinco. In sostanza i risultati di questo studio stanno ad indicare che l’impiego regolare dei multivitaminici assieme ad altri supplementi e l’aumentato rischio di carcinoma prostatico deve essere ulteriormente valutato, ma è tema di interesse e di attenta preoccupazione . Quindi anche a lei suggeriscono una maggiore attenzione all'utilizzo indiscriminato di zinco , attento a non esagerare! Sul Permixon poi, che è un estratto vegetale da una palma americana la Serenoa Repens, bisogna chiedere sempre l'ultimo placet all'urologo od andrologo che la valuterà.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
[#15]
Gentile Utente,
interessante seppure molto ma molto azzardata la correlazione fra assunzione di complessi vitaminici e Zinco e aumento di rischio di sviluppo di carcinoma della prostata. Anche perchè vi sono altrettanti "reports" scientifici che affermano l'esatto contrario.
In effetti il problema, secondo me, è metodologico. Arruolare in uno studio ben 295.344 soggetti da considerarsi "privi di neoplasia" è davvero una "americanata". Andrebbero distinte le fasce di età e standardizzati i parametri che hanno etichettato come "non portatori di cancoro prostatico" questi soggetti. Come sono stati etichettati com e"sani"...biopsie multiple prostatiche ripetute nel tempo...?
Tenga presente che quasi l'80% dei soggetti deceduti in età avanzata per cause del tutto indipendenti dalle patologie prostatiche risultano in effetti portatori di un cancro della prostata...
Insomma non vorrei che il messaggio che emerge sia quello di sospendere l'assunzione di vitamine...
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
interessante seppure molto ma molto azzardata la correlazione fra assunzione di complessi vitaminici e Zinco e aumento di rischio di sviluppo di carcinoma della prostata. Anche perchè vi sono altrettanti "reports" scientifici che affermano l'esatto contrario.
In effetti il problema, secondo me, è metodologico. Arruolare in uno studio ben 295.344 soggetti da considerarsi "privi di neoplasia" è davvero una "americanata". Andrebbero distinte le fasce di età e standardizzati i parametri che hanno etichettato come "non portatori di cancoro prostatico" questi soggetti. Come sono stati etichettati com e"sani"...biopsie multiple prostatiche ripetute nel tempo...?
Tenga presente che quasi l'80% dei soggetti deceduti in età avanzata per cause del tutto indipendenti dalle patologie prostatiche risultano in effetti portatori di un cancro della prostata...
Insomma non vorrei che il messaggio che emerge sia quello di sospendere l'assunzione di vitamine...
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#17]
Caro Utente,il problema non é quello di offrire un consulto gratis bensì di disegnare una strategia diagnostico-terapeutica al Paziente mediatico.Nel Suo caso osservo che troppo spesso le indicazioni provengono da Sue iniziative che,sospetto,non sempre sono dettate da un medico,generalista o specialista che sia.Diffidi dal faidate. Riguardo al quesito che si pone circa la eventuale autopromozione di noi medici del forum La invito ad avere il massimo rispetto per Tutti Noi che impieghiamo con entusiasmo il nostro tempo per offrire un servizio professionale qualificato.
Cordialità
Cordialità
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#18]
Gentile Utente,
non parlerei di integratori per aumentare la quantità, ma di sostanze in grado di migliorare la qualità del liquido seminale "in toto", specie per quanto riguarda mobilità e morfologia degli zoi.
Lei comprenderà, ne sono certo, che queste prescrizioni non si possono fare via e-mail, via fax o via telefono :).
Non rientra nello spirito di questo Forum, credo, anche se in altri Forum succede molto di peggio. Ma in ogni caso non rientra nel mio di spirito :)
Quindi, mi creda, trovi un Collega Andrologo che sia in grado di aiutarLa dopo aver catturato la Sua fiducia. E che soprattutto non Le chieda di accendere un Mutuo per farlo.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
non parlerei di integratori per aumentare la quantità, ma di sostanze in grado di migliorare la qualità del liquido seminale "in toto", specie per quanto riguarda mobilità e morfologia degli zoi.
Lei comprenderà, ne sono certo, che queste prescrizioni non si possono fare via e-mail, via fax o via telefono :).
Non rientra nello spirito di questo Forum, credo, anche se in altri Forum succede molto di peggio. Ma in ogni caso non rientra nel mio di spirito :)
Quindi, mi creda, trovi un Collega Andrologo che sia in grado di aiutarLa dopo aver catturato la Sua fiducia. E che soprattutto non Le chieda di accendere un Mutuo per farlo.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#22]
Gentile Utente,
io direi che a Lei occorra la supervisione di un Andrologo. Alcuni Urologi si occupano in maniera specifica o preminente di Andrologia. Altri no.
Restiamo a disposizione per ulteriori necessità
Ancora affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
io direi che a Lei occorra la supervisione di un Andrologo. Alcuni Urologi si occupano in maniera specifica o preminente di Andrologia. Altri no.
Restiamo a disposizione per ulteriori necessità
Ancora affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
[#23]
Gentile Utente,
credo che Lei necessiti la visita di un Andrologo.
La domanda che Lei pone non è infrequente.
Se vogliamo essere precisi la figura professionale che Le potrebbe
essere di aiuto può essere quella dell'Andrologo o di un Urologo che abbia interesse nel campo specifico dell'Andrologia. Non è una cosa automatica.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
credo che Lei necessiti la visita di un Andrologo.
La domanda che Lei pone non è infrequente.
Se vogliamo essere precisi la figura professionale che Le potrebbe
essere di aiuto può essere quella dell'Andrologo o di un Urologo che abbia interesse nel campo specifico dell'Andrologia. Non è una cosa automatica.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#25]
Gentile Utente,
credo che la cosa migliore sia chiedere informazioni a riguardo al Suo medico di famiglia. Oppure, sempre secondo il mio parere, rivolgersi agli Ambulatori Urologici o Andrologici di Strutture Pubbliche Universitarie od Ospedaliere vicine alla Sua residenza.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
credo che la cosa migliore sia chiedere informazioni a riguardo al Suo medico di famiglia. Oppure, sempre secondo il mio parere, rivolgersi agli Ambulatori Urologici o Andrologici di Strutture Pubbliche Universitarie od Ospedaliere vicine alla Sua residenza.
Ci tenga informati
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#26]
Caro utente,
assente dal forum per esigenze congressuali, con ritardo ho visto la "strana" risposta del collega Martino alla mia segnalazione che la invitava a non autosomministrarsi dello Zinco o quant'altro per una prostatopatia e ad essere prudente. Mi dispiace contraddire il collega Martino ma a tutt'oggi questa è la prima segnalazione fatta sulla correlazione tra questo oligoemento ed il cancro della prostata e non esistono altri lavori in letteratura che confermano o smentiscono questa "preoccupazione" e tutto il mondo scientifico, interessato a queste tematiche, credo inizierà a valutare in futuro il problema. Non ci sono "altrettanti "reports" scientifici che affermano l'esatto contrario". Le "americanate" a cui allude il collega Martino quasi sempre sono studi specifici ed estremamente controllati che , viste anche le casistiche che raccolgono , danno poi delle indicazioni cliniche preziose ed utili a medici di tutto il mondo , eccetto naturalmente al collega Martino che sa tutto di tutto e soprattutto sa come crearsi una casistica omogenea, altro che i Ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda. Comunque tornando al suo problema in questi casi è sempre bene consultare un andrologo od un urologo con specifiche competenze andrologiche ed in questa ricerca il suo medico curante saprà sicuramente aiutarla.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
assente dal forum per esigenze congressuali, con ritardo ho visto la "strana" risposta del collega Martino alla mia segnalazione che la invitava a non autosomministrarsi dello Zinco o quant'altro per una prostatopatia e ad essere prudente. Mi dispiace contraddire il collega Martino ma a tutt'oggi questa è la prima segnalazione fatta sulla correlazione tra questo oligoemento ed il cancro della prostata e non esistono altri lavori in letteratura che confermano o smentiscono questa "preoccupazione" e tutto il mondo scientifico, interessato a queste tematiche, credo inizierà a valutare in futuro il problema. Non ci sono "altrettanti "reports" scientifici che affermano l'esatto contrario". Le "americanate" a cui allude il collega Martino quasi sempre sono studi specifici ed estremamente controllati che , viste anche le casistiche che raccolgono , danno poi delle indicazioni cliniche preziose ed utili a medici di tutto il mondo , eccetto naturalmente al collega Martino che sa tutto di tutto e soprattutto sa come crearsi una casistica omogenea, altro che i Ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda. Comunque tornando al suo problema in questi casi è sempre bene consultare un andrologo od un urologo con specifiche competenze andrologiche ed in questa ricerca il suo medico curante saprà sicuramente aiutarla.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta.
[#27]
Gentile Utente,
chiamato in causa pur non desiderandolo, Le posso solo confermare quello che penso.
Seppure interessanti, come ho già detto, si tratta di studi
forse retrospettivi iniziali...
forse promettenti,
forse inutili,
forse poco utili,
forse inficiati, come Le accennavo, da forti, fortissimi dubbi di ordine metodologico (un vero ricercatore è di quello che deve innanzi tutto preoccuparsi prima di prendere per oro colato quello che legge…).
Solo alcuni Colleghi, abbastanza ingenui (studi estremamente controllati? Ma da chi? Come? Quando?) ma di certo in buona fede, possono lanciare allarmi cosmici e planetari sulle basi di singoli "Report" emersi dalla Ricerca Statunitense che, per quanto all'avanguardia, soffre dei ben conosciuti limiti del "business" e delle "lobbies" imposte dalle Case Farmaceutiche.
Attenzione, poi, al fatto che la mole enorme di dati che proviene dalla Ricerca oltre oceano non sempre è controllata e controllabile. Nel "mare magnum" delle segnalazioni scientifiche entra di tutto...ricerche lanciate come da premio Nobel, palloni gonfiati destinati al flop più completo E’ successo in centinaia di casi.
Quindi precauzione. E umiltà.
Certo spegnere il PC ed uscire dal Forum con la convinzione che i preparati multivitaminici siano da considerarsi come fattori di rischio alimentare per il cancro della prostata è un po’ forte come messaggio.
I dati attuali non portano in questa direzione.
Allo stato attuale, l’effetto di protezione e prevenzione sulla carcinogenesi prostatica da parte della vitamina D è, questo si, una delle ipotesi più accettate, contestualmente all'effetto protettivo del lycopene, leader fra i carotenoidi. Altro dato consolidato: l'assunzione di fruttosio, altro eccezionale fattore preventivo, riduce la fosforemia, stimolando così la produzione di vitamina D. Infiniti Studi scientifici, prospettici in alcuni casi, hanno documentato “gli effetti positivi di elementi e micronutrienti quali il selenio, zinco e vitamina E nella protezione delle cellule prostatiche dai radicali liberi, che normalmente si originano durante i normali processi metabolici. Tali oligoelementi, singolarmente o in sinergia, oltre ad agire come antiossidanti e sequestrare i radicali liberi, siano particolarmente efficaci nell’ostacolare in vitro lo sviluppo delle cellule tumorali. Studi epidemiologici, hanno evidenziato che l’assunzione quotidiana di questi micronutrienti riduce il rischio di sviluppare il carcinoma prostatico. E’ stato osservato inoltre che l’assunzione contemporanea di questi oligoelementi agisce in modo sinergico impedendo quindi l’incidenza e la progressione della malattia”….
Che posso aggiungere…esiste una Bibliografia infinita sull’argomento…altro che un solo “report” … sia pure Statunitense…ma sto dicendo cose ovvie per gli addetti ai lavori…appunto…per gli addetti ai lavori.
Naturalmente è il mio di parere. Lei può confrontarlo con quello di altri Colleghi, sia nel mondo “virtuale” che, ovviamente meglio, in quello “reale”, chiedendo ulteriori delucidazioni e consigli. Alla fine è chiaro che sarà sempre e solo Lei a dover decidere, sulla base dell’impressione di professionalità, competenza, fiducia ed umanità ricevuta, punti fermi che ogni Medico dovrebbe saper comunicare ad un paziente.
Spero, Caro Utente, di non averLa annoiata. Se lo desidera potremo approfondire questo argomento molto interessante dei rapporti fra dieta e neoplasie prostatiche.
Ci tenga informati, se lo desidera, dell’evoluzione della Sua storia clinica.
Auguri affettuosi ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
chiamato in causa pur non desiderandolo, Le posso solo confermare quello che penso.
Seppure interessanti, come ho già detto, si tratta di studi
forse retrospettivi iniziali...
forse promettenti,
forse inutili,
forse poco utili,
forse inficiati, come Le accennavo, da forti, fortissimi dubbi di ordine metodologico (un vero ricercatore è di quello che deve innanzi tutto preoccuparsi prima di prendere per oro colato quello che legge…).
Solo alcuni Colleghi, abbastanza ingenui (studi estremamente controllati? Ma da chi? Come? Quando?) ma di certo in buona fede, possono lanciare allarmi cosmici e planetari sulle basi di singoli "Report" emersi dalla Ricerca Statunitense che, per quanto all'avanguardia, soffre dei ben conosciuti limiti del "business" e delle "lobbies" imposte dalle Case Farmaceutiche.
Attenzione, poi, al fatto che la mole enorme di dati che proviene dalla Ricerca oltre oceano non sempre è controllata e controllabile. Nel "mare magnum" delle segnalazioni scientifiche entra di tutto...ricerche lanciate come da premio Nobel, palloni gonfiati destinati al flop più completo E’ successo in centinaia di casi.
Quindi precauzione. E umiltà.
Certo spegnere il PC ed uscire dal Forum con la convinzione che i preparati multivitaminici siano da considerarsi come fattori di rischio alimentare per il cancro della prostata è un po’ forte come messaggio.
I dati attuali non portano in questa direzione.
Allo stato attuale, l’effetto di protezione e prevenzione sulla carcinogenesi prostatica da parte della vitamina D è, questo si, una delle ipotesi più accettate, contestualmente all'effetto protettivo del lycopene, leader fra i carotenoidi. Altro dato consolidato: l'assunzione di fruttosio, altro eccezionale fattore preventivo, riduce la fosforemia, stimolando così la produzione di vitamina D. Infiniti Studi scientifici, prospettici in alcuni casi, hanno documentato “gli effetti positivi di elementi e micronutrienti quali il selenio, zinco e vitamina E nella protezione delle cellule prostatiche dai radicali liberi, che normalmente si originano durante i normali processi metabolici. Tali oligoelementi, singolarmente o in sinergia, oltre ad agire come antiossidanti e sequestrare i radicali liberi, siano particolarmente efficaci nell’ostacolare in vitro lo sviluppo delle cellule tumorali. Studi epidemiologici, hanno evidenziato che l’assunzione quotidiana di questi micronutrienti riduce il rischio di sviluppare il carcinoma prostatico. E’ stato osservato inoltre che l’assunzione contemporanea di questi oligoelementi agisce in modo sinergico impedendo quindi l’incidenza e la progressione della malattia”….
Che posso aggiungere…esiste una Bibliografia infinita sull’argomento…altro che un solo “report” … sia pure Statunitense…ma sto dicendo cose ovvie per gli addetti ai lavori…appunto…per gli addetti ai lavori.
Naturalmente è il mio di parere. Lei può confrontarlo con quello di altri Colleghi, sia nel mondo “virtuale” che, ovviamente meglio, in quello “reale”, chiedendo ulteriori delucidazioni e consigli. Alla fine è chiaro che sarà sempre e solo Lei a dover decidere, sulla base dell’impressione di professionalità, competenza, fiducia ed umanità ricevuta, punti fermi che ogni Medico dovrebbe saper comunicare ad un paziente.
Spero, Caro Utente, di non averLa annoiata. Se lo desidera potremo approfondire questo argomento molto interessante dei rapporti fra dieta e neoplasie prostatiche.
Ci tenga informati, se lo desidera, dell’evoluzione della Sua storia clinica.
Auguri affettuosi ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#28]
Utente
Ora vorrei cheidere una cosa:
ho acquistato dei test per verificare il giorno dell'ovulazione di mia moglie. I test sono stati eseguti come da indicazioni del foglietto informativo ma hanno dato sempre esito negativo . E' possibile che non sia avvenuta l'ovulazione? Le mestruazioni sono pero' arrivate regolarmente. I test sono fasulli o c'è qualche problema di salute? Inoltre riguardo al mio spermiogramma vorrei sapere se la viscosità aumentata e' segno di infiammazione alla prostata e se vi sono sitemi o cure per aumentare gli spermatozoi normali. Grazie ancora a tutti.
ho acquistato dei test per verificare il giorno dell'ovulazione di mia moglie. I test sono stati eseguti come da indicazioni del foglietto informativo ma hanno dato sempre esito negativo . E' possibile che non sia avvenuta l'ovulazione? Le mestruazioni sono pero' arrivate regolarmente. I test sono fasulli o c'è qualche problema di salute? Inoltre riguardo al mio spermiogramma vorrei sapere se la viscosità aumentata e' segno di infiammazione alla prostata e se vi sono sitemi o cure per aumentare gli spermatozoi normali. Grazie ancora a tutti.
[#29]
Caro Utente,prima che vada ulteriormente in confusione,addirittura ponendoci problemi ginecologici,si faccia consigliare un bravo andrologo che finalmente affronti il problema dal punto di vista maschile visitandoLa.Il Suo esame dello sperma non va certamente male (per quanto sia parzialmente significativo) ma certamente é ottimizzabile.Non vorrei che Lei o chi per lei possa vestire i panni di tuttologo;se fosse così rischierebbe di perdere tempo prezioso.
Cordialità
Cordialità
[#30]
Caro lettore,
i test per l'ovulazione presi in farmacia hanno un relativa attendibilità e possono indicarci problemi sul versante ginecologico che devono essere attentamente valutati. Riguardo al suo spermiogramma le ripeto quello che si è perso per strada nella lunga ma positiva discussione con il collega : un aumento di viscosità del liquido seminale , una riduzione del numero di spermatozoi è un dato di laboratorio , pari ad un sintomo che può avere alle sua origine numerose patologie che devono essere attentamente valutate prima di pensare ad una qualsiasi terapia compresi gli antiossidanti e gli oligoelementi . Al collega Martino infine ricordo questa massima di Eistein: " il grandioso scopo della scienza è quello di abbracciare la massima quantità di fatti empirici attraverso deduzioni logiche fatte a partire dalla minima quantità di ipotesi e assiomi.." . E, per finire con le "americanate" , gli ricordo inoltre che anche quest'anno ,ahinoi!, il premio Nobel per la medicina è andato a studiosi statunitensi ed anche ad un italiano che però praticamente ha sempre lavorato presso Istituti di quel paese.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
i test per l'ovulazione presi in farmacia hanno un relativa attendibilità e possono indicarci problemi sul versante ginecologico che devono essere attentamente valutati. Riguardo al suo spermiogramma le ripeto quello che si è perso per strada nella lunga ma positiva discussione con il collega : un aumento di viscosità del liquido seminale , una riduzione del numero di spermatozoi è un dato di laboratorio , pari ad un sintomo che può avere alle sua origine numerose patologie che devono essere attentamente valutate prima di pensare ad una qualsiasi terapia compresi gli antiossidanti e gli oligoelementi . Al collega Martino infine ricordo questa massima di Eistein: " il grandioso scopo della scienza è quello di abbracciare la massima quantità di fatti empirici attraverso deduzioni logiche fatte a partire dalla minima quantità di ipotesi e assiomi.." . E, per finire con le "americanate" , gli ricordo inoltre che anche quest'anno ,ahinoi!, il premio Nobel per la medicina è andato a studiosi statunitensi ed anche ad un italiano che però praticamente ha sempre lavorato presso Istituti di quel paese.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
[#32]
Utente
Gentile dottore, sono stato dall'andrologo in data odierna. Mi ha fatto la visita medica. Ha scritto quanto segue:
"Tresticoli regolari, sospetto varicocele sinistro, prostata edematosa, volume regolare, non dolente. Sinceramante, nel 2004 ho fatto una visita andrologica e urologica e di questo varicocele non se sapevo niente e sinceramente anche in passato, alle visite mediche del militare, neho fatte ben 4 - 5 per vari concorsi, non mi hannod etto mai niente. Non ho mai avuto dei fastidi. Mi ha prescritto di ripetere so spermiogramma e di fare l'ecodoppler scroto.
Il ridotto numero degli spematozoi potrebbe essere una conseguenza del varicocele?
E' possibile che ripetendo le analisi siano aumentati?
E' proprio necessario operarsi?
Grazie per il servizio offerto.
"Tresticoli regolari, sospetto varicocele sinistro, prostata edematosa, volume regolare, non dolente. Sinceramante, nel 2004 ho fatto una visita andrologica e urologica e di questo varicocele non se sapevo niente e sinceramente anche in passato, alle visite mediche del militare, neho fatte ben 4 - 5 per vari concorsi, non mi hannod etto mai niente. Non ho mai avuto dei fastidi. Mi ha prescritto di ripetere so spermiogramma e di fare l'ecodoppler scroto.
Il ridotto numero degli spematozoi potrebbe essere una conseguenza del varicocele?
E' possibile che ripetendo le analisi siano aumentati?
E' proprio necessario operarsi?
Grazie per il servizio offerto.
[#34]
Gentile Utente,
volendo rispondere in maniera telegrafica alle Sue tre domande, potrei dire:
1) SI
2) SI
3) NO
Tenga presente che, per il momento si tratta solo di un sospetto clinico. Attendiamo i referti degli esami strumentali programmati. Credo che la Sua ultima domanda sia quella che le preme di più. Ed allora posso dirLe che i motivi per sottoporre a trattamento un varicocele in un soggetto in età giovane-adulta, senza vole entrare nel merito specifico delle modalità tecniche di trattamento, son tre:
1) dispermia
2) sintomatologia soggettiva
3) inestetismi.
Pur essendomi stato richiesto più volte, non ho mai corretto chirurgicamente un varicocele per motivi estetici.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
volendo rispondere in maniera telegrafica alle Sue tre domande, potrei dire:
1) SI
2) SI
3) NO
Tenga presente che, per il momento si tratta solo di un sospetto clinico. Attendiamo i referti degli esami strumentali programmati. Credo che la Sua ultima domanda sia quella che le preme di più. Ed allora posso dirLe che i motivi per sottoporre a trattamento un varicocele in un soggetto in età giovane-adulta, senza vole entrare nel merito specifico delle modalità tecniche di trattamento, son tre:
1) dispermia
2) sintomatologia soggettiva
3) inestetismi.
Pur essendomi stato richiesto più volte, non ho mai corretto chirurgicamente un varicocele per motivi estetici.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#35]
Caro lettore ,
a questo punto segua le indicazioni del collega che la sta seguendo. Con un esame del liquido seminale "ben fatto" e l'ecocolordoppler delle vene spermatiche si potrà meglio ragionare della sua situazione clinica.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
a questo punto segua le indicazioni del collega che la sta seguendo. Con un esame del liquido seminale "ben fatto" e l'ecocolordoppler delle vene spermatiche si potrà meglio ragionare della sua situazione clinica.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#36]
Utente
Sinceramente non ho capito molto cosa voleva dire il Prof. Martino. Una cosa voglio dire e sottolineare. Come mai questo varicocele esce fuori a 33 anni. Dopo 5 visite mediche militari (e mai scartato per questo motivo, per la vista si) e una visita urologica nel 2004 senza aver segnalato niente. In che percentuale possono migliorare gli spermatozoi a seguito di un opaerazione per eliminare il varicocele? Visto che è stato per tanti anni trascurato, il medico mi ha detto che viene fuori intorno ai 14 anni, potrebbe aver creato danni irreparabili? Che tipo di operazione chirurgica verrà fatta?
Grazie a tutti.
Grazie a tutti.
[#37]
Gentile Utente,
mi spiega cosa cosa non ha capito? Se posso sarò più chiaro.
Contatti comunque un Andrologo per avere le giuste risposte alle Sue giuste perplessità. Inutile discutere di tecnica chirurgica senza avere nemmeno una diagnosi di certezza e l'indicazione ad intervenire.
Ancora un caro saluto
Prof. Giovanni MARTINO
mi spiega cosa cosa non ha capito? Se posso sarò più chiaro.
Contatti comunque un Andrologo per avere le giuste risposte alle Sue giuste perplessità. Inutile discutere di tecnica chirurgica senza avere nemmeno una diagnosi di certezza e l'indicazione ad intervenire.
Ancora un caro saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#38]
Utente
ESAME ECO DOPPLER SCROTALE:
BORSE SCROTALI: REGOLARI
TESTICOLO DX: 47X26 MM CON ECOSTRUTTURA REGOLARE
TESTICOLO SX: 46x22 CON ECOSTRUTTURA REGOLARE
EPIDIMIO SX: REGOLARE
EPIDIMIO DX: FORMAZIONE ANECOGENA DI 2.6 MM
V. SPERMATICA SINISTRA
V.F. DURANTE VALSAV-MULLER : ASSENTE
REFLUSSO VENOSO BASALE: PRESENTE
V.SPERMATICA DESTRA
V.F. DURANTE VALSAV-MULLER : ASSENTE
REFLUSSO VENOSO BASALE: ASSENTE
ARTERIA TESTICOLARI
DESTRA: EVIDENTI
SINISTRA EVIDENTI
VARICOCELE GRADO: 2 SEC. SARTESCHI
CONSIDERAZIONI: VARICOCELE SINISTRO
Il medico ha detto che al 99 % mi devono operare.E'PROPRIO NECESSARIO OPERARSI? L'esito dell'operazione porterà ad un aumento della fertilità?
Oppure a 33 anni la fertilità è ormai compromessa?Inoltre vorrei sapere se mi fossi accorto prima del varicocele sarebbe cambiato qualcosa?Grazie per il servizio.
BORSE SCROTALI: REGOLARI
TESTICOLO DX: 47X26 MM CON ECOSTRUTTURA REGOLARE
TESTICOLO SX: 46x22 CON ECOSTRUTTURA REGOLARE
EPIDIMIO SX: REGOLARE
EPIDIMIO DX: FORMAZIONE ANECOGENA DI 2.6 MM
V. SPERMATICA SINISTRA
V.F. DURANTE VALSAV-MULLER : ASSENTE
REFLUSSO VENOSO BASALE: PRESENTE
V.SPERMATICA DESTRA
V.F. DURANTE VALSAV-MULLER : ASSENTE
REFLUSSO VENOSO BASALE: ASSENTE
ARTERIA TESTICOLARI
DESTRA: EVIDENTI
SINISTRA EVIDENTI
VARICOCELE GRADO: 2 SEC. SARTESCHI
CONSIDERAZIONI: VARICOCELE SINISTRO
Il medico ha detto che al 99 % mi devono operare.E'PROPRIO NECESSARIO OPERARSI? L'esito dell'operazione porterà ad un aumento della fertilità?
Oppure a 33 anni la fertilità è ormai compromessa?Inoltre vorrei sapere se mi fossi accorto prima del varicocele sarebbe cambiato qualcosa?Grazie per il servizio.
[#39]
Caro signore non si tratta di una compromissione causata necessariamente dal varicocele,ma certamente il varicocele può influenzare permanendo senza trattamento, un peggioramento dei parametri seminali. L'intervento come certamente le avrà detto il suo urologo servirà a liberare il circolo testicolare dal ristagno venoso viziato che determina scarso apporto di ossigeno e quindi scarso trofismo del testicolo stesso.
L'intervento dunque salvaguarderà gli elementi buoni ed eviterà ulteriori peggioramenti.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
L'intervento dunque salvaguarderà gli elementi buoni ed eviterà ulteriori peggioramenti.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#40]
Gentile Utente,
non è l'età anagrafica che può o meno controindicare l'intervento di correzione di un varicocele. Ci mancherebbe altro: un varcicoele, se necessario e sottolineo se necessraio, si opera anche nella quinta decade di vita. L'età cui Lei appartiene è purtroppo invece proprio quella di più comune riscontro in chi si sottopone per problemi di dispermia a varicocelectomia. Le possibilità che i parametri del liquido seminale migliorino dopo intervento correttivo sono di comune riscontro, in percentuali diverse nei confronti del numero, della motilità degli spermatozoi e della loro morfologia. Perfettamente inutile sottoporsi a terapie farmacologiche di supporto, fra l'altro lunghe e costose, PRIMA di un eventuale trattamento della patologia. Saranno utili semmai DOPO.
Ovviamente, prima si pone la diagnosi di varicocele, prima si ricorre al suo trattamento e maggiori saranno i benefici che possono desumersi dalle terapie.
Attendiamo ulteriori notizie.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
non è l'età anagrafica che può o meno controindicare l'intervento di correzione di un varicocele. Ci mancherebbe altro: un varcicoele, se necessario e sottolineo se necessraio, si opera anche nella quinta decade di vita. L'età cui Lei appartiene è purtroppo invece proprio quella di più comune riscontro in chi si sottopone per problemi di dispermia a varicocelectomia. Le possibilità che i parametri del liquido seminale migliorino dopo intervento correttivo sono di comune riscontro, in percentuali diverse nei confronti del numero, della motilità degli spermatozoi e della loro morfologia. Perfettamente inutile sottoporsi a terapie farmacologiche di supporto, fra l'altro lunghe e costose, PRIMA di un eventuale trattamento della patologia. Saranno utili semmai DOPO.
Ovviamente, prima si pone la diagnosi di varicocele, prima si ricorre al suo trattamento e maggiori saranno i benefici che possono desumersi dalle terapie.
Attendiamo ulteriori notizie.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#45]
Gentile Utente,
è quel "sicuramente" che non mi piace.
Il bello è che la scelta della metodica più idonea alla eventuale correzione del Suo varicocele dovrebbe sceglierla proprio il Suo Andrologo, direttamente se è anche un Chirurgo, indirettamente se non lo fosse. E la csa non mi fa per niente stare tranquillo :)
Ci tenga informati
Affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
è quel "sicuramente" che non mi piace.
Il bello è che la scelta della metodica più idonea alla eventuale correzione del Suo varicocele dovrebbe sceglierla proprio il Suo Andrologo, direttamente se è anche un Chirurgo, indirettamente se non lo fosse. E la csa non mi fa per niente stare tranquillo :)
Ci tenga informati
Affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
[#46]
Caro lettore,
in questo caso, mi sento di condividere il parere del collega Martino e la invito alla prudenza.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
in questo caso, mi sento di condividere il parere del collega Martino e la invito alla prudenza.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#47]
Utente
Che vuol dire che non la fa stare tranquilloChe vuol dire che non la fa stare tranquillo? Inoltre con lo spermiogramma sopra esposto, non vi ho mai chiesto se vi è la probabilità di fecondare o meno? Inoltre vorrei farvi notare che oggi mi sono recato a ritirare l'ultimo spermiogramma e dopo 45 minuti di attesa e aver chimato il medico mi ha risposto che oggi non sarebbe venuto. Ma è serietà questa?
[#49]
Gentile Utente,
intendo dire che l'indicazione all'intervento di correzione di un varicocele si basa, fra l'altro, sull'esame comparativo di diversi esami del liquido seminale, io personalmente direi di almeno tre depositi, eseguiti ad opportuna distanza di tempo uno dall'altro. Non voglio entrare nel merito delle considerazioni fatteLe dal Collega, ma di certo quel "sicuramente" a mio modo di vedere può essere prematuro. Per quanto riguarda la Sua potenziale capacità di fecondare, non è in discussione visto che Lei non è azoospermico. Ma si tratta appunto di potenzialità, non di probabilità.
Infine, Le consiglio di rivolgersi ad un Laboratorio non dico più qualificato ma almeno più serio.
Ci tenga informati
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
intendo dire che l'indicazione all'intervento di correzione di un varicocele si basa, fra l'altro, sull'esame comparativo di diversi esami del liquido seminale, io personalmente direi di almeno tre depositi, eseguiti ad opportuna distanza di tempo uno dall'altro. Non voglio entrare nel merito delle considerazioni fatteLe dal Collega, ma di certo quel "sicuramente" a mio modo di vedere può essere prematuro. Per quanto riguarda la Sua potenziale capacità di fecondare, non è in discussione visto che Lei non è azoospermico. Ma si tratta appunto di potenzialità, non di probabilità.
Infine, Le consiglio di rivolgersi ad un Laboratorio non dico più qualificato ma almeno più serio.
Ci tenga informati
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#50]
Utente
Ecco l'esito dello spermiogramma fatto dal laboratorio di analisi dell'andrologo presso il quale mi sono rivolto. Faccio presente che il liquido non è stato analizzato immediatamente ma il "prelievo" è avvenuto a casa e poi trasportato presso il centro. Secondo me non è verosimile ma il medico non sono io.
GIORNI DI ASTINENZA: 4
ASPETTO:DIAFANO
QUANTITA': 3.5 ML
COLORE: GRIGIO GIALLASTRO
ODORE:SUI GENERIS
FLUIDIFICAZIONE:COMPLETA
VISCOSITA':LIEVEMENTE AUMENTATA
N. SPERMATOZOI:11.000.000
N. CELL. ROTONDE:1.000.000
CORPI GELATINOSI:---
DETRITI CELLULARI:+--
BATTERI:++-
AGGLUTINAZIONI:---
CELLULE EPITELIALI:+--
MORFOLOGIA:
SPERM. NORMALI 16%
TESTE ALLUNGATE:13%
TESTE ROTONDE:5
TESTE DOPPIE:4
TESTE AMORFE:28
TESTE PIRIFORMI:21
RESIDUI CITOPL. 6
ANOMALIE MISTE
FLAGELLO ISOLATO:4
TESTA ISOLATA:3
MOBILITA':
1H
LINEARE 20
LENTA 10
IN LOCO 5
IMMOBILI 65
2H
LINEARE 20
LENTA 10
IN LOCO 5
IMMOBILI 65
Sinceramente. secondo me non l'analisi non e' stata fatta con buoni standar qualificativi. comunque mi rivolgero' ad un altro andrologo ed un altro centro.
Vorrei chiedervi solo due cose:
Che analisi del sangue dovrei fare per richiedere i dosaggi ormonali?
Che tipo di problemi da il varicocele) (sulla mobilità o quantita'?)
grazie a tutti
GIORNI DI ASTINENZA: 4
ASPETTO:DIAFANO
QUANTITA': 3.5 ML
COLORE: GRIGIO GIALLASTRO
ODORE:SUI GENERIS
FLUIDIFICAZIONE:COMPLETA
VISCOSITA':LIEVEMENTE AUMENTATA
N. SPERMATOZOI:11.000.000
N. CELL. ROTONDE:1.000.000
CORPI GELATINOSI:---
DETRITI CELLULARI:+--
BATTERI:++-
AGGLUTINAZIONI:---
CELLULE EPITELIALI:+--
MORFOLOGIA:
SPERM. NORMALI 16%
TESTE ALLUNGATE:13%
TESTE ROTONDE:5
TESTE DOPPIE:4
TESTE AMORFE:28
TESTE PIRIFORMI:21
RESIDUI CITOPL. 6
ANOMALIE MISTE
FLAGELLO ISOLATO:4
TESTA ISOLATA:3
MOBILITA':
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Sinceramente. secondo me non l'analisi non e' stata fatta con buoni standar qualificativi. comunque mi rivolgero' ad un altro andrologo ed un altro centro.
Vorrei chiedervi solo due cose:
Che analisi del sangue dovrei fare per richiedere i dosaggi ormonali?
Che tipo di problemi da il varicocele) (sulla mobilità o quantita'?)
grazie a tutti
[#51]
Gentile Utente,
trovo formalmente accettabile l'esame del liquido seminale che ci propone. Mostra una oligo-asteno-teratozoospermia. Questo dato, estrapolato dal contesto generale, significa ben poco ai fini prognostici e terapeutici. Dovrebbe infatti essere inserito e valutato nell'ambito di un completo programma diagnostico andrologico. tale compito spetterebbe al Suo Andrologo.
Affettuosi saluti ed auguri per tutto
Prof. Giovanni MARTINO
trovo formalmente accettabile l'esame del liquido seminale che ci propone. Mostra una oligo-asteno-teratozoospermia. Questo dato, estrapolato dal contesto generale, significa ben poco ai fini prognostici e terapeutici. Dovrebbe infatti essere inserito e valutato nell'ambito di un completo programma diagnostico andrologico. tale compito spetterebbe al Suo Andrologo.
Affettuosi saluti ed auguri per tutto
Prof. Giovanni MARTINO
[#52]
Caro Utente,Le consiglio di attivarsi in senso altamente specialistico,in quanto ho la sensazione che il Suo problema sia da riferirsi non alle modalita' di raccolta del seme o al trasporto dello stesso o agli standard qualiltativi dell'esaminatore,ma,bensi',ad una sofferenza della spermatogenesi.Per guadagnare tempo esegua i seguenti esami ormonali : FSH,LH,testosterone totale,estradiolo 17 beta.Contatti un andrologo esperto (Lecce ne e' fornita).
[#53]
Gentile Utente,
a mio modo di vedere, penso risulti più utile sottoporsi prima ad un controllo clinico Andrologico e poi sulla base del sospetto diagnostico che emerge, seguire le indicazioni del Collega Specialista. Alla fine si guadagna tempo e denaro. La tipologia di esami da effettuare, o i dosaggi ormonali consigliabili sono numerosi e dovrebbero essere più approronditi.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
a mio modo di vedere, penso risulti più utile sottoporsi prima ad un controllo clinico Andrologico e poi sulla base del sospetto diagnostico che emerge, seguire le indicazioni del Collega Specialista. Alla fine si guadagna tempo e denaro. La tipologia di esami da effettuare, o i dosaggi ormonali consigliabili sono numerosi e dovrebbero essere più approronditi.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#54]
Caro lettore,
condivido, in queste situazioni cliniche particolari,le posizioni del collega Izzo e le consiglio di consultare, senza perdere altro tempo, un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
condivido, in queste situazioni cliniche particolari,le posizioni del collega Izzo e le consiglio di consultare, senza perdere altro tempo, un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
[#56]
Gentile Utente,
premesso che un controllo clinico ed un franco colloquio con il Suo Andrologo sono a mio parere indispensabili, posso dirLe che nel caso della patologia varicosa delle vene spermatiche, non si può mai parlare di "guarigione". Tenga presente che la correzionme di un varicocele non può riportare indietro l'orologio biologico, ma può solamente stabilizzare e "fotografare" si spera per sempre la situazione presente al momento dell'intervento. Nella mia personale esperienza, ed in quella desumibile dalla consultazione di buona parte della letteratura mondiale sull’argomento, tuttavia, è presente la possibilità, dopo intervento, di un variabile miglioramento del numero degli spermatozoi, e soprattutto della loro mobilità e della loro morfologia. Cosa direi determinante ai fini della definizione dello stato di fertilità.
Le tecniche sono varie e tutte gravate da lati positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza del varicocele dopo trattamento.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore. Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia loco-regionale (spinale), con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclero-embolizzazione sia per via retrograda che anterograda, anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore, oltre che dalla assoluta rapidità, visto l’esposizione a radiazioni.
Io pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale. Aggiungo che non mi piace correggere un varicocele bilaterale nella stessa seduta operatoria. Di solito, se posso e se il paziente condivide l'idea, tratto prima quello più grave e dopo circa 6 mesi (e opportuni controlli clinico-strumentali), quello meno grave.
Ma ripeto, queste sono informazioni del tutto generiche e ben lontane da quelle reali che le potrà dare il Suo Andrologo o il Chirurgo di fiducia.
Ci tenga informati.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
premesso che un controllo clinico ed un franco colloquio con il Suo Andrologo sono a mio parere indispensabili, posso dirLe che nel caso della patologia varicosa delle vene spermatiche, non si può mai parlare di "guarigione". Tenga presente che la correzionme di un varicocele non può riportare indietro l'orologio biologico, ma può solamente stabilizzare e "fotografare" si spera per sempre la situazione presente al momento dell'intervento. Nella mia personale esperienza, ed in quella desumibile dalla consultazione di buona parte della letteratura mondiale sull’argomento, tuttavia, è presente la possibilità, dopo intervento, di un variabile miglioramento del numero degli spermatozoi, e soprattutto della loro mobilità e della loro morfologia. Cosa direi determinante ai fini della definizione dello stato di fertilità.
Le tecniche sono varie e tutte gravate da lati positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza del varicocele dopo trattamento.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore. Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia loco-regionale (spinale), con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclero-embolizzazione sia per via retrograda che anterograda, anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore, oltre che dalla assoluta rapidità, visto l’esposizione a radiazioni.
Io pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale. Aggiungo che non mi piace correggere un varicocele bilaterale nella stessa seduta operatoria. Di solito, se posso e se il paziente condivide l'idea, tratto prima quello più grave e dopo circa 6 mesi (e opportuni controlli clinico-strumentali), quello meno grave.
Ma ripeto, queste sono informazioni del tutto generiche e ben lontane da quelle reali che le potrà dare il Suo Andrologo o il Chirurgo di fiducia.
Ci tenga informati.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#57]
Utente
Egregi dottori le invio i miei dati relativi ai dosaggi ormonali.
DOSAGGI ORMONALI:
ANTICORPI ANTI TPO <26
TSH - TIRETROPINA 1.850 (0.15-4.500)
FREE T3 - TRIIODOTIRONINA LIBERA 3.87 (2.14-5.34)
FREE T4 - TIROXINA LIBERA 1.56 (0.73-2.00)
HTG - TIREOGLOBULINA 4.72 ( 0.00 - 60.00)
ANTICORPI ANTITEROGLOBULINA 9 (0-100)
PROLATTINA 89.00 ( 40.00 - 290.00)
LH - ORMONE LUTEINIZZANTE PL 3.5 (0.80 - 7.60)
TESTOSTERONE LIBERO 10.35 (9.00-47.00)
TESTOSTERONE PLASMATICO 3.66 (3.00-10.00)
Vorrei un vostro parere.GRazie
DOSAGGI ORMONALI:
ANTICORPI ANTI TPO <26
TSH - TIRETROPINA 1.850 (0.15-4.500)
FREE T3 - TRIIODOTIRONINA LIBERA 3.87 (2.14-5.34)
FREE T4 - TIROXINA LIBERA 1.56 (0.73-2.00)
HTG - TIREOGLOBULINA 4.72 ( 0.00 - 60.00)
ANTICORPI ANTITEROGLOBULINA 9 (0-100)
PROLATTINA 89.00 ( 40.00 - 290.00)
LH - ORMONE LUTEINIZZANTE PL 3.5 (0.80 - 7.60)
TESTOSTERONE LIBERO 10.35 (9.00-47.00)
TESTOSTERONE PLASMATICO 3.66 (3.00-10.00)
Vorrei un vostro parere.GRazie
[#58]
Non capisco perchè non ha fatto l'FSH che é l'unico ormone che può favorire una risposta prognostica,mentre ha eseguito tutta la batteria degli ormoni tiroidei ed il testosterone libero che,nel Suo caso,non hanno alcuna valenza (a meno che non faccia parte di una famiglia di distiroidei).Cordialità
[#60]
Caro lettore ,
anch'io concordo con il collega Izzo sull'importanza del dosaggio dell'FSH nella comprensione delle cause di una dispermia.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
anch'io concordo con il collega Izzo sull'importanza del dosaggio dell'FSH nella comprensione delle cause di una dispermia.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#62]
Gentile Utente,
in effetti non ha inviato in visisione il valore del dosaggio dell' FSH. Sarà stata probabilmente una Sua svista o un errore di copiatura. VuoLe Controllare meglio? Ci aggiorni se lo desidera.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
in effetti non ha inviato in visisione il valore del dosaggio dell' FSH. Sarà stata probabilmente una Sua svista o un errore di copiatura. VuoLe Controllare meglio? Ci aggiorni se lo desidera.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#63]
Se non fatto comunque , senza inutili furie, lo faccia e ce lo comunichi , se desidera un nostro parere clinico.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#64]
Gentile Utente,
ovviamente se la svista non è stata Sua, sarà stata del Collega curante. Lo riconsulti per un chiarimento. E ci tenga informati in proposito.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
ovviamente se la svista non è stata Sua, sarà stata del Collega curante. Lo riconsulti per un chiarimento. E ci tenga informati in proposito.
Cari saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#65]
... senza inutili drammi comunque.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#67]
Gentile Utente,
tutto quello che posso dirLe personalmente è che Lei di certo non è sterile, anche se la Sua fertilità è ridotta. Per tutto il resto, e per le risposte precise che Lei giustamente richiede ed a cui ha pienamente diritto, non posso che rinviarLa al Suo Specialista Andrologo "reale". Solo a lui, infatti, spetta questo "onore" ed "onere".
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
tutto quello che posso dirLe personalmente è che Lei di certo non è sterile, anche se la Sua fertilità è ridotta. Per tutto il resto, e per le risposte precise che Lei giustamente richiede ed a cui ha pienamente diritto, non posso che rinviarLa al Suo Specialista Andrologo "reale". Solo a lui, infatti, spetta questo "onore" ed "onere".
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#68]
Caro lettore,
le indagini da lei riferite non ci danno una precisa indicazione della "sua fertilità" che tra l'altro dipende anche da eventuali e possibili problemi della sua compagna. Come già detto dal collega Martino tutto è rinviato alla valutazione del suo andrologo.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
le indagini da lei riferite non ci danno una precisa indicazione della "sua fertilità" che tra l'altro dipende anche da eventuali e possibili problemi della sua compagna. Come già detto dal collega Martino tutto è rinviato alla valutazione del suo andrologo.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#70]
Gentile Utente,
beh...di certo almeno su questo Forum, nessuno si è mai sognato di affermare o credere che l'intervento di correzione di un varicocele sia un intervento "da poco". Rischi, complicanze, sequele, persistenze, recidive...e potrei continuare...
Chi ha pensato, Medico o Paziente, che questo intervento sia "da poco"...ancora ne sta pagando le conseguenze...
Affettuosi auguri per una rapida ripresa. E mi raccomando, si sottoponga, con la guida del Suo Andrologo, a tutti gli accertamenti di routine post-operatoria
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
beh...di certo almeno su questo Forum, nessuno si è mai sognato di affermare o credere che l'intervento di correzione di un varicocele sia un intervento "da poco". Rischi, complicanze, sequele, persistenze, recidive...e potrei continuare...
Chi ha pensato, Medico o Paziente, che questo intervento sia "da poco"...ancora ne sta pagando le conseguenze...
Affettuosi auguri per una rapida ripresa. E mi raccomando, si sottoponga, con la guida del Suo Andrologo, a tutti gli accertamenti di routine post-operatoria
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#71]
Comunque , spero tutto sia andato tutto come previsto. Se lo desidera ci aggiorni.
Un cordiale saluto.
Dott. Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Un cordiale saluto.
Dott. Giovanni Beretta
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[#73]
Utente
GENTILE DOTTORE,
tempo fa avevo inziato una discussione sull'esito di uno spermiogramma, il mio andrologo aveva riscontrato un leggero varicocele sinistro. Dopo mesi l'intervento l'ho fatto il 18 febbraio. Ancora oggi accuso dolore a distanza di una settimana ma solo alla ferita anche se m era stato detto che era un intervento da niente. Ho fatto la cura di antibiotici prescritta ma ho riscontrato un livido nero in corrispondenza del testicolo sinistro che sale verso il pene. Vorrebbe dire che ci sono stati problemi?Grazie
tempo fa avevo inziato una discussione sull'esito di uno spermiogramma, il mio andrologo aveva riscontrato un leggero varicocele sinistro. Dopo mesi l'intervento l'ho fatto il 18 febbraio. Ancora oggi accuso dolore a distanza di una settimana ma solo alla ferita anche se m era stato detto che era un intervento da niente. Ho fatto la cura di antibiotici prescritta ma ho riscontrato un livido nero in corrispondenza del testicolo sinistro che sale verso il pene. Vorrebbe dire che ci sono stati problemi?Grazie
[#74]
Utente
GENTILE DOTTORE,
tempo fa avevo inziato una discussione sull'esito di uno spermiogramma, il mio andrologo aveva riscontrato un leggero varicocele sinistro. Dopo mesi l'intervento l'ho fatto il 18 febbraio. Ancora oggi accuso dolore a distanza di una settimana ma solo alla ferita anche se m era stato detto che era un intervento da niente. Ho fatto la cura di antibiotici prescritta ma ho riscontrato un livido nero in corrispondenza del testicolo sinistro che sale verso il pene. Vorrebbe dire che ci sono stati problemi?Grazie
tempo fa avevo inziato una discussione sull'esito di uno spermiogramma, il mio andrologo aveva riscontrato un leggero varicocele sinistro. Dopo mesi l'intervento l'ho fatto il 18 febbraio. Ancora oggi accuso dolore a distanza di una settimana ma solo alla ferita anche se m era stato detto che era un intervento da niente. Ho fatto la cura di antibiotici prescritta ma ho riscontrato un livido nero in corrispondenza del testicolo sinistro che sale verso il pene. Vorrebbe dire che ci sono stati problemi?Grazie
[#75]
Gentile Utente,
se Lei ci riflette un pò a "mente fredda"...converrà che questo tipo di dubbi, legittimi per carità, non possono essere risolti atraverso un consulto via e-mail. Sono informazioni che solo il Suo Chirurgo di fiducia può (ed aggiungo"deve") darLe, basandosi sui reperti obbiettivi che emergono dalle visite di controllo. Non perda tempo prezioso e lo consulti quanto prima.
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
se Lei ci riflette un pò a "mente fredda"...converrà che questo tipo di dubbi, legittimi per carità, non possono essere risolti atraverso un consulto via e-mail. Sono informazioni che solo il Suo Chirurgo di fiducia può (ed aggiungo"deve") darLe, basandosi sui reperti obbiettivi che emergono dalle visite di controllo. Non perda tempo prezioso e lo consulti quanto prima.
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#80]
Caro lettore ,
l'esame di controllo del liquido seminale va fatto dopo 3-6 mesi almeno dall'intervento correttivo. Detto questo, mi sembra che con il suo chirurgo od con l'andrologo che l'ha operato non ci sia un grosso dialogo. E' con lui che deve chiarire questi aspetti clinici particolari che possono variare, anche se di poco, da caso a caso. Altra osservazione che le faccio , se me lo permette e non mi aggredisce, è quella di non scatenare le sue ire contro il povero collega Martino che di solito è molto paziente e coccola , anche un pò troppo, i nostri lettori.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
l'esame di controllo del liquido seminale va fatto dopo 3-6 mesi almeno dall'intervento correttivo. Detto questo, mi sembra che con il suo chirurgo od con l'andrologo che l'ha operato non ci sia un grosso dialogo. E' con lui che deve chiarire questi aspetti clinici particolari che possono variare, anche se di poco, da caso a caso. Altra osservazione che le faccio , se me lo permette e non mi aggredisce, è quella di non scatenare le sue ire contro il povero collega Martino che di solito è molto paziente e coccola , anche un pò troppo, i nostri lettori.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Questo consulto ha ricevuto 80 risposte e 13.9k visite dal 26/09/2007.
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