Il mio medico dice che sono troppo giovane
Gentili dottori, ho 44 anni e da qualche tempo non riesco ad avere un "rapporto" duraturo a causa dell'eiaculazione precoce, inoltre non riesco a raggiungere l'erezione massima che avevo tempo fa e questo mi provoca dopo l'eiaculazione (quando il pene ritorna nelle dimensioni normali) un forte bruciore all'interno del pene che dura anche più di mezz'ora. Non so se possa centrare il fatto che sono un pò sovrappeso, ho il colesterolo a 260 e steatosi leggera al fegato. Prendo anche una pastiglia per la pressione (Perindopril EG 8 mg) perchè monitorando la pressione a volte mi andava a 95-150. Mi hanno detto di tenere sotto controllo la prostata perchè mio papà ha un tumore alla prostata e dicono che può essere ereditato a livello genetico, ma il mio medico dice che sono troppo giovane e non mi ha fatto fare neanche le analisi del PSA. Può qualche alterazione alla prostata generare questa disfunzione erettile e eiaculazione precoce? La pastiglia per la pressione può influire? c'è qualche rimedio (possibilmente naturale)?
Ringrazio anticipatamente per il vostro interessamento
Ringrazio anticipatamente per il vostro interessamento
[#1]
Gentile lettore,
vi sono svariati fattori degni di attenzione nella sua mail:
1. lei ha svariati fattori di rischio per la funzione erettile: obesità di I° grado, iperlipemia, ipertensione in trattamento;
2. il dolore al pene dopo eiaculazione suggerisce di considerare la possibilità di una problematica prostatica - calcolosi? (NON di tipo tumorale, comunque);
3. penso che sarebbe comunque utile iniziare un programma di check-up prostatico annuale con anche valutazione del PSA alla luce della patologia prostatica di suo padre.
Relativamente all'eiaculazione precoce: nel suo caso potrebbe essere secondaria o a un' iniziale difficoltà di erezione, o a una infiammazione prostatica. Relativamente alle erezioni di diminuita rigidità possono essere dovute ai fattori rischio suddetti, e anche a una infiammazione prostatica, se presente.
Sono queste tutte congetture via Web, per cui le consiglio una valutazione andrologica diretta.
vi sono svariati fattori degni di attenzione nella sua mail:
1. lei ha svariati fattori di rischio per la funzione erettile: obesità di I° grado, iperlipemia, ipertensione in trattamento;
2. il dolore al pene dopo eiaculazione suggerisce di considerare la possibilità di una problematica prostatica - calcolosi? (NON di tipo tumorale, comunque);
3. penso che sarebbe comunque utile iniziare un programma di check-up prostatico annuale con anche valutazione del PSA alla luce della patologia prostatica di suo padre.
Relativamente all'eiaculazione precoce: nel suo caso potrebbe essere secondaria o a un' iniziale difficoltà di erezione, o a una infiammazione prostatica. Relativamente alle erezioni di diminuita rigidità possono essere dovute ai fattori rischio suddetti, e anche a una infiammazione prostatica, se presente.
Sono queste tutte congetture via Web, per cui le consiglio una valutazione andrologica diretta.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 09/01/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?