Deficit erettile e mancanza di libido
Buongiorno
sono un uomo di 45 anni, single da diverso tempo (dopo una relazione sentimentale abbastanza problematica interrotta circa 3 1/2 anni fa).
vista la mia età prima di questa estate sono andato per un controllo da un andrologo, perché avevo notato la sopravvenuta assenza di erezioni mattutine (da circa 7 mesi prima della visita) e la completa assenza di libido.
voglio precisare che a 40 anni ho avuto un'operazione di ernia inguinale a partire dalla quale avevo già cominciato a notare un calo del desiderio.
gli esami del sangue prescritti dall’andrologo che di seguito riporto (psa, psa libero, prolattina, testosterone e testosterone libero, tsh) non hanno evidenziato alcun valore anomalo, salvo che per il testosterone libero:
Psa totale:1,63 [intervallo 0,00-4,00 ng/ml]
Psa libero:0,82 [intervallo 0,26-4,00 ng/ml]
Prolattina:7,00 [intervallo 4,00-15,20 ng/ml]
Testosterone:4,16 [intervallo 2,50-8,36 ng/ml ]
Testosterone libero:8,50 [intervallo 8,90-42,50 pg/ml]
Tsh: 0,85 [intervallo 0,27-4,20 UI/ml]
l'andrologo mi ha allora prescritto la seguente cura per 1 mese: a) applicazioni giornaliere di testosterone in gel; b) Cialis da 20 mg 3 volte alla settimana; con esami del sangue da ripetersi a fine cura.
Finita la cura i nuovi esami hanno evidenziato: a) un incremento del livello di testosterone totale [=6.15 ng/ml] b) il ritorno del livello del testosterone libero all’interno dell’intervallo di riferimento [=12.60 pg/ml].
Il sottoscritto però non ho riscontrato miglioramenti (salvo qualche sporadica erezione mattutina, molto “blanda” tanto da scomparire ancor prima di andare in bagno ad urinare) ed ho manifestato la mia preoccupazione all’andrologo.
Al che l’andrologo, per escludere problemi vascolari, mi ha prescritto una ecografia dinamica peniena, i cui risultati riporto testualmente dal referto qui di seguito:
L’indagine preliminare dimostra la presenza di alcune tenui calcificazioni puntiformi nel setto intracavernoso, dorsalmente al corpo spongioso.
La somministrazione intracavernosa di 10 mcg di PgE1 ha indotto aumento della velocità di flusso sistolico e riduzione della velocità di flusso diastolico:
Dopo 10 minuti
a destra: velocità flusso sistolico 40,7 cm/sec; diastolico 11,5 cm/sec
a sinistra: velocità flusso sistolico 40,9 cm/sec; diastolico 10,3 cm/sec
Dopo 20 minuti
a destra: velocità flusso sistolico 45,2 cm/sec; diastolico 0,6 cm/sec
a sinistra: velocità flusso sistolico 45,4 cm/sec; diastolico 0,5 cm/sec
al termine dell’indagine si apprezza una buona reazione erettile del pene.
Secondo l’andrologo le calcificazioni puntiformi emerse dall’ecocolordoppler non sono significative di patologie.
Sulla base di questi risultati l’andrologo ne ha dedotto l’assenza di patologie e mi ha quindi consigliato di rivolgermi ad uno psicoterapeuta.
Per togliermi ogni dubbio ho appena cominciato a frequentare uno psicoterapeuta ma dai primi incontri non è emerso alcunché.
Vorrei avere un vostro parere.
Grazie
sono un uomo di 45 anni, single da diverso tempo (dopo una relazione sentimentale abbastanza problematica interrotta circa 3 1/2 anni fa).
vista la mia età prima di questa estate sono andato per un controllo da un andrologo, perché avevo notato la sopravvenuta assenza di erezioni mattutine (da circa 7 mesi prima della visita) e la completa assenza di libido.
voglio precisare che a 40 anni ho avuto un'operazione di ernia inguinale a partire dalla quale avevo già cominciato a notare un calo del desiderio.
gli esami del sangue prescritti dall’andrologo che di seguito riporto (psa, psa libero, prolattina, testosterone e testosterone libero, tsh) non hanno evidenziato alcun valore anomalo, salvo che per il testosterone libero:
Psa totale:1,63 [intervallo 0,00-4,00 ng/ml]
Psa libero:0,82 [intervallo 0,26-4,00 ng/ml]
Prolattina:7,00 [intervallo 4,00-15,20 ng/ml]
Testosterone:4,16 [intervallo 2,50-8,36 ng/ml ]
Testosterone libero:8,50 [intervallo 8,90-42,50 pg/ml]
Tsh: 0,85 [intervallo 0,27-4,20 UI/ml]
l'andrologo mi ha allora prescritto la seguente cura per 1 mese: a) applicazioni giornaliere di testosterone in gel; b) Cialis da 20 mg 3 volte alla settimana; con esami del sangue da ripetersi a fine cura.
Finita la cura i nuovi esami hanno evidenziato: a) un incremento del livello di testosterone totale [=6.15 ng/ml] b) il ritorno del livello del testosterone libero all’interno dell’intervallo di riferimento [=12.60 pg/ml].
Il sottoscritto però non ho riscontrato miglioramenti (salvo qualche sporadica erezione mattutina, molto “blanda” tanto da scomparire ancor prima di andare in bagno ad urinare) ed ho manifestato la mia preoccupazione all’andrologo.
Al che l’andrologo, per escludere problemi vascolari, mi ha prescritto una ecografia dinamica peniena, i cui risultati riporto testualmente dal referto qui di seguito:
L’indagine preliminare dimostra la presenza di alcune tenui calcificazioni puntiformi nel setto intracavernoso, dorsalmente al corpo spongioso.
La somministrazione intracavernosa di 10 mcg di PgE1 ha indotto aumento della velocità di flusso sistolico e riduzione della velocità di flusso diastolico:
Dopo 10 minuti
a destra: velocità flusso sistolico 40,7 cm/sec; diastolico 11,5 cm/sec
a sinistra: velocità flusso sistolico 40,9 cm/sec; diastolico 10,3 cm/sec
Dopo 20 minuti
a destra: velocità flusso sistolico 45,2 cm/sec; diastolico 0,6 cm/sec
a sinistra: velocità flusso sistolico 45,4 cm/sec; diastolico 0,5 cm/sec
al termine dell’indagine si apprezza una buona reazione erettile del pene.
Secondo l’andrologo le calcificazioni puntiformi emerse dall’ecocolordoppler non sono significative di patologie.
Sulla base di questi risultati l’andrologo ne ha dedotto l’assenza di patologie e mi ha quindi consigliato di rivolgermi ad uno psicoterapeuta.
Per togliermi ogni dubbio ho appena cominciato a frequentare uno psicoterapeuta ma dai primi incontri non è emerso alcunché.
Vorrei avere un vostro parere.
Grazie
[#1]
Gentile lettore,
mi pare da quanto ci scrive che sostanzialmente il percorso sia corretto nelle sue tappe essenziali: esclusione di possibili cause ormonali e vascolari, e suggerimento ad indagare un versante emotivo-psicologico.
Si dia un pò di tempo; ci faccia poi sapere.
mi pare da quanto ci scrive che sostanzialmente il percorso sia corretto nelle sue tappe essenziali: esclusione di possibili cause ormonali e vascolari, e suggerimento ad indagare un versante emotivo-psicologico.
Si dia un pò di tempo; ci faccia poi sapere.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Utente
Buongiorno
Prima di proseguire premetto che ho sempre avuto molta fiducia nei medici e non mi sono mai permesso di fare autodiagnosi.
Vi ho scritto proprio perché il movente emotivo-psicologico non mi convince e meglio non mi convince del tutto (anche se ripeto finora non è emerso alcunché).
La frequentazione che da qualche tempo faccio di questo sito (molto ben documentato) e delle relative risposte alle richieste di consulto mi induce a porvi qualche domanda:
Pur ammettendo che possa essere un problema di ordine psicologico, possibile che non esiste farmaco o cura suppletiva che possa aiutare a sopperire a questa mancanza di libido ?
possibile che il fatto di non avere le c.d. erezioni “spontanee” a stimoli visivi(quale ad es. la visione di una bella donna in ufficio) sia dovuta solo a problemi psicologici?
Come si fa ad escludere qualunque patologia avendo eseguito solo alcuni esami ormonali e non altri per arrivare ad un quadro ormonale completo, stante anche il fatto che la misurazione del testosterone libero non è sempre affidabile?
A lungo termine l’operazione di ernia inguinale non può aver comportato conseguenze di carattere neurologico sulla capacità erettile ?
Perché non completare il controllo con altri esami specifici (potenziali evocati sacrali, ecografia prostato-vescicolare trans-rettale, cavernosografia), tenuto conto anche che prima di tale visita i miei controlli andrologici risalivano all’età adolescenziale ?
Voglio dire che non è perché fino ad oggi (45 anni) non ho mai avuto problemi che si può escludere la presenza di qualche patologia, perché da giovani e fino 30-35 anni è facile non accorgersi di nulla che non va con gli ormoni “a mille”!!
I valori dell’ecocolordoppler vi sembrano nella norma ?
Ho letto che è possibile avere una prostatite senza sintomi (c.d. prostatite abatterica): perché allora non completare gli esami di controllo con una ecografia ?
Io non avverto né bruciori alla minzione né dolori, ho notato invece un leggero aumento della necessità di urinare, oltre che il citato disturbo erettile.
Aggiungo che alla visita l’andrologo ha riscontrato che ho la prostata “piccola” ma mi ha assicurato che questo non ha impatto sulla mia vita sessuale. E’ vero ?
Riconosco che sono stato molto prolisso ma confido di avere da Voi una risposta esauriente e qualche suggerimento su come proseguire.
Grazie
Prima di proseguire premetto che ho sempre avuto molta fiducia nei medici e non mi sono mai permesso di fare autodiagnosi.
Vi ho scritto proprio perché il movente emotivo-psicologico non mi convince e meglio non mi convince del tutto (anche se ripeto finora non è emerso alcunché).
La frequentazione che da qualche tempo faccio di questo sito (molto ben documentato) e delle relative risposte alle richieste di consulto mi induce a porvi qualche domanda:
Pur ammettendo che possa essere un problema di ordine psicologico, possibile che non esiste farmaco o cura suppletiva che possa aiutare a sopperire a questa mancanza di libido ?
possibile che il fatto di non avere le c.d. erezioni “spontanee” a stimoli visivi(quale ad es. la visione di una bella donna in ufficio) sia dovuta solo a problemi psicologici?
Come si fa ad escludere qualunque patologia avendo eseguito solo alcuni esami ormonali e non altri per arrivare ad un quadro ormonale completo, stante anche il fatto che la misurazione del testosterone libero non è sempre affidabile?
A lungo termine l’operazione di ernia inguinale non può aver comportato conseguenze di carattere neurologico sulla capacità erettile ?
Perché non completare il controllo con altri esami specifici (potenziali evocati sacrali, ecografia prostato-vescicolare trans-rettale, cavernosografia), tenuto conto anche che prima di tale visita i miei controlli andrologici risalivano all’età adolescenziale ?
Voglio dire che non è perché fino ad oggi (45 anni) non ho mai avuto problemi che si può escludere la presenza di qualche patologia, perché da giovani e fino 30-35 anni è facile non accorgersi di nulla che non va con gli ormoni “a mille”!!
I valori dell’ecocolordoppler vi sembrano nella norma ?
Ho letto che è possibile avere una prostatite senza sintomi (c.d. prostatite abatterica): perché allora non completare gli esami di controllo con una ecografia ?
Io non avverto né bruciori alla minzione né dolori, ho notato invece un leggero aumento della necessità di urinare, oltre che il citato disturbo erettile.
Aggiungo che alla visita l’andrologo ha riscontrato che ho la prostata “piccola” ma mi ha assicurato che questo non ha impatto sulla mia vita sessuale. E’ vero ?
Riconosco che sono stato molto prolisso ma confido di avere da Voi una risposta esauriente e qualche suggerimento su come proseguire.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 26/12/2010.
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