Prostatite - ancora dolori
Salve, mi è stata diagnosticata una prostatite all'incirca un anno fa.
Tutto è nato da alcuni disturbi (dolori testicolari, problemi di erezione e riduzione del desiderio sessuale), molto fastidiosi vista anche la mia giovane età (23 anni), al che ho deciso di consultarmi con uno specialista.
Mi sono stati prescritte diverse analisi che ho effettuato con questi risultati
Spermiocultura: presenza di Streptococcus in 200.000 colonie, presenza di ureaplasma urealyticum
Urinocultura: negativa
Spermiogramma: Oligo-Asteno-Teratozoospermia
Ecodoppler : Nessuna presenza di varicocele o altro
Analisi del sangue: ottime
Analisi ormonali: Testosterone libero basso
Ho dunque seguito dei cicli di antibiotici:
1°ciclo
Azitrocina per 20 giorni (azitrocin 2 compresse in unica somministrazione per la mia partner)
Risultati: riduzione colonie streptococco a 100.000, ancora presenza ureaplasma urealyticum
2°ciclo
Azitrocin 2 compresse in unica somministrazione (prescritto anche alla mia partner) più Levoxacin 500mg una compressa al dì per 25 giorni
Risultati: riduzione colonie streptococco a 50.000, scomparsa ureaplasma urealyticum
Dopo questi 2 ultimi cicli di antibiotico me ne è stato prescritto un ultimo bactrim500 una compressa ogni 12 ore per 24 giorni, il medico mi ha rassicurato che dopo quest'ultimo ciclo lo streptococco sarebbe stato debellato e bisognava intervenire sulla qualità del liquido seminale utilizzando spergin forte (24 giorni) e spergin q10 (per 2 mesi) e che alla fine di tale cura ci saremo rivisti.
Ho finito l'antibiotico da 15 giorni e nonostante tutto nn vedo miglioramenti notevoli per i disturbi sopra elencati.
Può essere quindi che lo streptococco non sia stato debellato? Se continuo nella cura non potrei avere dei peggioramenti (aumento colonie batteriche)? Sono sufficienti solo 4 compresse a far debellare l'ureaplasma urealyticum alla mia partner?
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo e la vostra attenzione.
Tutto è nato da alcuni disturbi (dolori testicolari, problemi di erezione e riduzione del desiderio sessuale), molto fastidiosi vista anche la mia giovane età (23 anni), al che ho deciso di consultarmi con uno specialista.
Mi sono stati prescritte diverse analisi che ho effettuato con questi risultati
Spermiocultura: presenza di Streptococcus in 200.000 colonie, presenza di ureaplasma urealyticum
Urinocultura: negativa
Spermiogramma: Oligo-Asteno-Teratozoospermia
Ecodoppler : Nessuna presenza di varicocele o altro
Analisi del sangue: ottime
Analisi ormonali: Testosterone libero basso
Ho dunque seguito dei cicli di antibiotici:
1°ciclo
Azitrocina per 20 giorni (azitrocin 2 compresse in unica somministrazione per la mia partner)
Risultati: riduzione colonie streptococco a 100.000, ancora presenza ureaplasma urealyticum
2°ciclo
Azitrocin 2 compresse in unica somministrazione (prescritto anche alla mia partner) più Levoxacin 500mg una compressa al dì per 25 giorni
Risultati: riduzione colonie streptococco a 50.000, scomparsa ureaplasma urealyticum
Dopo questi 2 ultimi cicli di antibiotico me ne è stato prescritto un ultimo bactrim500 una compressa ogni 12 ore per 24 giorni, il medico mi ha rassicurato che dopo quest'ultimo ciclo lo streptococco sarebbe stato debellato e bisognava intervenire sulla qualità del liquido seminale utilizzando spergin forte (24 giorni) e spergin q10 (per 2 mesi) e che alla fine di tale cura ci saremo rivisti.
Ho finito l'antibiotico da 15 giorni e nonostante tutto nn vedo miglioramenti notevoli per i disturbi sopra elencati.
Può essere quindi che lo streptococco non sia stato debellato? Se continuo nella cura non potrei avere dei peggioramenti (aumento colonie batteriche)? Sono sufficienti solo 4 compresse a far debellare l'ureaplasma urealyticum alla mia partner?
Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo e la vostra attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
purtroppo le infiammazioni della prostata (prostatiti) si presentano spesso già all'esordio con caratteristiche di cronicità. E' necessario, pertanto, per guarire fare dei cili di trattamento tenendo bene in mente che delle riacutizzazioni sono possibili e probabili.
Segua pertanto con serenità i consigli del suo specialista.
Se va all'indirizzo www.ambulatoriodiandrologia.it troverà una piccola monografia proprio sulle prosatiti che penso possa essere utile leggere per meglio inquadrare e capire la sua sintomatologia.
Cordiali saluti
purtroppo le infiammazioni della prostata (prostatiti) si presentano spesso già all'esordio con caratteristiche di cronicità. E' necessario, pertanto, per guarire fare dei cili di trattamento tenendo bene in mente che delle riacutizzazioni sono possibili e probabili.
Segua pertanto con serenità i consigli del suo specialista.
Se va all'indirizzo www.ambulatoriodiandrologia.it troverà una piccola monografia proprio sulle prosatiti che penso possa essere utile leggere per meglio inquadrare e capire la sua sintomatologia.
Cordiali saluti
Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it
[#2]
Utente
Niente, dopo una fase di stabilizzazione (nessun fastidio e attività sessuale nella norma) sono ritornato ad avere i soliti sintomi. Non sarebbe meglio interrompere le cure a base di spergin (visto anche l'elevato costo) e effettuare un'altra spermiocultura per verificare l'effettivo debellamento del batterio?
[#3]
Il consiglio più giusto è quello di ritornare dal medico che la sta seguendo per verificare se sono presenti segni clinici e strumentali riconducibili ad una riacutizzazione dell'infiammazione della prostata.
Quindi concordare con lui i passi successivi da fare.
Ci tenga al corrente !
Cordiali saluti
Quindi concordare con lui i passi successivi da fare.
Ci tenga al corrente !
Cordiali saluti
[#6]
Gentile Utente,
esistono tante affezioni che hanno una andamento cronico o recidivante. Non esiste una scorciatoia per risolvere il problema. L'unica cosa da fare è tornare dal medico che la segue per individurae la strategia più saggia per affrontare la situazione.
Cordiali saluti
esistono tante affezioni che hanno una andamento cronico o recidivante. Non esiste una scorciatoia per risolvere il problema. L'unica cosa da fare è tornare dal medico che la segue per individurae la strategia più saggia per affrontare la situazione.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 12/12/2010.
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Approfondimento su Prostatite
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