Gli orgasmi erano diventati privi
Ho 45 anni, 9 anni fa, al fine di contrastare la caduta dei capelli, ho iniziato ad assumere il PROSCAR sulla scorta di indicazioni del dermatologo.
Il prodotto ha sortito subito buoni effetti arrestando la caduta; inoltre avevo avuto notizia di alcuni studi secondo i quali avrebbe anche contrastato l’adenoma e il carcinoma prostatico.
Sessualmente non ho notato alcun cambiamento e pertanto ho ritenuto di rientrare tra coloro ai quali il farmaco non induceva problemi nella sfera sessuale.
Verso il 3 - 4° anno di assunzione ho notato che il liquido seminale era diventato particolarmente acquoso e incolore.
Dall’anno successivo ho dovuto registrare un deciso calo della libido che in determinati periodi si configurava come totale assenza di desiderio. Il fenomeno magari poi scompariva per poi riapparire di tanto in tanto;ho addebitato il fatto allo stress e a momenti di depressione derivanti dal lavoro e da altre vicissitudini personali, ma nel tempo però i periodi di assenza di desiderio si sono sempre più estesi e, spesso, succedeva che anche gli orgasmi erano diventati privi di piacere.
Ultimamente il fenomeno era pressoché sempre presente con qualche sporadico momento di recupero della libido.
Ovviamente le erezioni sono andate di pari passo; per la precisione a volte c’era l’erezione, ma non c’era gusto o eccitazione.
Mi sono quindi deciso a sospendere il farmaco, anche se in alcuni siti ho letto che gli effetti potrebbero essere irreversibili e che altre conseguenze potrebbero derivare sul lungo periodo.
Sono quindi a chiedere agli Andrologi, in particolare a quelli esperti di FINASTERIDE, con preghiera di indicarmeli se a Vostra conoscenza, il loro parere sui quesiti che seguono anche per decidere se sospendere definitivamente o riprendere, visto che sul web si trova di tutto ed il contrario di tutto.
1. La decisa caduta della libido, del desiderio e del piacere, con annesse disfunzioni erettili che ho evidenziato sono ascrivibili con certezza alla FINASTERIDE? O meglio, la FINASTERIDE provoca decisa caduta della libido, del desiderio e del piacere, con annesse disfunzioni erettili, nonché eventuali altri effetti sul lungo termine?
2. La sospensione del farmaco comporta la scomparsa dei sintomi suddetti o, come ho letto su certi siti, tali effetti potrebbero essere irreversibili?
3. Nel primo caso che periodo di tempo si stima occorra per rivedere la scomparsa dei sintomi?
4. E’ più opportuno riprendere il farmaco e ridurlo con gradualità magari sino ad arrivare a zero nel giro di un anno, anziché come ho fatto, per evitare effetti rimbalzo che possano deprimere nuovamente la libido?
Il prodotto ha sortito subito buoni effetti arrestando la caduta; inoltre avevo avuto notizia di alcuni studi secondo i quali avrebbe anche contrastato l’adenoma e il carcinoma prostatico.
Sessualmente non ho notato alcun cambiamento e pertanto ho ritenuto di rientrare tra coloro ai quali il farmaco non induceva problemi nella sfera sessuale.
Verso il 3 - 4° anno di assunzione ho notato che il liquido seminale era diventato particolarmente acquoso e incolore.
Dall’anno successivo ho dovuto registrare un deciso calo della libido che in determinati periodi si configurava come totale assenza di desiderio. Il fenomeno magari poi scompariva per poi riapparire di tanto in tanto;ho addebitato il fatto allo stress e a momenti di depressione derivanti dal lavoro e da altre vicissitudini personali, ma nel tempo però i periodi di assenza di desiderio si sono sempre più estesi e, spesso, succedeva che anche gli orgasmi erano diventati privi di piacere.
Ultimamente il fenomeno era pressoché sempre presente con qualche sporadico momento di recupero della libido.
Ovviamente le erezioni sono andate di pari passo; per la precisione a volte c’era l’erezione, ma non c’era gusto o eccitazione.
Mi sono quindi deciso a sospendere il farmaco, anche se in alcuni siti ho letto che gli effetti potrebbero essere irreversibili e che altre conseguenze potrebbero derivare sul lungo periodo.
Sono quindi a chiedere agli Andrologi, in particolare a quelli esperti di FINASTERIDE, con preghiera di indicarmeli se a Vostra conoscenza, il loro parere sui quesiti che seguono anche per decidere se sospendere definitivamente o riprendere, visto che sul web si trova di tutto ed il contrario di tutto.
1. La decisa caduta della libido, del desiderio e del piacere, con annesse disfunzioni erettili che ho evidenziato sono ascrivibili con certezza alla FINASTERIDE? O meglio, la FINASTERIDE provoca decisa caduta della libido, del desiderio e del piacere, con annesse disfunzioni erettili, nonché eventuali altri effetti sul lungo termine?
2. La sospensione del farmaco comporta la scomparsa dei sintomi suddetti o, come ho letto su certi siti, tali effetti potrebbero essere irreversibili?
3. Nel primo caso che periodo di tempo si stima occorra per rivedere la scomparsa dei sintomi?
4. E’ più opportuno riprendere il farmaco e ridurlo con gradualità magari sino ad arrivare a zero nel giro di un anno, anziché come ho fatto, per evitare effetti rimbalzo che possano deprimere nuovamente la libido?
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Gentile signore, in una percentuale di pazienti la finasteride da i disturbi che lei riferisce , poichè la sua somministrazione non è strettamente necessaria non vedo perchè continuare ad assumerlo. Ovviamente potrebbero esserci altri cofattori che hanno modificato la sua vita sessuale quindi sarebbe opportuna una valutazione andrologica diretta.
Distinti saluti
Distinti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 30/11/2010.
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