Disfunzione erettile arteriogenetica
Salve Egregi Dottori,
sono la fidanzata dell'utente in questione.
A settembre dell'anno scorso, lui ha avuto il primo episodio di DE dopo una normale attività sessuale negli anni precedenti con altre, solo una volta non é riuscito ma poi rilassandosi é andato tutto a buon fine.
Nei mesi successivi si é ripetuto e sono riuscita a convincerlo ad andare da un andrologo, consigliato dal suo medico di base.Questo é avvenuto ad aprile di quest'anno perché prima sperava che si risolvesse spontaneamente.
Analisi del sangue prescritte da specialista:Glicemia 101; Trigliceridi 56; Colesterolo totale 220; HDL 50; Prolattina 7,08; 17 Beta estradiolo 21; Testosterone 6,10; Testosterone libero 46,86: FT3 4,96; FT4 14,34; TSH 3,034.
Va in palestra e nuota per tenere sotto controllo il colesterolo da un anno circa, dopo avere fatto una vita piuttosto sedentaria per circa 15 anni.
ECOCOLORDOPPLER PENIENO DINAMICO:
Dopo farmaco infusione nei corpi cavernosi di 10 mcgr PGE1 si ottiene una risposta di tipo 2/3.
Si osserva una modica deviazione ventrale dell'asse del pene di circa 15-20 gradi riportata sin dallo sviluppo puberale.
L'esame consente di osservare una normale struttura del corpo cavernoso e delle sue tuniche.
Le arterie cavernose subiscono una lenta dilatazione senza raggiungere un incremento significativo di diametro. I flussi arteriosi campionati sulle arterie cavernose risultano essere al di sotto dei valori considerati normali.
Normali end diastolic velocity bilateralmente.
Diagnosi:Disfunzione erettile su base arteriogenetica.
RIGISCAN: ha avuto un episodio in cui é arrivato all'apice dell'erezione di durata breve, negli altri non é arrivato al massimo. Non riusciamo ad essere precisi perché no abbiamo ritirato l'esame.
Lo specialista ha prescritto 5 mg di Cialis da prendere ogni sera per un mese e poi avremmo dovuto vedere con il medico. In realtà non l'ha preso perché non voleva far dipendere la sua attività sessuale da esso.
Insieme abbiamo deciso di prendere un integratore, NITROXX che aveva migliorato la situazione, facendo mantenere più a lungo l'erezione con 8 pastiglie giornaliere fino a quando non ci siamo spaventati in quanto una sera ha avuto la tachicardia. Ha fatto anche esercizi pubo-coccigei che sembra migliorino la circolazione sanguigna.
Finalmente prende il farmaco per un mese e mezzo dopo l'estate, mantiene più a lungo l'erezione ma non arriva al massimo e non eiacula.
Ritorniamo dallo specialista che ritiene che il nostro problema é la scarsa esperienza dato che siamo stati soli qualche anno, quindi suggerisce di continuare la cura per un altro mese e poi si vede.
Siamo preoccupati: abbiamo deciso di andare anche da uno psico-sessuologo, perché siamo entrati in ansia ed ogni fallimento ci butta giù.
Una psicoterapia può aiutare? L'ipnosi velocizza un psicoterapia che potrebbe durare chissà quanto? Si risolve questo problema?
Grazie.
Cordiali saluti
sono la fidanzata dell'utente in questione.
A settembre dell'anno scorso, lui ha avuto il primo episodio di DE dopo una normale attività sessuale negli anni precedenti con altre, solo una volta non é riuscito ma poi rilassandosi é andato tutto a buon fine.
Nei mesi successivi si é ripetuto e sono riuscita a convincerlo ad andare da un andrologo, consigliato dal suo medico di base.Questo é avvenuto ad aprile di quest'anno perché prima sperava che si risolvesse spontaneamente.
Analisi del sangue prescritte da specialista:Glicemia 101; Trigliceridi 56; Colesterolo totale 220; HDL 50; Prolattina 7,08; 17 Beta estradiolo 21; Testosterone 6,10; Testosterone libero 46,86: FT3 4,96; FT4 14,34; TSH 3,034.
Va in palestra e nuota per tenere sotto controllo il colesterolo da un anno circa, dopo avere fatto una vita piuttosto sedentaria per circa 15 anni.
ECOCOLORDOPPLER PENIENO DINAMICO:
Dopo farmaco infusione nei corpi cavernosi di 10 mcgr PGE1 si ottiene una risposta di tipo 2/3.
Si osserva una modica deviazione ventrale dell'asse del pene di circa 15-20 gradi riportata sin dallo sviluppo puberale.
L'esame consente di osservare una normale struttura del corpo cavernoso e delle sue tuniche.
Le arterie cavernose subiscono una lenta dilatazione senza raggiungere un incremento significativo di diametro. I flussi arteriosi campionati sulle arterie cavernose risultano essere al di sotto dei valori considerati normali.
Normali end diastolic velocity bilateralmente.
Diagnosi:Disfunzione erettile su base arteriogenetica.
RIGISCAN: ha avuto un episodio in cui é arrivato all'apice dell'erezione di durata breve, negli altri non é arrivato al massimo. Non riusciamo ad essere precisi perché no abbiamo ritirato l'esame.
Lo specialista ha prescritto 5 mg di Cialis da prendere ogni sera per un mese e poi avremmo dovuto vedere con il medico. In realtà non l'ha preso perché non voleva far dipendere la sua attività sessuale da esso.
Insieme abbiamo deciso di prendere un integratore, NITROXX che aveva migliorato la situazione, facendo mantenere più a lungo l'erezione con 8 pastiglie giornaliere fino a quando non ci siamo spaventati in quanto una sera ha avuto la tachicardia. Ha fatto anche esercizi pubo-coccigei che sembra migliorino la circolazione sanguigna.
Finalmente prende il farmaco per un mese e mezzo dopo l'estate, mantiene più a lungo l'erezione ma non arriva al massimo e non eiacula.
Ritorniamo dallo specialista che ritiene che il nostro problema é la scarsa esperienza dato che siamo stati soli qualche anno, quindi suggerisce di continuare la cura per un altro mese e poi si vede.
Siamo preoccupati: abbiamo deciso di andare anche da uno psico-sessuologo, perché siamo entrati in ansia ed ogni fallimento ci butta giù.
Una psicoterapia può aiutare? L'ipnosi velocizza un psicoterapia che potrebbe durare chissà quanto? Si risolve questo problema?
Grazie.
Cordiali saluti
[#1]
Cara Signora,il problema si risolve se vi e' una collaborazione tra andrologo e psicosessuologo,in quanto il Suo partner ha un dismetabolismo lipidico che non va sottovalutato.Eviti il faidate e la medicalizzazione "forzata" del rapporto sessuale.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Egregio Dottore,
La ringraziamo molto per la Sua preziosa disponibilità e per la tempestività della sua risposta.
Mi permetto di aggiungere un'informazione omessa ieri che potrebbe essere utile: dopo aver fatto gli esami e scoperto questo sintomo, il mio partner ha provato a masturbarsi ed é riuscito. Ci ho provato anche io ma non la stimolazione non va a buon fine.
E' un buon segno che riesce a masturbarsi anche se da solo?
Il dismetabolismo lipidico é legato al colesterolo? Che cosa dovrebbe fare con l'andrologo per risolvere il problema, oltre alla collaborazione con lo psicosessuologo con il quale abbiamo preso appuntamento mercoledì 1?
Grazie ancora e mi scusi tanto per le domande dovute alla nostra preoccupazione....desideriamo sposarci perché ci amiamo.
Cordiali Saluti
La ringraziamo molto per la Sua preziosa disponibilità e per la tempestività della sua risposta.
Mi permetto di aggiungere un'informazione omessa ieri che potrebbe essere utile: dopo aver fatto gli esami e scoperto questo sintomo, il mio partner ha provato a masturbarsi ed é riuscito. Ci ho provato anche io ma non la stimolazione non va a buon fine.
E' un buon segno che riesce a masturbarsi anche se da solo?
Il dismetabolismo lipidico é legato al colesterolo? Che cosa dovrebbe fare con l'andrologo per risolvere il problema, oltre alla collaborazione con lo psicosessuologo con il quale abbiamo preso appuntamento mercoledì 1?
Grazie ancora e mi scusi tanto per le domande dovute alla nostra preoccupazione....desideriamo sposarci perché ci amiamo.
Cordiali Saluti
[#4]
Gentile Signorina,
mi associo al Dr.Izzo nella risposta.
L'autoerotismo ha percorsi differenti dal piacere condiviso, è sicuramente più semplice e lineare,in perfetta solitudine con il suo immaginario, senza ansie correlate ed alimentate dal rapporto.
Comprendo le sue apprensioni ed emozioni, ma non si erigga a medico del suo fidanzato, lasci fare ai clinici che si stanno occupando di lui, ne trarrà grande beneficio.
Cari auguri
mi associo al Dr.Izzo nella risposta.
L'autoerotismo ha percorsi differenti dal piacere condiviso, è sicuramente più semplice e lineare,in perfetta solitudine con il suo immaginario, senza ansie correlate ed alimentate dal rapporto.
Comprendo le sue apprensioni ed emozioni, ma non si erigga a medico del suo fidanzato, lasci fare ai clinici che si stanno occupando di lui, ne trarrà grande beneficio.
Cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Egregio Dott. Izzo e Gentile Dott.ssa Randone,
Vi ringrazio per la cortese risposta e per la comprensione.
A titolo di curiosità, chiedo alla Dott.ssa Randone se l'ipnosi può essere utile in questo caso e cosa ne pensa.
Mi é capitato di leggere giorni fa' che potrebbe velocizzare la terapia psico-sessuologica.
Seguiamo i Vostri preziosi consigli, iniziando proprio questa settimana.
Cordiali saluti e chiedo scusa per quest'ultima domanda.
Vi ringrazio per la cortese risposta e per la comprensione.
A titolo di curiosità, chiedo alla Dott.ssa Randone se l'ipnosi può essere utile in questo caso e cosa ne pensa.
Mi é capitato di leggere giorni fa' che potrebbe velocizzare la terapia psico-sessuologica.
Seguiamo i Vostri preziosi consigli, iniziando proprio questa settimana.
Cordiali saluti e chiedo scusa per quest'ultima domanda.
[#6]
Gentile Utente,
la psiche ha tempi più lunghi delle strategie risolutive brevi, le scorciatoie non servono in questai casi, inoltre a mio avviso l'ipnosi, non è indicata, ma sarebbe più utile coinvolgere inconscio e coscienza, verbale e non verbale, singolo e coppia.
Sempre auguri
la psiche ha tempi più lunghi delle strategie risolutive brevi, le scorciatoie non servono in questai casi, inoltre a mio avviso l'ipnosi, non è indicata, ma sarebbe più utile coinvolgere inconscio e coscienza, verbale e non verbale, singolo e coppia.
Sempre auguri
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.1k visite dal 27/11/2010.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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