Balanopostite e fimosi larga, dubbi e possibili complicazioni.
Salve , sono un ragazzo di 20 anni, vi espongo la mia situazione:
Premetto che ebbi già l'anno scorso un episodio di candidosi (passatomi dalla mia ragazza) che curammo su indicazioni della sua ginecologa, con flukimex (fluconazolo) e pevisone latte.
Un circa sei mesi fa ho avuto una strana eruzione pruriginosa sullo sterno e sotto l'ascella, il medico di famiglia me la diagnosticò come micosi che venne curata con azitromicina.
Circa 30-40 giorni fa ebbi un prurito nella zona del frenulo, che poi passò, ma si manifestarono delle piccole lacerazioni disposte "radialmente", che mi provocavano difficoltà nello scoprire il glande (se ci provavo si riaprivano i "taglietti" e mi provocava dolore).
Tornando dal medico di famiglia mi ha diagnosticato una recidiva della candidosi, e mi ha detto di curarla col flukimex e pevisone latte (visto che già li avevo).
Tenendo il tutto a riposo sembrava essersi risolto il problema, anche se notavo una mancanza di elasticità e difficoltà a scoprire il glande (probabilmente dovuta alla cicatrizzazione dei taglietti).
Fatto sta che in occasione di riavere un rapporto mi si sono "riaperti" , e inoltre poi ho notato anche pruriti nella zona pelvica.
Mi sono deciso a consultare uno specialista (urologo/andrologo) , che mi ha diagnosticato una balapostite da candida e una fimosi larga da trattare chirurgicamente. Per la prima mi ha indicato una terapia costituita da lavaggi 2 volte al dì con Saugella detergente e Canesten 1% crema per 6 giorni.
Mi ha consigliato anche di rasarmi la zona pubica per favorire la scomparsa dell'infezione ed evitare i ristagni d'umidità, cosa che ho fatto.
Ora a due giorni dalla terapia ho notato quasi un peggioramento, oltre ai forti(più di prima) pruriti della zona pubica (ma probabilmente dovuti alla rasatura?) ho notato anche un arrossamento " a puntini " sulla parte superiore dell'asta del pene e , soprattutto cosa che prima non c'era, un arrosamento parziale del glande e "una macchia di sangue" (simile a quelle dei capillari rotti) all'interno del frenulo.
I miei dubbi, a questo punto, sono:
1)E' possibile che la balanopostite non sia da candidosi, ma da altra causa, e la terapia mi stia peggiorando le cose?
2)So che si tratta di un passo successivo (il medico ha detto che se ne parla solo dopo aver risolto l'infezione) , ma mi preoccupa un po' l'intervento di fimosi. Chiedendo a lui ha detto: "Si tratta solo di togliere quella parte di prepuzio in più che è stenotica."
Questo coincide con la circoncisione? Vorrei evitare di tenere il glande sempre scoperto e la cosa mi spaventa non poco.
Inoltre non ho ben capito se si tratta di un intervento ambulatoriale (perchè parlava di fissare l'appuntamento nel suo studio, se non ho capito male) o da sala operatoria. Potreste gentilmente ragguagliarmi in merito?
Cordiali saluti e grazie in anticipo.
Premetto che ebbi già l'anno scorso un episodio di candidosi (passatomi dalla mia ragazza) che curammo su indicazioni della sua ginecologa, con flukimex (fluconazolo) e pevisone latte.
Un circa sei mesi fa ho avuto una strana eruzione pruriginosa sullo sterno e sotto l'ascella, il medico di famiglia me la diagnosticò come micosi che venne curata con azitromicina.
Circa 30-40 giorni fa ebbi un prurito nella zona del frenulo, che poi passò, ma si manifestarono delle piccole lacerazioni disposte "radialmente", che mi provocavano difficoltà nello scoprire il glande (se ci provavo si riaprivano i "taglietti" e mi provocava dolore).
Tornando dal medico di famiglia mi ha diagnosticato una recidiva della candidosi, e mi ha detto di curarla col flukimex e pevisone latte (visto che già li avevo).
Tenendo il tutto a riposo sembrava essersi risolto il problema, anche se notavo una mancanza di elasticità e difficoltà a scoprire il glande (probabilmente dovuta alla cicatrizzazione dei taglietti).
Fatto sta che in occasione di riavere un rapporto mi si sono "riaperti" , e inoltre poi ho notato anche pruriti nella zona pelvica.
Mi sono deciso a consultare uno specialista (urologo/andrologo) , che mi ha diagnosticato una balapostite da candida e una fimosi larga da trattare chirurgicamente. Per la prima mi ha indicato una terapia costituita da lavaggi 2 volte al dì con Saugella detergente e Canesten 1% crema per 6 giorni.
Mi ha consigliato anche di rasarmi la zona pubica per favorire la scomparsa dell'infezione ed evitare i ristagni d'umidità, cosa che ho fatto.
Ora a due giorni dalla terapia ho notato quasi un peggioramento, oltre ai forti(più di prima) pruriti della zona pubica (ma probabilmente dovuti alla rasatura?) ho notato anche un arrossamento " a puntini " sulla parte superiore dell'asta del pene e , soprattutto cosa che prima non c'era, un arrosamento parziale del glande e "una macchia di sangue" (simile a quelle dei capillari rotti) all'interno del frenulo.
I miei dubbi, a questo punto, sono:
1)E' possibile che la balanopostite non sia da candidosi, ma da altra causa, e la terapia mi stia peggiorando le cose?
2)So che si tratta di un passo successivo (il medico ha detto che se ne parla solo dopo aver risolto l'infezione) , ma mi preoccupa un po' l'intervento di fimosi. Chiedendo a lui ha detto: "Si tratta solo di togliere quella parte di prepuzio in più che è stenotica."
Questo coincide con la circoncisione? Vorrei evitare di tenere il glande sempre scoperto e la cosa mi spaventa non poco.
Inoltre non ho ben capito se si tratta di un intervento ambulatoriale (perchè parlava di fissare l'appuntamento nel suo studio, se non ho capito male) o da sala operatoria. Potreste gentilmente ragguagliarmi in merito?
Cordiali saluti e grazie in anticipo.
[#1]
Caro ragazzo la candidosi va assolutamente trattata per bene vista la tendenza del suo organismo ad una certa sensibilità verso essa. La fimosi va trattata se ce ne è indicazione, ma va fatto quando il fatto acuto è risolto. Curando bene la candidosi guariranno anche le lesioni da spaccatura sul tessuto del prepuzio. A quel punto procederà con la circoncisione (eliminazione dell'intero tessuto prepuziale) o con la postectomia (ovvero una circoncisione parziale). La scelta del tipo di intervento è del chirurgo urologo che la operarà sulla base del grado di coinvolgimento del tratto tessutale stenotizzato.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#2]
Utente
La ringrazio per la celerissima risposta.
La mia preoccupazione era dovuta però al fatto che, poichè non mi è stato mai fatto nessun tampone o analisi di alcun tipo, l'infezione potesse essere non da candidosi ma batterica o altro, e la stessi curando in maniera errata (magari peggiorando le cose).
Infatti mi si è arrossata e screpolata (quasi corrugata) la zona dell'asta del pene, che prima della terapia era intatta.
Le mostro una foto per tentare di farle intuire la situazione attuale:
http://s2.postimage.org/9hzhgms8e/foto1.jpg
Può essere una semplice irritazione dovuta alla rasatura o le mie preoccupazioni sono fondate?
La mia preoccupazione era dovuta però al fatto che, poichè non mi è stato mai fatto nessun tampone o analisi di alcun tipo, l'infezione potesse essere non da candidosi ma batterica o altro, e la stessi curando in maniera errata (magari peggiorando le cose).
Infatti mi si è arrossata e screpolata (quasi corrugata) la zona dell'asta del pene, che prima della terapia era intatta.
Le mostro una foto per tentare di farle intuire la situazione attuale:
http://s2.postimage.org/9hzhgms8e/foto1.jpg
Può essere una semplice irritazione dovuta alla rasatura o le mie preoccupazioni sono fondate?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.3k visite dal 20/11/2010.
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